Vita dura per i radioascoltatori del Tibet. Le autorità cinesi hanno
lanciato nella prefettura di Malho, in cinese Huangnan, nella provincia
del Qinghai, una campagna per individuare e distruggere le antenne
satellitari usate dai tibetani per sintonizzarsi su radio ed televisioni
straniere.
Lo riferisce il sito di Radio Free Asia. Centinaia di
antenne satellitari e ricevitori sono stati già sequestrati dalle case
su ordine del partito comunista.
La campagna è stata incentrata in
particolare nella contea di Rebgong (in cinese Tongren). I
residenti della zona hanno fatto sapere che tutti coloro che verranno
trovati in possesso di antenne satellitari verranno multati mentre al
contrario le autorità offriranno ricompense in denaro a quanti
denunceranno le case dove si trovano queste apparecchiature.
''Se
l'antenna satellitare non è ceduta – ha raccontato un abitante della
zona a Radio Free Asia- viene applicata una multa di 5000 yuan (oltre
500 euro, ndr), mentre per chi aiuta ad individuare le case con le
antenne sono previsti premi anche fino a 10.000 yuan (oltre 1000 euro,
ndr)''.
Inoltre le autorità locali pare stiano incoraggiando i
locali a comprare, al posto delle grandi antenne satellitari, antenne
più piccole, che possono essere usate per captare solo programmi
televisivi e radiofonici locali e quindi non emittenti straniere.
G. Bar.
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