Di Ezio Di Chiaro
Verso la fine degli anni sessanta molti
illustri studiosi e radioamatori si impegnarono
nella ricerca ed utilizzo delle frequenze VHF-UHF. In ambito radioamatoriale,spesso promuovevano dei congressi per la divulgazione e studio di queste
frequenze.
Uno dei fautori convinti per l’utilizzo delle
VHF in ambito radioamatoriale era l’Ing
Adolfo Carminati, I2 BBB di
Bergamo valente radioamatore di cui ho avuto la fortuna di
conoscere, sicuramente gli amici bergamaschi con molte spire sulle spalle
lo ricorderanno con affetto. Fu’ uno dei primi a trasmettere in
Lombardia in VHF sui due metri a
frequenza fissa determinata dal quarzo ,questo imponeva noi giovani
SWL a continui spostamenti della sintonia per riuscire a seguire i QSO
dei due corrispondenti in quanto il collegamento non
era in isonda . Molti radioamatori si cimentavano nella
realizzazione dei primi trasmettitori VHF per i 144-146 MHz valvolari con
mezzi di fortuna quasi sempre a frequenze fisse quarzate .
In aiuto a questi temerari radioamatori
veniva l’industria con introduzione sul mercato dei primi VFO + quarzo come il Geloso N° 103/S che permetteva la realizzazione di trasmettitori a
VFO + quarzo ,mentre la STE metteva in vendita un
trasmettitore quarzato in KIT valvolare con la finale QQE03/12 .
In seguito nasceva il famoso RT 144 portatile completamente transistorizzato della LABES .Mentre per la ricezione
venivano usati dei convertitori valvolari in seguito a Nuvistor
o Mosfet prodotti da diverse aziende come Geloso, Labes, ERE, STE ecc…. che opportunamente collegato al ricevitore
HF permetteva la ricezione VHF convertita nella gamma degli undici
metri.
Verso la fine degli anni sessanta un
radioamatore ligure credo di Imperia I1PMM
Salvatore Nicolosi insieme ad altri ebbero l’idea di modificare
dei telaietti della Philips nati per la realizzazione di radio
casalinghe FM/ OM in ricevitori VHF per la gamma dei due
metri con discreti risultati in seguito realizzò un piccolo trasmettitore dando
vita ad un un RX/TX per i due metri portatile.
I famosi
telaietti della Philips gruppo RF con transistor al germanio completo di
demoltiplica utilizzati per la realizzazione di ricevitori VHF da I1PMM
Le riviste dell’epoca in particolare CQ Elettronica continuavano a proporre modifiche ai
telaietti Philips con continui miglioramenti alcuni particolari delle
modifiche sono rintracciabili su CQ Elettronica di Maggio 1968, disponibile sul
sito www.introni.it nella
sezione vecchie riviste. Naturalmente anch’io ero stato contagiato dalle
modifiche dei telaietti Philips realizzando per me ed amici diversi
esemplari di questi ricevitori con immenso piacere e divertimento , bei tempi .
. CONVERTITORI VHF
GELOSO A VALVOLE
Il modello N4/152 è un convertitore a
valvole per le VHF 144-146 MHz ,valvole utilizzate
di tipo tradizionali ma particolarmente adatte a funzionare a frequenze
elevate, con forte amplificazione e basso rumore di fondo (EC86-ECC88-ECF80-ECF80),
veniva prodotto in due modelli, N° 4/151
convertitore senza alimentazione e il modello N° 4 /152 convertitore con
alimentatore .
Convertitore
VHF 144-146 valvolare Geloso N° 4/152 con alimentatore
Schema convertitore
VHF 4/152
CONVERTITORI
VHF - UHF GELOSO A NUVISTORS
Riguardo i convertitori per VHF e UHF
prodotti dalla Geloso per le gamme radioamatoriali si tratta di prodotti
tecnicamente molto raffinati , la costruzione era di livello professionale.
Nel modello G4/161 per VHF erano
impiegati cinque nuvistor 6CW4 con oscillatore quarzato
conferendogli una alta stabilità ed una larghezza di banda costantemente piatta.
Convertitore
Geloso G4/161 VHF 144 a
Nuvistor con alimentatore
Schema
G4/161 VHF
Schema
G4/163 UHF
Il circuito
del modello G4/163 per UHF non si
discosta molto dal modello precedente ma a causa di frequenze più elevate
furono adottate tutte le soluzioni per ridurre il rumore a valori
accettabili. Si nota dallo schema che nel circuito di ingresso fu
utilizzato uno speciale transistor (TR1) al germanio selezionato per ottenere
un alto guadagno con il minimo rumore. La sigla sullo schema è ignota ma so per
certo che veniva appositamente selezionato dalla Philips ed
apparteneva alla famiglia dei transistor al germanio della serie AF 139, di
solito impiegati nei primi gruppi UHF TV transistorizzati.
Schema alimentatore G4/159
Ed ora una notizia che non farà piacere agli
amici collezionisti di apparecchi Geloso ,le primissime serie di convertitori
furono costruiti dalla Geloso ma in seguito furono prodotti da una
azienda specializzata in costruzione di amplificatori e convertitori TV
la ELPRO
di Milano ma sempre su specifiche Geloso.
Coppia
di convertitori Geloso G4/161 VHF- G4/163 UHF con alimentatore G4/159
Coppia
di convertitori Geloso G4/161 VHF- G4/163 UHF con Nuvistor a vista
Interno
G4/163 UHF 432MHz
Interno G4/161 VHF 144MHz
Con le stesse prestazioni e caratteristiche analoghe a quelle dei
convertitori VHF ma con una frequenza diversa era il modello G4/160 per la banda da 50 a 54 MHz
Il modello G4 /162 era costruito sempre
con le stesse caratteristiche dei convertitori
VHF ma per la banda da 220 a
224 MHz
Sul
Bollettino Tecnico Geloso N° 91 troviamo tutte le caratteristiche tecniche ,
schemi,note per la taratura,grafici dei
convertitori VHF-UHF prodotti dalla Geloso
, scaricabile da : http://www.arimi.it/wp-content/Geloso/Bo91.pdf
Vi presento altri convertitori VHF della mia collezione
Convertitore VHF 144 a Mosfet
della Labes CMF-2
Convertitore
CMF-2 VHF 144 a Mosfet
della Labes vista interna
Convertitore
VHF 144-146 autocostruito con alimentatore in scatola di
alluminio Siemens con un modulo di recupero della
STE.
Per
finire un raro convertitore il modello XC2- MOS VHF 144 della ERE,
dedicato per il ricevitore XR 1000- XR 1001
73 Ezio
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