Progetto Radio
Italia...
ci avviciniamo sempre di più ...
ecco le due più importanti vallate genovesi a servizio dei marinai
tratto dal sito del Comune di Genova
Dal basso medioevo e fino al 1960 erano presenti in zona porto i “cadrai”, parola derivante probabilmente dall’inglese “to caterer” procacciare cibo.
I ristoratori più creativi avevano trovato una nuova e interessante fonte di guadagno con l’impiego di “cadrai“: inviavano i loro dipendenti, appunto i “cadrai” su chiatte o gozzi che dovevano accostarsi ai bastimenti appena giunti e ancorati alla fonda, per vendere, ai marinai affamati e stanchi per i viaggi interminabili, vivande e vino, ma più che altro scodelle con il tipico minestrone alla genovese ancora caldo e fumante, che, da grossi paioli di rame, veniva versato in scodelle poggiate su cestini di paglia poi issati sulla nave.
Nel porto era frequente, non appena i grossi bastimenti attraccavano, sentire urlare “Cadrai, cadrai, gh’emmo ‘n minestron”. I cadrai fornivano minestrone ma anche altre specialità genovesi: stokke, fugassa, torte savuie, fainâ, caffè e quarche bottiggia de gianco de Connâ.
Naturalmente i cadrai portavano da mangiare anche ai lavoranti stabili del porto che non potevano perdere tempo e scendere al molo per il pasto.
Dal 1895 al 1900, periodo di maggior fulgore dell'attività, risulta la presenza di circa 40 chiatte e gozzi da “cadrai” .Fin dall'antichità come direbbe ora venivano prodotte verdure a km 0
La situazione nelle valli è cambiata
nel 1920 Molassana era così
stessa fotografia (altra agolazione) anno 2017
Molassana e meteo
Nel 1920 se il Bisagno faceva capricci allagava campi danneggiava le cantine delle due case al massimo poteva travolgere qualche persona ...
Nel 2018 purtroppo distrugge case uccide molte persone.
Questo non è un torrente ma ma la "crêuza" (la salita) sotto casa ... durante una recente alluvione.
e questo è il dopo ...
Ognuno deve fare la propria parte
L' A.R.P.A.L. emette gli avvisi www.arpal.it
Il Sindaco comunica alla cittadinanza www.comune.genova.it/Meteo
E noi radioamatori???
Nel volontariato di Protezione Civile esistono alcune realtà associative che si dedicano in modo professionale ed esclusivo al settore telecomunicazioni.
Possiamo di seguito elencare quelle più rappresentative a livello nazionale:
A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani, C.I.S.A.R. Centro Italiano Sperimentazioni ed Attività Radiantistiche, R.N.R.E. Raggruppamento Nazionale Radiocomunicazioni Emergenza, F.I.R.-CB Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen’s Band, A.R.F.I Associazione Radioamatori Finanzieri Italiani.
Tutte queste associazioni si occupano, in vari modi, di radio-comunicazioni in emergenza ovvero provvedono, in caso di calamità, a garantire le comunicazioni tra le varie componenti della Protezione Civile con sistemi in grado di sostituirsi a quelli eventualmente andati in avaria (telefoni fissi e reti cellulari).
Successivamente al ripristino delle normali reti di comunicazione, queste associazioni mantengono attivo uno o più canali di back-up ovvero di comunicazioni alternative nel caso si dovesse ripresentare un problema di interruzione alle infrastrutture civili.
E’ un settore di intervento molto importante e delicato perché la comunicazione è l’asse portante delle operazioni di soccorso.
Quello che facciamo noi del Bisagno:
Con cadenza periodica facciamo delle prove radio SOLO PER I RADIOAMATORI con il nominativo !
- rapporto radio;
- luogo di transito.
Pertanto ci diamo un appuntamento in FM con radio portatile alla frequenza convenzionale di 145.425
Il range di copertura delle stazioni radio non è un elemento fisso, ma dipende da un certo numero di fattori quali:
- La frequenza del segnale in uso;
- La potenza del trasmettitore;
- La dimensione del trasmettitore;
- Le condizioni geografiche;
- L'antenna
- le condizioni atmosferiche e del sole in un certo istante (radiopropagazione).
beta70 (gestito da IZ1FUM)
Le motivazioni
Pur esistendo ponti radio nella vallata a nostro avviso è utile creare una Rete di radioamatori che si contattano con "regolarità" proprio sul territorio ed abbiano un'osservazione diretta in loco !
E si sentano in diretta per comunicare agli altri criticità che poi verranno inoltrate da chi può materialmente alle forze dell'ordine ed agli organi preposti al soccorso.
Non so voi ma quando c'è Buriana meglio averci una radio autoalimentata in mano!!!
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