Suggerito da
Roberto IK0LRG Boatanchors Net
La
Geloso S.p.A.
Scrivere della Geloso non è affatto facile...Infatti la “nota
casa” di viale Brenta, Milano sta ai radioamatori come la Ferrari
sta agli appassionati di Formula 1.
Seppur brevemente, mi sento in dovere di scrivere qualche
informazione su questa importantissima azienda italiana.
La Geloso fu fondata nel 1931 dall'Ing. Giovanni Geloso e ben presto raggiunse un livello
tecnico invidiabile; produzione, ricerca, innovazione, efficienza, ampia rete
di assistenza, ottima qualità del lavoro. Da sola, in un contesto estremamente
più limitato e difficile delle “sorelle” americane, la Geloso divenne in pochi
anni la grande radio industria che tutti sappiamo. Per la Collins, la
Hallicrafters, la National e tutte le altre case americane era uno scherzo negi
anni '30 e '40 procurarsi i componenti necessari alla costruzione dei propri
apparecchi e venderli in un Paese ricco come gli USA. Lo stesso non si poteva
fare in Italia; causa l'autarchia prima, la guerra poi e la ricostruzione dopo,
unite alla naturale mancanza di materie prime, nel nostro Paese trovare
componenti elettronici non fu mai impresa facile. La Geloso non solo realizzava
ottimi apparati di ogni specie ma fu costretta a prodursi
in proprio la maggior parte della componentistica necessaria alla loro
costruzione – condensatori,
resistenze, bobine, trasformatori, altoparlanti, microfoni, chassis.
Per questo scopo, vennero approntati più stabilimenti per la produzione dei
diversi componenti, mentre la fabbrica principale rimaneva in Viale Brenta 29.
Con gli anni si misero in produzione anche semilavorati, come gruppi di
sintonia, convertitori, survultori ecc. La Geloso quindi potè affermarsi non
solo come casa costruttrice di una multitudine di apparecchi finiti, ma divenne
anche produttrice di una vasta gamma di componenti e scatole di montaggio. Le
così dette “parti staccate”
erano infatti acquistabili da chiunque fosse intenzionato a costruirsi la
propria radio ricevente o trasmittente, amplificatore, centralino - industria o
privato che fosse.
Ho iniziato quindi a ripristinare il circuito come nella versione MkIII,
mettendo anche a posto ciò che era stato manomesso.
Ecco in evidenza le differenze circuitali apportate con la versione MkIII e che ho provveduto a realizzare sul mio G4/216.
Ecco in evidenza le differenze circuitali apportate con la versione MkIII e che ho provveduto a realizzare sul mio G4/216.
Fabio Bonucci, IK0IXI
La storia del ricevitore Geloso G4-216 raccontata dai protagonisti" a cura di Ezio Di Chiaro
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