Di Lucio Bellè
Il Rex
chi era costui ? No non intendo parlare in questa sede del famoso " cane
poliziotto " ma mi sono ricordato che, anni addietro, alla Fiera di
Bollate (MI) avevo notato una radio Italiana che sulla scala parlante rotonda ,
tra le varie stazioni in onda corta riportava, stilizzata in colore azzurro, la sagoma del Transatlantico Rex . La cosa mi aveva
incuriosito non poco, ma allora preso dagli impegni del lavoro non trovai il
tempo o non ebbi la voglia di meglio documentarmi sulla cosa. In questi giorni
pensando ad un valido argomento su di un nuovo articolo per Radiorama ,e
approfittando della disponibilità e cortesia di Dino Gianni che
quando sente parlare della "Storia
della Radio" si illumina e lascia sempre cadere il martello, mi sono
recato presso il “Museo della Comunicazione di Vimercate” da lui gestito, per compiere
una ricerca su detta radio degli anni trenta e far luce
sulla sua storia e su quella del Transatlantico Rex, storia che ha un
nesso con noi appassionati del radioascolto e qui di seguito
ne vedremo il perché.
Nel ricco Museo della
Comunicazione , guidato dal gentile Dino I2 HNX , tra decine di apparati radio tutti restaurati e
perfettamente funzionanti , mi imbatto in due splendidi esemplari
dell'apparecchio radio in questione: trattasi del Phonola Neosinto 525 , serie costruita nella seconda metà
degli anni trenta dalla Phonola di Saronno ( Va).
Tra le varie "stazioni" in onda corta la piccola scritta Rex e la nave stilizzata e stampigliata in azzurro
Si tratta di belli esemplari di apparecchi radio
plurigamma ,uno carrozzato in mobile di legno e
bakelite completo di piatto giradischi e l'altro costruito in versione
solo radio.
Phonola Neosinto 525
Phonola Neosinto 525
Schema Elettrico
Aggiungo
un po' di storia: il Transatlantico Rex fu costruito dall'Ansaldo nel bacino di
Sestri Ponente e divenne il vanto della Cantieristica Italiana (contratto
stipulato tra Navigazione Generale Italiana ed Ansaldo nel 1929) fu varato nel
1931 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III ed ebbe come madrina
la Regina Elena di Savoia . La bottiglia di champagne usata per il varo si
ruppe bene sulla fiancata (un buon segno per il varo di una nave) e il collo
della bottiglia fu recuperato e conservato, e venne inserito in
una custodia di legno pregiato e dato in dono ricordo alla Regina Elena.
Si dice che tutto lo scafo era ingegnerizzato allo stato dell'arte dei tempi e
che il Cantiere di Sestri Ponente con i suoi operai specializzati ,aveva
condotto un lavoro arduo, professionale e scrupoloso e che le eliche erano così
equilibrate che un solo uomo poteva farle ruotare; tutte le classi erano
costruite ed arredate in modo avveniristico ed eccellente con un lusso dosato
ed elegante e non sfacciato o volgare e anche la classe turistica avesse
standard di ottima qualità e comfort inimmaginabili per quei tempi , gli
apparati radio erano della Marconi Marine con funzionamento su onda media e
corta con emissioni in telegrafia ed in fonia e collegati ad
alte ed efficienti antenne filari. Per dare la massima sicurezza in casi
di emergenza la stazione radio era equipaggiata con i primi
manipolatori automatici di segnale di soccorso.
Particolare interessante da notare è che sulle navi passeggeri italiane
fin dal 1922 grazie alla stazione radio di bordo era possibile la ricezione
giornaliera dei notiziari, si poteva così essere informati su quanto accadeva
nel mondo e si cominciò a stampare il giornale di bordo distribuito
regolarmente ogni giorno ai passeggeri. Il transatlantico Rex salpò per il
viaggio inaugurale per New York il 27 settembre 1932 e vi giunse il 7 ottobre
.Le cronache riportano che al porto di New York per assistere all'arrivo della
nave erano in attesa 45.000 persone e che circa 20.000 entusiasti riuscirono a
visitarla acquistando un biglietto al prezzo di 25 cents di dollaro .Nel 1933,
il 16 marzo, dagli impianti radio Marconi di bordo ,in occasione dell'apertura
dell'Anno Santo in Roma, viene deciso di trasmettere Broadcasting e per la
prima volta in diretta l'Ave Maria di Shubert cantata dal
celebre Soprano Rosa Ponselle.Il segnale in onda corta giunse melodioso, forte
e chiaro agli ascoltatori incollati alle radio sui due lati dell'Atlantico, un
successo delle capacità tecniche italiche. Le cronache del tempo riportano che
i passeggeri del Rex potevano godere del servizio "Marconigramma" radiogrammi
trasmessi dal sistema di Pisa Coltano che nel 1931 era stato aggiornato e
dotato dei nuovi impianti Marconi in onda corta con valvole termoioniche per il
servizio Radio Navale: 56 Kwatt in antenna per Radiotelegrafia e 35 Kwatt
in antenna per Radiotelefonia. Da qualsiasi telefono un utente, chiamando Radio Coltano, poteva accedere al
Sistema di collegamento Grandi Navi ed inviare il proprio telegramma via radio,
un fatto di eccellenza per l'epoca. Altro fatto straordinario circa l'uso degli
impianti radio: nel 1938 in accordo con il “CIRM - Centro Internazionale Radio Medico”, in pieno Atlantico
viene trasmesso dal Rex per un consulto medico, il grafico delle
pulsazioni e del respiro di un paziente ,i dati vengono perfettamente ricevuti
dalla Stazione Radio di terra. Purtroppo le cose belle stanno per svanire, si
affacciano i tempi cupi del secondo conflitto mondiale nel 1940 il Rex compì
l'ultima traversata a New York ed ad agosto viene ufficialmente posto in
disarmo a Trieste. Dopo l'armistizio del 1943 viene barbaramente depredato e
saccheggiato dai Tedeschi che lo spogliano di ogni cosa ,impianti radio, mobili
e suppellettili, dipinti e ogni altro che potesse loro tornar utile. Nel
settembre del 1944, viene rimorchiato lungo la costa Istriana per
salvarlo dai bombardamenti alleati ,ma finito sulle secche viene
individuato e bombardato. Nell'agosto del 1947 il relitto viene requisito come
debito di guerra dalla Jugoslavia e demolito; le eliche in bronzo
vengono smontate e fuse in pani con impressa la sigla Rex per darne
maggior valore , pare che un'elica sia sopravvissuta e giaccia a memoria
perpetua immersa nelle acque istriane. "Sic transit gloria
mundi"; il Transatlantico Rex un vanto della tecnica Italiana un
primato dell'impegno di tanti uomini ed una bella storia da raccontare.
Testo e foto di Lucio Bellè -SWL I1-11454
Apparecchi radio messi a disposizione grazie a cortesia
di Dino Gianni I2HNX - Museo Delle Comunicazioni di Vimercate.
http://www.radiomuseum.org/r/phonola_527_neosinto_ch525.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Rex_ (transatlantico)
NOTA di Daniele Raimondi
https://it.wikipedia.org/wiki/Rex_ (transatlantico)
NOTA di Daniele Raimondi
Ho letto solo ora l'articolo sul transatlantico Rex e trovo che una bella ricerca, tace una cosa molto importante della sua storia, che l'ha fatta entrare di diritto nella storia della radio e anche di Marconi.
Ed questa:
Ancor prima dell'attraversata record, in sala radio entra come radio telegrafista un certo Adelmo Landini. http://www.radiomarconi.com/marconi/landini.html
Si proprio lui, proveniente dallo scafo Elettra di Guglielmo Marconi ed è lui ad effettuare l'invio e la ricezione dei messaggi durante la galoppata record.
Sul libro "Guglielmo Marconi, nato per la radio", l'ampia storia anche del transatlantico Rex... Titanic.... Andrea Doria... Volturno.... Tutti all'interno della "storia della radio".
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