Foto dal sito di Carlo Bianconi, importatore ufficiale e centro assistenza europeo Elecraft. |
L’Elecraft
K3 nasce come ricetrasmettitore per le bande radioamatoriali HF e 6 metri con
la possibilità
di inserire la banda dei 2 metri con un apposito transverter interno opzionale. Carlo
Bianconi, rivenditore per l’Italia della Elecraft, di cui fornisce anche l’assistenza,
ha avuto
a mio parere una bella intuizione. Eliminando i moduli relativi alla parte
trasmittente, ha
reso disponibile il K3 nella sola versione ricevitore mantenendo inalterate
tutte le caratteristiche
di elevato standard qualitativo. Trovato
tra le occasioni presenti sul suo sito, non ho perso tempo. Una telefonata
(rapida) per
definire “i dettagli” e, giusto il tempo di giungere a Bologna per il ritiro,
il ricevitore faceva bella
mostra nel mio shack.
Dal
manuale del K3 le specifiche per quanto attiene la parte ricevente:
Frequency
Range: Main and Sub Receiver: 500 kHz - 30 MHz, 48-54 MHz. (Reduced sensitivity
in region of 8,215 MHz IF.
KBPF3 required for general coverage receive/transmit.)
Tuning
Step Sizes: 1, 10, 20, and 50 Hz; per-mode coarse tuning of 1, 2.5, 5, 10 kHz,
or user-selected rate. Direct keypad
frequency entry in either MHz or kHz.
Memories:
100 general purpose, plus 4 per-band scratchpad memories (M1-M4).
Frequency
Stability: +/- 5 ppm 0-50 C TCXO standard; +/- 0.5 ppm TCXO optional.
Antenna
Impedance: 50 ohms nominal.
Antenna
Connectors: SO-239. BNC for RX antenna in/out (KXV3 Option).
Modes:
USB, LSB, AM, FM, CW, and DATA. In DATA mode: Direct FSK, AFSK, or PSK31. Built
in PSK31, RTTY, and CW text
decode/display.
VFOs: Dual
VFOs (A and B) with separate weighted tuning knobs.
Remote
Control Port: EIA-232 standard DE-9F plus USB adapter option. Full control of
all radio functions.
Audio I/O:
PC line-level isolated TX/RX audio interface (stereo outputs); front and rear
stereo headphone jacks;stereo
speaker jacks.
Supply
Voltage/current: 13.8 V nominal during TX. (11 V min, 15 V max). 17-22 Amps
typical in TX (100W). 0.9A minimum
RX.
Sensitivity:
-136 dBm or better (typical), 500Hz b/w.
IMD3
Dynamic Range (400 Hz 8-pole filter): >100 dB typical at 5, 10, and 20 kHz
spacing
Blocking
Dynamic Range (400 Hz 8-pole filter): 140 dB typical at 5, 10, and 20 kHz
spacing
Image Rejection: > 70 dB
IF
Rejection: > 70 dBECRAFT K3:
S-Meter: Nominally S9 = 50 uV, preamp on; user
adjustable.
Noise Blanker: Adjustable, multi-threshold,
multi-width hardware blanker plus DSP blanker.
8-Band RX graphic EQ: +/- 16 dB/octave.
IF Shift/Width & Lo/High Cut adjustable
filtering.
Sono consapevole che le prove
attendibili sono solamente quelle fatte in laboratorio con strumentazione adeguata. Tuttavia, non
disponendo di un laboratorio attrezzato né delle competenze tecniche, mi limiterò ad
descrivere quelli che, secondo i miei riscontri “sul
campo”, si sono rilevati i punti di forza
del ricevitore. Del resto, sul web, sono presenti numerose recensioni in cui il K3 viene
sottoposto a prove “sul banco”. E poi ammettiamolo: quante radio hanno
evidenziato risultati di laboratorio eccellenti ma “suonano male” e
stancano dopo un quarto d’ora che sei all’ascolto? Inizierò col dire che il K3 non stanca e in questo ricorda molto la qualità audio
presente in alcuni apparati Drake.
L’Elecraft K3 nasce (come ricetrasmettitore) per le
bande amatoriali ed è costruito con uno schema “modulare”. Il ricevitore è a due conversioni: la prima media
frequenza è a 8.215 kHz, la seconda a 15 kHz scelta che, secondo i progettisti,
offre vantaggi in termini di
dinamica. Con un modulo aggiuntivo opzionale (Elecraft
KBPF3A) è possibile ottenere la
copertura continua da 490 kHz (estensibile sino a 300
kHz) a 30 MHz oltre al segmento da 44 a 54 MHz. I segnali provenienti dell’antenna passano attraverso filtri passa banda
per le gamme amatoriali commutati tramite relay. Sul corposo
manuale a corredo del ricevitore si legge: “questi filtri offrono buona reiezione
ai prodotti di intermodulazione grazie anche all’utilizzo di
componenti ad elevato Q
come gli induttori avvolti su nuclei toroidali, che assicurano basse perdite ed ampia capacità di gestione
dei segnali elevati. Aggiungendo il modulo KBPF3, contenente altri 8 filtri passa banda si
coprono le aree da 0.5 a 28 MHz non già coperte dai filtri di serie sulla scheda RF”. Il K3 si presenta con una linea, a mio avviso, molto
bella. Sobria, un po’ in stile “made in USA”. Di medie dimensioni (cm 28.2 x 30 x 11,2) e di peso
molto contenuto (variabile in funzione dei moduli opzionali installati) si presta,
molto bene, anche all’utilizzo in mobile per spedizioni Dx o field day.
Foto 2
Il K3 richiede alimentazione esterna da 13.8 V, (il
manuale indica 11 V minimi, 15 V massimi) cosa a mio parere estremamente positiva. I
vantaggi? Riduzione di calore all’interno
della radio, peso contenuto. Il consumo è irrisorio: il K3, versione ricevitore, ha un assorbimento inferiore a 1A quindi si possono comodamente
utilizzare alimentatori che sono normalmente nella disponibilità di chi si dedica al
radioascolto. Inoltre possiamo collegarlo anche per tempi
prolungati alla batteria dell’auto (ad esempio attraverso l’accendisigari) in caso di utilizzo mobile o nel caso optassimo per tale
tipo di alimentazione nel tentativo di eliminare disturbi provenienti dalla rete (220 V) per chi
abita nei centri urbani.
Il ricevitore dispone di una uscita a 12 V, che fornisce
fino ad un massimo di 0,5 A, utile nel caso volessimo
alimentare un amplificatore d’antenna, o un altro dispositivo (per esempio lo splendido Panadapter P3). L’Elecraft K3 ha
molteplici funzioni tutte gestibili dal pannello frontale (oltre che in remoto). La distribuzione dei comandi della radio segue
una logica molto lineare rendendo l’utilizzo intuitivo e agevole. Controlli principali tutti a
sinistra, manopole multifunzione al centro, tasti delle varie funzioni a lato del grande display, tasti
memorie sulla destra. Molti tasti hanno una doppia funzione: premendo
brevemente si attiva la funzione stampata sul tasto; premendo più a lungo si attiva la funzione
stampata sotto il tasto. Il tocco sui tasti è piacevole e il contatto deciso, il
suono prodotto può essere rimosso attraverso una delle tante configurazioni. Quando proviamo
un’auto nuova per prima cosa cerchiamo di “metterci comodi” regolando il sedile, l’altezza
del volante, lo specchietto retrovisore. Anche il K3 consente di “metterci comodi” grazie alla possibilità di adattare alle
condizioni “ambientali” e ai nostri gusti personali:
• Il contrasto del display LCD (voce LCD
ADJ del menu principale settato di default sul valore 8);
• Il livello di retroilluminazione del
display (voce LCD BRT del menu principale settato di default sul valore 6);
• La velocità di rotazione delle
manopole del VFO A (sintonia principale) e del VFO B.
Ci vuole un po’
di tempo per impratichirsi con il K3, tuttavia il ricevitore si è fatto
apprezzare sin dai primi
ascolti. Molto
utile è la presenza di un doppio VFO azionabile con due distinte manopole di
sintonia e con la
possibilità di visualizzare le frequenze impostate sul VFO principale (A) e sul
VFO secondario
(B). Le due manopole hanno una sintonia molto dolce e appaiono di adeguate dimensioni.
Premendo un semplice tasto (A/B) è possibile passare da un VFO all’altro.
Tale cosa,
apparentemente di poco conto, è molto utile quando dobbiamo verificare, ad
esempio, eventuali
frequenze in parallelo utili per l’identificazione di una
emittente oppure nel caso vogliamo monitorare “al volo” un’altra frequenza
Foto 4
E’
prevista inoltre la possibilità di inserire un sub ricevitore, totalmente
indipendente dal primo
ma dalle prestazioni identiche che viene fornito come optional (Elecraft
KRX-3). L’eventuale
installazione del sub ricevitore consente, tra l’altro, la ricezione in
modalità “diversity”
in grado di migliorare l'ascolto in caso di segnali effetti da evanescenza
(QSB). Dal manuale del
ricevitore leggiamo: la modalità “diversity” richiede l'utilizzo di due
ricevitori identici,
asserviti al medesimo riferimento in frequenza, che utilizzino due antenne
diverse. Il K3 è uno dei
pochissimi ricetrasmettitori in grado di offrire tale modalità. Un'antenna con polarizzazione
(o almeno orientamento) differente dovrebbe essere usata con il sub ricevitore,
attraverso il connettore AUX. Questo accorgimento assicurerà che i due
ricevitori non presentino
contemporaneamente lo stesso livello di evanescenza”. L’impressione
che si ha utilizzando il K3 è che nulla è lasciato al caso e che anche dietro
un semplice tasto
si celi la costante ricerca di soluzioni volte a rendere più agevole l’attività radioamatoriale.
Un esempio? Il tasto RX ANT posto sul frontale del ricevitore.
Selezionando
questo tasto possiamo:
I. Selezionare
due antenne differenti. La prima collegata alla presa ANT1 (SO 239) e la seconda alla
presa RX ANTENNA IN (BNC). Comodissima soluzione per avere a disposizione l’antenna
migliore in ogni momento e per chi ama sperimentare e confrontare
antenne;
II. Inviare il
segnale d’antenna ad un altro ricevitore per eventuali confronti tra apparati (basta in questo
caso collegare l’eventuale altro ricevitore alla presa (BNC) RX ANT OUT). Nel caso
però occorre lasciare libera la presa RX ANTENNA IN (BNC) e limitarsi ad
utilizzare, per l’antenna, la presa ANT 1 (SO 239);
III. Utilizzare un
ingresso d’antenna (l’RX ANTENNA IN) che permette di evitare la perdita dovuta
allo stadio di commutazione che comporta minore sensibilità del ricevitore sotto
1.8 MHz. Se siamo interessati al DX-ing in onde medie l’utilizzo dell’ingresso d’antenna RX ANTENNA IN è fortemente
consigliato.
In pratica:
- Presa RX ANTENNA IN (BNC) per antenne in grado di coprire dalle onde lunghe in su nel caso sia installato il modulo opzionale KBPF3 (ma se vogliamo un RX a sintoniacontinua tale modulo è indispensabile).
- Presa ANT 1 (SO239) per antenne HF e oltre (frequenze > 1.8 MHz).
Foto 5
Il K3 è in grado di operare nei modi
USB, LSB, AM, FM, CW, e DATA (modi digitali). Il ricevitore prevede la possibilità
di inserire sino a 5 differenti filtri roofing a cristallo in base alle proprie necessità.
Il modello base prevede l’installazione del filtro a cristallo a 5 poli da 2,7 KHz che può essere sostituito con
un filtro 8 poli da 2.8 kHz.
Le funzioni primarie di controllo
dei filtri sono:
Foto 6
A seconda delle regolazioni di SHIFT,
WIDTH, LO CUT e HI CUT il ricevitore provvede a selezionare
automaticamente il filtro più adatto.
Sono previsti i seguenti filtri
opzionali a 8 poli:
- Elecraft KFL3B - FM filtro 8 poli a cristallo 13 kHz
- Elecraft KFL3A - 6K filtro 8 poli a cristallo 6 kHz
- Elecraft KFL3A - 2.8K filtro 8 poli a cristallo 2.8 kHz
- Elecraft KFL3A - 2.1K filtro 8 poli a cristallo 2.1 kHz
- Elecraft KFL3A - 1.8K filtro 8 poli a cristallo 1.8 kHz
- Elecraft KFL3A - 1 K filtro 8 poli a cristallo 1.0 kHz
- Elecraft KFL3A - 500 filtro 8 poli a cristallo 500 Hz
- Elecraft KFL3A - 400 filtro 8 poli a cristallo 400 Hz
- Elecraft KFL3A - 250 filtro 8 poli a cristallo 250 Hz
- Elecraft KFL3A - 200 filtro 8 poli a cristallo 200 Hz
I filtri operano ad un basso valore di
frequenza 8.215 kHz, quello della prima conversione. Un aspetto molto interessante è quello
di poter compensare la perdita introdotta dai filtri più stretti, specificando il livello di
guadagno da applicare ad ogni filtro.
Il manuale del K3 suggerisce livelli
di guadagno di 0 dB per i filtri larghi, 2 dB per i filtri da 400 - 500 Hz, 4 dB nel caso di
installazione di filtri da 200 - 250 Hz. Peraltro, i cultori della telegrafia sostengono che proprio in
CW il K3 esprime tutte le sue potenzialità e si fa apprezzare per la capacità di rendere
fruibile il segnale anche dopo aver impostato una
banda passante strettissima (fino a 20
Hz!!).
Privilegiando
l’ascolto sulle bande broadcast, per ora, mi sono limitato ad installare solamente il filtro AM, (filtro
roofing opzionale KFL3A-6K), 6 kHz a 8 poli. Il filtro è ottima di qualità, ben lontana da quella di
alcuni filtri ceramici economici presenti in molti ricevitori. La larghezza di banda 6 KHz non deve apparire
eccessiva in quanto è possibile ridurre, a piacere,
l’ampiezza del filtro attraverso la manopola WIDTH posta sul frontale del
ricevitore. Nel caso il display indicherà la
larghezza di banda selezionata in quel momento. Una cosa che mi ha positivamente
sorpreso è la qualità della ricezione dell’AM sincrona anche su segnali piuttosto deboli e soggetti ad
evanescenza. Positivo poi il fatto che il ricevitore automaticamente
“segua” il segnale garantendo sempre la buona qualità della ricezione. Tale caratteristica
si apprezza per esempio quando sintonizziamo emittenti “pirate” la cui stabilità
di frequenza spesso lascia a desiderare.
E’ possibile selezionare l’AM sincrona
USB e LSB e passare manualmente da USB e
LSB semplicemente agendo sulla manopola SHIFT o, in alternativa, attraverso il
tasto MODE posto tra i controlli principali.
L’ascolto
in fonia e in CW è reso
inoltre più gradevole dalla possibilità di “ritagliarsi” l’audio su misura per compensare le
caratteristiche acustiche della stazione in cui si opera
(ambiente, cuffie, altoparlanti), o
semplicemente ottimizzare l'audio secondo i gusti personali.
Il K3 infatti prevede un equalizzatore
audio a 8 bande con un’ampia possibilità di regolazione: +/-16 dB per ottava. Sono
presenti due memorie di impostazioni per l'equalizzatore in ricezione: una per
il CW, l'altra per la fonia. L'equalizzatore non opera nei modi digitali.
Le frequenze delle 8 bande sono: 20,
100, 200, 400, 800, 1600, 2400 e 3200 Hz.
Esempio di impostazione dell’equalizzatore
in RX: immagine
del display
Foto 7
Nella figura si vede la banda degli
800 HZ (0.80 kHz sul display) che viene esaltata di + 1dB. L’equalizzatore è
molto efficacie e vale la
pena dedicare un po’ di tempo per trovare le combinazioni in grado di fornire la
risposta audio a noi più gradita. Dal menu configurazione è
inoltre possibile impostare l’intervallo del guadagno AF tra l’opzione HI (alto
e impostata di default) e LO (basso).
L’altoparlante
in dotazione nel ricevitore, pur di dimensioni contenute, offre un audio di buona qualità. Personalmente ho
abbinato al K3 il suo altoparlante esterno (Elecraft SP3)
che completa la linea e viene venduto,
ovviamente, come accessorio. Se sono collegate cuffie stereo o altoparlanti esterni
stereo, si potranno inoltre sfruttare le funzionalità "effetti audio" del K3 con un effetto di “profondità”
e un ascolto più
riposante. E’
possibile selezionare due tipi di impostazioni: DELAY 1 - 5 (modo “pseudo stereo” con ritardo) e BIN che introduce uno
sfasamento costante tra le uscite destra e sinistra. Non
male per un ricevitore HF. Quanto
all’utilizzo degli
altoparlanti esterni e delle cuffie il ricevitore è molto versatile. I
connettori per le cuffie, frontale e posteriore, sono entrambi isolati con resistenze in serie.
Questo consente di usare cuffie mono su un jack e stereo sull'altro, se necessario. E’
altresì possibile utilizzare contemporaneamente cuffie e l’altoparlanti senza reciproca esclusione. Il ricevitore mi è parso subito dotato
di buona sensibilità.
Durante le numerose prove effettuate,
confrontato con il JRC 535, notoriamente sensibile, non si è mai dimostrato inferiore,
anzi. E’ sicuramente
più silenzioso, non sordo. L’amplificatore
d’antenna è inseribile,
se necessario, ed opera su tutte le bande. E’
presente anche un
attenuatore che, a dire il vero, non ho mai avuto necessità di utilizzare.
L’AGC
del ricevitore è stato per me un’altra piacevole sorpresa. Selezionabile, tramite il tasto AGC presente sul pannello frontale
presenta tre modalità: FAST, SLOW e OFF. Nel caso in cui
l’AGC è disattivato è previsto un
limitatore di uscita audio, regolabile, utile per proteggere l'udito in caso di forti segnali
improvvisi. L’AF
LIM previsto dal menu configurazione è settato di default sul valore NOR ma può
essere regolato a piacimento. Il manuale dichiara che l'impostazione
usuale per chi disabilita spesso l'AGC è per valori tra 17 e 23.
Foto 8
Alcuni parametri
dell’AGC, presenti nel menu configurazione, possono essere modificati e questo risulta
particolarmente utile per il radioascoltatore esigente alla ricerca del Dx estremo.
- AGC DCY: curva
di decadimento dell’AGC. Impostato di default su NOR si applica ad entrambi i tipi
di AGC veloce e lento. “NOR” seleziona la classica curva di decadimento
lineare. Selezionando l’impostazione “SOFT” si può ridurre la distorsione
introdotta dall’AGC tradizionale e, come indica il manuale, ciò può rendere superflua la
disattivazione dell’AGC;
- AGC HLD: indica
il tempo “di tenuta” dell’AGC lento. Impostata di default sul valore 0.00 specifica
per quanto tempo, espresso in secondi, viene mantenuto il livello dell'AGC dalla
scomparsa del segnale. Come la precedente voce tale impostazione utilizzata in
condizioni di ricezioni “Dx” potrebbe rendere in alcuni casi superflua la disattivazione
dell'AGC;
- AGC PLS:
impostato in default sul valore NOR abilita la reiezione degli impulsi di rumore nell’AGC;
- AGC SLP:
impostato in default su 12. Valori più elevati tendono ad “appiattire” l’AGC, rendendo il
livello audio di tutti i segnali più simile;
- AGC THR:
impostato in default su 5 imposta la soglia di attivazione dell’AGC, valori più elevati
spostano la soglia più in alto;
- AGC F:
impostato di default su 120. Imposta il tempo di decadimento dell’AGC veloce; a valori
più elevati corrisponde un decadimento più rapido;
- AGC S:
impostato di default su 20. Imposta il tempo di decadimento dell’AGC lento; a valori più elevati corrisponde un decadimento più rapido.
L’Elecraft
K3 dispone di due distinti noise blanker selezionabili dal tasto NB sul
pannello frontale:
uno sulla prima I.F e l’altro sulla seconda I.F (DSP). Ci vuole un po’ di
pratica per stabilire
i settaggi più corretti in funzione della tipologia di rumore che cerchiamo di
ridurre. A
valori più elevati corrispondono azioni più aggressive.
Esiste
inoltre la funzione NR, questa per me molto valida, che consente di ridurre il
rumore di fondo
migliorando la qualità della ricezione dei segnali utili. Con le giuste
regolazioni, l’ascolto
specie in banda laterale e CW diventa estremamente piacevole, con l’eliminazione del
fruscio e una sensazione “di silenzio” in assenza di segnale. E’ meno incisiva
in AM, ma basta
demodulare il segnale AM in SSB per goderne i vantaggi ed ottenere un ascolto
più pulito
e più gradevole. Tale funzione non è utilizzabile in FM e in modalità DATA
oppure nel caso
l’AGC venisse disinserito.
Buono
il filtro notch in dotazione del K3: è previsto sia manuale che automatico. Quest’ultimo,
molto comodo, mi ha consentito di ridurre in modo significativo portanti interferenti
in SSB anche di forte intensità.Tra
le funzioni che ho trovato molto utili, infine, vi è la possibilità di regolare
i livelli di uscita audio.
L’uscita è stereo con trasformatore di isolamento su 600 ohm (nominali) e può
essere collegata,
ad esempio, agli ingressi della scheda audio del PC. Personalmente utilizzo il
PC, collegato
al K3 per effettuare registrazioni (utilizzando Audacity). La possibilità
regolare il livello
di uscita consente di trovare quello che meglio si adatta alle caratteristiche
della scheda
audio del proprio pc. E’ inoltre possibile impostare il livello LIN OUT uguale
a quello delle
cuffie.
Il
K3 può decodificare CW, PSK31 e RTTY. Il testo decodificato è mostrato sul display
del VFO
B. Questa è un’altra caratteristica sicuramente innovativa del K3. Inoltre
premendo il tasto
CWT la metà superiore dell’S-Meter si trasforma in un indicatore di sintonia
CW/DATA. In
RTTY (AFSK A e FSK D) i toni di mark e space sono rappresentati da tre barre
ciascuno, il mark a sinistra e lo space a
destra.
Foto 9
Sono funzioni che non utilizzo in quanto poco interessato
a tale tipo di ricezione e per questo mi sono limitato ad un semplice accenno. L’elecraft K3
mette a disposizione
altri accessori opzionali come un preamplificatore per i 6 metri e 10 metri (Elecraft PR6-10) ed altro ancora. Il
più interessante, a mio avviso, resta il Panadapter P3 che pur essendo pensato in abbinamento al
K3 può essere utilizzato anche su altri
apparati che dispongano di un’uscita IF compresa tra 300 kHz e 21,4 Mhz. Con un’apposita
scheda grafica (Elecraft P3SVGA) consente inoltre
la visualizzazione su un monitor
esterno ad alta risoluzione.
Foto
10
CONCLUSIONI
Radio che non ha deluso le mie
aspettative e che richiede, a mio avviso, un po’ di pratica per meglio cogliere e sfruttare tutte le
potenzialità. Qualità e cura nei minimi dettagli. Soluzioni evolute ed estremamente flessibili a
conferma di una radio pensata da chi conosce, a fondo, le esigenze dei radioamatori. La possibilità di poter iniziare con
la radio "base" e successivamente inserire nuove opzioni consente di "personalizzare"
il proprio ricevitore in base ai propri gusti e alle proprie possibilità.
La radio non è “a catalogo” Elecraft; per l’eventuale disponibilità occorrerà pertanto rivolgersi direttamente a chi il K3 “solo ricevitore” l’ha ideato.
La radio non è “a catalogo” Elecraft; per l’eventuale disponibilità occorrerà pertanto rivolgersi direttamente a chi il K3 “solo ricevitore” l’ha ideato.
Buoni
DX a tutti
Alessandro
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