Particolare accento e' stato posto sulle antenne che sono l'elemento piu' difficilmente definibile di una stazione radio , ma peraltro spesso il piu' importante .
L'azione combinata delle esperienze e competenze di Giampiero Bernardini , Michele D'Amico , Paolo Viappiani , Paolo Saia , Alessandro Capra ed anche del sottoscritto , ha consentito l'ideazione ed interpretazioni di semplici prove tecniche per arrivare a risultati qualitativi abbastanza seri che confermano ovviamente che le leggi fisiche e della radiotecnica non sono influenzate dal cumulo delle opinioni che a volte si propagano erroneamente solo perche' eventualmente plausibili .
Dopo un breve conciliabolo e' stata approvata l'idea di cercare di impiegare gli stessi segnali presenti in aria dalla LF alle HF come riferimenti .
Essendo molti variabili nel tempo , si e' deciso di visualizzare in un solo colpo da 50 kHz a 30 MHz cio' che le antenne di cui volevamo misurare "la capacita' di radioascolto" potevano offrire , cercando di individuare tra la cinque installate , quelle migliori ,da verificare poi in maniera piu' puntuale .
Si e' quindi impiegato un " vecchio " ma sempre valido SDR-14 che offre la possibilita' di una scansione in un solo colpo di tutta la banda interessata di 30 MHz , andando ad effettuare una media su 100 campioni in modo da cercare di eliminare il fading sui segnali che non arrivavano per onde di terra ( essendo di giorno , diciamo tutti , ad eccezione del segmento 50 kHz - 2 MHz circa " .
Quello che si e' ottenuto e' stata diciamo cio' che possiamo chiamare la " firma " dell' antenna .
Per chi ama le parole Inglesi , una " signature " .
E' stato immediatamente chiaro che c'erano due tipi diversi di " firme " , tre di un tipo , due di un'altro tipo .
Tre molto simili , le altre due pure , ma tra loro completamente diverse .
Di seguito le l'immagine delle " firme " di una delle tre e di una delle due .
Risulta subito evidente la grande diversita' di rapporto segnale/rumore a favore della seconda categoria .
Un breve ascolto con ricevitori ha confermato la tesi che le schermate mostrano chiaramente .
La prima categoria si riferisce a tre Miniwhip di diversa fattura con firme sostanzialmente uguali .
All'unanimita' si e' deciso di interrompere le prove su questa categoria e di continuare sulle due della categoria migliore di cui di seguito si vede la firma dell' altra .
Il primo pensiero che potrebbe venire e' : ma come , non e' quella di prima ?
In effetti , a parte la grande differenza del CB vicino che si e' messo a trasmettere , le firme , a parte piccole differenze , sono le stesse .
Tuttavia le antenne sono totalmente diverse : una e' il migliore Loop Weelbrock di ultima generazione ( se volete maggiori informazioni , chiedete a Bernardini il nome esatto ) , l'altra e' una Maxiwhip di 9 m con Balun di Alessandro Capra 1:40 (chiedere a Bernardini ) ed un radiale solo girato sul terrazzo .
Abbiamo anche deciso per evitare di influenzare i giudizi sulle firme , quindi solamente Bernardini sapeva che antenna stava commutando , se volete sapere a quale antenna si riferisce il diagramma ( la cinque per il primo delle antenne migliori , la quattro per il secondo ) .
Se volete sapere le corrispondenze , Bernardini ha un foglio .
Le conclusioni ipotizzate ( ricordiamo che Michele D'Amico e' un grande esperto di teoria ed ovviamente anche di pratica di antenne ) sono :
A) In campo lontano , come in questo caso , le antenne ricevono secondo il loro diagramma di radiazione , indipendentemente dal fatto che in campo vicino siano antenne di campo elettrico ( tipicamente dipoli ) o di campo magnetico ( tipicamente loop ) . Questo la teoria lo dice chiaramente e qui e' stato verificato .
B) Le piccole differenze visualizzate possono essere legate o al fatto che le misure sono state fatte sequenzialmente ( una dopo l'altra e quindi in tempi diversi ) e non in parallelo e quindi anche se mediate , possono essere state influenzate dalla propagazione oppure dal fatto che il loop ha due nulli nel diagramma orizzontale . I nulli sono pero' molto stretti e profondi solo a frequenza basse .
Sono solito consigliare di considerare un loop piu' che un' antenna direttiva ( i lobi massimo sono larghissimi ) , un'antenna omnidirezionale con due nulli .
C) Dal momento che la Weelbrock e' un'antenna veramente " piatta " in frequenza ( in quanto loop piuttosto piccolo rispetto alle lunghezze d'onda e caricato con un amplificatore a bassa impedenza che rappresenta il sistema duale del dipolo corto caricato ad alta impedenza e quindi anch'esso sistema molto "piatto ) si puo' ricavare che anche la Maxiwhip , avendo una "firma " praticamente molto simile , presenti una risposta in frequenza piuttosto " piatta" .
Dopo ci siamo dedicati ad un altro tema controverso ( anche se la fisica e la radiotecnica parlano chiaro ) e cioe' la perdita introdotta da dispositivi disadattati ( vedi tabella verso il fondo ) .
In trasmissione e' giocoforza non scendere al di sotto di un certo adattamento poiche' i trasmettitori non sono in grado di gestire grandi disadattamenti .
In ricezione vedremo invece quali sono le conseguenze e quanto gravi .
Abbiamo quindi deciso di confrontare sulla Maxiwhip :
A) Il balun Minicircuits 1:32 ( dichiarato e misurato buone caratteristiche da 30 KHz fino a 10 MHz ) B) Il balun di Alessandro Capra 1:40 , con ottima caratteristiche ( misurate su articolo pubblicato su Radiorama ) da 1.8 MHz a 30 MHz .
Abbiamo deciso di esplorare con lo stesso metodo delle " firme " il settore dalle LF alle MW perche' di giorno offre i segnali stabili dell' onda di terra .
Il Balun di Capra a frequenze basse e' molto disadattato ( non abbiamo misurato quanto ) , ma le tabelle di perdita per disadattamento in dB non sono cosi' terrificanti , come a prima vista si potrebbe pensare , per cui la prova in ricezione sul caso pratico era d'obbligo , per valutare quale potesse essere il migliore compromesso .
Di seguito le tre " firme " misurate con il Perseus :
Maxiwhip con balun Minicircuits 1:32
Maxiwhip con balun Capra 1:40
Wellbrock
Di nuovo tutte e tre le antenne hanno una " firma " analoga ,anche se la Weelbrock e' piu' piatta sul lato basso essendo un antenna attiva .
Il balun di Capra comunque ha poi solo alla fine una perdita di circa 6dB ( un punto S ) rispetto al Minicircuits sulla frequenza campione di 77.5 kHz .
Il rapporto segnale rumore e' peggiore di questa quantita' , ma piu' che altro perche' ci avviciniamo alla figura di rumore del Perseus .
Per me la situazione era a questo punto chiara a sufficienza .
Ci siamo divertiti poi a misurare il rapporto S/N su alcune stazioni che confermavano come ovvio la situazione a "larga banda " .
Dopo di che il pensiero di un ottimo pasto ha spento ogni successiva velleita' sul tema ( anche perche' i grafici parlano molto chiaro ) .
Di seguito la classica tabella : disadattamento - perdita che ancora una volta corrobora il fatto che perdite significative si hanno solo con disadattamenti veramente elevati .
RL | VSWR | LOSS | RL | VSWR | LOSS | RL | VSWR | LOSS | ||
dB | dB | dB | dB | dB | dB | |||||
1 | 17,39 | -6,9 | 11 | 1,78 | -0,36 | 21 | 1,1957 | -0,03 | ||
2 | 8,72 | -4,3 | 12 | 1,67 | -0,28 | 22 | 1,1726 | -0,03 | ||
3 | 5,85 | -3,0 | 13 | 1,58 | -0,22 | 23 | 1,1524 | -0,02 | ||
4 | 4,42 | -2,2 | 14 | 1,50 | -0,18 | 24 | 1,1347 | -0,02 | ||
5 | 3,57 | -1,7 | 15 | 1,43 | -0,14 | 25 | 1,1192 | -0,01 | ||
6 | 3,01 | -1,3 | 16 | 1,38 | -0,11 | 26 | 1,1055 | -0,01 | ||
7 | 2,61 | -1,0 | 17 | 1,33 | -0,09 | 27 | 1,0935 | -0,01 | ||
8 | 2,32 | -0,7 | 18 | 1,29 | -0,07 | 28 | 1,0829 | -0,01 | ||
9 | 2,10 | -0,6 | 19 | 1,25 | -0,06 | 29 | 1,0736 | -0,01 | ||
10 | 1,92 | -0,5 | 20 | 1,22 | -0,04 | 30 | 1,0653 | 0,00 | ||
I giocattoli della sala di Giampiero ....
Vista dalla passeggiata di Bocca di Magra , si vede la linea di confine dove le acque dolci si mescolano a quelle salate
Le protagoniste : le Antenne viste dalla strada
Vista da cartolina dall' Hotel adiacente al QTH di Giampiero
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