Di Antonello
Napolitano
Articolo relativo alla mia visita all’emittente avvenuta il 5 settembre
2015.
Timisoara, con poco più di 300.000
abitanti, è considerata la capitale informale del Banato (Banat in Romeno e
Tedesco) una regione storica dell’Europa centro-orientale attualmente divisa
tra Romania, Serbia ed Ungheria. Al suo interno sono presenti numerosi gruppi
etnici e linguistici: Romeni, Serbi, Ungheresi, Rom, Tedeschi, Croati, Ucraini,
Slovacchi Bulgari, Cechi, Croati, Ebrei ed altri ancora. Per questa ragione
Radio Timisoara, una delle nove emittenti regionali dell’ente pubblico
radiofonico della Romania trasmette in ben dieci lingue, appena due in meno del
servizio per l’estero: Romeno, Serbo, Ungherese, Tedesco, Bulgaro, Rom, Ceco,
Slovacco, Bulgaro e, sorpresa, Italiano.
Contrariamente a tutte le altre, la
lingua di Dante è l’unica a non essere storicamente mai stata parlata nella
regione. Nasce spontaneo quindi chiedersi come mai Radio Timisoara trasmetta
anche in Italiano.
La risposta ce l’ha fornita, in
occasione di una visita effettuata lo scorso 5 settembre, il suo direttore
Mihai Anghel: “Abbiamo molti amici italiani, la comunità italiana è molto
grande. Gli italiani che risiedono qui per lavorare sono 18000”.
Non è un caso dunque che qualche anno fa
Timisoara fu ribattezzata “L’ottava provincia del Veneto”. Un terzo dei 10.000
imprenditori italiani che avevano scelto di delocalizzare le loro imprese in
Romania proveniva infatti da quella regione. E’ stato proprio grazie all’idea
di un imprenditore veneto, Carlo Marchegiano e sua moglie Margherita Lorenzini,
che il programma italiano di Radio
Timisoara ha preso il via nel 2007. Intitolato
“Spazio Italia”, viene diffuso ogni
primo lunedì del mese in FM su 105.90
MHz e per chi è fuori dalla portata dell’FM in streaming attraverso il
sito www.radiotimisoara.ro .
“Insieme ai due ideatori – ci spiega il direttore – lavorano altre
tre o quattro italiani ed un collega di Radio Timisoara che ha il compito di
realizzare tecnicamente la trasmissione”. Tra i contenuti del programma
figurano l’attualità, l’arte, la cultura, le ricette culinarie e ovviamente
canzoni italiane.
FM e tecnologie più moderne come lo
streaming su Internet sembrano destinate a farla da padrone nel campo della
radiodiffusione, come dimostra l’inarrestabile chiusura di impianti in onde
medie in molti paesi europei. Non è così però per Radio Timisoara: “La frequenza
di 630 kHz resta per noi molto importante perché ci garantisce una vasta
audience”, afferma convinto Mihail Anghel che ci racconta aneddoti di come
l’emittente sia popolare anche oltre i confini della Romania, in Serbia ed
Ungheria.
Gli studi di Radio Timisoara sono
ospitati dal 1990 in un’ala di un edificio di tre piani che prima della
rivoluzione del dicembre del 1989, era utilizzato come foresteria dagli allievi
dell’adiacente scuola del partito comunista. Nell’altra ala ha sede invece TVR
Timisoara che però è un ente separato da Radio Timisoara, la quale viene
finanziata non solo dagli abbonati alla TV ma anche dalla pubblicità. Un altro
studio è situato invece nella città di Arad, distante una cinquantina di
chilometri. Tutti gli studi, tranne uno che risale al 1990, si avvalgono della
tecnologia digitale. La giornata tipo delle sue trasmissioni è fatta di
notiziari, attualità, cultura, sport e musica di vari generi compresa quella
rock e pop. Il suo direttore segnala in particolare un programma di musica
folklorica romena, in onda dalle 0800 alle 0900, esclusivamente su 630 kHz, che
raccoglie le dediche degli ascoltatori.
I programmi sono diffusi tutti i giorni
oltre che in Romeno, in Tedesco (13.00-14.00 solo in OM), Ungherese
(14.00-15.00 solo in OM) e Serbo (15.00-16.00 solo in OM). Così come accade con
il programma in Italiano anche le trasmissioni nelle rimanenti sei lingue
straniere non sono diffuse quotidianamente.
Radio Timisoara oltre a trasmettere in onde medie su 630
kHz si avvale di tre trasmettitori FM situati a Timisoara (105.90 MHz),
Arad (102.90 MHz) e sul Monte Coseviza (103.60 MHz). Stando al suo direttore
gli stessi programmi sono diffusi sia in OM che in FM nelle seguenti fasce
orarie: 00.00-08.00, 11.00-13.00 e 16.00-18.00. Non tutti I trasmettitori FM
trasmettono però sempre gli stessi contenuti. Sui 102.90 e 103.60 MHz, ad
esempio, dalle 19.00 alle 20.00 viene diffuso un programma locale realizzato
dallo studio di Arad. Nella stessa fascia oraria sui 105.90 MHz del trasmettitore
di Timisoara va in onda invece la replica dei programmi mattutini in Tedesco
(19.00-20.00), Ungherese (20.00-21.00) e Serbo (21.00-22.00).
Grazie ai 400 Kw di potenza erogati da
un trasmettitore sito in un’area disabitata ad Ortisoara (fino al 2003 era
utilizzata la grande antenna situata in città di fronte all’immenso centro
commerciale “Iulius Mall”), Radio Timisoara può essere ascoltata in buona parte
dell’Europa. Il suo direttore conferma di aver ricevuto diversi rapporti
d’ascolto da ascoltatori residenti all’estero, Finlandia compresa, che lui
definisce “radioamatori appassionati”. Alla successiva domanda se vengono
confermati con QSL risponde così:
“Attualmente li riscontriamo attraverso la posta elettronica ma in passato lo
facevamo per iscritto”. Anche lo sport riveste la sua importanza nel
palinsesto, tant’è che in occasione dell’importante match che si giocherà in
serata, Ungheria-Romania, valevole per la qualificazione a Euro 2016, Radio
Timisoara ha deciso di avere un suo inviato a Budapest. “Sono poche ore di
strada, non potevamo fare diversamente”, afferma candido Mihai Anghel che
subito dopo, a proposito di calcio, ci racconta di quanto sia molto più amata
la Politehnica Timisoara, che milita in serie C, rispetto all’ACS Poli che
gioca serie A: “I video della Politehnica che appaiono sul nostro sito
internet, sono tra i più seguiti dai suoi tifosi che vivono all’estero”. Tra le
attività collaterali di Radio Timisoara figurano la sponsorizzazione di
festival di musica folklorica e la produzione di CD di musica che varia dalle
fanfare, al folk tradizionale e alla classica, eseguita non solo da gruppi,
orchestre o cori scolastici ed amatoriali ma anche da ben noti artisti come
György Kurtág. La sua composizione “Colinda Balada” è stata prodotta su CD
proprio da Radio Timisoara ed è stata eseguita per la prima volta in Romania
nel 2009. Kurtág, di nazionalità ungherese, ha scritto quest’opera come omaggio
alla città natale di Lugos (Romania) e alla lingua romena che ha imparato da
giovane. Il 5 settembre si è svolta la serata conclusiva del Festival Folk
Internazionale “Iosif-Sivu si Cosmin Golban”. A presentarla c’era Daniela
Băcilă, redattrice musicale di Radio Timisoara. Tra gli intervenuti sul grande
palco per la premiazione c’era anche il direttore che ha consegnato una targa
al vincitore del premio di 400 RON (circa 90.00 Euro) messo in palio
dall’emittente. Parlando di progetti future Mihai Anghel afferma: ”Speriamo di
poter disporre di più frequenze per poter coprire la nostra regione. Contiamo
circa 250.000 ascoltatori al giorno ma c’è una grande differenza tra onde medie
ed FM. Quest’ultima infatti non è in grado di coprire tutta la regione.
L’introduzione del DRM amplierà ancor di più questa differenza anche perché i nostri
ascoltatori non sono dotati di apparecchi in grado di ricevere le trasmissioni
digitali. Per queste ragioni – conclude - le onde medie rimangono
fondamentali per noi”.
Saluti da Antonello
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