Cos’è la
Windom è noto. E’ antenna lunga ½ onda (sulla frequenza più bassa ove è
calcolata) e alimentata “fuori centro” a circa 1/3 della sua lunghezza. In tal
punto (nel mio progetto 36% della lunghezza) l’impedenza si aggira sui 300 ohm
(valore nella pratica influenzato dalle condizioni di installazione). Quindi
con un classico balun 6:1 riusciremo a portare l’impedenza ai 50 ohm di
ingresso dei moderni ricevitori. Molti i motivi che suggeriscono la
realizzazione di un’antenna windom.
Analizziamone
alcuni:
1. Ampia
copertura di frequenze: si tratta di un’ottima antenna multibanda che copre lo
spettro HF senza bobine di carico e/o trappole
2. Facilità
costruttiva: se si utilizzano semplici accorgimenti si ottiene un’antenna
efficiente e che dura nel tempo. Inoltre i materiali necessari per la costruzione
sono di facile reperibilità ed economici.
3.
Installazione semplice.
Lo Schema.
I numerosi
schemi che troviamo abitualmente in internet prevedono il calcolo dell’antenna
sulle frequenze radioamatoriali. Ho impostato invece il calcolo per fare
risuonare l’antenna su alcune frequenze broadcast (pur funzionando egregiamente,
in ricezione, su tutte le HF e sulla parte più alta delle onde medie). L’antenna
è stata calcolata sulla frequenza di 2,4 MHz (banda 120 mt). E’ la frequenza
fondamentale. Il motivo? Le prime armoniche pari risuonano a 4,8 MHz (banda
tropicale dei 60 metri), a 9,6 MHz (banda dei 31 metri) frequenze di sicuro
interesse per il bcl.
La
costruzione.
L’antenna
è costruita con cavo elettrico sezione 2,5 mm. Vista la lunghezza ho optato per
scaricare
il peso dell’antenna sul palo di sostegno. Anche il balun, è collegato al palo
di sostegno e non è quindi soggetto alla tensione dei bracci laterali
dell’antenna. Alle estremità dei bracci del dipolo si disporranno, come di
consueto, due isolatori. Ho usato, per comodità, due pezzi di circa 15 cm di materiale
isolante che viene venduto in barre da 1 metro (misura 15x15 mm) nei negozi di
“fai date”. E’ molto resistente e si fora agevolmente con punta da ferro. Lo
stesso materiale è utilizzato per il centrale che sostiene i due bracci del
dipolo. Le viterie del balun sono in acciaio inox (viti, dadi e rondelle). Le
misure non sono critiche: usate ciò che avete a disposizione. La costruzione
del balun richiede alcune precauzioni se vogliamo un risultato eccellente.
Consiglio un avvolgimento uniformemente distribuito sul toroide, contatti i più
corti possibile verso il PL da pannello (uscita a 50 ohm) e capicorda stagnati.
Alcune foto chiariranno meglio le scelte costruttive da me effettuate. Si
tratta di una soluzione personale; chi desidera potrà installare
l’antenna stesa orizzontalmente tra due sostegni eliminando, di conseguenza, il morsetto. Considerata
la lunghezza, però, suggerirei l’utilizzo di un cavo di sezione maggiore.
Foto 1:
l’isolatore centrale – con staffa di attacco al palo – e gli isolatori finali.
Foto 2:
modalità di fissaggio dell’antenna all’isolatore finale.
Il Balun
6:1
La foto
sotto riportata illustra soluzione da me adottata. La presa PL può essere
sostituita con una presa a pannello BNC.
Foto 3: il
contenitore
Lo schema
del balun, tratto da un lavoro di IZ3MEG, e gli aspetti costruttivi. La scelta,
anche questa volta, è caduta sul toroide Amidon FT 140/43 che assicura:
- Dimensioni adeguate con possibilità di utilizzare avvolgimenti non molto sottili;
- Valore AL che permette un minore numero di spire a vantaggio di una minore attenuazione;
- Facile reperibilità. Per comodità ho utilizzato piattina rossa e nera (10 spire) ed un cavo di altro colore (5 spire) uniformemente distribuite sul toroide.
In
pratica:
Centrale
PL (uscita 50 ohm): inizio filo nero e fine filo rosso.
Massa comune: inizio
filo rosso + filo a braccio corto windom
NB: fine
filo nero e inizio filo unipolare vanno solamente uniti ed isolati con nastro
isolante o guaina termo restringente. Nessun altro contatto!!
Foto 4: il
balun
Foto 5:
ecco l’immagine del balun completato.
Come si
può notare, l’assemblaggio prevede contatti brevi specie in uscita (centrale
del PL). Le viti laterali, i dadi di fissaggio e le rondelle a cui andranno collegati
i bracci della windom sono in acciaio inox. Piccole fascette in plastica fissano
l’avvolgimento al toroide.
Le misure del balun sono state effettuate con MFJ 259 e carico da 330 ohm.
La costruzione dell’antenna è conclusa. Per l’installazione
ognuno troverà la soluzione più adatta in
funzione anche dello spazio a disposizione. L’antenna
può essere installata orizzontale o con una configurazione a V invertita senza particolari
criticità. Si raccomanda, ove possibile, che il braccio più lungo sia steso
linearmente. Date le dimensioni, sulle frequenze più alte l’antenna presenta
una certa direttività e ciò è normale.
Foto 6:
centrale e balun a lavoro concluso.
A chi
desidera cimentarsi nell’autocostruzione auguro buon lavoro e buoni DX.
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