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venerdì 2 settembre 2016

Galena chi era costei ?

  
Di Lucio Bellè


Radio a Galena   originale Marconi

La frase di manzoniana memoria, rivolta al Filosofo Carneade oggi la riserviamo a un particolare e "prezioso" minerale che ha fatto la Storia della Radio: la"Galena". Per comprendere le moderne tecnologie e guardare al futuro a volte è bene guardare indietro per scoprire le alchimie del passato che ci hanno dischiuso l'affascinante mondo delle Radio Comunicazioni. Ebbene sì, la Galena non è la marca della Radio ma bensì è il nome di un semplice minerale, più precisamente Solfuro di Piombo dotato di caratteristiche cristalline.

 Campione di minerale di Galena
 Detector a Carborundum
Nei filoni minerari di origine idrotermale si possono reperire cristalli di Galena ricoperti di quarzo, belli e molto scintillanti di un intenso colore grigio scuro. Nel passato l'estrazione del minerale Galena avveniva per recuperare parti di argento e di piombo, sostanze entrambi presenti nel minerale in questione. Il cristallo di Galena è stato utilizzato in Radiotecnica per sopperire al Choerer poiché si scoprì che funzionava come un primitivo Diodo Raddrizzatore. Nei primi del 900 questo cristallo fu largamente impiegato come rivelatore nelle prime Radio da qui si è diffuso il nome di "Radio a Galena".
 

Ma come si è arrivati a ciò ? Agli inizi del 900 per rivelare i segnali emessi dai trasmettitori a scintilla generati da arco voltaico o da alternatori ad alta frequenza, si impiegava il Choerer ideato dal Francese Branly (1884-1940) emerito Professore di Fisica all'Istituto Cattolico di Parigi.
 
Il Choerer consisteva di un tubetto vitreo con due contatti laterali in nichel o argento, interposta tra i contatti vi era limatura metallica; il tutto veniva sigillato creando un modesto vuoto che preservava il congegno dall'ossidazione dell'aria. In presenza di un'onda elettromagnetica la limatura metallica si compattava per un fenomeno di magnetizzazione ( fenomeno fisico non ancora ben chiarito) facendo scendere la resistenza interna del Choerer da alcuni Megaohm a poche centinaia di Ohm, quindi in quella condizione il Choerer si comportava da conduttore. Questo sistema ,anche se geniale aveva seri limiti ; primo la relativamente scarsa sensibilità , secondo che si doveva impiegare un circuito Relais il quale in parallelo alla ricezione dei segnali attivasse un martelletto che percuoteva il Choerer ripristinando lo stato di quiete della limatura metallica. 
Verso la metà del primo decennio del 900 si scoprì che alcuni minerali, in primis la Galena ma anche la Pirite ed il Carborundum (quest'ultimo con adeguata polarizzazione ) potevano essere impiegati come rivelatori di segnale ( proprietà di far scorrere la corrente in un solo senso ) vennero così chiamati Rivelatori a Cristallo o Christal Detector. Si era dunque scoperto il primo semiconduttore della Storia.
          
Il Christal Detector è costituito da un piccolo tubetto vitreo contenente il Cristallo di Galena il quale da un lato è collegato a un morsetto conduttore mentre l'altro lato si affaccia verso uno spillo di acciaio armonico chiamato simpaticamente "Baffo di Gatto"; quest'ultimo ( collegato ad un morsetto conduttore) è manovrabile per consentire di "pungere" a piacere la superficie del Cristallo per trovare il miglior contatto per la rivelazione del segnale, anche perché l'ossidazione dell'aria dopo poche ore costringe l'operatore a cercare un altro miglior punto di contatto.
 
Il successo delle Radio a Galena fu dovuto al basso costo rispetto alle prime radio industriali degli anni 20 , alla estrema semplicità costruttiva ed al fatto che non serve alcuna batteria, la Radio si autoalimenta con la rettificazione del segnale ricevuto , necessita solo di antenna, terra e di un buon paio di cuffie ad alta impedenza o piezoelettriche.
    
 
Radio a galena in bachelite marrone  VAM con bobina a nido d'ape si vede  all'interno della VAM il  variabile di sintonia ed il condensatore a carta.
Cuffie originale d'epoca   SAFAR
                
                                                                                       
Basta una bobina avvolta su cartone o realizzata a paniere ,un condensatore variabile ,un pezzetto di Cristallo di Galena ( oggi si può impiegare un Diodo al Germanio) un condensatore in carta o poliestere da 2000 Pf, una cuffia e la nostra Radio a Galena è pronta per farsi ascoltare. Non mi dilungo sugli schemi elettrici perché nei siti internet vi sono ottime descrizioni di Radio a Galena per onde medie ed anche corte, preciso però che per una buona captazione di segnale è necessaria una antenna filare ed una terra e che le moderne cuffiette a bassa impedenza non vanno bene a meno di non collegarle ad un trasformatore d'uscita recuperato da una radio a transistor , realizzando così un semplice adattatore di impedenza.




Radio a galena con   cuffie originali d'epoca
Infine una curiosità,una galena di dimensioni mini: misura cm 10X5X3
PAL Radio Company British Made
   
Grazie alla cortesia di Dino Gianni I2HNX ( Museo delle Comunicazioni di Vimercate) nelle foto qui a seguito si possono ammirare diversi e rari esemplari di Radio a Galena, di Christal Detector e di cuffie d'epoca. Bene ,tutto questo discorso per meglio conoscere la storia della "Signora Galena" un minerale veramente prezioso non solo per il contenuto di argento e piombo ma bensì per aver di molto contribuito all'evolversi della importante Storia della Radio.
Un cordiale saluto a tutti gli appassionati Lettori ed alla prossima.  


Testo e Foto di Lucio Bellè Materiale per Ricerca Storica: Cortesia Dino Gianni I2HNX - Direzione Museo Delle Comunicazioni di Vimercate. 
http://air-radiorama.blogspot.it/2015/11/il-museo-delle-comunicazioni-di.html

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