Ricevo dall'ing. Vito Rustia la comunicazione in anteprima di questa iniziativa che, con il suo permesso, volentieri rendo nota.
Achille De Santis
Il Convegno ha l’obiettivo di mantenere vivo tra gli appassionati, gli studiosi e anche i semplici curiosi l’interesse per la storia e la tecnica della telegrafia, con speciale ma non unico riferimento a quella con sistema Morse in quanto essa, primo efficace mezzo di comunicazione rapida a lunga distanza reso disponibile a tutti, ha dato inizio alla rivoluzione nel mondo delle comunicazioni che ha favorito l’avvicinamento tra le persone e tra i popoli.
Per questo i radioamatori di molti Paesi, e tra essi in modo particolare quelli italiani, si stanno adoperando affinché la telegrafia Morse, ormai sostituita da nuove tecnologie, sia riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio intangibile dell’Umanità e così non cadano nell’oblio oltre un secolo di studi di scienziati, progetti di ingegneri, impegno di politici, lavoro quotidiano di operatori. Proprio per dare un contributo a ciò, questa edizione del Convegno ha come titolo “La telegrafia come patrimonio dell’Umanità".
Benché organizzato dai radioamatori della Sezione Castelli Romani dell’ARI (Associazione Radioamatori Italiani), con la collaborazione e l’ospitalità del Museo Storico della Comunicazione del M.I.S.E. di Roma (Ministero dello Sviluppo Economico, di cui fa parte la divisione Comunicazioni, n.d.a.), il Convegno non si rivolge però solo ai radioamatori ma a un pubblico il più vario e vasto possibile, con una certa enfasi anche alla didattica e al coinvolgimento delle scuole.
Il Convegno sarà aperto al mattino di lunedì 3 novembre dai rappresentanti del Museo e del Ministero, dell’ARI e dell’UNESCO. Seguiranno interventi di carattere storico-tecnico a cura del Dott. Andrea Borgnino, del Gen. Francesco Cremona, del Dott. Paolo Emilio Di Nunzio, dell’Ing. Vito Rustia, dei signori Urbano Cavina e Cosmo Colavito, sui temi:
- Dagli albori della telecomunicazione alla telegrafia elettrica.
- La telegrafia Morse in Italia.
- Al di là dell’oceano: la telegrafia sottomarina.
- La storia della telegrafia illustrata con i francobolli.
- Il futuro digitale parte da lontano.
Per tutta la settimana saranno esposti materiali telegrafici di tipologie solitamente non presenti nel Museo e provenienti dalle collezioni di Chiarucci, Cremona, Ruggieri, Rustia, ed esempi della produzione odierna dell’Officina di Begali, principalmente sui temi:
- Telegrafisti si diventa: la didattica della telegrafia.
- Telegrafia in verde oliva: apparecchiature e cimeli telegrafici militari della Prima e Seconda Guerra Mondiale.
- Obiettivo velocità: evoluzione dei tasti telegrafici dai primordi ai manipolatori elettronici.
- Telegrafia e filatelia: le apparecchiature telegrafiche e la loro raffigurazione nei francobolli.
La giornata di chiusura dell’evento, venerdì 7 novembre, sarà dedicata in modo speciale alle scuole, con dimostrazioni pratiche a fini didattici degli oggetti messi in mostra, a cura degli organizzatori della Sezione A.R.I. dei Castelli Romani e del collezionista Eliseo Chiarucci IK6BAK.
Saranno inoltre in esposizione “eccezionale e temporanea” apparecchiature di proprietà del Museo, significative ma normalmente non esposte.
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Museo Storico della Comunicazione, Roma EUR, viale Europa, dal 3 al 7 Novembre 2014
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