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venerdì 30 dicembre 2016

L' Universo del Radioascolto

In un universo di che dimensioni e quali si muove un Radioascoltatore ?
Forse e' una domanda un po' strana , ma non troppo .
Il libro Flatlandia o il film Interstellar o qualsiasi pubblicazione che parli delle dimensioni dell' Universo in cui viviamo ( perlomeno 4 di cui tre spaziali ed una temporale ) , possono dare un analogia alla domanda .
La risposta viene abbastanza naturale pensando al uno spettrogramma ( waterfall di un SDR ) .
Un Radioascoltatore si muove tipicamente in questo "universo spettrogramma" , in pratica un rotolo che si srotola in verticale senza soluzione di continuita' nel tempo , dal momento in cui accende il ricevitore , fino al momento in cui lo spegne .

L'ampiezza di questo universo in orizzontale ha un limite a sinistra a frequenza zero ed un limite a destra convenzionalmente posto dalle parti dei 300 GHz .

Questo e' l'universo ( bidimensionale ) nel quale si puo' muovere un Radioascoltatore il quale sceglie tipicamente un intervallo in genere limitato di frequenza nel quale va ad effettuare delle operazioni di analisi su ampiezza , fase , frequenza che consentono per ogni emissione ricevute di estrarre un informazione ad essa associata .
Ovviamente se sono segnali " intenzionali " e quindi non disturbi .
Prima dell' avvento dei ricevitori SDR , il Radioascoltatore si muoveva in questo universo con la possibilita' di vedere una sola finestrella ( la banda passante del ricevitore ) che faceva scorrere in orizzontale in frequenza durante lo scorrere del tempo .
Osservava questa finestrella scegliendola a piacimento , normalmente con l'uso di tabelle ed almanacchi , ignaro di cio' che poteva accadere in quel medesimo istante in altre parti dell' universo radio e quindi , abbastanza alla cieca .
Con l'avvento dei ricevitori SDR e' chiaro che l'universo radio si mostra ,nel suo evolvere nel tempo , con una fetta tanto piu' estesa in frequenza , tanto maggiore e' la velocita' di acquisizione possibile da pare dell' SDR .
I segnali della figura sono una fetta di circa 8 MHz dell' universo radio , dalle parti delle Onde Corte.
Gran parte dei segnali hanno un andamento di linee verticali .
Occupano con precisione e regolarita' frequenze precise per un intervallo di tempo abbastanza grande , per cui sono facilmente " sintonizzabili" ed analizzabili .
Vi sono pero' da tempo una classe di segnali che non occupano le frequenza in modo costante .
Nelle figura  si vedono ad esempio diversi segnale obliqui di ionosonde ( quelli che son un ricevitore in SSB sentite quando passano come un cinguettio o "chirp" ) ed anche nella gamma 7-7.6 MHz uno scarabocchio o "squiggle" ( qualcuno che prova o accorda un' antenna in potenza o cos'altro ? )  .
Altri segnali piu' " esotici " sono i segnali Spread Spectrum Frequency Hopping (SSFH) , di cui ho mostrato gli spettrogrammi in altre pubblicazioni .
Ultimamente mi sto dedicando a cercare di dipanare i misteri degli scarabocchi ( squiggles ) o delle scalette ( ladders ) .
Come da altre pubblicazioni , verificato che per alcuni si tratta di segnali non locali perche' ricevuto sugli spettrogrammi di staziono distanti , il passo successivo alla registrazione degli spettrogrammi
( che occupano poco spazio , ma essendo delle fotografie degli spettri non hanno altra informazione e quindi non consentono ) e' quello della registrazione vera di una banda estesa di frequenza .
Solo cosi' ,sara' possibile vedere se tali segnali contengono informazioni e di che tipo .
Dandosi come obiettivo la registrazione totale e continua tra 0 e 30 Mhz ,ci sono pero' delle sfide abbastanza ardue sia sull'Hardware RF che sull' hardware e sul software del PC , oltre al fatto che per ovvi motivi e' bene effettuare le registrazioni in luoghi il piu' possibile esenti da disturbi .

Da qui deriva l' "elucubrazione " di fine anno sull' universo del radioascolto che concludo con un ulteriore piccolo passaggio .

La registrazione dello spettro , consente di virtualizzare e ricreare in qualsiasi istante l'universo del radioascolto .

In tempo reale , nello stesso universo,  il tempo scorre solo in un senso , perche' se cosi' non fosse , si potrebbe violare il principio di causa - effetto e quindi un segnale , o lo ascolti quando c'e' ( ed una volta sola ) , oppure lo perdi per sempre .

Con una registrazione , e' possibile ricreare l'universo del radioascolto in un punto dell' universo reale, a valle dell' antenna di ricezione ( o almeno parte di esso) e muoversi a piacimento nel tempo e nella frequenza , per analizzare a piacimento cio' che si vuole .

In linea teorica ,verrebbe da pensare che se si potesse registrare velocita' e posizione di ogni particella dell' universo reale , si potrebbe virtualmente fare scorrere il tempo al contrario .
E' un po' cio' che ,anche solo con la mente, hanno cercato di fare i cosmolgi .
Pero' c'e' di mezzo a complicare le cose la fisica quantistica .

Mi fermo qui ....

1 commento:

  1. Vorrei cogliere l'occasione per omplimentarmi con te Cludio Re, per il tuo incessante lavoro di ricerca, che è un motore prezioso, per l'AIR, per il Blog, e per tutti noi. Per la tua intelligenza, cultura e rara sensibilità, che ti consente una lettura unica e trasversale, del mondo del Radoascolto. Grazie, e tantissimi auguri di un buon 2017.

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