Fig 1: schermata di Sondemonitor |
Da quello che alcuni appassionati mi chiedono, forse conviene
fare qualche considerazione sul famigerato "burst killer".
Come
già detto, il burst killer è innanzitutto
un dispositivo di spegnimento della radiosonda, una volta raggiunta la quota di
scoppio del pallone; il dispositivo software è stato introdotto da Vaisala
sulle relativamente nuove RS41.
Fig 2: schermata di RS41 Tracker |
Il
BK permette di effettuare, sulla stessa frequenza, dei lanci ravvicinati nel
tempo, per scopi ed indagini particolari, cosa che con le radiosonde precedenti
sarebbe stata difficoltosa o impossibile, dato che il tempo di funzionamento
dipendeva esclusivamente dalla capacità e durata della batteria di
alimentazione. Infatti, in precedenza, nel caso di lanci “in parallelo” o
abbastanza ravvicinati nel tempo,
venivano utilizzate più frequenze di lavoro, per evitare interferenze.
Fig 3: schermata di RS41 Tracker |
Per i rilasci in “tandem” le frequenze sono
tuttora diverse, in modo da evitare l’interferenza co-canale e poter ricevere
in parallelo i dati, a scopo di analisi e confronto di apparati.
Nei rilasci multipli, ripetuti a breve termine
(ad esempio, una o due ore) per indagini particolari l’operatore era, prima,
costretto a cambiare frequenza ad ogni lancio. Poiché il profilo verticale
viene rilevato soltanto nella fase di ascesa (salvo che con le "drop-sonde"), l’uso del burst killer permette
di riutilizzare la stessa frequenza ad una distanza di tempo di circa 100
minuti, pari al tempo di salita fino alla quota di scoppio.
Detto
questo, analizziamo le schermate ottenute con due programmi: Sondemonitor ed RS41 Tracker di Diego, e cerchiamo di
spiegarne qualche parametro.
Sulla
prima immagine, relativa a Sondemonitor, non si fa menzione del “burst killer”.
Sulla seconda, relativa ad RS41 Tracker, nella finestra a sinistra vi si
trovano tutti i riferimenti al burst killer: Status, Time duration, Countdown, Poweroff
time; lo stato è “abilitato”, la durata
è “00” cioè intervento immediato, il
conto alla rovescia non è attivo, l’orario di spegnimento non è indicato in
quanto immediato. Ne risulta che il burst killer è inserito e lo spegnimento
allo scoppio è immediato.
Ora,
Vaisala ha accolto le richieste dei cacciatori di radiosonde ed ha predisposto
sempre il burst killer con valore iniziale “attivo” ma con un tempo di
intervento di otto ore e 30 minuti, più che sufficienti per la ricerca, nella
maggior parte dei casi, da parte dei cacciatori.
Con
le nuove forniture il Burst killer di Vaisala avrà questa predisposizione di
fabbrica, modificabile all’occorrenza dall’operatore addetto al rilascio della
radiosonda. Basta aspettare che si esaurisca lo stock di radiosonde a magazzino.
Qualche stazione aerologia è già passata al nuovo stock, qualcun’altra
inserisce le nuove RS intercalandole con le vecchie, magari per effettuare
delle prove in vista dei rilasci sistematici con il nuovo assetto.
In
conclusione, con i nuovi stock il burst killer sarà sempre attivo (enabled) come
predisposizione di fabbrica ma si potrà cambiare la sua durata. Da verifiche da
noi effettuate il ritardo di spegnimento è oltremodo preciso (8H30 come default)
e presto sarà inserito in modo sistematico sulle RS di nuova produzione.
Con Sondemonitor possiamo seguire la sonda come fatto finora.
Con
RS41 Tracker è possibile seguire la radiosonda fino allo scoppio e sapere preventivamente se essa è dotata di BK attivo o meno; se il burst
killer è “lungo” è possibile la caccia sia in modalità “Bio” (solo RDF) che con
GPS.
Achille De Santis - tecnatronATgmail.com
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