sabato 22 aprile 2017

Restauro del ricevitore Geloso G4/216 di Fabio Bonucci, IK0IXI


Suggerito da Roberto IK0LRG  Boatanchors Net


La Geloso S.p.A.

Scrivere della Geloso non è affatto facile...Infatti la “nota casa” di viale Brenta, Milano sta ai radioamatori come la Ferrari sta agli appassionati di Formula 1.
Seppur brevemente, mi sento in dovere di scrivere qualche informazione su questa importantissima azienda italiana.

La Geloso fu fondata nel 1931 dall'Ing. Giovanni Geloso e ben presto raggiunse un livello tecnico invidiabile; produzione, ricerca, innovazione, efficienza, ampia rete di assistenza, ottima qualità del lavoro. Da sola, in un contesto estremamente più limitato e difficile delle “sorelle” americane, la Geloso divenne in pochi anni la grande radio industria che tutti sappiamo. Per la Collins, la Hallicrafters, la National e tutte le altre case americane era uno scherzo negi anni '30 e '40 procurarsi i componenti necessari alla costruzione dei propri apparecchi e venderli in un Paese ricco come gli USA. Lo stesso non si poteva fare in Italia; causa l'autarchia prima, la guerra poi e la ricostruzione dopo, unite alla naturale mancanza di materie prime, nel nostro Paese trovare componenti elettronici non fu mai impresa facile. La Geloso non solo realizzava ottimi apparati di ogni specie ma fu costretta a prodursi in proprio la maggior parte della componentistica necessaria alla loro costruzione  condensatori, resistenze, bobine, trasformatori, altoparlanti, microfoni, chassis. Per questo scopo, vennero approntati più stabilimenti per la produzione dei diversi componenti, mentre la fabbrica principale rimaneva in Viale Brenta 29. Con gli anni si misero in produzione anche semilavorati, come gruppi di sintonia, convertitori, survultori ecc. La Geloso quindi potè affermarsi non solo come casa costruttrice di una multitudine di apparecchi finiti, ma divenne anche produttrice di una vasta gamma di componenti e scatole di montaggio. Le così dette “parti staccate” erano infatti acquistabili da chiunque fosse intenzionato a costruirsi la propria radio ricevente o trasmittente, amplificatore, centralino - industria o privato che fosse. 


Ho iniziato quindi a ripristinare il circuito come nella versione MkIII, mettendo anche a posto ciò che era stato manomesso. 
Ecco in evidenza le differenze circuitali apportate con la versione MkIII e che ho provveduto a realizzare sul mio G4/216.



Fabio Bonucci, IK0IXI



     

La storia del ricevitore Geloso G4-216 raccontata dai protagonisti" a cura  di Ezio Di Chiaro

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