Di Lucio Bellè
Radio a
Galena originale Marconi
La frase di manzoniana memoria, rivolta al Filosofo Carneade oggi
la riserviamo a un particolare e "prezioso" minerale che ha
fatto la Storia della Radio: la"Galena".
Per comprendere le moderne tecnologie e guardare al futuro a volte è bene
guardare indietro per scoprire le alchimie del passato che ci hanno
dischiuso l'affascinante mondo delle Radio Comunicazioni. Ebbene sì, la Galena
non è la marca della Radio ma bensì è il nome di un semplice
minerale, più precisamente Solfuro di Piombo dotato
di caratteristiche cristalline.
Campione di minerale di Galena |
Detector a Carborundum |
Nei filoni minerari di origine idrotermale si possono reperire
cristalli di Galena ricoperti di quarzo, belli e molto scintillanti di un
intenso colore grigio scuro. Nel passato l'estrazione del minerale Galena
avveniva per recuperare parti di argento e di piombo, sostanze entrambi
presenti nel minerale in questione. Il cristallo di Galena è stato utilizzato
in Radiotecnica per sopperire al Choerer poiché si scoprì che funzionava come
un primitivo Diodo Raddrizzatore. Nei primi del 900 questo cristallo fu
largamente impiegato come rivelatore nelle prime Radio da qui si è diffuso il
nome di "Radio a Galena".
Ma come si è arrivati a ciò ? Agli inizi del 900 per rivelare i
segnali emessi dai trasmettitori a scintilla generati da arco voltaico o da
alternatori ad alta frequenza, si impiegava il Choerer ideato dal Francese
Branly (1884-1940) emerito Professore di Fisica all'Istituto Cattolico di
Parigi.
Il Choerer consisteva di un
tubetto vitreo con due contatti laterali in nichel o argento, interposta tra i
contatti vi era limatura metallica; il tutto veniva sigillato creando un
modesto vuoto che preservava il congegno dall'ossidazione dell'aria. In
presenza di un'onda elettromagnetica la limatura metallica si compattava per un
fenomeno di magnetizzazione ( fenomeno fisico non ancora ben chiarito)
facendo scendere la resistenza interna del Choerer da alcuni Megaohm a poche
centinaia di Ohm, quindi in quella condizione il Choerer si comportava da
conduttore. Questo sistema ,anche se geniale aveva seri limiti ; primo la
relativamente scarsa sensibilità , secondo che si doveva impiegare un
circuito Relais il quale in parallelo alla ricezione dei segnali
attivasse un martelletto che percuoteva il Choerer ripristinando lo stato
di quiete della limatura metallica.
Verso la metà del primo decennio del 900 si
scoprì che alcuni minerali, in primis la Galena ma anche la Pirite ed il
Carborundum (quest'ultimo con adeguata polarizzazione ) potevano essere
impiegati come rivelatori di segnale ( proprietà di far scorrere la corrente in
un solo senso ) vennero così chiamati Rivelatori
a Cristallo o Christal Detector.
Si era dunque scoperto il primo semiconduttore della Storia.
Il Christal
Detector
è costituito da un piccolo tubetto vitreo contenente il Cristallo di Galena il
quale da un lato è collegato a un morsetto conduttore mentre l'altro lato si
affaccia verso uno spillo di acciaio armonico chiamato simpaticamente "Baffo di Gatto"; quest'ultimo
( collegato ad un morsetto conduttore) è manovrabile per consentire
di "pungere" a piacere la superficie del Cristallo per
trovare il miglior contatto per la rivelazione del segnale, anche perché
l'ossidazione dell'aria dopo poche ore costringe l'operatore a cercare un altro
miglior punto di contatto.
Il successo delle Radio a Galena fu dovuto al basso costo
rispetto alle prime radio industriali degli anni 20 , alla estrema
semplicità costruttiva ed al fatto che non serve alcuna batteria, la
Radio si autoalimenta con la rettificazione del segnale ricevuto , necessita
solo di antenna, terra e di un buon paio di cuffie ad alta impedenza o
piezoelettriche.
Radio a
galena in bachelite marrone VAM con bobina a nido d'ape
si vede all'interno della VAM
il variabile di sintonia ed il
condensatore a carta.
Cuffie originale d'epoca SAFAR |
Basta una bobina avvolta su cartone o realizzata a paniere
,un condensatore variabile ,un pezzetto di Cristallo di Galena ( oggi si può
impiegare un Diodo al Germanio) un condensatore in carta o poliestere da 2000
Pf, una cuffia e la nostra Radio a Galena è pronta per farsi ascoltare. Non mi
dilungo sugli schemi elettrici perché nei siti internet vi sono ottime
descrizioni di Radio a Galena per onde medie ed anche corte, preciso però che
per una buona captazione di segnale è necessaria una antenna filare ed una
terra e che le moderne cuffiette a bassa impedenza non vanno bene a
meno di non collegarle ad un trasformatore d'uscita recuperato da una
radio a transistor , realizzando così un semplice adattatore di impedenza.
Radio a galena con cuffie originali d'epoca |
Infine una curiosità,una galena di dimensioni mini: misura cm 10X5X3
PAL Radio Company British Made |
Grazie alla cortesia di Dino
Gianni I2HNX ( Museo delle
Comunicazioni di Vimercate) nelle foto qui a seguito si possono
ammirare diversi e rari esemplari di Radio a Galena, di Christal Detector
e di cuffie d'epoca. Bene ,tutto questo discorso per meglio conoscere la storia
della "Signora Galena" un minerale veramente prezioso non solo per il
contenuto di argento e piombo ma bensì per aver di molto contribuito
all'evolversi della importante Storia della Radio.
Un cordiale saluto a tutti gli appassionati Lettori ed alla
prossima.
Testo e Foto di Lucio Bellè Materiale per Ricerca Storica:
Cortesia Dino Gianni I2HNX -
Direzione Museo Delle Comunicazioni di Vimercate.
http://air-radiorama.blogspot.it/2015/11/il-museo-delle-comunicazioni-di.html
http://air-radiorama.blogspot.it/2015/11/il-museo-delle-comunicazioni-di.html
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