Achille
De Santis IW0BWZ
Considerata la
difficoltà riscontrata da qualcuno nel comprendere ed usare correttamente
alcune unità di uso corrente mi permetto di condensare, in queste brevi note,
il significato pratico di alcune di esse. Peraltro, ho riscontrato che spesso
anche i commercianti fanno gli stessi errori.
La capacità è la proprietà
caratteristica di una batteria di immagazzinare e di rilasciare una data
quantità di carica elettrica.
La capacità dipende fortemente dalla velocità di scarica e dalla temperatura,
in particolare, si ottiene una riduzione di capacità a forti regimi di scarica
e a basse temperature.
CAPACITÀ Effettiva di scarica Cm
La capacità di scarica Cm indica la carica che si può erogare in m ore prima di raggiungere la tensione di fine scarica (10.50 V per un accumulatore di tensione nominale di 12 volt). Rappresenta la capacità equivalente di scarica, a quel regime specifico (m ore; normalmente m= 5, 20, 100 ore).
La capacità di scarica Cm indica la carica che si può erogare in m ore prima di raggiungere la tensione di fine scarica (10.50 V per un accumulatore di tensione nominale di 12 volt). Rappresenta la capacità equivalente di scarica, a quel regime specifico (m ore; normalmente m= 5, 20, 100 ore).
Ciò significa che aumentando la corrente di scarica si diminuisce il tempo di scarica e anche la capacità effettiva di scarica dell'accumulatore (quando nominalmente dovrebbe essere costante).
AMPERORA (Ah)
L'amperora è la misura della
quantità di carica elettrica calcolata come prodotto (integrale) della corrente
per il tempo. Allora, essendo una “carica elettrica”, si potrebbe
esprimere anche in coulomb (leggi “culomb”), come stabilisce anche il
sistema internazionale di misura MKSA.
Al tecnico generalmente non interessa
la quantità di carica espressa in coulomb
immagazzinata in un accumulatore ma, piuttosto, egli è interessato a
conoscere una grandezza “globale” da cui si possa dedurre facilmente il tempo
di funzionamento.
Considerando grandezze costanti
I=Q/t , da
cui Q=I*t oppure
t= Q/I; (1)
dove Q, I, t, sono, rispettivamente, la quantità di carica, la corrente, il tempo.
Allora, 1 Ah (leggi: amperora) rappresenta la carica trasportata dalla corrente di un
ampere in un’ora, cioè: 1Ah = 1A * 1h [v. nota 1].
Abbiamo a disposizione un accumulatore da 12V/4A/7Ah;
qual è il significato dei valori?
Risposta:
V= 12 volt; tensione
nominale (F.E.M.);
I = 4 A; corrente
massima (Imax);
Cn= 7 Ah; capacità nominale di carica dell'accumulatore (Q).
Esempio 1.
Abbiamo a disposizione l'accumulatore da 12V/4A/7Ah visto
prima, che deve alimentare un carico costante da 12V/1A; che autonomia avrà
quella batteria? E' adatta?
La corrente richiesta è minore di
quella massima > OK!
Dalla formula (1), con Q=C,
risulta:
t= C/I = 7Ah/1A= 7
ore. L'accumulatore è adatto e l'autonomia sarà di 7 ore.
Esempio 2
Vogliamo usare la stessa batteria per pilotare un TRX da 2,5
Watt in trasmissione, con corrente di 200mA in ricezione, per una giornata campale di 8 ore. La stessa batteria è adatta all'uso per il nostro field-day?
Corrente di trasmissione Itx =
Ptx/V = 2,5 watt/ 12 V = 0,208 A
Corrente di ricezione Irx = 200mA
Corrente di ricezione Irx = 200mA
Possiamo ritenere uguali le correnti di TX ed RX;
Allora:
La corrente richiesta è (molto) minore di quella massima 200
mA<< 4A!
Il tempo di scarica sarà allora calcolabile con la capacità nominale Cn (Scarica lenta).
t= Cn/I = 7Ah / 0.208 A= 33,65 ore
t= Cn/I = 7Ah / 0.208 A= 33,65 ore
La carica supera abbondantemente la scarica; infatti, per 8 ore di
funzionamento si avrà un consumo
Q= 0.208 A * 8 ore = 1,664 Ah, pari a circa un quarto della
massima carica dell'accumulatore.
RESISTENZA
INTERNA
Oltre alla f.e.m., un parametro molto importante è la resistenza
interna Ri della batteria. Il valore della resistenza interna dipende dal tipo di
accumulatore e dalle dimensioni dell’elemento. Allo stato carico la resistenza
interna, misurata in Ohm, è circa 0,015/(C5) fino a 0,025/(C5), a seconda del tipo di batteria .
Vi domanderete cosa sia il parametro C5.
C5 è una capacita' riferita ad un tempo di scarica di 5 ore.
Vedi esempi della nota 2 al fondo.
Durante la scarica la resistenza aumenta, dapprima lentamente, poi più rapidamente, raggiungendo, a fine scarica, circa il doppio del valore iniziale. Alle basse temperature la resistenza è maggiore. Se aumenta la temperatura della soluzione, la f.e.m. aumenta leggermente, mentre la resistenza interna diminuisce.
Vi domanderete cosa sia il parametro C5.
C5 è una capacita' riferita ad un tempo di scarica di 5 ore.
Vedi esempi della nota 2 al fondo.
Durante la scarica la resistenza aumenta, dapprima lentamente, poi più rapidamente, raggiungendo, a fine scarica, circa il doppio del valore iniziale. Alle basse temperature la resistenza è maggiore. Se aumenta la temperatura della soluzione, la f.e.m. aumenta leggermente, mentre la resistenza interna diminuisce.
COLLEGAMENTO
DI ACCUMULATORI IN SERIE / PARALLELO
Consideriamo n elementi tutti uguali, con uguali f.e.m.
pari ad E, resistenze interne Ri, e regimi di scarica.
· Collegamento in serie
Il sistema equivale ad un unico generatore che sviluppa la f.e.m.
Etot=
n*E ed ha resistenza interna n*Ri
Rs
= n*Ri
La capacità della
serie è uguale a quella di un solo elemento, perché gli elementi sono percorsi
tutti dalla stessa corrente: la scarica avviene per tutti contemporaneamente,
come se ciascuno erogasse da solo la sua corrente. Per questo motivo gli
elementi in serie devono avere tutti la stessa capacità.
Nel collegamento in serie La resistenza
interna aumenta all'aumentare del numero di elementi.
· Collegamento in
parallelo
Il sistema
equivale ad un unico generatore che sviluppa la f.e.m. E, pari a quella di un
elemento, ed ha resistenza interna
Rp
= Ri/n.
La capacità del
parallelo è n volte quella di un singolo elemento, perché ogni elemento
eroga contemporaneamente agli altri la sua corrente, e tutte le correnti si
sommano nella resistenza di carico durante il tempo di scarica di ciascun
elemento.
Nel collegamento in parallelo La resistenza
interna diminuisce all'aumentare del numero di elementi.
· Collegamento misto serie-parallelo
Con questo tipo di configurazione si
riesce a compensare i vari parametri, ottenendo le tensioni desiderate, le giuste
correnti di scarica ed una bassa resistenza interna, che determina una bassa
caduta di tensione a carico.
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note
1) 1Ah = I * t= 1A * 3600s = 3600 coulomb
Conclusione
Leggendo i "dati di targa" dell'accumulatore si può avere una indicazione precisa delle sue caratteristiche di durata di scarica; se volete essere sicuri di non rimanere senza energia, durante il ciclo di servizio, usate sempre l'accumulatore secondo i criteri esposti; ne otterrete tre vantaggi:
- Erogazione della carica massima,
- assenza di fuori-servizio,
- lunga vita per l'accumulatore.
note
1) 1Ah = I * t= 1A * 3600s = 3600 coulomb
il coulomb è l’unità di carica elettrica del sistema internazionale di misura.
L'amperora è l'unità di misura tecnica per la carica elettrica.
In pratica: 1Ah = 3600 coulomb; oppure 1 coulomb = 0,0002778 Ah
Ecco uno dei motivi per usare l'amperora e non il coulomb, poiché quest'ultima sarebbe una unità troppo piccola.
Il secondo motivo è di ordine pratico: si ricavano presto i valori di corrente, in Ampère, e di tempo, in ore.
2) Nel caso di una batteria con C20 = 100Ah, la corrente che si può erogare per 20 ore prima di scendere a 10.50 V è di 5 Ampere (5A x 20h = 100 Ah).
Può capitare che la capacità non venga espressa come C20 ma come C5 cioè su cinque ore; in questo caso occorre tenere presente che i due valori non sono direttamente confrontabili; infatti la stessa batteria può avere un valore di C20 pari a 90 Ah ed un valore di C5 di 70 Ah. Ciò significa che aumentando la corrente di scarica si diminuisce la capacità effettiva dell'accumulatore.
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