Che
cosa rappresenta questo monumento?
di Francesco Berio IK0UAG
Un gruppo di italiani
fu fatto prigioniero durante la triste battaglia di El Alamein – in Egitto – e
fu deportato nella Contea di Gloucestershire, al confine con il Galles, nel
campo di prigionia numero 61, esattamente sulla collina di “Wjnols Hill”, molto
vicino alla cittadina di Coleford. Gli abitanti locali chiamano questa zona “Forest of Dean”. Visto il largo utilizzo
di apparecchiature radio da parte degli inglesi, il sergente Bruno Porciani, insieme
ad altri PoW (Prisoner of War) italiani,
pensò di fare una piccola grande impresa per riscattare l’orgoglio di tutta la
Nazione e quindi, sotto la sua direzione, i suoi compagni edificarono un imponente
e maestoso monumento a Guglielmo Marconi, con un grande obelisco centrale, un
ampio semicerchio e un busto centrale di Marconi con la scritta “A GUGLIELMO
MARCONI, MAGO DELL’ETERE, I PRIGIONIERI ITALIANI”: un’opera di orgoglio in un
campo di concentramento inglese. La costruzione del monumento fu accentuata
ancor più dagli stemmi delle regioni italiane, ben evidenti, per ricordare l’ansia
di libertà e l’amore verso la propria terra.
Nonostante tutte le
difficoltà del caso (autorizzazioni, manodopera volontaria anche in giorni
festivi e fuori orario lavorativo, condivisione del progetto, scarsissima
disponibilità ed inadeguatezza di attrezzi) e dopo circa due anni di lavoro, la
costruzione risultò un’opera significativa e notevole (12 metri di larghezza
per 10 metri di altezza) e venne inaugurata nel giorno di Natale del 1944,
ma alla fine degli anni ‘70 venne abbandonata per incuria ed oggi quasi tutte
le tracce sono scomparse.
Fu veramente una
sfida con se stessi, sfida però stravinta e che fece ottenere un mirabile
risultato agli italiani, ritenuti dagli inglesi molto simpatici ma un po’
scansafatiche: ad impresa ben avviata furono guardati con più rispetto ed
ammirazione a tal punto che cominciarono ad essere aiutati dagli inglesi stessi
nell’approvvigionamento dei materiali più critici per il completamento
dell’opera. Quel monumento divenne il punto di riferimento della città di
Coleford, chiamato affettuosamente “The Moni Moni” dagli stessi
cittadini.
Da diverso tempo, e con
molta tenacia e passione, Laura (la figlia
del sergente Bruno Porciani) viaggia in Italia e nei dintorni di Coleford
alla ricerca di tracce e testimonianze legate a quel periodo e a quel monumento;
è autrice di un libro interessante “Da El Alamein a Marconi – Sandit – email
di Laura Porciani: coleford.campo61@gmail.com redatto utilizzando anche gli
scritti del padre, per ricordare questa storia molto coinvolgente per noi italiani.
E’ in corso anche l’edizione in lingua inglese tradotta da eminenti studiosi di
Coleford.
Proprio in questi
giorni è uscito un nuovo articolo (Forest
of Dean and Wye Valley Review….What have the Italians ever done for us?) in
una pubblicazione nella Contea di Gloucestershire (al confine con il Galles), per ricordare la storia dei nostri
prigionieri “legati” al monumento, per non dimenticare Guglielmo Marconi, il
nostro illustre scienziato inventore della radio (lo ricordiamo: un genio italiano per l’umanità, ancor oggi il più
moderno, limpido e rappresentativo; il primo italiano a ricevere il Premio
Nobel a soli 35 anni; gli Italiani a Marconi devono moltissimo: al di là della
riconoscenza per la sua opera scientifica, va sottolineato che egli diede
dell’italiano un’immagine di grande rispetto, in tutto il mondo, suscitando
l’impressione di intelligenza e di efficienza che giovò moltissimo al decoro di
tutta la Nazione. È inoltre conosciuto perché la sua grande opera ha suggellato
l’inizio dell’era delle comunicazioni moderne nel mondo e l’inizio del terzo
millennio) – anche a loro molto caro - e per richiedere nuove informazioni
ai cittadini che fossero a conoscenza dei fatti di cui sopra.
Laura sta facendo
realizzare una copia, in scala 1:10 (120
cm di larghezza per 100 cm di altezza),
del monumento originale e che mi auguro di poter contribuire, con sincero
interesse, ad inaugurare quanto prima, anche a nome di tutti quei cittadini italiani
(e sono, purtroppo, molti) distaccati e disinteressati a questi eventi.
Nel 2010, durante il
famoso ed importante Festival di Coleford (Festival
of Words), con Laura ed altri amici mi sono recato nella
Contea di Gloucestershire, per avere notizie più approfondite, per divulgare le
nostre conoscenze in merito e per parlare del nostro illustre inventore della
radio. Ricordo sempre con molto entusiasmo questo
episodio durante convegni e incontri su Guglielmo Marconi che regolarmente tengo
con i giovani sia in varie scuole che presso il famoso Museo Storico di Piana
delle Orme (Latina), in collaborazione con l’Associazione Culturale “Quelli
della Radio” entrambi diretti da persone molto sensibili su argomenti di
natura culturale.
Costruttori del monumento |
Francesco Berio
Studioso
e ricercatore
Nominativo
di stazione di radioamatore: IK0UAG
Roma,
27 febbraio 2013
Questo Monumento, largo 42 piedi e alto 30
piedi, fu dedicato a Guglielmo Marconi e venne inaugurato a Natale 1944. Fu
costruito in muratura con materiali di fortuna, da un gruppo di “Prigionieri di
Guerra Italiani” su progetto e direzione dei lavori del Sergente Bruno Porciani,
all’interno del Campo 61 di Wynolls Hill a Coleford nel Gloucesterschire. Era
costituito da un corpo centrale verticale, due ali di nove colonne decorate con
stemmi in rilievo e una doppia scalinata di raccordo.
Ora il monumento non c'è più e la figlia del Sergente Bruno Porciani, cerca
qualche importante informazione in relazione ai reduci e/o compagni d'arme.
Mandate una mail a me iw0bet@gmail.com oppure a coleford.campo61@gmail.com
Condividete e date la massima diffusione! Grazie! 73 de IW0BET John
This monument was dedicated to Guglielmo Marconi and
was opened at Christmas Time on 1944. It was built with makeshift materials ,
by a group of Prisoners of II World War of Italian design and construction
management of Sergeant Bruno Porciani , within the Military Prison of 61
Wynolls - site to Hill Coleford in Gloucesterschire .
Now the monument is no longer there and the daughter of Sergeant Bruno Porciani , looking for some important information in relation to veterans and / or comrades in arms . Please mail me iw0bet@gmail.com or coleford.campo61@gmail.com
Share this post! Thank You! 73 de IW0BET John
Now the monument is no longer there and the daughter of Sergeant Bruno Porciani , looking for some important information in relation to veterans and / or comrades in arms . Please mail me iw0bet@gmail.com or coleford.campo61@gmail.com
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73 de IW0BET
Giovanni Zangara
Da El Alemein a Marconi "mio padre e il Monumento dei POW al Campo 61 di Wynols Hill" di Laura Porciani
Vedi :
Un altro grande segno, anche se indiretto, della fama e della importanza di Marconi. Ma purtroppo ne parlano poco, Negli anniversari della Radio e della TV Italiana, hanno fatto tanta pubblicità alla ricorrenza, ma non ricordo di aver mai sentito elogiare e almeno ricordare l'opera preziosa di Marconi.
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