sabato 18 agosto 2012

Pallone solare - II parte di 3








dalla prima parte


Importanti suggerimenti per la gestione della pistola a caldo:
  • Accendere quando la pistola a caldo è sopra al piano di lavoro, cioè le tavole e soprattutto non prima.
  • Spegnere immediatamente quando il lavoro di saldatura è completato, in modo da non bruciare le mani, gli astanti o il resto del plastico, fuori delle tavole. E' molto importante per evitare incidenti.
  • Poggiare la pistola termica indietro dal piano di lavoro e dal plastico, su un supporto adatto, l’estremità della pistola è molto caldo per un po'.
Importanti suggerimenti per saldare la plastica bordo a bordo:
  • La saldatura è ottenuta con un movimento della pistola da sinistra a destra e da destra a sinistra sul bordo del taglio, a piena alimentazione e ad una distanza dalla plastica di 2 o 3 cm.
  • Imprimere un angolo di 45° per appiattire il bordo di plastica sulla tavola.
    Passare sul ritaglio 3 o 4 volte, non c'è rischio, la saldatura è sempre perfetta e regolare, è stretta e solida e prende la forma di un cordone cilindrico. Senza fori o irregolarità, nessuna modifica da fare.
    Consiglio vivamente di provare preventivamente con dei campioni, cascami di polietilene, sacchetti da immondizia o altro (stesso materiale).

    Saldatura dei 6 petali (continua):
    Per continuare la saldatura dei petali tra loro dopo la prima saldatura, rimuovere i fogli, spostando la plastica sul tavolo da destra a sinistra e riposizionare i fogli bordo a bordo. La plastica già saldata si trova così a sinistra (vedi fig. 7).
    Lasciate fuoriuscire 1 o 2 cm di plastica e serrate i fogli. Il peso delle piastre è sufficiente a mantenere l’aderenza; non è troppo utile stringere a mano ma si può fare con la mano sinistra tenendo la pistola con la destra. Nella foto sopra (fig. 8) possiamo vedere 3 o 4 cm di saldatura, realizzata precedentemente, che supera il livello delle tavole sopra il bordo destro. In questo modo non ci sarà discontinuità nella saldatura: sarà sempre impeccabile, perfettamente sigillata e a forma di cordone cilindrico e sarà situata all'interno del pallone; questo è importante per l'estetica e la presa al vento. Il pallone si presenterà come un calzino alla fine della saldatura.

    Considerazioni sulle operazioni di saldatura e tempo da dedicarvi:
    Ripetere l'operazione fino alla fine: 6 volte 6,28 metri = 37,7 metri di saldatura in totale. La circonferenza è C = 3,1416 * 4 = 12,57 metri; ora, ce ne sono 3 da saldare, da cui il totale di 37,7 m.
    Il periodo di esecuzione è previsto in circa 6 ore per la saldatura, lavorando con 4 minuti di lunghezza bordo di 0,4 metri! Eh sì, bisogna pensare a riposarsi di tanto in tanto; questo lavoro sta andando a impegnare un giorno .... coraggio!



    Vantaggio di questo metodo di produzione:
    Il peso (massa) della busta non supererà 0,8 kg! Sarà di circa 1 kg con l'uso del nastro marrone.
    Il principale vantaggio di questa soluzione è in definitiva lo scarso peso e la solidità della saldatura che forma un cordone continuo sopra il pallone su tre cerchi.
    E' sempre possibile posizionare il nastro marrone sulla saldatura dopo averla fatta, per dare forza aggiuntiva al pallone (palloni di grandi dimensioni), ma "aumento di peso" in questo caso.
    (Nastro installato in unico pezzo, senza tagli). Non c’è bisogno quindi di un saldatore o nastro.

    Le riparazioni (fori e tagli) saranno fatte con l'adesivo tipo "magico" per i danni piccoli, con del nastro adesivo e "marrone" per i più grandi (v. fig. 9). Il gatto di casa può forare il pallone molto velocemente, soprattutto se si conserva il pallone in una scatola (storia vissuta).
    L'obiettivo è quello di rendere la realizzazione molto semplice senza l'utilizzo di un sacco di strumenti e consentire la riparazione immediata sul campo o dopo un volo vincolato.
    Abbiamo acquisito, in molti anni, una esperienza nei voli vincolati o liberi e la "filosofia" del pallone.
    Per quanto riguarda i voli ad alta quota, che sono "liberi" e quindi sono soggetti a dichiarazione per l'aviazione civile DGAC, siamo sicuri di ritrovare il pallone in cattive condizioni, pieno di buchi e quasi inutilizzabile, se siamo abbastanza fortunati da ritrovarlo! Ma questa è un'altra storia...

    Materiali necessari per questo passaggio:
    tavolo, 6 petali, due piani, una pistola termica 230V-1600 watt con presa di terra.

    6. Il camino
    Nella parte inferiore del camino, sistemare un nastro marrone in uno o più pezzi.
    Sistemare quattro cordicelle sul prolungamento delle saldature sul camino, e coprire con il nastro marrone, ripiegare il capo della cordicella e fare un nodo. (Vedi figura 10).

    Prevedere una lunghezza di circa 1 metro per ogni cordicella. Le 4 cordicelle del cestello potranno essere legate alle 4 cordicelle del pallone, si può pensare ad un fissaggio con un sistema ad anello (tromboni) o molto semplicemente fare dei nodi a condizione di rispettare le lunghezze.

    segue...




Clandestine



Se vi interessa ascoltare le stazioni radio clandestine, sul sito di Steven Handler, trovate un elenco aggiornato con orari e frequenze di trasmissione, buon ascolto.

http://shortwavereport.com/?page_id=250

Trovate altre informazioni sulle radio clandestine su : http://air-radiorama.blogspot.it/2011/10/stazioni-radio-clandestine.html

DIPLOMA ITALIANO ARCHEOLOGICO D.I.A.- AGGIORNATO-



Il Top Radio Team istituisce un nuovo Award, che porterà grande prestigio non solo alla categoria dei radioamatori, ma anche alla nostra Nazione.

D.I.A. DIPLOMA ITALIANO ARCHEOLOGICO

 Il TOP RADIO TEAM nel 1990 ha istituito un nuovo AWARD PERMANENTE, che ha portato grande prestigio non solo alla categoria dei radioamatori, ma anche alla nostra Nazione. Il diploma si prefigge di incentivare la conoscenza storico-artistica del nostro paese, coniugando anche una migliore immagine del mondo radioamatoriale da diffondere non solo nella nostra comunità radiantistica ma anche verso le Istituzioni e l’opinione pubblica. Nel rispetto del nostro patrimonio sarà condizione fondamentale non solo valorizzare i Siti in oggetto ma anche svolgere opera di salvaguardia e di tutela del patrimonio artistico-culturale. Questa importante iniziativa, ha riscosso un grandissimo successo non solo nel nostro Paese, ma anche all’estero, e in special modo in quei paesi dove lo studio e la conoscenza della nostra storia desta sempre grandissimo interesse. Negli anni trascorsi questo Award ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in numerosi paesi anche lontani come… America, Giappone, Inghilterra ecc. ecc.. Il D.I.A. è nato come un fatto italiano, ma nel tempo è diventato un naturale punto d’incontro tra arte, cultura e ricerca scientifica a livello mondiale. Fare parte di questa grande Struttura, ha dato e continuerà a dare a tutti coloro che vi partecipano, sia come hunter che come attivatori, un grande prestigio
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 IK8MRA Giovanni Leone AWARD MANAGER  

 LA COPIA DEL PRESENTE REGOLAMENTO RESTA DEPOSITATA PRESSO LO STUDIO NOTARILE DEL DOTT. ANTONIO SANTACROCE IN FERENTINO (FR) TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI. 

REGOLAMENTO AL DIPLOMA ITALIANO ARCHEOLOGICO (D.I.A.)

POSSONO PARTECIPARE TUTTI I RADIOAMATORI E GLI SWL SENZA NESSUNA DISTINZIONE DI APPARTENENZA A GRUPPI, ASSOCIAZIONI RADIANTISTICHE E NAZIONALITÀ. 

1) Sono da considerarsi siti archeologici, tutti i manufatti realizzati non oltre l’anno 600 D.C.

2) Ogni Sito Archeologico avrà una referenza caratterizzata da un numero di riferimento a tre cifre, più l’identificativo D.I.A. per la regione di appartenenza con le tre lettere iniziali “esempio… gli Scavi di Pompei avranno la referenza CAM-017.” 

3) I Siti principali, già universalmente riconosciuti, potranno essere integrati da segnalazioni, studi e ricerche da parte dei radioamatori interessati. Per richiedere una nuova referenza, non censita nell’elenco ufficiale, si dovrà far pervenire la richiesta all’Award Manager mediante invio per e-mail :

  meticolosamente in ogni suo campo, del MODULO DI ACCREDITO DI NUOVE REFERENZE, scaricabile sul sito www.topradioteam.com,compilato .

 e di alcune fotografie del sito stesso. La COMMISSIONE DEL TOP RADIO TEAM valuterà le richieste e quelle a buon fine verranno pubblicate nell’elenco ufficiale. 

4) L’unica lista ufficiale delle referenze, sarà quella pubblicata sul sito www.topradioteam.com


5) Tutte le bande e tutti i modi radioamatoriali (SSB, CW, modi digitali) sono consentiti. Ogni attivazione dovrà utilizzare un solo modo di trasmissione. 

6) Una attivazione verrà considerata valida se saranno effettuati almeno 50 QSO validi. Sono considerati validi QSO anche con la stessa stazione ma su bande diverse. 

7) Per le attivazioni multi-operatore il numero di QSO minimo necessario (50) potrà essere raggiunto cumulando i contatti effettuati da ognuno degli operatori presenti. In questo caso è possibile contattare la stessa stazione sulla stessa banda da parte dei diversi operatori del team di attivazione. 

8) Le attivazioni dei siti archeologici, potranno essere effettuate sia dall’interno delle Strutture, previo autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali, o di altro Ente competente che dall’esterno dei siti archeologici a condizione che la stazione operante sia entro un raggio di 300 metri dal sito. 

9) La stazione radio dovrà essere di tipo “CAMPALE” con antenne non fisse preesistenti e alimentazione a mezzo batterie, generatori o pannelli solari (NO 220 VOLTS). In nessun caso saranno ritenute valide quelle attivazioni realizzate da abitazioni prospicienti alle strutture archeologiche, fatte salve le strutture interne e proprie dei siti attivati. 

10) Condizione fondamentale per rendere valida l’attivazione è che le rovine e/o resti archeologici siano visibili (non interrati) sia esse siano aperte gratis al pubblico che regolate con ingresso e biglietteria. 

11) Durante l’attivazione, potranno essere date anche altre referenze inerenti SOLO i seguenti DIPLOMI: IOTA, D.C.I., D.A.I., IFFA, SOTA, D.L.I., D.N.S.. Eventuali referenze appartenenti a Diplomi e/o Awards non citati nell’elenco, potranno essere date solo dopo autorizzazione della Commissione del TOP RADIO TEAM pena la non validazione dell’attivazione stessa. 

12) nell’arco delle 24 ore, non sarà consentito attivare più di una referenza archeologica con lo stesso nominativo. 

13) Un’attivazione valida, può essere portata a termine anche in più giorni, non necessariamente consecutivi; come data di attivazione sarà valida la data in cui verranno portati a termine i cinquanta collegamenti. Ogni attivazione dello stesso sito successiva alla data di completamento dei cinquanta collegamenti verrà considerata come nuova attivazione. 

14) Per la convalida dell’attivazione, sarà indispensabile inviare all’indirizzo e-mail giovannileone_011@hotmail.com la seguente documentazione: 
a) alcune FOTOGRAFIE, effettuate sia durante il montaggio della stazione che durante l’attivazione vera e propri, nelle quali risultino visibili gli scavi e la stazione radio; 
b) un MINI-VIDEO, della durata di almeno 30 secondi, durante le operazioni d’attivazione; 
c) la FOTOGRAFIA del GPS con i dati precisi riferiti al luogo; 
d) un FILE con estensione .kmz generato dal programma Google Earth secondo le seguenti istruzioni: 
 utilizzare Google Earth, programma gratuito, all’indirizzo http://earth.google.com/intl/it/download-earth.html 
 individuare la postazione di trasmissione  aggiungere il “segnaposto” (contrassegnato con il disegno di una puntina da disegno gialla) 
 fissarlo con il mouse e scrivere nel campo nome “postazione DIA-xxx” e dare OK (esempio DIA-CAM 011)
  Cliccando a destra sul puntatore scegliere “salva luogo con nome…” scrivere il nome della referenza, scegliere la cartella e confermare con Salva 
 controllare tramite il programma o sito di Google Earth se la postazione rientra all’interno dei 300 m dalla referenza Il file .kmz della postazione radio sarà necessario per determinare se effettivamente l’operazione è avvenuta correttamente all’interno della referenza D.I.A. e per calcolare le coordinate geografiche, 
e) il LOG di stazione (in formato elettronico ADI; i campi obbligatori sono: “Nominativo” (es. IK8MRA), “Banda” (es. 40m), “Modo” (es. CW), “Data” (es. 27/09/2007) “Ora” (es. 18:10). Il formato del file dovrà essere solo ed esclusivamente ADI con almeno 50 contatti. In caso di attivazione multioperatore ogni operatore dovrà realizzare un proprio file .ADI con i propri QSO realizzati. Tutti i file dovranno essere inviati da un unico componente del team di attivatori. 
f) In caso di presenza all’attivazione dell’AWARD MANAGER, IK8MRA Giovanni Leone, l’invio dei dati geografici potranno essere omessi. 

15) Per ricevere il DIPLOMA nella categoria HUNTER, basterà inviare una e-mail all'Award Manager con l'elenco di almeno 10 attivazioni collegate all'indirizzo giovannileone_011@hotmail.com 

16) Per ricevere il DIPLOMA nella categoria ATTIVATORE, bisognerà inviare una e-mail all’Award Manager con l’elenco di almeno 5 siti attivati all'indirizzo giovannileone_011@hotmail.com 

17) il DIPLOMA verrà inviato GRATIS via e-mail in formato elettronico "PDF" 

18) Periodicamente, saranno redatte due speciali classifiche, attivatore e hunter. I punteggi saranno calcolati dando 1 punto a QSO valido per le stazioni HUNTER ed 1 punto ad attivazione valida per le stazioni ATTIVATORI. Le classifiche verranno pubblicate sul sito del TOP RADIO TEAM (www.topradioteam.com) unico organo ufficiale riconosciuto. 

19) Il giudizio dell’Award Manager potrà essere contestato, tuttavia la commissione potrà riunirsi e decidere in forma definitiva e insindacabile su qualsiasi controversia inerente il “Diploma”.

 ISTITUZIONE DELLA CATEGORIA “QRP” 5W 

Su proposta della Presidente del TOP RADIO TEAM e sentiti i componenti del Gruppo Fondatore e l’Award Manager del D.I.A., in data 03/10/2013 si è istituita una SEZIONE SPECIALE dedicata agli attivatori in QRP.

 1. Il numero complessivo dei collegamenti, da realizzarsi da parte degli attivatori, sarà di minimo 25 contatti 

2. per ottenere il DIPLOMA gli attivatori dovranno effettuare SOLO 3 ATTIVAZIONI (QRP)

3. CONTROLLI INCROCIATI SUI QSO, SARANNO EFFETTUATI DAL COMITATO D.I.A.

4. Non è consentito l’uso di apparecchiature QRO 

5. A tutta la documentazione da inviare per la convalida dell’attivazione (vedi punto 16 del Regolamento D.I.A.) sarà necessario aggiungere la scheda tecnica delle apparecchiature usate. 

6. La classifica degli ATTIVATORI QRP verrà periodicamente pubblicata sul sito www.topradioteam.com ed il punteggio sarà calcolato con 1 punto per ogni attivazione QRP effettuata. 

7. PER LE ATTIVAZIONI IN QRP, SARA’ SEMPRE OBBLIGATORIO PREANNUNCIARLE ALL’AWARD MANAGER ATTRAVERSO MAIL O TELEFONO CON CONGRUO ANTICIPO. 

Dal 2013 il TOP RADIO TEAM ha istituito e presentato il TROFEO QRP ACTIVITY del DIPLOMA ITALIANO ARCHEOLOGICO.

 Il trofeo consiste in una splendida statuina raffigurante il FAUNO DANZANTE, figura universalmente riconosciuta come una delle più rappresentative della romanità, montata su una base in legno mogano e con relativa targhetta finemente incisa con nominativo e nome dell’operatore.

BASTERANNO CINQUE ATTIVAZIONI IN QRP DA 25 CONTATTI OGNUNA PER AGGIUDICARSI IL TROFEO. 

Il Trofeo verrà consegnato gratuitamente di persona ai vincitori durante le principali manifestazioni fieristiche nazionali previa conferma della partecipazione all’evento in atto da parte del richiedente. In caso di richiesta di spedizione del Trofeo LE SPESE DI SPEDIZIONE SARANNO A CARICO DEL RICHIEDENTE. 

 N.B. L’ORGANIZZAZIONE DEL DIPLOMA ITALIANO ARCHEOLOGICO ED IL TOP RADIO TEAM DECLINANO OGNI RESPONSABILITA’ SU EVENTUALI DANNI PROCURATI AL PATRIMONIO ARTISTICO-ARCHEOLOGICO DA PARTE DI COLORO CHE “ATTIVANO” I SITI IN OGGETTO. TUTTI GLI ONERI E LE RESPONSABILITA’ AGGIUNTE RICADONO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE SUI SOGGETTI PARTECIPANTI ED AUTORI DI EVENTUALI DANNI ARRECATI A PERSONE, OPERE O MANUFATTI. QUESTI ULTIMI RISPONDERANNO IN PROPRIO ASSUMENDOSI TUTTE LE RESPONSABILITA’ CIVILI E PENALI. 

IK8MRA Giovanni Leone AWARD MANAGER





venerdì 17 agosto 2012

Pallone solare - I parte di 3


Realizzazione di un pallone solare, ad aria calda,

di 4 metri di diametro.


di F6AGV (traduzione di IW0BWZ)




Prima di concedersi le gioie del volo vincolato, è necessario costruire un pallone solare. La busta di plastica in polietilene nero (DEVE essere nero) è fornita ad un prezzo di 25 euro (vedi fornitori).

1. Imballaggio in polietilene

Prima soluzione: sballate il pacchetto e troverete una unità di circa 40 metri di lunghezza per realizzare un unico pallone solare ad aria calda di 4 metri di diametro.
La plastica viene posata sul suolo o meglio su un tavolo di dimensioni 7x2 metri e svolta per una lunghezza di 6,5 metri. La larghezza di piatto è di 1,5 metri.
Una sala adeguata è più conveniente del soggiorno, perché serve spazio per distribuire il materiale plastico. Questo è fornito in doppio spessore di 20 micron, è un tubo ottenuto alla produzione e messo in piano per una larghezza di 1,5 metri.
Dobbiamo incollare con il nastro adesivo gli angoli della plastica sul pavimento (o tavolo) per evitare le rughe; non è un obbligo ma è conveniente. Un aiuto sarebbe auspicabile.
Poi, con un taglierino tagliate la prima banda di 6,5 metri.
Dopo aver incollato i quattro angoli della prima striscia, ripetere l'operazione per una nuova striscia di 6,5 metri collocata esattamente sulla prima, e così via.
Servono 6 bande in totale, circa 40 metri di plastica per realizzare un pallone di 4 metri di diametro.
Quindi ci saranno 6 x 2 = 12 strati di polietilene da tagliare con il cutter, per realizzare i sei petali del pallone. (v. fig. 1).






Seconda soluzione: aprite il pacco e troverete la scatola di montaggio del pallone pre-tagliato con le istruzioni di montaggio, cioè questo articolo. Allora, passate direttamente al paragrafo 5.

2.Tracciamento: Modello o misure

Controllare la posizione delle bande e iniziare a tracciare un modello in base alle dimensioni o in altro modo, misurando con un righello o un metro a nastro di 2 metri o più.


Modello per 1/4 di petalo e pallone di 4 metri: dimensioni in metri.  


La circonferenza del pallone è: C = Pi * d = 3,1416 * 4 = 12,566 m.
La lunghezza del petalo è: L = C / 2 = 6,2832;  Xmax = 3,1416 m
La larghezza del petalo è: l = C / 6 = 2,094 m;  Ymax= 1,047 m.
         

Attenzione: è assolutamente necessario aggiungere almeno 0,01 m (o 1 cm) in Y per la saldatura.
Se volete fare un pallone o più palloni più piccoli, basta ricalcolare le dimensioni della tabella con un certo coefficiente. La trama si basa su una sfera perfetta.


abaco: quarti di petalo con il camino cilindrico, per la realizzazione di un modello di cartone o di legno leggero.














Vedere le dimensioni date qui sopra (fig. 2) per un quarto di un petalo. Nella foto sopra potete vedere il contorno della linea di taglio effettuato con la vernice bianca: ad esempio il bianchetto da correzioni (fig. 3). Questa è la parte appuntita del bordo petalo senza imboccatura.

3. Taglio dei sei petali

Il taglio viene effettuato con un paio di forbici o, meglio, un taglierino, a seconda della natura del supporto sottostante, attenzione: il cutter può lasciare un graffio profondo sul tavolo o sul pavimento. Iniziate tagliando la punta, senza imboccatura, a sinistra (v. fig. 4).




















Si può continuare a tagliare fin alla fine oppure ripiegare l’insieme arrivati a metà; in questo caso proseguite andando direttamente al punto 4, per il taglio in 24 strati.

Attenzione a non dimenticare il taglio del camino all'altra estremità, che si presenta, una volta completato, come una forma cilindrica di 0,2 metri di diametro.

4. Il "camino" alla base del pallone

Il suo ruolo è di fornire una apertura per mantenere una sovra-pressione ridotta all’interno ed evitare lo scoppio e consentire anche l’inflazione e deflazione.


                  
Figura 6



Qui l'insieme della figura 1 è piegato a metà e misura solo 3,25 m; le punte dei petali sono sovrapposte, per cui, al momento, ci sono 24 strati di plastica. Il cilindro alla base del pallone o del camino avrà un diametro di 0,2 m, una volta terminato.

La larghezza della plastica visibile qui sopra alla punta del lato destro, dovrà raggiungere circa Y = 0,15m massimo, in quanto bisogna lasciare un bordo di 1cm per la saldatura.

Il taglio continua, attenzione: non dimenticate di includere il taglio del camino sul lato destro dei petali (v. fig. 5 e 6). In caso di dimenticanza o di errore, è sempre possibile tagliare un camino dai cascami di plastica e saldarlo alla base del pallone.

Materiali necessari per questa fase: rotolo di polietilene di lunghezza 40 metri, righello piatto o metro a nastro di misura 2 m, modello, nastro adesivo, forbici o taglierino, squadra, tavolo 7 metri di lunghezza di almeno 2 metri di larghezza o pavimento.


5. La saldatura dei 6 petali


Metodo dei fogli e pistola ad aria calda. Il metodo più semplice e che dà un risultato perfetto.

Si svolgerà su un tavolo quadrato, se possibile, di circa 1x1 metro, su cui si depositeranno le estremità di due petali, cioè due spicchi, senza camino per iniziare. Lasciare scoperta la plastica di minimo 1 cm tra due tavole rigide di circa 1 cm di spessore e lunghezza da 50 a 70 cm, non troppo ruvido o dai bordi taglienti. La lunghezza di ogni porzione di saldatura dipende dalle dimensioni delle tavole. Scegliete delle lastre che non si deformino con il calore e non troppo leggere.

Serrare le lastre una contro l’altra e scaldare il bordo di plastica su 1cm con una pistola ad aria calda da 1600 watt, con presa di terra. (v. fig. 7).

Attenzione: la gestione della pistola a caldo richiede delle precauzioni e una certa pratica, che verrà dopo alcune prove con dei cascami; leggere questo paragrafo fino alla fine.

Riservare questo lavoro ad un adulto esperto, non ad un bambino. Evitate di bruciare le persone e l'ambiente circostante, non siamo responsabili di incidenti. Nessun problema se si seguono i consigli.

segue...

Unificazione patenti radioamatoriali - raccomandazione CEPT TR 61-02

Foto IW0BWZ









IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI

Visto il decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 366;
Visto il decreto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2004, n.176;
Visto il decreto del Ministro delle Comunicazioni 16 dicembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 302 del 27 dicembre 2004;
Visto il decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante "Codice delle Comunicazioni Elettroniche", in particolare il titolo III, capo VII;
Visto l'allegato 26 al suddetto decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259 concernente "Adeguamento della normativa tecnica relativa all'esercizio dell'attività radioamatoriale";
Visto altresì l'art. 163 del menzionato Codice delle Comunicazioni Elettroniche;
Visto l'art. 25, Sezione I, paragrafo 25.5 del Regolamento delle Radiocomunicazioni che conferisce la facoltà alle amministrazioni degli Stati contraenti di mantenere o meno l'obbligatorietà della capacità in ricetrasmissione del codice Morse per gli aspiranti radioamatori;
Vista la raccomandazione CEPT 61-02 adottata dalla CEPT il 6 febbraio 2004, in occasione della riunione del GCC/WGRA tenuta a Vilnius, che recepisce il disposto dell'art. 25, paragrafo 25.5, menzionato nella linea precedente;
Considerato che, allo scopo di facilitare l'espletamento di comunicazioni radioamatoriali, sia opportuno aderire alla anzidetta raccomandazione CEPT TR 61-01 nel senso di eliminare l'obbligatorietà della capacità nelle trasmissioni radio del codice Morse;
Visto l'art. 220, comma 2, lettera a) del codice delle comunicazioni elettroniche che conferisce al Ministro delle Comunicazioni il potere di apportare, con proprio decreto, modifiche, fra l'altro, all'allegato 26, dianzi citato;

DECRETA

ART. 1
(Patente)

1. E' recepita la raccomandazione CEPT TR 61-02 citata nelle premesse;
2. Le patenti di operatore di stazione di radioamatore di classe A e B di cui all'allegato 26 al decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante il "Codice delle comunicazioni elettroniche" vengono unificate nell'unica patente di classe A.

ART. 2
(Esami)

1. In conformità di quanto previsto dalla raccomandazione CEPT TR 61-02 gli esami per il conseguimento della patente di classe A consistono in una prova scritta sugli argomenti indicati nella prima parte del programma di cui al sub allegato D dell'allegato 26 al codice, da eseguirsi mediante quiz a risposta multipla.

ART. 3
(Nominativo)

1. Dall'entrata in vigore del presente decreto i radioamatori in possesso delle autorizzazioni generali di classe A e B di cui all'allegato 26 al decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259 conservano i rispettivi nominativi fatta salva la possibilità per i titolari delle autorizzazioni di classe B di chiedere al competente organo centrale del Ministero delle comunicazioni il cambio del nominativo.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Il Ministro
Landolfi



Pallone sonda - calcolo parametri di volo


A questo indirizzo trovate un form in linea per il calcolo in oggetto:
http://www.cusf.co.uk/calc/
Può essere interessante anche a livello didattico. 

Immettendo i dati è possibile farsi un'idea abbastanza precisa del volo del pallone, della quota di scoppio, del tempo di ascesa, della velocità di salita ecc...

Saluti
IW0BWZ / IZ0MVN Achille

Radiosonde
Gruppo Italiano Radiosonde

Evoluzione della tecnologia radiomobile

Postazione radio-mobile sidecar
Ponte-radio multicanale, di pronto impiego

Stazione mobile/portatile, la nuova tendenza


Postazione mobile "big gun"



Stazione mobile: serve una patente speciale

Stazione mobile: è richiesto il secondo operatore 
postazione da "Bici in città"


Shack mobile per protezione civile e radioassistenze

Il balun simmetrizzatore

Figura 1: aspetto interno dell'isolatore centrale prima della modifica; 
Ovvero
Come non farsi turlupinare dal primo venditore che capita


Tutti dovremmo conoscere i termini che usiamo e, a maggior ragione, quelli che fanno parte del glossario tecnico dove, da un lato c’è spazio per la fantasia e per l’estro del progettista, dall’altro i termini usati devono avere un significato ben preciso, almeno nel contesto specifico.
Ecco, allora, un argomento che tutti i tecnici che si interessano di radiocomunicazioni conoscono ma sul quale c’è bisogno di chiarire le idee a molti dilettanti. Parliamo del “BALUN” o simmetrizzatore d’antenna.
Il termine BAL-UN (acronimo, dall’inglese BALanced/UNbalanced) è quel dispositivo che trasforma la linea d’antenna da sbilanciata, lato trasmettitore, a bilanciata, lato antenna 1. Ciò è necessario per accoppiare, ad esempio, la linea in cavo coassiale (sbilanciata) con un dipolo filare (bilanciato).


Figura 2: trasformatore a RF realizzato su nucleo toroidale in ferrite.
Aprendo un isolatore centrale per dipoli ho avuto la bella sorpresa di vedere quello che è mostrato in figura 1.


In essa si può notare il contenitore che alloggia un connettore SO239 per il cavo coassiale e due morsetti per il cavo di antenna, connessi direttamente; manca, cioè, il dispositivo simmetrizzatore. Esso può essere realizzato anche esternamente con un “choke” a radiofrequenza ma, essendoci lo spazio per un piccolo toroide in ferrite, ho provato a realizzare un piccolo trasformatore/simmetrizzatore di Guanella, da inserire direttamente nel contenitore dell’isolatore centrale (si spiega perché molti commercianti lo chiamano “centrale” e non simmetrizzatore!).

Realizzazione

Il Bal-Un è visibile in figura 2, con alcuni avvolgimenti di prova.
Figura 3: i fili vanno sostituiti con il BAL-UN a trasformatore
Una volta realizzato il trasformatore, lo si inserisce all’interno dell’isolatore centrale e si salda al connettore coassiale ed ai morsetti di antenna, al posto dei fili preesistenti.. L’aspetto esteriore è identico a quello originario ma il funzionamento e la resa di antenna si vedrà essere nettamente migliorati; il diagramma di radiazione risulterà più uniforme e, in qualche modo, ne guadagnerà anche il rapporto di onda stazionaria. Infatti, senza il simmetrizzatore tale rapporto dovrebbe essere di circa 2:1.

Poiché il dipolo aperto ha una impedenza di ingresso di circa 75 Ohm il miglior adattamento all’impedenza di ingresso di 50 Ohm si ottiene con un rapporto di trasformazione di 1,22:1; comunque, usando un rapporto di trasformazione di 6:5 ne risulterà un rapporto di onda stazionaria ottimale e vicino a 1:1, più che accettabile nella maggior parte delle applicazioni.

Un’unica raccomandazione: usate nuclei di opportuna frequenza e potenza.
_______________________________________________
1 Qualcuno, su internet, lo chiama anche baloon o balloon, come se fosse un pallone! Ciò deriva soltanto dall’assonanza della parola ma il termine è errato.

giovedì 16 agosto 2012

Radiosonde meteo ascoltate in Italia.


Ecco un estratto degli ascolti effettuati da alcuni appassionati di radiosonde meteo, con l’allocazione in frequenza, i siti di lancio e le occorrenze. 

Sarebbe interessante avere altri dati delle altre stazioni radiosonda italiane, come Brindisi e Trapani.
Come potete vedere, nonostante le bassissime potenze di lavoro è possibile ascoltare anche radiosonde di oltre confine, purché attrezzati con un discreto sistema ricevente.

In alcuni casi vengono anche lanciati dei palloni stratosferici che attraversano gli oceani sfruttando le “correnti a getto”. In questo caso la traversata dura qualche giorno ed il beacon è ascoltabile in HF.

Maggiori informazioni si possono estrarre dal log in linea all’URL: https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0AsKFInbpasXvdFVPclZnS2FJV05jMk45WkkyUmFFUkE&hl=it#gid=0 
 e dal sito www.radisonde.eu

401.600 7 da Milano
402.300 5 da Monaco di Baviera
402.800 5 di cui 3 di Cuneo, una segnalata di Milano, 1 sconosciuta
402.900 9 probabilmente tutte di Hohenspeissenberg
403.000 10 di cui 5 segnalate a S. Vito, Sardegna
403.050 almeno 5 di cui 3 da Pratica di Mare, 2 da Milano
404.020 9 da Pratica di Mare 
402.500 5 da Monaco di Baviera
402.700 4 di cui 3 di Cagliari, 1 di Zagreb
402.740 5 di cui 4 di Pratica di Mare, 1 di Cagliari
405.100 2 da Stuttgart 
403.500 8 da Payerne
403.900 4 da Milano
403.360 3 DFM06 dalla Francia
403.500 8 SRC34 da Payerne
404.100 7 da Milano
404.200 2 da Milano
405.300 1 da Uccle
403.790 1 da Praga
403.830 1 da Praga
403.625 1 da Payerne
403.200 1 da Nimes
401.400 1 da Nimes
401.000 1 da Nimes
402.000 1 da Lyon
402.150 1 da Zadar
403.000 1 da OHP
402.700 1 da Zagreb
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mercoledì 15 agosto 2012

ANTENNA ODIBILOOP per SWL/BCL (3°) di Florenzio Zannoni I0ZAN


Terza e ultima PARTE- Antenna a loop magnetico per la sola ricezione da circa 1,8 a 30 MHz
Articolo di Florenzio I0ZAN del Boatanchors Net e-mail : izerozan@libero.it

Preamplificatore e filtro passa basso
Normalmente quando si parla di preamplificatori, si parla di oggetti realizzati per l’impiego su alte frequenze, quando si scende nelle bande HF si devono fare i conti con problemi molto diversi, e che purtroppo non sono comuni a tutti i radioamatori, il fortunato radioamatore che risiede in campagna, lontano dai centri abitati o magari su di un cucuzzolo, non ha gli stessi inconvenienti del collega cittadino che dopo ogni genere di inquinamento, poiché radioamatore, deve subire pesantemente i danni provocati dall’inquinamento elettromagnetico, quando il radioamatore campagnolo accende il ricevitore sintonizzato su di una frequenza libera può anche pensare che il suo ricevitore non funzioni, quello che ascolta è un leggero rumore, lo strumento indicatore dell’intensità del segnale sta inchiodato sullo zero, mentre il suo collega cittadino pensa ugualmente che il ricevitore non funziona ma perché riceve solo rumori, se gli va bene su di una frequenza libera lo strumento gli segna 2-3, questo significa che mentre il fortunato può ascoltare dei segnali che arrivano forza 1-2 trasmessi in QRP il cittadino può ascoltare solo quelle emittenti che superano la soglia del rumore urbano, che certamente non trasmettono con piccole potenze; quando un segnale ci arriva debole, in caso di assenza di rumore si può cercare entro certi limiti di amplificarlo, ma se oltre il segnale debole si devono fare i conti con il rumore urbano certamente c’è poco da fare, chi prevale nell’amplificazione è il rumore e questo contribuisce a deteriorare ulteriormente la qualità del segnale che vogliamo ricevere, non c’è preamplificatore che ci salva.
Direi che, abitare in zona urbana, con i trasmettitori della Radio Vaticana a pochi chilometri di distanza, in un certo modo è stato positivo, perché non ho impiegato il primo preamplificatore realizzato, che sul tavolo andava bene ma poi sul tetto diventava un moltiplicatore di segnali, ho dovuto costruire diversi circuiti prima di arrivare a dei risultati più che buoni, preciso che impiegando alcuni preamplificatore professionali come riferimento, ho cercato praticamente il fattore di amplificazione che dovevo ottenere per un buon incremento del segnale ricevuto senza compromettere l’intelligibilità del segnale.
Lo schema del preamplificatore impiegato è quello di fig. 12 fa parte del circuito un filtro passa basso a 7 poli e due relè necessari alla commutazione, è da notare la semplicità del circuito, con il solo impiego di un transistor tipo 2N3866 nato per lavorare con segnali di un certo livello, mi è stato possibile eliminare i prodotti della intermodulazione pur mantenendo un considerevole fattore di amplificazione, il transistor lavora polarizzato in classe A con una tensione di alimentazione di 12-14 Vcc. ed un assorbimento di circa 22 mA, il circuito è controreazionato dalla resistenza R2 e dal condensatore C7, con il valore di C7 di 1000 pF, il fattore di amplificazione del circuito è di 12 db lineare su tutta la banda delle HF, mentre se portiamo la capacità ad un valore di 3300 pF l’amplificazione passa a circa 18 db, per il trasformatore T1 ho utilizzato un nucleo in ferrite binoculare del tipo impiegato nei balun, l’avvolgimento è realizzato impiegando due spezzoni di filo smaltato con un diametro di 0,3 mm e lunghi circa cm 45 i fili sono attorcigliati ed inseriti nel nucleo per 10 spire, il collegamento in serie (punto B-C) è ottenuto collegando la fine di un avvolgimento con il principio dell’altro, il filtro passa basso realizzato con dei componenti SMD è montato su di una piccola basetta sistemata nello stesso contenitore del preamplificatore, è collegato all’uscita del link ed è sempre inserito, (fig. 13) il relè K4 è un deviatore a due sezioni, una sezione commuta il segnale radio mentre l’altra porta l’alimentazione al circuito, K3 ha una sola sezione ed è impiegata per la commutazione del segnale, il tutto è sistemato all’interno di un piccolo contenitore, al transistor ho applicato un dissipatore.
Non speravo che un circuito così semplice riuscisse a dare dei risultati positivi, ma confermo che ha superato degnamente il confronto con dei costosi preamplificatore blasonati.
Foto 12
Foto 13
Assemblaggio e qualche prova
Provata la funzionalità dei singoli circuiti si può passare all’assemblaggio, lo schema da realizzare è quello di fig. 14, mentre la disposizione dei componenti usati è visibile in fig. 15 , i relè K1-K2 devono essere di buona qualità e sono fissati sulla piastra di alluminio che svolge anche la funzione di massa comune, per i collegamenti con gli elementi ho impiegato il conduttore centrale recuperato da uno spezzone di cavo coassiale, sulla scatola in plastica è montato un connettore coassiale per il segnale radio ed un connettore a 10 poli per il cavo dei servizi.
Per assemblare la scatola di controllo non ci sono accorgimenti particolari, lo strumento usato per il riferimento è un miliamperometro con la portata di 1 mA fondo scala, il trimmer R16 ha un valore di 25 k ed è montato direttamente sul retro dello strumento, viene regolato per la massima indicazione quando il condensatore sul gruppo di sintonia è tutto aperto.
La tensione di alimentazione può variare dai 12 ai 14 Vcc, l’assorbimento totale passa da 60 mA a circa 300 mA quando il motorino è in movimento.
I commutatori S1 ed S2 attivano i rispettivi relè sul gruppo di sintonia, servono per predisporre il segmento di frequenza su cui risuona l’antenna, quando sono tutti e due aperti è selezionato l’elemento piccolo con il punto B collegato a C1, la gamma coperta va da circa 28 MHz ad 8, chiudendo S1, tramite il rispettivo relè K1 si collegano in serie i due elementi e sul punto D le capacità C2 e C3, modificando il segmento ricevibile da circa 8 MHz a circa 3, per scendere ulteriormente di frequenza si deve chiudere anche S2, che eccitando il relè K2 collega al punto D una capacità da 560 pF e la sezione C1 del variabile.
Foto 14
Foto 15
Descrivo ora il metodo da me impiegato per verificare in modo molto empirico i parametri principali dell’antenna; lo strumento necessario è un generatore di segnali e se disponiamo di un analizzatore di spettro siamo a cavallo, in caso contrario non disperiamoci si può impiegare il ricevitore, bisogna collegare una piccola antenna al generatore di segnali, io impiego una bobina realizzata con circa 20 spire di filo smaltato da 0,3 mm avvolta con le spire sovrapposte su di un supporto di plastica di forma circolare con un diametro di circa 15 cm, i capi dell’avvolgimento sono collegati direttamente al generatore (non mi sono complicato la vita con adattamenti di impedenza), in questo modo il segnale generato viene trasmesso e ricevuto tramite l’antenna in prova senza disturbi od evanescenze consentendoci di fare dei controlli più accurati, disponendo le due antenne ad una distanza di almeno tre metri sintonizzare il ricevitore sulla frequenza del segnale trasmesso e regolare l’uscita del generatore per una minima intensità di segnale ricevuto, a questo punto ci si renderà conto di come funziona la sintonia, della banda passante e di come cambia il rendimento con il variare della frequenza usata, tenendo presente che l’antenna impiegata sul generatore non è un dispositivo lineare, non consentendoci di sapere l’effettivo valore del segnale trasmesso con il cambiare della frequenza potremmo solo fare dei controllo approssimativi.
Nota 1: se esaminiamo i programmi di calcolo per le antenne loop notiamo che gli elementi realizzati in rame hanno un fattore di efficienza superiore all’alluminio, io per motivi di peso e di struttura ho preferito realizzarli in alluminio.
Nota 2: ho provato ad impiegare un contenitore metallico ma con esito negativo, le capacità parassite introdotte mi tagliavano notevolmente la frequenza massima sintonizzabile.
Nota 3: la ditta R.F. mi ha confermato ancora una discreta disponibilità di condensatori.

NB  Condensatore variabile dell’antenna Odibiloop : purtroppo le ditta RF ha ultimato le scorte, chi intende realizzare l'antenna può cercare un condensatore con simili caratteristiche, si possono usare componenti anche con valori approssimativi.

Nota 4 : in una realizzazione ho sostituito il condensatore variabile meccanico con un condensatore variabile statico e nella scatola di controllo al posto dell’encoder ho impiegato due pulsanti con circuito dedicato, quanto prima pubblicherò questa opzione sulla rivista.
Nota supplementare: con una formazione radioamatoriale dalle origini contadine come quelle del sottoscritto, le difficoltà maggiori non si incontrano nel realizzare ma il più delle volte nel descrivere, in ogni caso sono a disposizione di tutti gli amici per eventuali chiarimenti.
Elenco dei componenti
Circuito decoder fig. 8
R 1-4 3,3 k
R 2-5-7-9-10-20 22 k
R 3-6 1 k
R 8 68 k
R 11.13-15-17-22 4,7 k
R 12-14-16-18 47 k
R 19 100 k
R 21 470 ohm
R 23 20 k potenz. su cond.
C 1-3-4-7-9-12 3,3 kpF
C 2-5-6-8-10 elettr. 47 mF 25 Vcc
C 11 elettr. 10 mF 25 Vcc
Q 1-2-3-4-5-6-7 trans. tipo 2N2222
Q 8 trans. tipo TIP 41
D 1-2-3-4-9 diodo tipo 1N4148
D 5-6-7-8 diodo tipo 1N4007
D 10 diodo zener 10 V.
IC 1 CD40193
IC 2 CD4081
IC3 CD4069
Circuito encoder fig. 11
R 1-2-12-13 4,7 k
R 3-4-14-15 22 k
R 6-7-8-9 1 k
R 5-10-11 470 ohm
R 16 trimmer 25 k
C 1-3 elettr. 47 mF 25 Vcc
C 2-4 10 k
D 1 diodo zener 5 V.
Q 1-2-3-4 trans. tipo 2N2222
IC1 CD4081
IC2 CD4011
Circuito preamplificatore fig. 12
R 1 100 ohm
R 2 1 k
R 3 56 ohm
R 4 5,6 ohm
R 5 10 ohm
C 4-8 220 kpF
C 5 elettr. 10 mF 25 Vcc
C 6-10 10 k
C 9-11 elettr. 47 mF 25 Vcc
C 7 1kpF-3,3kpF vedi articolo
J 1 impedenza 10 uH
Q 1 trans. tipo 2N3866
K 3 relè deviatore una via 12 Vcc
K 4 relè deviatore due vie 12 Vcc
T 1 vedi testo
Filtro passa basso
L 1-4 bobina 120 nH
L 2-3 bobina 470 nH
C 1-3 130 pF
C 2 210 pF
Didascalie alle figure
Fig. 1 Antenna
A elemento da m 2, B elemento da m 3, C rinforzo, D link
Fig. 2 Scatola in plastica di supporto
A-B-C-D terminali degli elementi
Fig. 3 Particolare fascetta per link
Fig. 4 Particolare del rinforzo
Fig. 5 Schema di principio
Fig. 6 Gruppo di sintonia
A ingranaggi aggiunti, B microswitch, C potenziometro
Fig. 7 Interruttori microswitch
Fig. 8 Schema decoder
Fig. 9 Scatola controllo
Fig. 10 Encoder
A encoder commerciale, B encoder recuperato
Fig. 11 Schema encoder
Fig. 12 Schema preamplificatore
Fig. 13 Preamplificatore
A cavetto di ingresso B filtro passa basso C uscita segnale
D relè K 4 E relè K 3
Fig. 14 Schema assemblaggio
Fig. 15 Gruppo di sintonia montato A scheda decoder, B preamplificatore

Prima e seconda parte :
http://air-radiorama.blogspot.it/2012/08/antenna-odibiloop-di-i0zan-per-swlbcl-1.html

Per qualsiasi trascrizione di questo articolo chiedere l’autorizzazione all’autore : izerozan@libero.it