sabato 29 ottobre 2016

Tutte le radio nello Smartphone. StationList-M, database Android

Dalle onde lunghe alle FM, un programma che gestisce tre database in modo intelligente e veloce sul telefonino. Stiamo parlando di StationList-M il fratello minore del famoso programma StationList che lavora in ambiente Android. Per installarlo basta andare sulla pagina web di StationList-M e scaricarlo sullo smartphone. Poi si clicca esegui e il gioco comincia. Devo dire che sono molto soddisfatto.

Cominciamo a vedere come si presenta:





Qui sopra, prime due immagini, vediamo StationList-M che gestisce le FM (stazioni entro 165 km da Milano) e l'OIRT. Il database usato è quello di FMList.org.

Inoltre, terza e quarta immagine, le onde corte (nel settaggio è selezionata la casella "on air" ed è stato selezionato, giusto per provare, una distanza massima dei tx da Milano di 4090 km) e le onde medie (in questo caso ci interessano solo le emittenti spagnole, e nel settaggio, cliccando il tasto "ITU" in alto a destra, si è selezionato solo il country E). Dalle onde lunghissime ai 30 MHz, broadcasting e utility, il database usato e quello di MWlist

C'è anche un terzo database, che è quello degli offset (l'elenco delle stazioni che non sono esattamente sulla frequenza nominale, utile nel DXing estremo): MW-Offset vedi qui sotto

MW Offset 1550 kHz

Qui sotto il database di StationList-M mostra i radiofari NDB entro 1560 km da Milano. Inutile scegliere la distanza massima, il database mostrato si affollerebbe anche di NDB australiani e neozelandesi...




Abbiamo capito in linea di massima l'utilità di questo software Android. Cominciamo a vedere come usarlo e come settarlo, almeno a livello di base.
Ecco alcuni "bottoni" e "cursori" della schermata principale:

Dalla pagina http://zeiterfassung.3sdesign.de/stationlist-m.htm

1 - Chan: permette di vedere tutte e solo le radio presenti sulla frequenza scelta, ovvero il canale (toccando una delle radio sulla frequenza, la riga si evidenzia) all'interno del raggio massimo prescelto in km (vedi il cursore indicato dal numero 6)
Le radio sui 972 kHz entro 4090 km da Milano
2- ITU: cliccandolo permette di selezionare i country (nazioni) che ci interessano. Sempre nel range di distanza massima prescelta (vedi numero 6, i km sono indicati nella schermata principale in basso a destra). Una volta selezionati i Paesi che ci interessano si clicca su "Done"

Country entro i 4000 km di distanza da Milano
3 - Slider dial: scorrendo col dito il cursore si cambia la frequenza

4 - Direct frequency enter: permette di digitare la frequenza voluta e di sintonizzarla. Si clicca col dito sulla frequenza attuale; compare la tastierina virtuale dello smartphone; si digita la frequenza in kHz, si preme invio.

5 - Band selector: premendo sul numero (frequenza) sulla destra dello slider dial si apre una finestra che permette di cambiare banda. Le bande sono: VLF, LW, MW, SW, OIRT, FM

6 - Range slider: scorrendo col dito il cursore si cambia la distanza massima, indicata in km, al di sotto della quale saranno mostrate dal database in uso le stazioni presenti sulla frequenze di interesse. Scorrendo tutto a sinistra si ottiene il segno infinito, ovvero il mondo intero. Inutile ad esempio per i radiofari.

Vediamo ora i settaggi
Cliccando sui tre puntini in basso a sinistra della schermata principale, si entra in una finestra scorrevole intitolata "Settings - JB's StationList-M", che qui sotto mostro con due immagini:



Vediamone alcuni andando dall'alto in basso (quindi dalla prima alla seconda immagine). Altri sono intuitivi (come "now on air" che talvolta è meglio non usare) o ve li provate da soli.

Min power - serve per settare la frequenza minima, sotto alla quale le stazioni non vengono mostrate. E' utile per eliminare dalla schermata del database ad esempio le stazioni USA low power (10 watt) in onde medie. Affollano la finestra ma non serve a nulla vederle. Ma attenzione, tenete questo parametro a 0 (zero) se ad esempio ascoltate gli NDB, altrimenti ne perdete gran parte. Inoltre ci sono casi in cui la potenza non è riportata e non ho capito bene cosa succede. Insomma maneggiare con cautela

Select - serve per selezionare quale database usare o scaricare (FM - MW list 0-30 MHz - MW offset). Una volta scelto il database si può tornare nella schermata principale oppure per scaricarlo (la prima volta che si usa ilprogramma) o aggiornarlo si clicca su "import from ..." e si attende che il download si concluda. Tenete conto che soprattuto i database vengono aggiornati spesso, quindi consiglio di scaricarli di frequente. Ricordo che i database, questi come Eibi, SWskeds, ILG e altri, non sono la Bibbia... confidate anche sul vostro orecchio.

My QTH position: meglio riempire questa finestra in automatico, premendo sul tasto "Fill in GPS value". Ottimo quando si viaggia, permette di adeguare le distanze calcolate dal database, con tutto quello che consegue in particolare in FM, alla propria posizione di ascolto.

In basso, sotto la sezione Info  poi trovate la scritta "Help". Nelle immagini sopra non si vede ma c'è: cliccate e si apre una pagina web con un po' di utili istruzioni

Infine, tornando alla schermata principale, se premete un po' più a lungo su una frequenza si apre una finestra che, tra l'altro, permette di vedere su una mappa dove si trova il trasmettitore in questione:


Buon divertimento, 73
Giampiero

venerdì 28 ottobre 2016

Ricevitore Vintage GELOSO G4/220: RIVELATORE A PRODOTTO (Parte Seconda) di I8SKG


di Giuseppe Balletta I8SKG    I8skg@inwind.it    
      



RIVELATORE A PRODOTTO: STABILIZZAZIONE DELLA DERIVA

PREMESSA

Segue il post "Ricevitore Vintage GELOSO G4/220: RIVELATORE A PRODOTTO (Parte Prima)http://air-radiorama.blogspot.it/2016/10/ricevitore-geloso-g4220-rilevatore.html  come implementare il Ricevitore Geloso G4-220 di un rivelatore a prodotto per la SSB-CW utilizzando l’altra metà, non utilizzata, della ECC81 (12AT7) del BFO, ritengo altresì doveroso provvedere alla stabilizzazione della deriva termica dell’apparecchio in questione, deriva che rende oltremodo penoso l’ascolto delle fette di bande riservate all’uso radiantistico.
Dopo avere accuratamente praticato dei rilievi tecnici personali sono giunto alla seguente conclusione:

1)    La deriva termica dell’oscillatore del gruppo di Alta Frequenza è trascurabile, e che la stabilizzazione dello stesso avviene dopo pochi minuti dalla accensione: Prove effettuate sulla gamma 4 del gruppo di Alta Frequenza (40 metri). 
2)    La deriva termica del BFO è, invece, oltremodo devastante, costringendo ad inseguire  continuamente con la sintonia la stazione di ascolto interessata.

La mia conclusione è che tale deriva del BFO è imputabile esclusivamente al DIODO Varicap BA102 utilizzato dalla casa madre. Tale Diodo Varicap, di antica generazione era, all’epoca della costruzione del G4-220, fra i pochi disponibili sul mercato. Allora, già memore della mia esperienza avuta, a suo tempo, per la stabilizzazione del VFO del Transceiver SHACK-TWO della ERE, RTX per le VHF, nel quale sostituii i due BA121 con i relativamente più moderni BB205, ho ritenuto opportuno fare la stessa cosa con il BFO del G4-220, sostituendo il BA102 originale (Fig.1- Fig.2) con il BB205 (case CB14).

Fig. 1 

  Fig. 2   

                                                                                               
G4/220   Schema BFO

INTERVENTO

Tale sostituzione è molto semplice sul nostro G4-220:  Il varicap è posto all’interno del trasformatore del BFO n°17827 insieme agli altri componenti che riguardano il complesso circuitale dell’oscillatore di battimento. Si smonta tale trasformatore dal telaio, dopo aver dissaldato i relativi collegamenti, lo si apre svitando la vite superiore di fissaggio, e si estrae tutto il blocco interno. Su di un lato è perfettamente individuabile il DIODO Varicap BA102, lo si dissalda e lo si sostituisce con il BB205     (Fig.3a - Fig.3b).


 Fig. 3a

Fig. 3b

Si rimonta il tutto come in origine dovendo soltanto, successivamente, regolare leggermente il compensatore di allineamento dell’oscillatore di battimento accessibile da un foro posto al di sopra del Trasformatore in oggetto. Tale 
 riallineamento  del compensatore, con incremento della capacità, è dovuto al fatto che le caratteristiche del BB205 sono diverse da quelle del BA102, e che la escursione di tensione di alimentazione Varicap BB205, a mezzo del comando PITCH, variando dai circa 6V ai circa 10V (tensione Zener di stabilizzazione), varia la capacità in maniera diversa da quella del BA102, rendendo più docile la regolazione UPPER e LOWER rispetto allo “0” del PITCH.

ALLINEAMENTO La procedura che suggerisco è molto semplice ed è la seguente:
Si collega in ingresso antenna del ricevitore, a mezzo collegamento a link, un calibratore a cristallo di quarzo da 1 Mc. Si pone poi il ricevitore in gamma Onde Medie (Gamma 6) in corrispondenza di lettura 1 Mc.  Si sintonizza l’indice della scala sul segnale del calibratore tenendo riferimento l’S Meter per il massimo segnale. Si inserisce il BFO con il suo interruttore operativo posto sul frontale dell’apparecchio e si ritocca il compensatore di taratura posizionato sul trasformatore del BFO (Fig.4) fino ad ascoltare il segnale di battimento “0”, avendo posto in precedenza l’indice della manopola del PITCH al suo punto intermedio.

Fig. 4

L’apparecchio, dopo avere effettuato tale allineamento, è pronto per il funzionamento con una soddisfacente stabilità del BFO. La tensione stabilizzata che dal centrale del potenziometro di controllo PITCH alimenta e regola, attraverso il piedino del trasformatore  17827 del BFO, il Varicap BB205, fra gli estremi di rotazione potenziometrica, ha una escursione di regolazione, come già accennato, di circa 4 V (da 6V a 10V) sufficienti ad una regolazione dolce, senza che si esca al di fuori del battimento Upper e Lower, utili ad una buona ricezione del segnale SSB.   In tal modo l’apparecchio è perfettamente godibile dai radioamatori e da tutti gli utenti che posseggono tale gioiello costruito in Italia.




Ritengo opportuno, in ultimo, suggerire anche la sostituzione del condensatore elettrolitico da 22uF, in parallelo al Diodo ZENER stabilizzatore di alimentazione Varicap, con uno da 100uF 65V. Tale condensatore (Fig.5) è situato sullo schedino stampato contenente i Diodi raddrizzatori di anodica, di negativo di Griglie (RF Gain), e del circuito di alimentazione stabilizzata per il Varicap del BFO.

Fig. 5

Sperando di aver fatto cosa gradita agli OM Autocostruttori ed agli appassionati della conservazione degli apparecchi Geloso, auguro un buon lavoro e un buon ascolto, rimanendo, come sempre, a disposizione per eventuali chiarimenti.

 
Tabella  dati  Varicap

       73

Giuseppe I8SKG


Bollettino Tecnico Geloso n° 107 http://www.arimi.it/wp-content/Geloso/Bol107.pdf

( NB Nello schema originale Geloso della prima serie nel Bollettino Tecnico Geloso N° 107 il diodo BY126 era stato disegnato al contrario (diodo che serve a fornire la  tensione negativa per il comando RF gain  e  la   tensione  negativa  al circuito a varicap BA 102 del  BFO), in seguito nella seconda serie denominato  G1/432 fu fatta la correzione.   



Se vi interessa conoscere un po' di storia di questo ricevitore ecco il post adatto a cura di Ezio Di Chiaro, Ricevitore Vintage GELOSO G4/220 un pò di storia



Ricevitore Vintage GELOSO G4/220: RIVELATORE A PRODOTTO (Parte Prima) di I8SKG



di Giuseppe Balletta I8SKG    I8skg@inwind.it    
     


con la collaborazione di Domenico Caradonna IK8ESU

Il ricevitore GELOSO G4/220    ricevitore a copertura continua (0,55 Mc – 30 Mc. ripartiti in 6 gamme) particolarmente indicato per gli SWL-BCL, è un apparecchio ricevente, provvisto di 9 Tubi Termoionici, a singola conversione con valore di Frequenza Intermedia di 1900 Kc., e con sensibilità migliore di 2 μV per 50 mV di potenza.


G4/220 Schema prima serie   (Bollettino Tecnico Geloso n 107)


(NB  Nello schema originale Geloso della prima serie nel Bollettino Tecnico Geloso N° 107 il diodo BY126 era stato disegnato al contrario (diodo che serve a fornire la  tensione negativa per il comando RF gain  e  la   tensione  negativa  al circuito a varicap BA 102 del  BFO), in seguito nella seconda serie denominato  G1/432 fu fatta la correzione.   

  

G4/220 Schema seconda serie ( G1/432 )




G4/220 schema BFO


Geloso G4/220 Modifica rivelatore a prodotto

Il ricevitore è immune da frequenze immagini su tutto lo spettro di ricezione grazie all'alto valore di Frequenza Intermedia prescelto (anche se questa soluzione porta  un modesto allargamento della banda passante di Frequenza Intermedia). Anche altri difetti quali la intermodulazione o la modulazione crociata sono pressoché inesistenti. Il G4 / 220 è stato presentato sul Bollettino Tecnico Geloso n° 107 dell’estate 1968. La quotazione economica, allo stato attuale e in virtù della non facile reperibilità, è abbastanza alta per un ricevitore valvolare; ma trattandosi di un progetto della Nota Casa, oggetto di desiderio di molti collezionisti, peraltro ben progettato e ben costruito, caratteristiche queste che da sole ne giustificano il costo, è da considerarsi un prodotto ancora valido. Per dovere di cronaca, ricordo altresì che alcuni dettagli di modifica all’apparecchio, apportati dalla casa GELOSO successivamente alla pubblicazione sul Bollettino Tecnico Geloso n° 107, non sono contemplati nello schema elettrico originale. Sono comunque allegati a tale mia esposizione gli schemi elettrici del G4/220 sia della 1° serie sia della 2° serie.




PREMESSA

Nel lontano Novembre 1980 pubblicai su RR alcuni miglioramenti apportati all'esemplare in mio possesso, tra cui un filtro di BF per cercare di restringere un poco la banda passante, un Limitatore di Disturbi Impulsivi e la Demoltiplica Coassiale per la manopola di sintonia. Dopo qualche tempo decisi di rimuovere dal mio ricevitore quelle modifiche ritenute poco performanti per il prestigio dell’apparecchio, per riportarlo alle condizioni originarie, lasciando però sia la Demoltiplica Coassiale per la manopola di sintonia che il Limitatore di Disturbi Impulsivi, le quali, oltre a essere ininfluenti per l'estetica del ricevitore, sono decisamente utili giacché esso ne è sprovvisto. Ciò nonostante, stavo comunque studiando un sistema non invasivo per la ricezione delle trasmissioni in banda laterale, in quanto l’apparecchio era destinato, come tanti altri dell'epoca e di case costruttrici parimenti blasonate, alla ricezione del solo CW con la iniezione del BFO a mezzo di una piccola capacità sull’anodo del diodo rivelatore. Difatti, per poter ricevere i segnali in banda laterale, con siffatta realizzazione costruttiva, bisogna agire continuamente sui comandi  R.F. GAIN, sul PITCH e su quello A.F. GAIN, rendendo l’ascolto estremamente difficoltoso, per nulla pratico e, alla fine, anche faticoso per l'orecchio. In altri termini, al ricevitore necessitava urgentemente un rivelatore a prodotto che potesse decodificare decentemente le modulazioni SSB. A farmi decidere è stata l'insistenza dell’amico Domenico (IK8ESU), parimenti possessore di un ricevitore G4/220, che mi ha prestato tutta la collaborazione necessaria nello studio di una soddisfacente soluzione al problema, ma che fosse al medesimo tempo non invasiva. Abbiamo scartato l'ipotesi di realizzare il rivelatore a prodotto a transistor o con integrato, per non alterare la filosofia costruttiva del ricevitore con l'aggiunta di un'altra alimentazione a bassa tensione, come pure la sostituzione della valvola oscillatrice del BFO (ECC81/12AT7). Ma la soluzione al problema era invece proprio sotto gli occhi. Difatti, i tecnici GELOSO, sull’apparecchio in questione, per generare la portante per la rivelazione del CW hanno utilizzato un doppio triodo (ECC81/12AT7) per il BFO, utilizzandone solo una metà e lasciando libera l’altra metà. A questo punto mi sono deciso ad utilizzare l’altra metà disponibile come mixer (Rivelatore a Prodotto) del segnale prelevato in RF dall’uscita dell’ultimo trasformatore di media frequenza e del segnale in uscita dal BFO.  Quindi nessuna sostituzione di valvola, nessun foro nel telaio, ma solo pochi collegamenti sui restanti piedini liberi della ECC81/12AT7, secondo lo schema allegato. Pertanto, già forte dell'esperienza di modifica non invasiva praticata sul GELOSO G4/209http://air-radiorama.blogspot.it/2014/12/lunga-vita-al-geloso-g4209.html ,  ricevitore  per gamme radiantistiche, con risultati di ascolto in banda laterale molto soddisfacenti, mi sono deciso a tale operazione.

TEORIA e COSTRUZIONE.

Osservando lo schema elettrico con la modifica per la realizzazione del rivelatore a prodotto si può notare che il segnale a RF, proveniente dal pin n° 3 dell’ultimo trasformatore di frequenza intermedia (cod. 17826), va sia all’anodo della 6AL5 utilizzata per la rivelazione AM secondo la configurazione originale, sia, a mezzo condensatore da 150 pF circa, al centrale del trimmer da 1 MΩ di polarizzazione della griglia della metà inutilizzata della ECC81 (questo trimmer serve per regolare la giusta iniezione del segnale proveniente dalla FI). Alla stessa griglia del triodo (pin 7) va un condensatore da 1000 pF proveniente dal catodo dell’altra metà della ECC81 (pin 3) per la iniezione del segnale proveniente dal BFO.
In tal modo sulla griglia del triodo che utilizziamo quale mixer convergono sia il segnale di frequenza intermedia sia il segnale del BFO. I due segnali a RF mescolati in griglia si ritrovano, come risultante di battimento del rivelatore a prodotto, sull’anodo (pin 6), e di lì il segnale di differenza in bassa frequenza viene inviato al potenziometro di volume a mezzo condensatore da 4700 pF. Il catodo (pin 8) viene polarizzato con resistore da 1000 Ω, e l’anodo (pin 6) viene alimentato attraverso un resistore da 220 KΩ (circa 50V di alimentazione anodica). Il resistore di anodica da 220 KΩ può essre sostituito da un resistore da 470 KΩ nel caso si ritenesse eccessiva la amplificazione dei segnali in SSB rivelati, abbassando ulteriormente, in tal modo, la tensione di alimentazione anodica. La tensione di alimentazione anodica di tale triodo viene prelevata dall’interruttore posto sul pannello frontale dell’apparato indicante la inserzione del BFO. Infatti, su uno dei terminali dell’interruttore è presente la tensione di 150 V circa stabilizzata dal diodo a gas OA2. L’altro terminale dell’interruttore, una volta inserito, porta contemporaneamente l’alimentazione sia all’anodo della sezione triodo BFO, sia all’anodo della sezione triodo Rivelatore a Prodotto. Sull'altra sezione del medesimo interruttore bisogna, ovviamente, scollegare i fili dello strumento S-Meter saldandoli ai due capi che prima venivano cortocircuitati, per avere l'indicazione del segnale anche in SSB, laddove nella configurazione originale con il BFO inserito lo strumento non indicava nulla.

COSTRUZIONE

La prima operazione che consiglio è quella di togliere la manopola di sintonia, smontare l’asse della manopola completamente, ed al suo posto montare una demoltiplica coassiale (tipo Bulgin con rapporto 6:1) praticando i rispettivi fori di fissaggio della ghiera (Fig. 2).


Fig.2
Lasciare in sede la boccola di ottone che prima conteneva l'alberino con la cordina della sintonia (del diametro di 6 mm) e al posto suo montare uno spezzone di asse di potenziometro dello stesso diametro, da infilare tra la boccola e la demoltiplica, su cui avvolgere di nuovo tre giri della cordina che muove l'ago del quadrante delle frequenze, come montato in origine. Il risultato è una sintonia molto molto fine che consente di centrare agevolmente le stazioni in SSB e di avere una precisione di lettura sulla scala. Ovviamente, per scorrere tutta la sezione di frequenza occorreranno molti giri di manopola; io ho ovviato al problema inserendo sulla manopola originale una levetta-manovella come mostrato nelle foto.
Per chi avesse smarrito la boccola originale in ottone, al suo posto può utilizzare una boccola di un vecchio potenziometro fuori uso dopo averla smontata, preparata alla nuova funzione e fissata con il relativo dado dove era il vecchio asse-alberino (Fig.3 -Fig.4 - Fig.5).
Fig. 3
 
Fig. 4


Fig. 5         

Dopo aver preparato e completato il piccolissimo circuito stampato con i pochi componenti, che possono essere montati anche su un pezzo di millefori, (Fig.6a – Fig.6b)

Fig. 6a

Fig. 6b

lo si posiziona come illustrato in Fig. 7, fissandolo con una vite sul piano del telaio previa una piccola foratura da 3 mm, eventualmente da filettare.
                                                     Fig. 7                                                               
Fig. 8

Si provvede ai collegamenti elettrici come da schema allegato. Prima di tutto collegare anche il secondo filamento della ECC81 saldando con un pezzo di filo sottile il pin 5 con il pin 4 su cui termina già la tensione di 6,3 Vac. Il pin 6 dell’anodo della sezione triodo utilizzata per il rivelatore a prodotto della ECC81 viene collegato a mezzo di un condensatore da 4700 pF al piedino 4 della sezione oscillatrice del gruppo ove è già collegato il cavetto schermato proveniente dal rivelatore AM (Fig. 8).
  
Fig. 9

In tale punto, l’uscita della rivelazione AM e l’uscita del rivelatore a prodotto per la SSB andrebbero commutati alternativamente, a secondo dell’uso, a mezzo di un microrelè, ma sperimentalmente ho provato che tale commutazione può essere omessa in quanto le due funzioni, anche se collegate insieme, non incidono su un buono ascolto sia in AM, sia in SSB. La Fig.9 mostra la vista completa della modifica. L'alimentazione anodica sullo schedino, come detto va prelevata dal terminale del commutatore posto sul frontale del ricevitore che alimenta anche l’anodica della sezione triodo BFO. Quando tale commutatore è spento, viene interrotta l’alimentazione. Come spiegato prima, staccare i fili che su tale commutatore cortocircuitano lo strumento S’METER, e in tal maniera avremo la possibilità di leggere il segnale anche in SSB.

TARATURA

L’unica taratura da effettuare è quella di regolare il trimmer da 1 MΩ per il miglior ascolto qualitativo per la SSB, ma comunque, per esperienza, il cursore del trimmer va posizionato a circa ¾ della sua escursione.
In questa configurazione, miscelando i due segnali AM e SSB nella sezione inutilizzata della ECC81, si riceve la SSB in modo agevole tenendo il comando R.F. GAIN sempre al massimo e agendo solo sul comando PITCH per la centratura a causa della deriva dell'oscillatore del ricevitore.
Ma questa è un'altra storia ! In un secondo mio lavoro, che completerà il presente, descriverò come stabilizzare la deriva di frequenza dell’apparecchio nell’ascolto della SSB .
Nella speranza di aver espresso tutto quanto è utile a chi voglia praticare tale semplicissima modifica, auguro, come sempre un buon lavoro rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti .I valori definitivi dei componenti (Resistori e Condensatori) sono quelli indicati nello schema elettrico del rivelatore a prodotto, e, pertanto, non si devono tenere in alcun conto dei dati diversi che possono apparire su qualche foto allegata scattata in sede di realizzazione della modifica.

COMPONENTI

Resistori:
220 KΩ     1/2 W
1 KΩ         1/2 W
Trimmer:
1 MΩ        Verticale
Condensatori:
4,7 KpF     Poliestere  250V  (n° 2)
1000 pF     Ceramico a pasticca 70V
150 pF       Ceramico a pasticca 70V

                 
          73

Giuseppe I8SKG



    
Bollettino Tecnico Geloso n° 107  http://www.arimi.it/wp-content/Geloso/Bol107.pdf


SEGUE la seconda parte :  Ricevitore Vintage GELOSO G4/220: RIVELATORE  A PRODOTTO (Parte Seconda) di I8SKG

http://air-radiorama.blogspot.it/2016/10/ricevitore-vintage-geloso-g4220.html


Se vi interessa conoscere un po' di storia di questo ricevitore ecco il post adatto a cura di Ezio Di Chiaro, Ricevitore Vintage GELOSO G4/220 un pò di storia


Filtro per rimozione FM band (88-108 MHz)


RTL-SDR.COM   88-108 MHz Bandstop filter

Ciao, volevo mettervi al corrente del mio ultimo gadget acquistato, si tratta di un filtro per attenuare la presenza di segnali forti provenienti dalle stazioni broadcast in FM.
In effetti mi ero già costruito un filtro ma il risultato non era soddisfacente.  Quando ho visto la pubblicità di questo filtro di settimo ordine Chebyshev e il prezzo contenuto, non ho esitato e l'ho comperato.
Ho fatto qualche misura con SpectrumSpy e qualche test con SDR#,

Analisi Filtro con SpectrumSpy



FM Band senza filtro
FM Band con filtro

   
Che dire, mi sembra che funzioni bene, unico neo e la spedizione che avviene dalla Cina e ci vogliono i soliti 25-30  giorni prima che arrivi.
Per saperne di più:  http://www.rtl-sdr.com/rtl-sdr-com-broadcast-fm-band-stop-filter-88-108-mhz-reject-now-for-sale/


73 e buoni ascolti    Roberto.Zinelli@gmail.com