giovedì 10 dicembre 2015

Un grande amico CLAUDIO GILARDENGHI ad Alessandria - La Cittadella - con il suo museo della Radio in collaborazione con il FAI Vale veramente una visita










































Alessandria
Un tesoro scoperto in Cittadella :
Se vi dicessimo che nella nostra fortezza si cela un’esposizione piccola ma dalle grandi potenzialità, corteggiata da altre città, esclusiva nel suo genere, allestita con esperimenti e attività interattive ormai rarissimi al mondo ci credereste?
ALESSANDRIA
Fra gli spazi temporaneamente assegnati nella fortezza che attendono di conoscere il proprio futuro ce n’è uno speciale e quasi totalmente
sconosciuto: a gestirlo è il signor Claudio che, con i suoi esperimenti artigianali, ricostruiti a partire da materiali d’epoca e progetti originali, fa rivivere la storia della comunicazione da Galvani a Marconi. Un esempio di passione e dedizione straordinari che attendono solamente di
essere valorizzati.
Il signor Claudio Gilardenghi ha cominciato a dar vita alla sua passione, decine di anni fa, riempiendo le stanze della sua casa, una alla volta. Fornaio di professione, ha sfruttato le
sue capacità manuali per dar libero sfogo ai suoi interessi più autentici, quelli legati agli esordi delle
comunicazioni senza fili, da quando Galvani e Volta cominciarono i rispettivi esperimenti sulla
conduzione di elettricità. “Per capire il mondo di oggi, dai telefoni ad internet, può essere molto
interessante conoscere come tutto questo è iniziato, dalla fine del ‘700 in poi”. E lui ha deciso non
solamente di mostrarlo, ma anche di farlo rivivere, utilizzando per quanto possibile gli stessi materiali e le tecniche costruttive originali. Anzi, a chi transita dalle stanze che per ora gli sono state messe a
disposizione dal Fai, il signor Claudio fa sperimentare attivamente una serie di scoperte scientifiche
fondamentali per il mondo come lo conosciamo oggi, con un’attenzione speciale dedicata a Guglielmo Marconi, il suo inventore preferito.
Sembra di entrare nella bottega di un prestigiatore,fra piccole e grandi scosse elettriche che si sprigionano sotto i nostri occhi, coppette da yogurt che volano in aria o vengono attratte per mostrare i principi delle diverse cariche elettriche,comunicazioni radio captate con strumenti rudimentali e incredibili, diorama, modellini interattivi.
In qualche caso c’è voluto più di un anno per ricreare e far funzionare gli esperimenti, con un’attività di perfezionamento, limatura e costante ricerca dei risultati sperati che poco ha da invidiare a chi per
primo quegli stessi esperimenti li creò. La visita che offre è accompagnata da un racconto dettagliato e ricco di di aneddoti storici, particolari, spiegazioni tecniche alla portata di tutti. La sua attività, pur sconosciuta ai più, compresa la grandissima maggioranza degli alessandrini, non è però passata inosservata ad alcuni dirigenti Rai e a esponenti politici di altre città, pronti a offrire spazi e risorse perché il signor Claudio trasferisca la sua mostra altrove, con la prospettiva di farla crescere e di ottenere la valorizzazione che merita. All'estero ne avrebbero probabilmente già fatto un museo di tutto rispetto, capace di stregare i turisti e di mantenersi da solo 6/12/2015 Un tesoro scoperto in Cittadella AlessandriaNews
http://www.alessandrianews.it/lospazio/untesoroscopertocittadella77336_p.html 2/2
grazie a un biglietto d’ingresso più che giustificato. Qui da noi invece l’entrata è a offerta, e si viene a
conoscenza di queste stanze e del loro strabiliante contenuto grazie al passaparola, come opportunità
opzionale da fruire al termine delle visite guidate in Cittadella.
La speranza è che la città trovi il modo di valorizzare questo piccolo tesoro misconosciuto,
offrendogli la dignità che merita e l’occasione di crescere ancora, perché il signor Claudio non ha
intenzione di fermarsi: “ho ancora molti progetti. Sto assemblando un’esposizione di radio d’epoca che mostri tutte le evoluzioni che hanno portato alla comunicazione come la conosciamo oggi, e vorrei installare un radar in Cittadella per mostrare il suo funzionamento ai visitatori. Ho già praticamente tutti i pezzi che mi servono”. Fra i suoi sogni c’è ovviamente quello di dare continuità a questo piccolo spazio, trovando qualche giovane alessandrino capace di accendersi con la sua stessa scintilla di passione, al quale insegnare tutto ciò che ha imparato e che possa portare avanti le sue attività in futuro:
“la mia paura più grande è che con il tempo le attività che mi sono costate anni e anni per essere allestite possano venire accantonate, e il materiale finisca in qualche discarica o in qualche vecchio magazzino.
In Italia, e forse nel mondo, le riproduzioni di esperimento di questo tipo, aperte al pubblico e allestite con materiali d’epoca, si conteranno forse sulle dita di due mani”.
La punta di diamante della mostra attualmente è una riproduzione delle ultime ore del Titanic, con una copia della cabina progettata da Marconi in grado di far rivivere attraverso un manichino animato e un lavoro d'ingegneria straordinario tutte le attività di comunicazione intraprese prima e dopo l’impatto con l’iceberg. Una sincronia incredibile realizzata senza l’ausilio di circuiti stampati ma solo con un’opera meticolosa di arrangiamenti meccanici,impulsi elettrici e pazienza, capace di attirare su di sé l’attenzione di più di un docente universitario. “Mi è nata l’idea quando sono entrato in possesso di un vecchio motore, poi ho aggiunto tutti i diversi livello mano a mano. Perfino le lampadine utilizzate sono d’epoca. C’è l’acqua che sale dall'oblò, l’iceberg che si avvicina ed è possibile seguire passo passo le attività della cabina, così da comprendere come avvenivano allora le comunicazioni fra una nave in mezzo al mare e le eventuali unità di soccorso”.
Non c’è solo Marconi però in bella mostra, ma anche, per esempio, esperimenti di Nikola Tesla con
scosse elettriche visibili di grande effetto (presto verrà costruita una gabbia di Faraday intorno alla
struttura, per ora disattivata ma già perfettamente funzionante). “Dovrà arrivare almeno a un milione di volt!” promette Claudio.
Chissà quanti tesori ci sono sepolti ad Alessandria, che attendono solo un piccolo sforzo per
essere valorizzati e che, con il giusto supporto, possono dare speranza e prestigio alla nostra città. Il
signor Claudio attende solitamente tutti i curiosi al termine delle visite guidate che si svolgono in
Cittadella nei finesettimana. Chiedete di lui: basta seguire la X sulla nostra mappa del tesoro.
15/12/2014
Marco Madonia marco.
madonia@alessandrianews.it

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