sabato 30 aprile 2016

LE BUGIE DELLA SCIENZA ( E DELLA PSEUDOSCIENZA ) - 1a puntata

Pubblico a puntate un articolo che scrissi nel 2004 per la rivista Monitor dal titolo :

" LE BUGIE DELLA SCIENZA ( E DELLA PSEUDOSCIENZA ) "


http://www.monitor-radiotv.it/


" LE BUGIE DELLA SCIENZA ( E DELLA PSEUDOSCIENZA ) "


Un titolo così farà sobbalzare sulla sedia i lettori .

Come può la scienza dire bugie quando per definizione stessa e’ la fonte della conoscenza e della verità ?

Sotto il termine scherzoso di “ bugie “ si possono nascondere fatti e misfatti di vario genere da quelli positivi a quelli negativi .

Perché uno scienziato dovrebbe mentire e quindi “ imbrogliare “ ?

Sostanzialmente per primeggiare ed ottenere fama , onori e soldi , o per interesse privato, a volte  per semplificare .


 ANTICHE RADICI


Le radici sono più antiche di quello che si può pensare e finché si usava più che altro il pensiero , si poteva parlare di pura Filosofia e quindi di ragionamenti ed opinioni più che di Scienza .

Si giunse poi alle verifiche sperimentali .

Galileo e’ considerato il padre principale del metodo sperimentale che si basa sul verificare una ipotesi teorica tramite lo svolgimento di un esperimento .

Tra i suoi esperimenti più famosi , possiamo annoverare quelli del piano inclinato , della caduta dei gravi e del pendolo , con l’enunciazione delle leggi fisiche che regolano con precisione tali fenomeni .

Che dire se qualcuno , ripetendo ora gli esperimenti di Galileo con gli stessi mezzi del tempo , dimostrasse che gli  esperimenti danno risultati ben diversi da quelli delle leggi teoriche , che sappiamo essere esatte ?

E’ ormai accertato che Galileo ha “ imbrogliato “ andando contro allo stesso metodo sperimentale da lui inventato .

Le sue leggi erano però esatte perché con la sua mente riusciva ad eliminare i parametri che non sarebbe riuscito ad eliminare nell'esperimento con i mezzi di quel tempo ( gli attriti ) .

Gli stessi esperimenti ripetuti senza attrito , gli avrebbero dato ragione e lui lo sapeva , per cui si limitò probabilmente a dire che aveva compiuto gli esperimenti e, vista la fama , nessuno lo contraddisse .

Anche Newton e’ accertato che per fare quadrare il risultato sperimentale  della velocità del suono con le sue equazioni , stiracchiò un poco certi parametri , finché non venne fuori che invece era necessario tenere conto del fattore che l’aria si riscalda al passaggio del suono .

Ci cascò anche Einstein con la correzione cosmologica delle sue equazioni .

Esempio sommo di obiettività fu l’ammettere l’ errore , salvo che in tempi recenti sembra che possa invece avere ragione per via dell’ “ Energia del vuoto “ …

Fin qui , visti i nomi dei coinvolti , può essere considerato fatale ed abbastanza  veniale che quando gli scienziati sono direttamente coinvolti , perdano un poco di obiettività e tendano ad aggiustare il tiro in loro favore  per ottenere la concordanza tra dati teorici e sperimentali .

Si tratta comunque di correzioni ed in buona fede .

Viceversa “imbrogli “ tra i più famosi perpetrati dagli scienziati sono i “ Raggi N “ e la  “ Memoria dell’ Acqua “ .

In tempi più recenti direi che possiamo ormai annoverare l’Omeopatia .

Mi preme ricordare che gli scienziati sono milioni e quindi anche migliaia di “ imbrogli “ sono una piccolissima percentuale .

Per chi volesse approfondire l’argomento , suggerisco il godibilissimo libro di Federico Di Trocchio :

“ Le Bugie della Scienza “ Perché e come gli scienziati imbrogliano – Oscar Saggi Mondatori .

Ora vorrei esaminare invece cosa e’ successo in tempi recentissimi con l’introduzione di due nuovi fattori :

A)   Il parametro di redditività degli scienziati

B)   Internet


La "redditività" degli scienziati 


Nel campo della Ricerca Scientifica  in passato non era necessario produrre documenti per conservare una cattedra od un posto di ricerca .
Questo ha prodotto sicuramente situazioni in cui esistevano dei mostri di potere improduttivi e questo può essere considerato una malattia .
La cura e’ stata quella di dare degli obiettivi di produttività , anche obbligatori per conservare le posizioni .
Questo ha generato però un’altra malattia .
Produrre idee e’ un lavoro di ingegno .
Le idee vengono a tratti , un po’ come le bolle in una pentola .
Si possono comporre alcune sinfonie in una notte di furore e poi non riuscire a produrre più nulla di importante per anni .
Se sei OBBLIGATO a produrre documenti , perdi sicuramente attendibilità e sei stimolato a generare dei falsi .
Nessuno ti controllerà , sia per mancanza di tempo , essendo troppo occupato a produrre altri documenti , sia perché se controlli un altro l’altro potrebbe controllare te .


La possibilità di produrre “spazzatura” aumenta .

Continua ....

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