martedì 6 febbraio 2018

ANTENNA WINDOM per bande broadcast di Alessandro Capra




Cos’è la Windom è noto. E’ antenna lunga ½ onda (sulla frequenza più bassa ove è calcolata) e alimentata “fuori centro” a circa 1/3 della sua lunghezza. In tal punto (nel mio progetto 36% della lunghezza) l’impedenza si aggira sui 300 ohm (valore nella pratica influenzato dalle condizioni di installazione). Quindi con un classico balun 6:1 riusciremo a portare l’impedenza ai 50 ohm di ingresso dei moderni ricevitori. Molti i motivi che suggeriscono la realizzazione di un’antenna windom.  

Analizziamone alcuni:

1. Ampia copertura di frequenze: si tratta di un’ottima antenna multibanda che copre lo spettro HF senza bobine di carico e/o trappole
2. Facilità costruttiva: se si utilizzano semplici accorgimenti si ottiene un’antenna efficiente e che dura nel tempo. Inoltre i materiali necessari per la costruzione sono di facile reperibilità ed economici.
3. Installazione semplice.

 Lo Schema.
I numerosi schemi che troviamo abitualmente in internet prevedono il calcolo dell’antenna sulle frequenze radioamatoriali. Ho impostato invece il calcolo per fare risuonare l’antenna su alcune frequenze broadcast (pur funzionando egregiamente, in ricezione, su tutte le HF e sulla parte più alta delle onde medie). L’antenna è stata calcolata sulla frequenza di 2,4 MHz (banda 120 mt). E’ la frequenza fondamentale. Il motivo? Le prime armoniche pari risuonano a 4,8 MHz (banda tropicale dei 60 metri), a 9,6 MHz (banda dei 31 metri) frequenze di sicuro interesse per il bcl.

La costruzione.
L’antenna è costruita con cavo elettrico sezione 2,5 mm. Vista la lunghezza ho optato per
scaricare il peso dell’antenna sul palo di sostegno. Anche il balun, è collegato al palo di sostegno e non è quindi soggetto alla tensione dei bracci laterali dell’antenna. Alle estremità dei bracci del dipolo si disporranno, come di consueto, due isolatori. Ho usato, per comodità, due pezzi di circa 15 cm di materiale isolante che viene venduto in barre da 1 metro (misura 15x15 mm) nei negozi di “fai date”. E’ molto resistente e si fora agevolmente con punta da ferro. Lo stesso materiale è utilizzato per il centrale che sostiene i due bracci del dipolo. Le viterie del balun sono in acciaio inox (viti, dadi e rondelle). Le misure non sono critiche: usate ciò che avete a disposizione. La costruzione del balun richiede alcune precauzioni se vogliamo un risultato eccellente. Consiglio un avvolgimento uniformemente distribuito sul toroide, contatti i più corti possibile verso il PL da pannello (uscita a 50 ohm) e capicorda stagnati. Alcune foto chiariranno meglio le scelte costruttive da me effettuate. Si tratta di una soluzione personale; chi desidera potrà installare l’antenna stesa orizzontalmente tra due sostegni eliminando, di conseguenza, il morsetto. Considerata la lunghezza, però, suggerirei l’utilizzo di un cavo di sezione maggiore.

Foto 1: l’isolatore centrale – con staffa di attacco al palo – e gli isolatori finali.

Foto 2: modalità di fissaggio dell’antenna all’isolatore finale.

Il Balun 6:1

La foto sotto riportata illustra soluzione da me adottata. La presa PL può essere sostituita con una presa a pannello BNC.

Foto 3: il contenitore


Lo schema del balun, tratto da un lavoro di IZ3MEG, e gli aspetti costruttivi. La scelta, anche questa volta, è caduta sul toroide Amidon FT 140/43 che assicura:
  • Dimensioni adeguate con possibilità di utilizzare avvolgimenti non molto sottili;
  • Valore AL che permette un minore numero di spire a vantaggio di una minore attenuazione;
  • Facile reperibilità. Per comodità ho utilizzato piattina rossa e nera (10 spire) ed un cavo di altro colore (5 spire) uniformemente distribuite sul toroide.
In pratica:

Centrale PL (uscita 50 ohm): inizio filo nero e fine filo rosso. 
Massa comune: inizio filo rosso + filo a braccio corto windom

NB: fine filo nero e inizio filo unipolare vanno solamente uniti ed isolati con nastro isolante o guaina termo restringente. Nessun altro contatto!!

Foto 4: il balun

Foto 5: ecco l’immagine del balun completato.

Come si può notare, l’assemblaggio prevede contatti brevi specie in uscita (centrale del PL). Le viti laterali, i dadi di fissaggio e le rondelle a cui andranno collegati i bracci della windom sono in acciaio inox. Piccole fascette in plastica fissano l’avvolgimento al toroide.
Se ben costruito il balun presenta un’ottima risposta su una gamma di frequenze molto ampia.
 Le misure del balun sono state effettuate con MFJ 259 e carico da 330 ohm.



La costruzione dell’antenna è conclusa. Per l’installazione ognuno troverà la soluzione più adatta in funzione anche dello spazio a disposizione. L’antenna può essere installata orizzontale o con una configurazione a V invertita senza particolari criticità. Si raccomanda, ove possibile, che il braccio più lungo sia steso linearmente. Date le dimensioni, sulle frequenze più alte l’antenna presenta una certa direttività e ciò è normale.

Foto 6: centrale e balun a lavoro concluso.

A chi desidera cimentarsi nell’autocostruzione auguro buon lavoro e buoni DX.

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