martedì 30 dicembre 2014

“A GUGLIELMO MARCONI, MAGO DELL’ETERE, I PRIGIONIERI ITALIANI”


Che cosa rappresenta questo monumento?



di Francesco Berio  IK0UAG

Un gruppo di italiani fu fatto prigioniero durante la triste battaglia di El Alamein – in Egitto – e fu deportato nella Contea di Gloucestershire, al confine con il Galles, nel campo di prigionia numero 61, esattamente sulla collina di “Wjnols Hill”, molto vicino alla cittadina di Coleford. Gli abitanti locali chiamano questa zona “Forest of Dean”. Visto il largo utilizzo di apparecchiature radio da parte degli inglesi, il sergente Bruno Porciani, insieme ad altri PoW (Prisoner of War) italiani, pensò di fare una piccola grande impresa per riscattare l’orgoglio di tutta la Nazione e quindi, sotto la sua direzione, i suoi compagni edificarono un imponente e maestoso monumento a Guglielmo Marconi, con un grande obelisco centrale, un ampio semicerchio e un busto centrale di Marconi con la scritta “A GUGLIELMO MARCONI, MAGO DELL’ETERE, I PRIGIONIERI ITALIANI”: un’opera di orgoglio in un campo di concentramento inglese. La costruzione del monumento fu accentuata ancor più dagli stemmi delle regioni italiane, ben evidenti, per ricordare l’ansia di libertà e l’amore verso la propria terra.
Nonostante tutte le difficoltà del caso (autorizzazioni, manodopera volontaria anche in giorni festivi e fuori orario lavorativo, condivisione del progetto, scarsissima disponibilità ed inadeguatezza di attrezzi) e dopo circa due anni di lavoro, la costruzione risultò un’opera significativa e notevole (12 metri di larghezza per 10 metri di altezza) e venne inaugurata nel giorno di Natale del 1944, ma alla fine degli anni ‘70 venne abbandonata per incuria ed oggi quasi tutte le tracce sono scomparse.

Fu veramente una sfida con se stessi, sfida però stravinta e che fece ottenere un mirabile risultato agli italiani, ritenuti dagli inglesi molto simpatici ma un po’ scansafatiche: ad impresa ben avviata furono guardati con più rispetto ed ammirazione a tal punto che cominciarono ad essere aiutati dagli inglesi stessi nell’approvvigionamento dei materiali più critici per il completamento dell’opera. Quel monumento divenne il punto di riferimento della città di Coleford, chiamato affettuosamente “The Moni Moni” dagli stessi cittadini.

Da diverso tempo, e con molta tenacia e passione, Laura (la figlia del sergente Bruno Porciani) viaggia in Italia e nei dintorni di Coleford alla ricerca di tracce e testimonianze legate a quel periodo e a quel monumento; è autrice di un libro interessante “Da El Alamein a Marconi – Sandit – email di Laura Porciani: coleford.campo61@gmail.com redatto utilizzando anche gli scritti del padre, per ricordare questa storia molto coinvolgente per noi italiani. E’ in corso anche l’edizione in lingua inglese tradotta da eminenti studiosi di Coleford.

Proprio in questi giorni è uscito un nuovo articolo (Forest of Dean and Wye Valley Review….What have the Italians ever done for us?) in una pubblicazione nella Contea di Gloucestershire (al confine con il Galles), per ricordare la storia dei nostri prigionieri “legati” al monumento, per non dimenticare Guglielmo Marconi, il nostro illustre scienziato inventore della radio (lo ricordiamo: un genio italiano per l’umanità, ancor oggi il più moderno, limpido e rappresentativo; il primo italiano a ricevere il Premio Nobel a soli 35 anni; gli Italiani a Marconi devono moltissimo: al di là della riconoscenza per la sua opera scientifica, va sottolineato che egli diede dell’italiano un’immagine di grande rispetto, in tutto il mondo, suscitando l’impressione di intelligenza e di efficienza che giovò moltissimo al decoro di tutta la Nazione. È inoltre conosciuto perché la sua grande opera ha suggellato l’inizio dell’era delle comunicazioni moderne nel mondo e l’inizio del terzo millennio) – anche a loro molto caro - e per richiedere nuove informazioni ai cittadini che fossero a conoscenza dei fatti di cui sopra.

Laura sta facendo realizzare una copia, in scala 1:10 (120 cm di larghezza  per 100 cm di altezza), del monumento originale e che mi auguro di poter contribuire, con sincero interesse, ad inaugurare quanto prima, anche a nome di tutti quei cittadini italiani (e sono, purtroppo, molti) distaccati e disinteressati a questi eventi.

Nel 2010, durante il famoso ed importante Festival di Coleford (Festival of Words), con Laura ed altri amici mi sono recato nella Contea di Gloucestershire, per avere notizie più approfondite, per divulgare le nostre conoscenze in merito e per parlare del nostro illustre inventore della radio. Ricordo sempre con molto entusiasmo questo episodio durante convegni e incontri su Guglielmo Marconi che regolarmente tengo con i giovani sia in varie scuole che presso il famoso Museo Storico di Piana delle Orme (Latina), in collaborazione con l’Associazione Culturale “Quelli della Radio” entrambi diretti da persone molto sensibili su argomenti di natura culturale.

Costruttori del monumento
    Francesco Berio   
Studioso e ricercatore


Nominativo di stazione di radioamatore: IK0UAG

Roma, 27 febbraio 2013


Questo Monumento, largo 42 piedi e alto 30 piedi, fu dedicato a Guglielmo Marconi e venne inaugurato a Natale 1944. Fu costruito in muratura con materiali di fortuna, da un gruppo di “Prigionieri di Guerra Italiani” su progetto e direzione dei lavori del Sergente Bruno Porciani, all’interno del Campo 61 di Wynolls Hill a Coleford nel Gloucesterschire. Era costituito da un corpo centrale verticale, due ali di nove colonne decorate con stemmi in rilievo e una doppia scalinata di raccordo. 

Ora il monumento non c'è più e la figlia del Sergente Bruno Porciani, cerca qualche importante informazione in relazione ai reduci e/o compagni d'arme. Mandate una mail a me  iw0bet@gmail.com  oppure a coleford.campo61@gmail.com   


    Condividete e date la massima diffusione! Grazie! 73 de IW0BET John 


This monument was dedicated to Guglielmo Marconi and was opened at Christmas Time on 1944. It was built with makeshift materials , by a group of Prisoners of II World War of Italian design and construction management of Sergeant Bruno Porciani , within the Military Prison of 61 Wynolls - site to Hill Coleford in Gloucesterschire .

Now the monument is no longer there and the daughter of Sergeant Bruno Porciani , looking for some important information in relation to veterans and / or comrades in arms . Please mail me  
iw0bet@gmail.com  or  coleford.campo61@gmail.com

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73 de IW0BET
Giovanni Zangara




Da El Alemein a Marconi  "mio padre e il Monumento dei POW al Campo 61 di Wynols Hill" di Laura Porciani


Vedi :

Inaugurazione Virtuale del monumento a Guglielmo Marconi, PoW (Prisoner of War)                                                                                                                           http://air-radiorama.blogspot.it/2014/12/inaugurazione-virtuale-del-monumento.html






Inaugurazione copia monumento a Marconi PIANA DELLE ORME 6 febbraio 2015



1 commento:

  1. Un altro grande segno, anche se indiretto, della fama e della importanza di Marconi. Ma purtroppo ne parlano poco, Negli anniversari della Radio e della TV Italiana, hanno fatto tanta pubblicità alla ricorrenza, ma non ricordo di aver mai sentito elogiare e almeno ricordare l'opera preziosa di Marconi.

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