sabato 18 febbraio 2017

RH2O LA RADIO ALIMENTATA AD IDROGENO

di IW4BLG Pierluigi Poggi


INTRODUZIONE

Questo articolo nasce dalla voglia di sperimentare ed innovare dello scrivente, dove per innovare intende in questo caso, fare “cose vecchie in modo nuovo”.
Da sempre le nostre radio hanno impiegato come fonte di alimentazione le classiche batterie (nelle diverse evoluzioni tecnologiche) e l’energia di rete, mentre negli ultimi anni, alcuni sperimentatori, hanno alimentato le loro radio con pannelli solari.
Il mondo dell’energia è in continua evoluzione e nuove opportunità si aprono al futuro. Una di queste, sono le celle a combustibile e proprio di come sviluppare un piccolo ricevitore alimentato ad idrogeno tramite fuel-cell parleremo in questo articolo.

LE FUEL CELLS

Una pila a combustibile (dal nome inglese fuel cell) è un dispositivo elettrochimico che genera energia elettrica direttamente da certe sostanze in assenza di alcun processo di combustione termica.
Pur cominciando a salire alla ribalta della cronaca sono in tempi molto recenti, la loro scoperta risale ai primi decenni dell’800, quando Sir William Robert Grove sulla base del lavoro teorico sviluppato da Christian Friedrich Schönbein, realizzò la prima cella a combustibile della storia in cui una miscela di idrogeno ed ossigeno in presenza di un idoneo elettrolita, produceva elettricità e come unico “prodotto di scarto”, acqua.
La piccola potenza generata fece abbandonare lo sviluppo dell’idea per quasi un secolo, quando nel 1932 il Dr. Francis T. Bacon riprese gli studi e ne comincio uno sviluppo sistematico che lo portò a dimostrarne l’efficacia all’inizio degli anni ’50 con una saldatrice alimentata da una pila a combustibile da 5 kW!
Da quel momento l’industria prese a sviluppare la tecnologia in maniera sempre più efficiente ed economica. Nella prima metà degli anni sessanta, la General Electric, produsse un sistema per la produzione di destinato alle navicelle spaziali Gemini ed Apollo della NASA.

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

Il principio alla base delle fuel cell è quello della generazione diretta di una forza elettromotrice, a partire dalle sostanze reagenti (ad esempio idrogeno ed ossigeno) per mezzo di una reazione elettrochimica.
Il processo di generazione è “filosoficamente” simile a quanto accade nelle comuni pile elettriche in quanto l’energia chimica viene convertita direttamente in elettrica, ancorché ben diverso da un punto di vista chimico-fisico.
Il tutto è ben distinto dai consueti processi di conversione di energia quali i generatori elettrici azionati da macchine a combustione termica. In questi infatti, l’energia chimica del combustibile viene trasformata prima in calore, poi in energia meccanica ed infine in elettrica. Ad oggi, le macchine termiche generatrici più efficienti, quali le turbine a gas combinate con turbine a vapore e grandi alternatori, raramente sfiorano il 60% il rendimento globale. Come riferimento, pensiamo anche come nei motori alternativi a combustione interna delle più moderne vetture, già il solo rendimento di trasformazione in energia meccanica è spesso al di sotto del 30%.

venerdì 17 febbraio 2017

Radiorama web n.65 di 114 pagine è scaricabile gratuitamente da tutti


Radiorama web n.65 di 114 pagine è scaricabile gratuitamente da tutti :


Radiorama è una pubblicazione dedicata alla diffusione del radioascolto,nazionale ed internazionale, al mondo della radio nell'accezione più ampia del termine, avente anche la funzione di Organo Ufficiale dell'A.I.R.; è realizzata esclusivamente col contributo disinteressato dei Soci della Associazione.

Come mettere una chiavetta USB RTL in rete



giovedì 16 febbraio 2017

Software gratis per calcolare "tutto" sulle antenne : 4NEC2

Basato come altri sul codice del famoso  NEC ( Numeric Electromagnetics Code) uno dei tanti software per calcolare "tutto" sulle antenne .
Ottima e semplice interfaccia grafica , ottima documentazione  , lezioni ed esempi .

http://www.qsl.net/4nec2/


A questo collegamento video potete fare un giro :

https://www.youtube.com/watch?v=S01SoDJxvmo

Miti da sfatare : La polarizzazione mista "esiste" ? Semplice dimostrazione grafica

Faccio seguito alla pubblicazione all'indirizzo :

http://air-radiorama.blogspot.it/2017/02/miti-da-sfatare-la-polarizzazione-mista.html

per una brevissima dimostrazione grafica di come due dipoli ortogonali ( polarizzazione Verticale ed Orizzontale ) accoppiati in fase , dal punto di vista della polarizzazione ,  altro non diano come risultato che un dipolo inclinato di +/- 45 Gradi .

Duali ed uguali conclusioni per i loop .

“Riaccendete il Saldatore 2017 – Piana delle Orme - Latina b.go Faiti”

Concorso di Elettronica



Come lo scorso anno, nei giorni 10-11-12 febbraio 2017, si è svolta la seconda edizione della manifestazione “Riaccendete il saldatore”.
Presso la consueta sede del padiglione espositivo del Museo “Piana delle Orme” di Latina, con orario 09:00-17:00 molti espositori hanno partecipato al “tour de force” dell’evento con alcuni lavori realizzati e messi a punto per l’occasione.
Nella giornata del sabato si è svolta la premiazione dei concorrenti.
Tra i vari lavori presentati, “Stazione meteo wireless”,  “Beacon a 28 MHz”, “Controllo serra”, Veicolo per rilevamento parametri del terreno, “Amplificatore a valvole con comando bluetooth” (il vecchio e il nuovo), robot “TARDIS”, veicoli telecomandati, “Radioboa marina” ed altri.
Per i vincitori, attestati,  libri tecnici e buoni acquisto offerti dalla direzione del Museo, dalla Associazione “Quelli della Radio” e dagli altri sponsor esterni; per tutti, un bel fine settimana tra vecchie e nuove conoscenze. 
            Il risultato è sicuramente interessante, sia per la presentazione dei progetti che per la “circolazione delle idee” che ne è derivata.  
Positivo, infine, lo spirito di confronto, collaborazione, concorrenza tra i vari partecipanti.
            Un ringraziamento particolare va alla direzione del Museo “Piana delle Orme” ed alla Associazione “Quelli della Radio” per la perfetta organizzazione dell’evento.
Latina, 13 febbraio 2017

Achille De Santis 

mercoledì 15 febbraio 2017

Ascoltiamo la banda dei 31 metri


Banda dei 31 metri. Qualche ascolto a Milano con il Perseus e il dipolo ripiegato

9265 5/2 2200 WINB, Red Lion, USA, id, religious, English fair/good
9275 3/2 1727 WMLK, Bethel USA, religious, English, good
9350 5/2 2157 WWCR, Nashville, USA, religious, id, news, good
9370 6/2 1730 Deewa Radio, Udon Thani, Thailand, Pashto, reports, good //9355 9820
9380 5/2 2157 AIR National Channel, Aligarh, India, Hindi, song,talks, weak
9390 6/2 1810 Radio Thailand, Udon Thani, Thai, talks, good
9395 5/2 2157 WRMI, Okeechobee FL, USA, songs, fair
9405 5/2 2300 FEBC, Bocaue, Philippines, religious chorus, talks Chinese, fair
9410 6/2 1735 BBC, Meyerton, South Africa,reports, good //15400 17780 17830
9445 5/2 2200 AIR, Bengaluru, India, news in English, very good
9455 3/2 1730 Firedrake, China, usual Chinese mx jamming Radio Free Asia, good
9455 5/2 2158 FEBA, Bocaue, Philippines, interval signal, ids, start bc, weak
9475 5/2 2200 WTWW, Lebanon, TN, USA, id, song, talks menioning superbowl, fair
9505 5/2 2245 World Harvest Radio, Cypress Creek SC, USA, religious talks,fair/good
9525v 3/2 1732 Voice of Indonesia, Jakarta, Spanish bc, songs, talks, ids, fair  -img-
9530 5/2 2157 Radio Akhbar Mufriha (HCJB), Ascension Island, African language, good
9535 5/2 2200 MWN New Life Station, Mahajanga, Madagascar, start bc in Chinese, fair
9535 5/2 2255 Radio Habana, Cuba, Cuban songs, news, weak/fair fading
9565 5/2 2200 Radio Martì, Greenville NC, USA, talks about Cuba, fair, jammed
9570 3/2 1800 Madagascar World Voice, Mahajanga, start bc in Russian, very good
9575 5/2 2200 Radio Medì, Nador, Morocco, Arabic, news, S9 but low modulation
9635 3/2 1805 IBRA Radio Ibrahim, UK, Afro language, very good
9650 3/2 1810 Afia Darfur Radio, UK, Arabic, talks, good (over Conakry)
9650 5/2 2200 Radio Guinee, Conakry, great id, "magazine", French, fair
9660 3/2 1814 Radio Vaticana, S. Maria di Galeria, Portuguese bc, good
9664.5 5/2 2200 Voz Missionaria,  Florianopolis, Brazil,songs, talks, fair
9675 5/2 2200 Radio Cancao Nova, Cachoeira Paulista, Brazil, id, religious, weak
9730 6/2 1740 Voice of Vietnam, Hanoi, Vietnamese, talks, fair //7280
9950 5/2 2200 AIR, Delhi, India, news in English, weak
9819.1 5/2 2300 Radio 9 de Julho / Aparecida, Sao Paulo, Brazil, talks, weak
9990 5/2 0940 Radio Farda, Kuwait, Farsi, songs, ids, fair
10000 5/2 2255 Observatorio Nacional, Rio de Janeiro, Brazil, ids, time, pips, weak

73, Giampiero

Miti da sfatare : La polarizzazione "mista" esiste ?

Non troverete tale termine su nessun libro degno di tal nome .
Per polarizzazione si prende come riferimento quella istantanea del piano del vettore di campo Elettrico E .


Normalmente di descrivono tre tipi di polarizzazione anche se poi tutte e tre derivano dalla somme di due vettori ortogonali ( a 90°) facendone variare la ampiezza e la fase reciproca , che e' poi quello che si fa in pratica accoppiando coppie di dipoli o di loop tra loro incrociati .


http://www.ece.mcmaster.ca/faculty/nikolova/antenna_dload/current_lectures/L05_Polar.pdf

La prima la conosciamo tutti (caso a), si tratta della polarizzazione ad esempio di un dipolo verticale .
Se poi aggiungiamo un secondo dipolo orizzontale a croce e li sommiamo in fase , alcuni sostengono che essendo i dipoli disaccoppiati in polarizzazione , si otterra' una " polarizzazione mista" .
In realta' si avra' semplicemente una polarizzazione lineare ruotata di 45 °,che si ottiene nel caso ruotando un solo dipolo di 45 °.
Va da se che cosi' si ricevera' il 50% di polarizzazione Verticale ed il 50% di polarizzazione Orizzontale , ma la polarizzazione sara' sempre lineare .
Ben diversamente se si alimentano i due dipoli con sfasamento di 90° .
In tal caso si avra' la polarizzazione circolare (caso b) .
La polarizzazione ruota per ogni periodo di 360° .
Qualsiasi polarizzazione lineare , quale che sia il suo angolo verra' ricevuta al 50% .
La rotazione puo' essere sinistrorsa o destrorsa a seconda che lo sfasamento reciproco sia di + o - 90°.
Le polarizzazioni circolari sinistrorsa e destrorsa hanno tra di loro la stessa separazione che possono avere due polarizzazioni lineari ortogonali ( ad esempio verticale ed orizzontale ) .
In piu' quando la polarizzazione circolare viene riflessa da un ostacolo, cambia verso , per cui e' un ottimo sistema per evitare i segnali riflessi ( dispari ) .
La polarizzazione ellittica deriva da quella circolare quando si alterino le ampiezze relative di alimentazione dei due dipoli , andando a privilegiare uno dei due assi , verticale ( come nel caso c) od orizzontale .
Va da se che variando le fasi e' anche possibile variare l'inclinazione degli assi e che la polarizzazione lineare puo' essere anche intesa come caso limite di polarizzazione ellittica in cui una alimentazione e' pari a zero oppure come la somma o sottrazione di due polarizzazioni circolari destrorsa e sinistrorsa .
Questo dimostra la tesi che alla fine la polarizzazione e' unica e tutte derivano da variazioni di parametri di quella circolare ( di cui quella ellittica e lineare sono casi particolari ) .
In conclusione , se volete fare qualcosa di particolare sulla somme di due antenne , dotatevi di sfasatori perche' con la mera somma non andate molto in la dal piegare l'antenna elettricamente di 45°.
Poi come fare uno sfasatore con sfasamento costante al variare della frequenza , e' un'altro paio di maniche .
Si puo' , ma non e' semplice .

Miti da sfatare : Antenne Magnetiche ? Antenne Elettriche ?

Lungi da me salire in cattedra , tuttavia qualche chiarimento puo' fare comodo .
Non so per quale ragione sia in voga la definizione : "Antenna Loop Magnetica"  .
Se qualcuno scrivesse : "Antenna Dipolo Elettrica " tutti sobbalzerebbero immediatamente sulla sedia ...
Un'antenna e' un " trasduttore bidirezionale tra campo elettromagnetico e potenza ai capi dei terminali dell' antenna " .
L'antenna ragiona quindi in termini di CAMPO ELETTROMAGNETICO in cui il campo elettrico e magnetico sono tra loro inscindibili in quanto precisamente concatenati ( diversamente si estinguerebbero rapidamente , come succede con l'induzione elettrostatica o magnetostatica ).
Ogni antenna in " regione di campo lontano " ( FAR FIELD ) genera un campo elettromagnetico le cui componenti E ed H hanno disposizioni e valori precisi che a parita' di potenza irradiata non sono assolutamente diversi se generati con spire ( loop ) o dipoli .

I termini su cui porre quindi l'accento per una spiegazione corretta sono :

- Regione di campo lontano 
- Campo elettromagnetico 

Regioni di Campo Vicino e Campo Lontano

Un' antenna ( per semplicita' in trasmissione , ma in ricezione non c'e' differenza ) percorsa da correnti variabili nel tempo e generando differenze di potenziali variabili nel tempo e nello spazio , genera un campo elettromagnetico .
Vicino all'antenna ( regione di campo vicino ( NEAR FIELD )) se si usa una spira ( loop) si genera inizialmente un campo magnetico variabile che , per le equazioni di Maxwell , genera immediatamente un campo elettrico variabile concatenato , che a sua volta genera un altro campo magnetico variabile concatenato e cosi' via , intanto che si propagano nello spazio .
Se si usa un dipolo , il ragionamento e' perfettamente duale , scambiando tra loro correnti e tensioni e Campo Elettrico (E) e Campo Magnetico (M).

AD UNA DISTANZA COSIDDETTA DI CAMPO LONTANO , A PARITA' DI POTENZA IRRADIATA , IL CAMPO ELETTROMAGNETICO GENERATO DA UN LOOP E' INDISTINGUIBILE DA QUELLO GENERATO DA UN DIPOLO E VICEVERSA ,PERCHE' IN CAMPO LONTANO IL CAMPO ELETTRICO E QUELLO MAGNETICO SONO PERPENDICOLARI TRA DI LORO E PERPENDICOLARI ALLA DIREZIONE DI PROPAGAZIONE E LA LORO RELAZIONE E' MOLTO SEMPLICE E SIMILE NELLA FORMA ALLA LEGGE DI OHM :

IN CAMPO LONTANO ( FAR FIELD ) IL RAPPORTO TRA IL CAMPO ELETTRICO E QUELLO MAGNETICO E' PARI ALLA IMPEDENZA DEL VUOTO E CIOE' 377 OHM : 

E/H = Zo = 377 Ohm

In Campo Vicino questa relazione non sara' valida e predominera' il campo Elettrico quando abbiamo un dipolo ed il campo Magnetico quando abbiamo un loop .
L'impedenza del mezzo sara' piu' alta o piu' bassa ed anche reattiva oltre che resistiva .





Il tutto e' bene spiegato nelle figure .

Posso assicurare che , per antenne tipo quelle che usiamo noi , gia' ad una lunghezza d'onda di distanza le relazioni tra i campi E ed H sono talmente prossime  a :

E/H = Zo = 377 Ohm

che diventa difficile in un caso reale dimostrare il contrario per via degli errori di misura .

Vero comunque che nella zona a distanza entro una mezza lunghezza d'onda circa , l'antenna in ricezione sara' piu' sensibile ad una componente magnetica di campo vicino se e' un loop oppure  ad una di campo elettrico di campo vicino se e' un dipolo .

Ogni situazione ambientale differisce da un'altra e sovente entrano in gioco altri fattori quali le correnti parassite di cavi o linee di antenna che diventano purtroppo spesso parti dell' antenna con risultati ben immaginabili .

Uno dei casi piu' eclatanti ( persino visto su molti libri dilettantistici ) e che per fortuna piano piano sta scomparendo e' quello che alcuni con semplicita' ma sagacia hanno definito del " tripolo" :



https://en.wikipedia.org/wiki/Dipole_antenna

Il prossimo argomento su cui cerchero' brevemente per quanto possibile di fare un minimo di chiarezza e' quello delle polarizzazioni .

martedì 14 febbraio 2017

LE RADIO DEL 900 MOSTRA STORICA SULLA RADIO D'EPOCA ROMA


L’associazione culturale “Quelli della Radio” in collaborazione con il centro commerciale EUROMA2”, in occasione dei 120 anni dall’invenzione della radio presentano la mostra storica Le Radio del 900”.
  In esposizione ventidue apparecchi d’epoca, tra cui la radio della LOEWE (Germania)modello EB100 del 1930 che monta il primo circuito integrato della storia, cioè un valvolone al cui interno c’è un intero circuito radio a reazione composto di tre valvole e la componentistica necessaria a farlo funzionare; si nota poi una radio della DUCATI (Italia) modello “Il Paniere” del 1941 in legno di pero della Sardegna e infine un ricevitore militare sempre della DUCATI modello AR-18 che equipaggiava la maggior parte dei bombardieri e aerosiluranti italiani della seconda guerra mondiale. 
Comunque tutti i modelli esposti sono d’indubbio valore storico/tecnico/artistico e invitiamo tutti a visitare questa mostra che è appunto allestita presso il centro commerciale EUROMA2 dal 13 al 19 Febbraio 2017 con orario 10,00 – 21,00.

Franco Nervegna IZ0THN
Pres. Ass. Cult. "Quelli della Radio"
338 6155146

www.quellidellaradio.it
www.franconervegna.it





domenica 12 febbraio 2017

ANTENNE A TELAIO - Ramazzotti e Whisky Jameson

Di Lucio Bellè

 Foto con bottiglie e relative rarissime confezioni di Whisky Jameson ( distilleria Irlandese della famiglia della mamma di Marconi ) celebrante i cento anni della invenzione della radio (NDR le bottiglie sono ancora sigillate e piene di Whisky) con una riproduzione in miniatura di radiotelegrafisti della prima guerra mondiale

Il Museo delle Comunicazioni di Vimercate di I2HNX Dino Gianni, grazie alla vastità di reperti storici questa volta ci consente di spaziare su un'altro segmento nell'evoluzione delle Radiocomunicazioni : l'Antenna detta a Quadro o a Telaio. Va premesso che verso metà degli anni 20 la Radiofonia Italiana gode di trasmissioni sperimentali a Milano e Roma; i segnali radio del tempo sono deboli e le Radio poco sensibili, dunque per una buona ricezione si necessita di un sistema di antenna e terra efficiente. Per la terra va bene una conduttura dell'acqua o i termosifoni (per chi allora li possedeva) ma per l'antenna o l'aereo come si chiamava l'antenna ci voleva un lungo filo di un buon conduttore ( trecciola di rame o di bronzo fosforoso, quest' ultimo meglio resistente alle intemperie) teso tra i tetti o tra gli alberi con piccoli isolatori in vetro o ceramica, poi bisognava approntare la linea di discesa per collegarsi al ricevitore; insomma una complessità che non tutti potevano attuare specie in città dove ci si arrangiava con fili elettrici tesi sui balconi o fatti correre lungo il perimetro del soffitto del salotto buono dove troneggiava l'apparecchio Radio con il suo fedele altoparlante a tromba, un vero investimento per l'epoca. Per ovviare a questo problema nasce l'impiego dell'antenna a "Telaio o a Quadro", alcune antenne di piccole dimensioni erano fatte a somiglianza di un quadro da appendere al muro.
Queste antenne interne erano oggetti di dimensioni e peso contenuti e di semplice realizzazione con telaio in legno e filo elettrico ricoperto in seta, coprivano Onde Lunghe e Medie e alcune godevano di una importante novità, la possibilità di poter ruotare l'antenna a 360° grazie ad un pivot ,ciò per consentire il miglior orientamento verso la Stazione Radio che si voleva ascoltare, migliorando così notevolmente la ricezione, cosa impossibile da farsi con le antenne filari.
Nel 1924 appaiono in Europa diversi costruttori di Radio che vantano l'impiego di questo tipo di antenne; citiamo alcuni modelli: Radioricevitori Italiani SITI R 11 e SITI R 13. Radioricevitore Ramazzotti RD 8 a 8 valvole con circuito Ultradina del 1928 , Radioricevitore francese Ducretet RM 123 (anno 1924) con antenna a telaio dedicata, Radioricevitore Philips 4104 con l'antenna a telaio Philips 4104 per la prima volta completa di condensatore variabile di accordo e con basamento girevole a 360° con Pivot per consentire l'orientamento per la ricerca ottimale delle Stazioni : avanzamenti tecnici davvero raffinati e di grande qualità.
Foto di carrellata di rare antenne a quadro tra cui una piccola verde ed una molto grande entrambe della marca Gamma.
Foto di rara antenna navale a loop incrociato realizzata con tubi in lega, tipologia costruttiva Officine Marconi, simile a quella in uso sul panfilo Elettra, circa anno 1930.

C'è da notare che in alcuni casi l'Antenna a Quadro o a Telaio è accoppiata al sistema radio come vera e propria bobina di stadio di ingresso, inoltre la possibilità di ruotare la antenna per ben orientarla sul fascio di onde da ricevere, fa nascere l'idea della Radiogoniometria, gettando così le basi per lo sviluppo della più sicura Radionavigazione sia aerea che marittima.
Le foto qui di seguito pubblicate rappresentano diversi modelli di antenne di questo tipo esposte nel Museo delle Comunicazioni di Vimercate : una carrellata di varie antenne civili e militari tra cui una piccola ed una grande della famosa marca Gamma , una grande antenna militare da campo ruotabile a 360° su robusto cavalletto ligneo, una stupenda galena RUMA con antenna a telaio e cuffie dedicate ad alta impedenza, una rarissima antenna navale a loop incrociato realizzata con tubi in lega, tipologia costruttiva Officine Marconi, simile a quella in uso sul panfilo Elettra circa anni 1930, antenna a telaio usata sulle Radio Ramazzotti in compagnia di mini bottiglia dell'italianissimo Amaro Ramazzotti e all'ombra della maxi bottiglia di Whisky Jameson (NDR. il figlio Ingegnere del nota famiglia Ramazzotti chiese al padre un cospicuo finanziamento per aprire la fabbrica di Radio Ramazzotti produttrice di apparecchi radio di riconosciuta eccellenza ) inoltre per gli amanti dei "Cocktails" troneggia la foto delle rarissime bottiglie del Whisky Jameson imbottigliate per il Centenario Marconiano; la Distilleria Jameson fondata a Dublino nel 1780 era della famiglia della mamma di Marconi Lady Annie Jameson e inoltre si ricorda che nel 1903 il Waldorf Astoria di New York dedicò a Marconi il "Marconi Cocktail" in occasione di una della primissime trasmissioni radio transoceaniche in alfabeto Morse degli auguri del presidente Theodore Rooswelt al re Edoardo VII di Inghilterra.


Foto di magnifica riproduzione in miniatura di radiotelegrafisti della prima guerra mondiale operanti con stazione rx/tx dotata di antenna a quadro completa di mini tasto morse e "buzzer" funzionante con batteria Superpila.
Foto di rara antenna a quadro usata in abbinamento al radioricevitore Italiano Ramazzotti ,famosa fabbrica di radio del figlio Ingegnere del noto produttore di liquori Ramazzotti ( anno 1928) con a fianco mini bottiglia dell'italianissimo Amaro Ramazzotti e in compagnia della maxi bottiglia di whisky Jameson.

Foto di antenna a quadro in abbinamento a radio a galena marca RUMA e relative cuffie ad alta impedenza
         
  Grande antenna militare a quadro di ottima fattura montata su robusto cavalletto in legno da campo e pivotata in grado di orientarsi a 360°.


Grande antenna a telaio di marca Gamma sullo sfondo della vastissima collezione di rari microfoni, tra cui quello originale utilizzato dal Generale Charles De Gaulle per incitare i Francesi alla resistenza contro l'invasore tedesco nelle seconda guerra mondiale, rarissimo reperto storico richiesto a I2HNX Dino Gianni con lettera dalla Segreteria Affari Esteri del Presidente Francese Valery Giscard d'Estaing per essere esposto a Parigi nel corso di una commemorazione storica in memoria del Generale De Gaulle.

Bene, anche per questa volta è tutto: come sempre un grazie agli attenti ed appassionati lettori  del blog AIR RADIORAMA, un grazie anche al Museo delle Comunicazioni di Vimercate che ci stupisce sempre con nuovi ed affascinanti reperti che ci consentono di ripercorrere l'affascinante storia delle Radiocomunicazioni ed alla prossima.

 Foto e ricerca Tecnico / Storica di Lucio Bellè

Cortesia: Museo delle Comunicazioni di Vimercate - Direzione Museo, Coordinazione e Suggerimenti di I2HNX Dino Gianni.



Il Museo delle Comunicazioni di Vimercate di I2 HNX - Romualdo Gianni (Dino)


Parliamo di antenne "piccole"

Di antenne si trova scritto di tutto .
A proposito ed a sproposito .

Provero' tramite un percorso logico a chiarire i concetti di base nella maniera piu' banale , descrittiva e pratica possibile .
In particolare verra' posto l'accento su antenne piccole rispetto alla lunghezza d'onda.
La antenne piccole rispetto alla lunghezza d'onda sono quelle piu' "intriganti" , e sulle quali c'e' la maggiore confusione .

L' " Eldorado " di queste  antenne sarebbe una antenna efficiente , piccola ed a larga banda .
Vedremo alla fine che ci sono dei limiti fisici precisi ed invalicabili .
La conclusione sara' che un' antenna piccola puo' essere efficiente solo a spese delle larghezza di banda. oppure visto al contrario , una piccola antenna con una banda larga non potra' essere efficiente .

Ma andiamo per ordine .
I due parametri a cui chiunque fa almeno riferimento quando si parla di antenne sono : 

- Guadagno 
- Larghezza di Banda 

Allora perche' abbiamo parlato di efficienza
Perche' il Guadagno Totale (Gt) e' in realta' composto  da due termini , il Guadagno di Direttivita' e l'Efficienza (η ) .

Gt = Gd η

Normalmente quando le antenne non sono corte rispetto alla lunghezza d'onda l'Efficienza e' almeno superiore al 90 % per cui neanche facciamo differenza e assumiamo che il Guadagno Totale sia praticamente uguale al Guadagno di Direttivita' :

Gt ≈ Gd

Pero' in realta' con antenne piccole rispetto alla lunghezza d'onda ,per semplici ragioni fisiche che vedremo in seguito , l'efficienza e quindi il Guadagno Totale , calano a dismisura .
Tanto per dare un idea , antenne con dimensioni di un decimo di lunghezza rispetto al dipolo standard a mezza lunghezza d'onda ,pur discretamente dimensionate , possono avere efficienze dell' ordine del 10% ,se non meno .
Cio' vuol dire che il Guadagno Totale crolla a 10dB in meno rispetto al massimo possibile .

Una domanda sorge spontanea : che cosa e' il Guadagno di Direttivita ? 

E' l'attitudine di un'antenna nel concentrare l'irradiazione di energia nello spazio .
Come riferimento , si prende un'antenna che irradia uniformemente nello spazio ( Radiatore Isotropico ).
Il Radiatore Isotropico , per definizione, ha un Guadagno di Direttivita' di 0dBi ( dove i sta per isotropico ).

A questo punto un'altra domanda sorge spontanea : quale e' la differenza di Guadagno di direttivita' tra un dipolo a mezz'onda ed un dipolo molto corto ? 

La risposta e' visualizzata nella tabella : 

Gain of dipole antennas
length L in GainGain(dBi)
 0.51.501.76
0.51.642.15
https://en.wikipedia.org/wiki/Dipole_antenna
La differenza e' talmente bassa che non ne parleremo piu' .
Ognuno puo' assumere il valore che gli e' piu' " simpatico " . 
Le differenze sono irrisorie .....

La naturale conclusione e' che per antenne piccole rispetto alla lunghezza d'onda i soli parametri che contano e su cui si puo' lavorare sono Efficienza (η ) e la Larghezza di Banda (Bo)

Ovviamente ora dovremo parlare di efficienza e quali sono i parametri che la determinano .

Prima pero' pensiamo bene cosa e' un'antenna : 

L'antenna e'( in trasmissione ) una "macchina" che trasforma la potenza applicata parte in Potenza Irradiata sotto forma di campo elettromagnetico (Pr) , tramite la Resistenza di Radiazione  , parte in calore (Pd) tramite la Resistenza di Perdita ( in ricezione vale il discorso reciproco, ma nulla cambia ). 

Se un'antenna trasforma tutta la potenza applicata al suo ingresso in campo elettromagnetico avra' una efficienza del 100% .
Se un'antenna trasforma tutta la potenza applicata in calore avra' una efficienza dello 0% .

Partiamo con un caso semplificato : 

Una antenna risonante e perfettamente adattata :

L'efficienza e' data dal rapporto tra la Potenza Irradiata ( Pr)  e la potenza di alimentazione ( Pi ).

η = Pr/Pi 

La stessa formula si puo' riscrivere con dati di ingresso diversi :  la Resistenza di Radiazione (Rr) e la Resistenza di perdita (Rp)

η =  Rr/(Rr+Rp)



Casi limite : 

- Se la resistenza di perdita e' pari a zero , l'efficienza e' pari al 100 % 
- Con qualsiasi Resistenza di Perdita , se la Resistenza di Radiazione tende a zero , l'efficienza tende a zero . 

Fin qui tutto semplice e non estremo .Con una resistenza di Radiazione dell' ordine dei 50 Ohm e resistenza di perdita dell'ordine degli Ohm e' facile capire come avere una efficienza molto elevata e' semplice .

Ma cosa accade al valore della Resistenza di Radiazione di un'antenna quando diventa piccola e cioe' la sue dimensioni rispetto alla lunghezza d'onda sono basse e cioe' il rapporto L/λ e' basso ?

Dove : 

L = Lunghezza fisica dell’ antenna 
λ = Lunghezza d’onda

Succede che la Resistenza di Radiazione scende a precipizio verso valori molto bassi seguendo  il quadrato del rapporto L/λ .

Analizziamo un dipolo corto :

Rr= (π Zo/6) (L/ λ)^2= 197(L/ λ)^2

Ad esempio se L/ λ = 1/20 ( un decimo della lunghezza di un dipolo a mezz'onda ) la Resistenza di Radiazione crolla a valori inferiori a 0.5 Ohm !



Il tutto si puo' ben vedere nel grafico dove la Resistenza di Radiazione viene espressa dalla linea nera.
Con un valore di L/ λ di 0.5 ( mezza lunghezza d'onda ) si ha la risonanza , nessuna componente reattiva ( linea blu che passa per lo zero ) .
Per valori di L/ λ inferiori , la Resistenza di Radiazione crolla e le Resistenze di perdita , che prima erano percentualmente trascurabili , si fanno pesantemente sentire abbassando l'efficienza .

Ma c'e' anche di peggio : l'antenna non e' piu' risonante , diventa anche estremamente reattiva (capacitiva) e l'unica maniera per riportarla alla risonanza e' quella di controbattere la reattanza capacitiva con una induttiva in serie ( una bobina ) .
La bobina avra' una sua resistenza serie di perdita Rs che ci sommera' ulteriormente alla preesistente resistenza di perdita , anzi ,a conti fatti predominera' sul totale facendo crollare ulteriormente l'efficienza.

Che cosa si puo' fare per aumentare l'efficienza ? 
Abbassare la resistenza Rs di perdita della bobina , aumentando il Q della stessa .
Supponiamo per assurdo di " super raffreddare " la bobina per fare crollare la Rs ed aumentare a dismisura il Q della bobina .
Visto che la capacita' della antenna sara' praticamente perfetta ,il circuito equivalente dell' antenna sara' un circuito risonante con Q di svariate migliaia e quindi l'antenna ( una volta adattata in qualche modo la Bassa resistenza di Radiazione con l'alimentazione ) avra' un' alta efficienza , ma la banda impiegabile sara' quasi sicuramente cosi' bassa da non essere in pratica impiegabile .

Per i loop cambia qualcosa ?
Sostanzialmente no .
Un loop ha un comportamento duale rispetto ad un dipolo .
Le leggi fisiche rimangono uguali .

CONCLUSIONI PER ANTENNE CORTE RISPETTO ALLA LUNGHEZZA D'ONDA :

1) Un antenna corta non puo' concentrare piu' di tanto l'irradiazione per cui il Guadagno di Direttivita' e' praticamente uguale a quello di un dipolo a mezza lunghezza d'onda e non e' quindi una variabile vera.

2) Un antenna corta sara' tipicamente con bassa efficienza .Si puo' aumentare l'efficienza solo a scapito della banda passante . Non e' quindi possibile avere un antenna piccola efficiente ed a larga banda. Se l'antenna ha larga banda , necessariamente l'efficienza sara' molto ridotta .
Ying-Yang ....

Per semplicita' ho trattato di antenne a dipolo e quindi sostanzialmente "filari" .
Ragionamenti su loop sono duali e come tali , analoghi . 
Un'antenna puo' pero' riempire  una superficie o meglio uno spazio .
C'e' chi si e' domandato se ci sono e quali siano i limiti fisici che stabiliscono le barriere insuperabili del prodotto Guadagno di direttivita' , Efficienza , Banda , di un antenna all'interno di un volume sferico di raggio pari ad "a" .
Questo problema fu risolto in passato da un matematico di nome Chu  con la famosa , semplice ed elegante legge di Chu che rappresenta in questo campo una sintesi mirabile simile al principio di Einstein che stabilisce che la velocita' della luce e' un limite  insuperabile ( attenzione : se si vuol trasmettere informazione ...) .