Di Elvira Simoncini IV3FSG
Non so come era nata l’idea, ma un giorno il mio amico
Alfredo mi ha scritto una email dicendomi: andiamo a Zanzibar a portare aiuti
al nuovo Italia Day Hospital, vieni con noi?
Amo l’Africa e l’Africa mi ha adottato, come potevo
dire di no?
Il gruppo era formato da radioamatori che
avrebbero unito l’attività radio all’aspetto umanitario, promuovendo una
sottoscrizione a favore di questo ospedale, sorto grazie all’impegno del
presidente Palumbo da anni residente a Zanzibar e proprietario di alcuni
resort.
Per Zanzibar questo ospedale, dove l’assistenza
medica è un problema grave, è stato un regalo meraviglioso.
Però, perché funzioni occorrono anche personale e apparecchiature.
Al momento ci lavorano fissi un medico zanzibarino e due infermiere. Il dottor
Antonio Amoruso, medico calabrese in pensione viene qui spesso mettendosi
a disposizione della gente del posto.
Un radioamatore svizzero, Fulvio che si è subito unito
a noi, ha curato con grande bravura il sito su qrz.com facendo così
moltiplicare le adesioni all’aiuto della spedizione-missione.
Una volta definito il gruppo, formato da Fulvio,
Stefano, Lana, Leopoldo, Ampelio, Alfredo, Simone e dalla sottoscritta, prese
le ultime decisioni, ci siamo dati appuntamento a Fiumicino per dare inizio
a questa che si è poi dimostrata una straordinaria esperienza.
A Zanzibar eravamo alloggiati in un resort su
una spiaggia bianchissima con sabbia fine come cipria, tra Masai dai vestiti
rossi e le verdi palme altissime: faceva da sfondo un cielo dai colori
cangianti come il mare.
Forse, sono stati i ragazzi Masai a rendere speciale
la permanenza sull’isola, gentili, disponibili, bellissimi con le loro
acconciature, pronti a dare sempre un aiuto, forse l’entusiasmo che si leggeva
sui nostri volti, forse l’amore che ognuno di noi ha subito sentito verso quei
fratelli così semplici e così pronti al sorriso.
Appena giunti, il nostro primo pensiero è andato alla
collocazione delle stazioni radio e delle relative antenne, in questa
fase, i ragazzi addetti al giardino sono stati bravissimi e si sono arrampicati
con abilità sulle palme per sistemare i dipolo. Alla fine abbiamo
allestito quattro stazioni radio attive su tutte le gamme e modi
operativi, la risposta del mondo degli OM è stata entusiasmante e di questo
ringrazio tutti coloro che ancora una volta hanno accolto la dxpedition
con interesse, affetto e stima.
La fortuna ha voluto che il giorno del nostro arrivo,
il presidente Palumbo si trovasse presso il nostro resort, così ho fatto la sua
conoscenza e preso accordi per la visita all’ambulatorio alla quale avrebbe
voluto partecipare anche qualcuno in rappresentanza del consolato italiano.
L’Italia Day Hospital si trova in una area rurale nel
centro dell’isola, per arrivarci abbiamo attraversato piccoli villaggi
lungo la strada che attraversa Zanzibar per poi inoltrarci, percorrendo alcuni
chilometri di strada sterrata, in una zona tra alberi e vegetazione in fiore.
Erano le sette del mattino quando siamo giunti a destinazione e ancora
non c’era nessuno, ma eravamo osservati da alcune donne incuriosite
nel vedere tanti “bianchi”. Subito, è arrivata anche l’assistente
del dottore che ci ha ricevuto con un bel sorriso e ci ha mostrato le
varie sale: medicina generale, dentista, infermeria, sala d’attesa, sala per
donne in stato interessante, ecc. La struttura, resta aperta ogni giorno
dalle 7,30 del mattino fino alla sera, ed è a disposizione gratuitamente
per la gente della zona: una vera fortuna poiché l’ospedale è distante parecchi
chilometri.
Durante il nostro soggiorno sull’isola, abbiamo
visitato una bella scuola frequentata da numerosi alunni, portando un nostro
contributo di vario materiale scolastico e altro.
L’ambulatorio ha ancora bisogno del nostro e del
vostro aiuto e quanto abbiamo dato sarà solo l’inizio di una collaborazione che
ci avvicina a chi ha bisogno di cure dandoci la gioia di sapere che siamo stati
utili.
Ora, siamo rientrati in Italia, soddisfatti di questa
esperienza che ha saputo fare un felice mix di radio,vacanza e sostegno
umanitario, facendoci passare giorni a contatto con la natura e con nuovi
amici, in un clima di spensierata allegria e solidarietà.
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno
collaborato e contribuito alla riuscita di questa iniziativa!
http://volontariafrica.wordpress.com/2014/02/15/hakuna-matata/
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