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sabato 26 dicembre 2015

Ricevitore Vintage militare HF Elmer SP 520/L11


 di IW5ELC Emanuele Livi





Ricevitore professionale  degli anni 70 – 80, funzionante  da 1, 5 a 30 MHz in tutte le modalità. Alimentazione 220 volt oppure 28 volt, filtri Collins, oscillatore termostatato alta stabilità da 2 MHz ,impostazione frequenza tramite contraves  acquistato da un privato  al mercatino di Marzaglia, abbastanza raro, costruito dalla Elmer di Pomezia.









    




Sul sito di Carlo Bramanti potete trovare tutte le informazioni tecniche

“Ho conosciuto questo ricevitore in occasione ad una visita al Signal Corp Museum di Blandford in Inghilterra, questi apparecchi facevano parte delle prede di guerra alleate catturate durante la prima guerra del Golfo. La Elmer di Pomezia ne aveva fornite a Saddam, insieme a turbine, tubi, corvette ed altri prodotti della nostra industria fine e pesante....e da allora abbiamo perso il cliente... Il ricevitore è orientato ad impieghi militari ad alta sensibilità ed anche la pubblicazione della Janes, specializzata in forniture militari ne loda qualità e robustezza. Il modulo base è un ricevitore HF SSB operante tra 1,5  e 30 MHz. Prevede un convertitore che ne estende la portata sulle VLF fino a 14 kC. Anche un preselettore opzionale vi è montato modularmente per evitare interferenze quando deve lavorare accanto a potenti trasmettitori. Ance questo è nel rach ed è pilotato automaticamente tramite il il sintetizzatore di sintonia”

Alcuni video del ricevitore Elmer:

Malfunzionamento, test o... distrazione "vacanziera" ?

da qualche giorno, giusto un paio di volte al giorno, tengo d'occhio la frequenza di 11598.0 KHz/USB cercando di capire cosa diavolo sta' succedendo ad un segnale che, almeno apparentemente, e' un tranquillo modem T600, noto anche con il nome BEE36/50. Il T600 e' usato quasi unicamente dalla Marina Militare Russa, e' un sistema FSK-2 sincrono, con shift di 200 Hz e velocita' 50 baud, con blocchi di messaggi separati da sequenze di "reversals" (i ben noti RYRYRYRY dell'asincrono RTTY).
L'altro giorno, il 21/12 per la precisione, mi sono soffermato su questa frequenza vedendola impegnata da una larghezza di banda che ad occhio sembrava inusuale. La conferma e' venuta analizzando il segnale: erano blocchi di messaggi in T600 ma modulati con uno shift inusuale, 78 Hz (!), ed un altrettanto inusuale offset; la velocita' di manipolazione era comunque quella aspettata e corretta pari a 50 baud (fig. 1).
Il segnale e' stato trasmesso fino a pomeriggio inoltrato in quella strana modalita', per poi scomparire. Il giorno seguente nessuna trasmissione, ma il 23 e' ricomparso con i medesimi strani 50Bd/78Hz. La vigilia di Natale sembrava che le cose fossero tornate a posto: segnale discreto e pieno rispetto della waveform, ovvero shift di 200Hz e offset a 1KHz (fig.2). In figura 3 ho illustrato le differenze fra le due modalita' riscontrate, ricorrendo questa volta al valido software "audacity".
Stamani 26, piu' per gioco che per vero interesse, sono tornato su 11598.0 per vedere che aria tirava e le cose sembravano addirittura peggiori, dato che veniva trasmesso il solo tono inferiore (fig.4). Da meta' mattina in poi, il segnale e' tornato sul suo strano shift di 78Hz con offset sballato.
Ora, sebbene i 50Bd/78Hz siano decisamente "fuori dal seminato", si poteva e si puo' supporre che si tratti di sperimentazioni o necessita' di utilizzo, ma il tono singolo sa' proprio di malfunzionamento e distrazione da vancanze: non se ne e' accorto nessuno da quella parte? Ma dopo tutto, siamo pur sempre in tempi di feste...

fig. 1
fig. 2
fig. 3
fig- 4
I5-56578 Antonio in JN52
Elad FDM-S1 + miniWhip

giovedì 24 dicembre 2015

Special QSL 2015 RADIO TIRANA - ADXB



Qsl Speciale arrivata oggi, di Radio Tirana in collaborazione con il dx club austriaco ADXB.

RADIO TIRANA  ascoltata su  7465 kHz ricevuta la QSL dopo 64 giorni.                            
Il rapporto è stato inviato a : ADXB-OE harald suss PO box 1000 A-1081 Vienna Austria (incluso 2 irc come richiesto)

Qsl arrivata direttamente da Tirana.

Ciao e Buone Feste   LUCA ZAZZERI

Campo magnetico, ELF/VLF e precursori sismici

Per più di un decennio ho fatto ascolti sistematici in elf/vlf ed ho registrato il campo magnetico terrestre con un magnetometro autocostruito. Non ne avevo coscienza ma ho vissuto per tutta una vita in un territorio ad altro richio sismico. Il 20 maggio 2012, le mie radio, le mie antenne (e putroppo anche il mio letto) si sono trovate a meno di 10 km dall'epicentro del terremoto che ha sconvolto la pianura padana emiliana.   Non ci era mai stato detto ma una breve ricerca nella nostra storia  locale ha confermato che da sempre il terremoto è stato compagno delle nostre esistenze.   Negli anni '90 ho seguito il lavoro del compianto prof.Mognaschi, ho collaborato alla pubblicazione "Radioonde" e, proprio durante una visita alla sua residenza estiva di Brallo di Pregola, ho parlato a lungo della possibilità di "ascoltare" l'attività tellurica : suo è un articolo nell'inserto del maggio 1989 di Radiorama proprio sul "Monitoraggio dell'attività tellurica e previsione dei terremoti"; su "Radioonde" del 10/1997 (http://www.webalice.it/rromero/mognaschi/08-radioonde.pdf , grazie Romero !) c'è la testimonianza di IK0VSV, Marco Eleuteri da Todi, che riporta l'ascolto di un "forte fruscio" su più gamme prima degli eventi sismici. Io non voglio entrare in polemica con alcuno, voglio solo portare la mia testimonianza : io c'ero e non ho sentito né rilevato nulla; né prima, né durante gli sciami sismici (le volte che mi sforzavo di abbandonare l'accampamento in giardino per salire dalle mie radio), né dopo.

Questa, di seguito, la storia delle mie attività di monitoraggio.

Campo magnetico.

Il magnetismo naturale e, soprattutto, i magneti statici (le calamite) mi hanno sempre affascinato. Con il tempo  ho realizzato più tipi di magnetometri (RadioKit 10/1997 ed 11/1197). Uno in particolare, equipaggiato con il sensore FGM3 che Claudio Re ed altri appassionati stanno utilizzando, è stato utilizzato per svariati anni e con il continuo confronto con gli "A-index" dell'osservatorio NOAA per le medie latitudini di Fredericksburg (USA).

Qui è possibile vedere il confronto dell'anno 1998 tra i due strumenti.



 Un mese, preso a campione, con il confronto diretto giorno dopo giorno.


Le osservazioni sono andate avanti anni, poi, complice anche il guasto del computer dedicato (un Olivetti M15 a floppy !!), proprio per la mancanza dell'emozione di rilevare anomalie locali (i dati erano sempre congrui all'osservatorio NOAA) il progetto è stato abbandonato alle soglie del nuovo millenio.

ELF/VLF

Nell'aprile del 1975 su "Sperimentare" apparve un articolo di Gianni Brazioli dal titolo "un radiotelescopio in miniatura".  Il titolo non era azzeccatissimo : si trattava di un ricevitore aperiodico ad amplificazione diretta. Lo realizzai ma, non sapendo cosa avrei dovuto ascoltare,  accantonai presto il progetto. Solo con gli inizi degli anni novanta e grazie all'articolo apparso su CQ Elettronica del febbraio 1992, a firma Roberto Arienti, ed a quello di marzo dello stesso anno che illustrava il progetto SEPAC/INSPIRE pubblicando lo schema del ricevitore, sono potuto passare all'ascolto sistematico : con il ricevitore INSPIRE prima e poi con il mio ricevitore ELIRCA2 apparso su Radiokit giugno1996, sviluppando anche uno dei primi software per l'analisi spettrale su piattaforma MS-DOS. Sono seguiti anni di registrazioni su audiocassetta e la partecipazione al progetto INSPIRE;  l'interesse è andato poi a calare e gli ascolti, pur continuando, sono diventati saltuari. 


                                                                                            (un grazie a www.introni.it)

Con il rinnovarsi delle tecnologie, sono passato all'ascolto, meglio dire alla visualizzazione, dello spettro tra i 15 ed i 23 kHz.  Utilizzando il fantastico software "Spectrum Lab" di DL4YHF, periodicamente analizzo le emissioni in questo range di frequenze. 

Screenshot dello spettro 15/23 kHz.
In alcuni di questi si evidenzia uno strano segnale, di sicura origine artificiale e locale, intorno ai 17,5 kHz.




 

Una celia finale : l'unico mio ricevitore radio che ha "sentito" il terremoto è stato il grande, indimenticabile G4/216;  cadendo da circa un metro e mezzo, il Geloso ha segnato il pavimento in gres ma è rimasto praticamente intatto, a parte la leggera piegatura di una maniglia frontale. Roba d'altri tempi !

Buon Natale e buoni ascolti de I4IBR  Marco Ibridi

RH6/1000 Shelter TELETTRA -Vintage militare


 RH6 - versione con shelter aggiornato negli anni ‘80

di IW5ELC Emanuele Livi e IZ2ZPH Paolo Cerretti

Si intravedono due dei quattro martinetti che consentono la movimentazione autonoma dal veicolo di trasporto. In alto a destra il quadro collegamenti. Fu utilizzata in maniera completa soltanto a partire dalla prima missione di pace in Libano. Ha accompagnato le truppe svolgendo sempre egregiamente i compiti assegnati finché è stata sostituita da materiali più moderni. Per la cronaca alcuni dei “sostituti” sono Telettra o diretti discendenti.
Gli apparati radio per impiego militare affascinano sia gli appassionati di militaria ma soprattutto i radioamatori. Questi ultimi in particolare nel caso in cui sia possibile un riutilizzo per svolgere la loro attività.
 Un breve ripasso storico.
 Alla fine della II GM esisteva un surplus di materiale per telecomunicazioni quale lascito delle truppe angloamericane. Molti di questi apparati sono entrati in dotazione al neonato Esercito Italiano spesso però creando situazioni di incompatibilità tra le unità. Con il passare del tempo l’obsolescenza si è fatta sentire e si è provveduto ad integrazioni e sostituzioni ma sempre, almeno per l’EI, con apparati prevalentemente valvolari e di provenienza o progettazione USA. Bisogna attendere la metà degli anni 60 per l’entrata in servizio di apparati sintetizzati allo stato solido di produzione nazionale. C’è da sottolineare però, che quando è stata richiesta una potenza di 100w in hf si è ricorso, almeno per lo stadio finale, ad un tubo a vuoto. Saltiamo a piè pari al 1973, anno nel quale si succedono due eventi apparentemente distinti ma che andranno presto a convergere. A Chieti Telettra, la più importante azienda italiana di apparati per telecomunicazioni fondata nel 1946 ed uno dei leader mondiali del settore dei sistemi di telefonia fissa e ponti radio, inaugura lo stabilimento destinato ai prodotti per la difesa. Fino ad allora si era limitata a sistemi telefonici e ponti radio, ma l’dea è quella di cimentarsi anche in apparati radio HF e VHF. Passano alcuni mesi e a qualche centinaio di km di distanza, al Ministero Difesa, si tracciano i piani per l’entrata in servizio di un sistema di trasmissione HF di alta potenza per usi fissi e mobili, installato in shelter  scarrabili che oltre alle tradizioni fonia e telegrafia, consenta anche l’uso della sempre più in voga RATT ovvero la telescrivente via radio. Tale sistema dovrà essere comandabile a grande distanza ed autonomo nel trasporto e nell’uso. Per la verità il progetto non nasce al Ministero…. Come spesso accade è una Azienda fornitrice che propone un’idea che se approvata diventerà oggetto di gara d’appalto. Solitamente l’Azienda proponente se lo aggiudica in quanto ha disponibile l’unico progetto aderente alle specifiche … Ma non sempre finisce così...
La gara
Alla gara di appalto vengono presentati tre progetti:
1) Quello “originale” che in realtà integra apparati General Dynamics con unità proprie e solo parzialmente allo stato solido
2) Uno basato su tecnologia Collins, anch’esso parzialmente allo stato solido
 3) Il prodotto dell'outsider Telettra, quasi inaspettato
L’azienda di Vimercate, anzi di Chieti nel caso specifico, non è pronta con una linea di apparati propri. Ha una grande esperienza nei sistemi di multiplex e commutazione ma niente in HF. Si appoggia quindi al leader francese del settore (Thomson CSF) che concede la licenza di produzione di un apparato simile a quanto richiesto dal capitolato, in uso in Francia, completamente allo stato solido. Pur avendo le caratteristiche richieste, non è recentissimo e prevede solo un semplice telecomando con poche funzionalità. A Chieti migliorano il progetto, lo dotano di un sofisticato (al tempo) sistema remoto basato su multiplex che sfrutta un doppio doppino telefonico per poter utilizzare l’apparato fino ad alcuni km di distanza senza perderne le funzionalità. Telettra si aggiudica l’appalto, nonostante le proteste dell’Azienda che ha ideato il sistema oggetto di capitolato, in quanto l’offerta di Chieti è l’unica che, oltre a soddisfare le specifiche, le supera. Furono realizzate circa 140 unità con il nome ufficiale di RH6/1000 entrate in servizio nel 1976 e che hanno svolto una lunga e onorata carriera fino agli inizi del 21. secolo. Per la verità, a metà degli anni 80, alcune stazioni sono state messe in riserva. Le rimanenti hanno subito un aggiornamento di mezza vita. Gli amplificatori sono stati aggiornati con moderni circuiti a mosfet e gli shelter sostituiti con unità più recenti. Per il resto è rimasta sempre la stessa cara vecchia RH6.
Questa è la storia ma…..
 Come mai non è nota anche agli appassionati più attenti? Forse perché è stata in uso in pochi reparti selezionati, in particolare quelli che sono stati impegnati in missioni all’estero a partire dagli anni 80 o in operazioni di supporto a calamità naturali. Inoltre a differenza di altri apparati, dopo la messa fuori servizio, non è finita sul sempre più magro mercato del surplus, se non come poche e isolate componenti provenienti per la maggior parte dal parco ricambi. E vedendo un singolo componente è difficile conoscerne la provenienza… se non si conosce l’insieme……
Vediamola più da vicino
Come si è detto è un sistema di trasmissione di alta potenza per utilizzi fissi e mobili. L’unità è autonoma (a parte l’alimentazione) e climatizzata I componenti rimangono sempre all’interno dello shelter anche nell’uso come stazione fissa. Solo il telecomando viene estratto e portato, insieme al ricevitore ausiliario, alla distanza richiesta All’esterno appare come un normale shelter se non fosse per i supporti delle antenne a stilo su due lati (2 antenne riceventi una antenna trasmittente) e per alcune griglie di ventilazione All’interno ospita i componenti della stazione e fino a due operatori (se usata localmente) .
Elementi principali della stazione
 Trasmettitore sintetizzato allo stato solido con moduli di potenza sostituibili a caldo (1kw) .Ricevitore sintetizzato (due unità presenti) ad ampia copertura su tutti i modi operativi previsti. Sottosistema di adattamento antenne per stili e dipoli. In seguito integrato da altre tipologie Gruppo telecomandi locali e remoti Sistema di controllo, incrocio e scambio antenne Unità telescrivente (inizialmente Olivetti poi Philips) Accessori di installazione (cavi, antenne, paleria) Impianto di climatizzazione estivo/invernale Distribuzione energia elettrica con sistema di emergenza basato su inverter statico (per il solo ricevitore) Possibilità di controllo remoto fino a 3 km (e oltre) dallo shelter tramite due semplici doppini telefonici. Da progetto poteva essere utilizzata anche in movimento con antenna a stilo ripiegata ed alimentata con gruppo elettrogeno carrellato, anch'esso telecomandato.
Le immagini che seguono ritraggono l'unico esemplare completo preservato a fini storico/documentali e componenti esposti in collezioni pubbliche e private in Italia .
Interno stazione RH6

Al centro il trasmettitore (aggiornato a mosfet), in alto gli adattatori di antenna e a pavimento l’inverter per l’uso in emergenza dei ricevitori Sulla fondo a destra dall’alto il climatizzatore, il quadro antenne e i cofani di protezione Sullo scaffale a destra i ricevitori, il gruppo telecomandi e lo spazio per la telescrivente Le borse contengono le antenne e gli accessori vari. 
Trasmettitore. Al centro i 4 moduli di potenza sostituibili a caldo

                                  Ricevitore (pronto per il posizionamento remoto).

Rx e tx utilizzano una costruzione modulare con elementi sostituibili dal frontale. A bordo sono installati due ricevitori identici Il progetto originale è Thomson CSF fine anni 60 ma molte parti sono state sostituite o modifica da Telettra anche per agevolare l’utilizzo del sistema remoto Il funzionamento era in CW, SSB, DSB e RTTY/RATT con possibilità di half duplex. In DSB potevano essere trasmessi due segnali diversi contemporaneamente.

Panello di comando locale / remoto

 Le unità sono controllate da questo pannello sia nell’uso locale che in quello remoto. In emergenza è possibile controllare gli apparati direttamente dal loro frontale.

Interno e retro pannello di controllo
(telecomandi sviluppati in Telettra) utilizzando sistemi di multiplex analogico a controllo digitale
Unità centrale di telecomando (sviluppata in Telettra)
Come cita il titolo : schema interconnessione apparati

                                                       Una delle tre basi antenna a stilo.

Erano disponibili stili da 5m in ricezione e stilo da 10metri (riducibile a 5 ) in trasmissione. Inoltre potevano essere utilizzati dipoli, filari e, più recentemente per installazioni a lungo termine, una cortina di dipoli con adattatore dedicato.



Vista laterale con in evidenza: due dei quattro martinetti di movimentazione le basi laterali per le antenne riceventi (quella di trasmissione è sulla parete frontale) in primo piano il pannello con le connessioni verso il mondo esterno

                                     Alcuni particolari costruttivi del ricevitore


      
Alcuni particolari costruttivi del ricevitore. In perfette condizioni nonostante le 40 primavere sulle spalle.

Servirebbe un libro per descrivere nel dettaglio la stazione con informazioni, curiosità ed aneddoti.

 Le belle storie hanno sempre un lieto fine, questa no , anzi esistono due finali tristi Nel 1991 Thomson CSF ha acquisito la proprietà di Telettra, grazie ad una sciagurata operazione politico finanziaria italica (una delle tante…..) . Dopo averla svuotata progressivamente di contenuti e smembrata l’ha definitamente fatta morire pur mantenendo aperte inizialmente le unità produttive. Lo stabilimento di Chieti, dove sono state realizzate le 140 RH6 è oramai prossimo alla chiusura Delle 140 unità, distribuite in numero di tre per ogni reparto, quella in foto è l’unica ad essere stata preservata completa. E' in un luogo protetto e sicuro. Se ne trovano singoli elementi nelle collezioni dei reparti che l’hanno avuta in servizio. L'occhio attento ne può rilevare di tanto in tanto qualche componente interno nelle principali fiere e mercatini di materiale elettronico. A seguito di questa realizzazione l’impegno di Telettra nel settore HF ha portato alla realizzazione di prodotti sempre più avanzati, sia nel settore veicolare che in quello fisso. E la qualità è stata talmente elevata che alcune unità sono tutt’ora in servizio dopo 30 anni di vita operativa. Da citare l’AR76-Telettra dotata di stazione da 400w in hf al suo interno in uso nei reparti trasmissioni dell’EI a partire dal 1987 Inoltre sono state forniti da Teletta gli apparati HF in uso nelle Stazioni Costiere italiane, nelle sedi della Protezione Civile, e nelle sale comunicazioni di molti servizi ed enti Per la cronaca, uno dei prototipi degli apparati hf poi installati sull’AR-76 è stato collaudato dalla stessa Telettra privatamente durante il terremoto dell’Irpinia nel 1980 con risultati eccellenti.

In conclusione

Chi ha prestato servizio dei reparti che la avevano in uso probabilmente ricorderà di averla incrociata. Chi ha avuto la fortuna di utilizzarla non l'ha dimenticata……. Gli appassionati di surplus ricorderanno di averne intravisto alcuni componenti nei vari campisanti sparsi per la penisola. Ma la sigla RH6 ai più non dirà molto. Un vero peccato…….. Ricordarla è servito soprattutto a ricordare Telettra, marchio mai dimenticato, innovativo, moderno, forse troppo avanti per il suo tempo. Molte delle sue realizzazioni sono tutt’ora in uso in reti di telecomunicazioni mondiali. Senza dimenticare che se oggi possiamo fruire di immagini in alta definizione sul televisore domestico, è grazie alla geniale intuizione di un progettista Telettra del 1989.
Si usa dire “ si lava la biancheria con il bambino dentro “. In questo caso la biancheria pregiata è stata letteralmente buttata nei rifiuti in nome della finanza. Era necessario ricordare che anche in Italia siamo stati capaci di importanti realizzazioni. Che infatti vengono dimenticate in fretta Comunque sia andata ….. grazie per sempre Telettra!


   TAU ovvero il simbolo che ha contraddistinto tutta la produzione Telettra


Tramite la rete ho trovato questo video dove al minuto 7.45 si vede la stazione Telettra RH6.

Un altro post dedicato alle apparecchiature Telettra "HF-M-400 : La maturità di Telettra" di IW5ELC Emanuele Livi e IZ2ZPH Paolo Cerretti



Altre foto di apparati TELETTRA si trovano in questo sito a cura di IW5ELC

http://www.qrz.com/db/IW5ELC/

martedì 22 dicembre 2015

Utility/milcom logs

03831.0 ZLST: Zoll Leitstelle Cuxhaven, D 2158 USB MIL 188-141 2G-ALE calling ZKNI (10Dec15) (AAI)
05155.0 TBB: Turkish Navy, TUR 2115 USB STANAG-4285 600/L CARBs "TBB041--ZES-2/TBB043I(0)/

TBB045I(0)/TBB048AI(0)/DZ 036I(0)/TBB050I(0)//" (08Dec15) (AAI)
05200.0 ---: Unid (prob. Algerian Mil) 2105 USB Arabian op.chat + STANAG-4197 (09Dec15) (AAI)
05246.2 ---: Unid (prob. SXV Greek Navy Piraeus, GRC) 2155 STANAG-4285 1200/L crypto (08Dec15) (AAI)
07455.0 RS0016D: prob. Macedonian Mil, MKD 1302 MIL 188-141 2G-ALE handshake with CS004A then into MIL 188-110 serial (10Dec15) (AAI)
07535.0 WG02: Algerian Mil, ALG 0726 USB MIL 188-141 2G-ALE calling PY01 (11Dec15) (AAI)
07622.0 CS002: prob. Macedonian Mil, MKD 1302 MIL 188-141 2G-ALE handshake with RS0011 then into MIL 188-110 serial (10Dec15) (AAI)
08010.0 ---: Ukraine Mil, UK 0647 double FSK 96/100Bd ~500Hz (16Dec15) (AAI)
10156.5 OEY20: Austrian Mil Lebanon, 1230 USB MIL 188-141 2G-ALE calling OEY61, handshake then into MIL 188-110 App.B 39-tone (16Dec15) (AAI)
10251.0 ---: Russian Intel, RUS 0825 (cf) MFSK-68(34+34) + QPSK 2400Bd 10KHz inserts each 1 sec (09Dec15) (AAI)
10370.0 SPI324: Polish Mil, Pol 1507 USB MIL 188-141 2G-ALE calling LCR154 (09Dec15) (AAI)
10435.0 CENTR3: ALG MFA Bucuresti, ROU 0802 USB MIL 188-141 2G-ALE calling FQS (11Dec15) (AAI)
10506.0 ZEN: Algerian AF, ALG 0737 USB MIL 188-141 2G-ALE calling CM2 (09Dec15) (AAI)
11120.0 BSK: Algerian AF, ALG 0847 USB MIL 188-141 2G-ALE calling CM4 (08Dec15) (AAI)
12226.0 ---: Unid 0906 MIL 188-110 serial 2400bps/voice MELP vocoder (11Dec15) (AAI)
12664.5 BE01: Algerian Mil, ALG 0916 USB MIL 188-141 2G-ALE calling LQ01 (12Dec15) (AAI)
12664.5 XV01: Algerian Mil, ALG 0921 USB MIL 188-141 2G-ALE calling BE01 (12Dec15) (AAI)
13499.0 13151: Moroccan Civil Protection, MRC 0802 MIL 188-141 2G-ALE sounding (10Dec15) (AAI)
13856.0 ---: Russian Intel, RUS 0840 USB (cf) CIS FTM-4, MFSK-4 150Bd 4000Hz (tones at: -6, -2, +2, +6 KHz) (14Dec15) (AAI)
13892.0 ---: Russian Intel, RUS 0845 (cf) MFSK-68(34+34) + QPSK 2400Bd 10KHz inserts each 1 sec (15Dec15) (AAI)
15043.0 GUA: USAF Anderson GUM 0741 USB MIL 188-141 2G-ALE sounding (14Dec15) (AAI)
15623.0 ---: Russian Intel, RUS 0845 USB (cf) CIS FTM-4, MFSK-4 150Bd 4000Hz (tones at: -6, -2, +2, +6 KHz) (10Dec15) (AAI)
15626.0 ---: Russian Intel, RUS 0840 USB (cf) CIS FTM-4, MFSK-4 150Bd 4000Hz (tones at: -6, -2, +2, +6 KHz) (15Dec15) (AAI)
15867.0 ---: Russian Diplo, RUS 0934 (cf) SERDOLIK selcall flwd by MFSK-34 40Bd 40Hz (15Dec15) (AAI)
16116.5 OEY61: Austrian Mil Lebanon 0913 USB MIL 188-141 2G-ALE calling OEY20 (10Dec15) (AAI)
16252.5 OEY61: Austrian Mil Lebanon 0912 USB MIL 188-141 2G-ALE calling OEY20 (10Dec15) (AAI)
16283.6 KVX53: Unid US DoS station 0859 USB MIL 188-141 2G-ALE calling KVX50 (10Dec15) (AAI)
16606.0 XKM: DHFCS Forest Moor, G 0909 USB MIL 188-141 2G-ALE calling XSS (08Dec15) (AAI)
17472.0 ---: Russian Diplo, RUS 0826 (cf) SERDOLIK MFSK-34 40Bd 40Hz (14Dec15) (AAI)
19041.5 ---: Unid 1254 USB Hagelin HC-256 voice scrambler (14Dec15) (AAI)




domenica 20 dicembre 2015

Alcuni ascolti da Radio Verdad a Super R. Deus è Amor di Mauro Giroletti IK2GFT-SWL1510


Ascolti di  Mauro Giroletti  IK2GFT-SWL1510

BC

4810,Armenian Public R ARM Noratus Gavar,1729 Dec13,national antem +ID
5005,R Difusion de Guinea Ecuatorial GNE Batá,0525Dec14,local program fair mod 
3995, HCJB D via Weenermoor,0535 Dec14, px nw in G 
6185,XEPPM R Educación MEX Ciudad,0540 Dec14,px local mx ID better
6070, CFRX CAN Toronto,0545 Dec14,px local mx ID better Lsb
4055,R Verdad GTM Chiquimula,0520 Dec15, px mx and preyer,
6024.9,Red R Patria Nueva BOL La Paz,0545 Dec15,px mx best with flag,
4010,Kyrgyz R 1 KGZ Krasnaya Rechka,1740 Dec15,px local
4765,Tajik R 1 TJK Yangiyul Dushanbe,1750 Dec15,px local,
4557,CLA Voice of the People CLA via Goyang,1815 Dec15,px local+Jamming
15345,R Argentina Exterior ARG General Pacheco,1935 Dec15, px nx in Italiano
1550 MW ,Radio Nacional de la R.A.S.D ALG Rabouni,1945 Dec15, px local
11764.6, Super R Deus é Amor B Curitiba,1945 Dec15, px local telephone call+ID "WWW Deus e Amor..."
11856.2,R Aparecida B Aparecida,2005 Dec15,px mx "Santa Maria...Aparecida.."
11934.9,R RB2 B Curitiba,2015 Dec15,px mx "Aparecida Sao Paolo."
9265,WINB USA Red Lion,2105 Dec15,gospel "Glory Alleluja"
9664.9,R Voz Missionária B Camboriú,2110 Dec15,px local
9819.2,R Nove de Julho B São Paulo,2120 Dec15,px local
6100,R Habana CUB Bauta,0530 Dec20,px in S //6060
5910, Alcaraván R COL Lomalinda,0540 Dec20, px local mx + ID "Alcaraván Radio"
5025,R Rebelde CUB Bauta,0550 Dec20,px mx "Rebelde",


UTE


8497.8,MX Beacon call "L" Marine San Pietroburgo RUS,1740 Dec13,CW,
3336,Algerian Oil Sonatrach-Net ALG,1906 Dec15, ALE sound "SP3OZ2"
7675.5 , SSTV chart PD290,2045 Dec15
2350,IDR I Marina ,2135 Dec15, STANAG4285 +USB




Mauro Giroletti
IK2GFT-SWL1510


-JRC 525 NRD-LOWE HF 150-Elad FDM S2
-Antenna LOOP ALA100M-FLAG Antenna West direction
-Filter PAR Electronics LPF - HPF
-Lat. 45.25’.00’’ Long. 9.7’.00” -Locator grid. Jn 45 Nk-





Altri log :
Da Radio Hargeisa Somalia a radio VL8 A Alice Springs Australia

Ascoltiamo Radio Alice Springs , log di Mauro Giroletti IK2GFT-SWL1510