sabato 24 marzo 2018

“Filtro BF 5KHz” un’altra bella esperienza CON IL GELOSO G4/220

RICEVITORE GELOSO G4/220

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i Gianpietro Gozzi IK2VTU   
           
Dopo il primo post  Come migliorare  e prestazioni per l'ascolto della SSB  con il Geloso G4/220  2° Serie” , eccomi a raccontarvi un’altra mia esperienza sul ricevitore Geloso G4/220.

Tutto nacque dal mio tentativo di costruire un filtro a quarzi largo 5 kHz centrato a 1843 kHz, questo è il valore dei quarzi che ho trovato in commercio più vicino al valore di frequenza intermedia del ricevitore in oggetto, ovvero i noti 1900 kHz.
Viene prontamente in soccorso il caro amico Luca IW2NXP con una decina di quarzi da 1843 kHz nuovi e nella bustina antistatica ancora da aprire!
Nel frattempo avevo assemblato, su un quadratino di vetronite ramata, l’occorrente per fare le misure della capacità serie e parallelo dei quarzi, per poterle poi inserire nel praticissimo software di Iacopo Giangrandi che vi segnalo con entusiasmo: http://www.giangrandi.ch/electronics/crystalfilters/xtalfilters.shtml

Questo programma vi permette in pochissimo tempo di progettare dei filtri Ladder, ma soprattutto di verificare che le caratteristiche dei quarzi che avete a disposizione siano adeguate allo scopo…
Infatti ciò che si è appurato in sede di misura dei quarzi è che non erano idonei per la costruzione di un filtro da 5 kHz me nemmeno della metà della metà di 5 kHz. Durante la prima misurazione di un quarzo, l’occhio esperto di Luca aveva già notato un segnale generato molto basso che faceva presagire una resistenza interna del cristallo piuttosto alta e che a sua volta faceva presagire la realizzazione di un filtro con una forte attenuazione, il che non fa bene di suo e nemmeno con il migliore adattamento di impedenza.
La seconda cosa che fu notata è che le frequenze di risonanza serie e parallelo dei quarzi erano troppo vicine (distanza dell'ordine di 2KHz) cosicché inserendo i dati relativi nel programma del Giangrandi, la severa risposta fu che non era possibile realizzare un filtro della larghezza desiderata e come ho già accennato in precedenza, forse nemmeno di un quarto… Si sa che più si abbassa la frequenza più è facile incappare in questo inconveniente, tuttavia esistono degli ottimi filtri a quarzi centrati a 1400 kHz e larghi 6 kHz reperibili nel mercato del surplus, il che significa che esistono certamente dei quarzi con delle caratteristiche adatte a questa applicazione.
L’esperienza mi ha insegnato che è fondamentale poter misurare, se non si hanno parametri specifici e certi, i quarzi acquistati, e una volta misurata la capacità serie e parallelo inserire i dati in un software perfetto come quello di Giangrandi che ci permette di verificare in pochi minuti la fattibilità nonché il progetto vero e proprio. Non potendo dunque procedere per il motivo di cui sopra, il progetto è stato accantonato ma non è finita qui…

E  QUANDO LA VOLPE NON ARRIVA ALL’UVA…

Certo che se fossimo riusciti a costruire il filtro poi ci sarebbe stato il lavoro di centrare tutti i circuiti accordati delle medie frequenze sul centro del filtro preventivamente misurato ed “aggiustato” al meglio nella forma, poi serviva adattare in impedenza magari con l’ausilio di un paio di buffer a FET in ingresso e in uscita, facilmente si sarebbe verificato anche un incremento della difficoltà meccanica della sintonia ma ovviandovi prontamente con l’aggiunta di una demoltiplica, insomma…non proprio un passeggiata.
Eh eh, tutte scuse! In effetti con un po’ di rammarico ho rivisto le cose cercando almeno di migliorare l’ascolto, sempre un po’ troppo largo per i miei gusti.

UNA SOLUZIONE QUASI ALTERNATIVA

Alla fine lo scopo non era quello di trasformare un G4/220 in un RX di ultima generazione che sarebbe un accanimento davvero ingiustificato e vano ma semplicemente ascoltare in maniera più riposante eliminando quella parte “alta” di bassa frequenza inevitabilmente generata dalla larghezza di banda propria. La felice soluzione è stata quella di costruire un semplicissimo filtro “passa basso” in bassa frequenza da 5 kHz e mi sono affidato al noto programma RFSim99 ottenendo un risultato di tutto rispetto:

frequenza:  5 kHz     attenuazione:   -0.63 dB
frequenza:  6 kHz     attenuazione:   -8.54 dB
frequenza:  7 kHz     attenuazione:   -19 dB
frequenza:  10 kHz   attenuazione:   -36 dB


 

Curva di risposta



Il filtro, del quale allego lo schema, la foto e la curva di risposta, è progettato con impedenza ingresso e uscita di 3.2 Ohm, adatto quindi per essere collegato tra il trasformatore di uscita e l’altoparlante, volendolo progettare per l’ascolto in cuffia occorre  modificare il parametro dell’impedenza da 3.2 a 500 Ohm, realizzazione un po’ meno facile per la reperibilità delle induttanze dal valore piuttosto alto.


Schema

Grazie appunto all’impedenza molto bassa, questo filtro utilizza in tutto quattro piccole induttanze da 130 uH e quattro condensatori elettrolitici, i valori sono stati da me adattati in valori standard prestando molta attenzione al mantenimento della linearità e della pendenza, la qualità audio è veramente piacevole e perfettamente intellegibile sia in AM che in SSB.

Chi avverte la mancanza di un po’ di “frizzantino” oltre a rivolgersi alla propria cantina di fiducia può sempre utilizzare il controllo di tono HI.

Alla prossima!

    Giamp
     IK2VTU


Informazioni tecniche pubblicate sul Bollettino Tecnico Geloso n 107 del 1969

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