Eccoci al nostro appuntamento con il nominativo speciale II1ASGE!
A.R.I. -
Associazione Radioamatori Italiani
Sezione di Genova
Salita Carbonara 65b - 16125 Genova
Indirizzo Postale: Ufficio Postale Centro Casella Postale 1117 -
16121 Genova Italy
) Tel./Fax. 010 255158 * Posta elettronica: arigenova@arigenova.it
*****
indice il seguente "AWARD" internazionale “anno 2019”
2^ diploma: “Acquedotto storico di Genova nella Val Bisagno”
2^ diplöma: do antîgo condûto da Valàdda do Bezàgno
2^ award: Genova's old aqueduct in Bisagno
Valley
Lo scopo
dell’iniziativa è quello di incentivare l’attività radioamatoriale e divulgare
l’immagine storica di un antico manufatto idraulico all'avanguardia.
Data di
svolgimento:
20 e 21 luglio 2019.
Luogo della manifestazione
Sul ponte sifone sul Geirato
(acquedotto storico di Genova) ci saranno i radioamatori della sezione ARI di
Genova.
L'associazione "C.R.C. Sertoli onlus" ha accettato di
ospitare radio e radioamatori della sezione ARI di Genova nei suoi locali per
svolgere attività radio. I radioamatori daranno agli interessati informazioni e
delucidazioni sull'attività svolta al fine di far comprendere alla cittadinanza
l'importanza di un hobby sano e socialmente utile come quello radioamatoriale.
I radioamatori saranno presenti in
località Casa dei Filtri per tutto il 3^ weekend di luglio (20 e 21 luglio
2019) .
Il luogo dell’evento è facilmente raggiungibile sia con mezzi pubblici che privati, c’è la possibilità di riparo in caso di pioggia, la fruibilità della postazione radio è stata studiata per dare la possibilità di trasmettere anche a persone con ridotta capacità motoria.
Questo nominativo,
ideato da Gabriele IZ1PKR nel 2017 è un “nome collettivo” che
possono utilizzare i radioamatori autorizzati (patentati) per il periodo della
manifestazione:
II (Italia) (la seconda I indica il nominativo
speciale temporaneo)
1 (zona del codice avviamento postale
della nostra zona)
A (acquedotto)
S (storico)
GE (Genova)
Ed autorizzato
dal Mise
la QSL cartacea NON VALIDA AI FINI DEL DIPLOMA!
A beneficio dei non addetti ai lavori le QSL
sono essenzialmente delle cartoline illustrate.
E' la cortesia finale del collegamento in
radio, come conferma dello stesso.
Le QSL indicano:
- nominativo della stazione (il nostro nome e
cognome radiofonico);
- il nome di battesimo dell'operatore;
- la località da dove si trasmette (in questo
caso il Ponte Geirato);
- la data e l'ora UTC (il fuso orario di
riferimento da cui sono calcolati tutti gli altri orari del mondo usato anche
in aeronautica dai piloti ecc.).
Come dicono i colleghi radioamatori
americani “QSO/DX take a short time the QSL is forever” pertanto rimane per il
radio-appassionato un ricordo che
conserverà gelosamente per molti anni (tutta la vita).
La QSL delle
scorse manifestazioni:
|
Negli anni scorsi abbiamo mandato questa cartolina in
giro per l'Italia e per il mondo in particolare abbiamo raggiunto, oltre quasi
tutte le regioni italiane, anche:
Austria, Inghilterra, Francia, Germania,
Ungheria, Belgio, Turchia, Emirati Arabi, Indonesia, Bulgaria, Montenegro, Croazia
Spagna, USA, Inghilterra, Creta, Repubblica Ceca, Danimarca, Latvia, Olanda,
Lituania, Polonia, Romania, Russia, Scozia, Serbia Kaliningrad, Ungheria, Irlanda, Galles e
Svizzera.
- nel 2016 sono partite dall'ARI n. 145 QSL con la foto del nostro acquedotto,
- nel 2017 ne abbiamo inviate n. 1.726 QSL!
Atteso l’assioma che il collegamento radio
(QSO) dura poco tempo mentre la QSL è una cartolina stampata dura per sempre!
Adesso in molte parti del mondo arriva un pezzetto del
nostro acquedotto !
Vi rimando ai link sopraindicati per guardare
le foto e ne metto qualcuna b/n della scorsa attività:
primo diploma II1ASGE
anche quest'anno prepareremo una QSL cartacea!
Tuttavia, visti
i tempi d’attesa del “bureao” … (vgs foto ironica)
Conteggio con il
“sistema di Conferma eQSL"èè(requisito essenziale per il diploma)
Novità di quest'edizione: La sezione ARI di Genova è iscritta e carica regolarmente il
proprio LOG sul sito “eQSL”
http://www.eqsl.cc/ (l’iscrizione è
gratuita e l’ accesso è intuitivo).
Per avvalorare i punti la YL,
l'OM e l'SWL dovranno allegare semplicemente le eQSL ricevute e scaricate in
formato jpg.
Saranno esclusivamente valide
le QSL ricevute, nel periodo temporale del diploma, dalle stazioni Jolly, dalle
stazioni “accreditate” e quelle dei soci della sezione A.R.I. di Genova.
CLASSIFICA
A fine manifestazione verrà
istituita una pagina riportante le classifiche generali (http://www.II1ASGE_classifica.html):
Categoria
“RADIOAMATORI” calassifiche:
a)
radioamatrici YL “cacciattrici” misto;
b) radioamatori
OM “cacciatori” misto;
c)
radioamatori (OM o YL) “cacciatori” in fonia;
d) radioamatori
(OM o YL) “cacciatori”
in cw;
e)
radioamatori (OM o YL) “cacciatori” modi digitali;
f)
radioamatori (OM o YL) “attivatori”.
Categoria “SHORT WAVE LISTENERS”
g)
SWL
Il primo classificato avrà un’attestazione, riportante il
risultato conseguito, e gli verrà spedito il:
-
Diploma (formato PDF gratuito)
Tutti i diplomi saranno
controfirmati dal presidente della sezione A.R.I. di Genova, Carlo IK1QHU,
e verranno menzionati su Radiorivista e nei diversi siti web in uso alla
sezione.
Caratteristiche
tecniche del Ponte Sifone.
Il ponte sifone sul Geirato è lungo 693 metri ed è composto da 22 arcate. Il dislivello è di quasi 50 metri.
Notizie storiche
relative all’acquedotto.
Fin dai tempi antichi lo sviluppo
della città di Genova è stato legato all'acqua, elemento prezioso quanto necessario.
Le sorgenti cittadine e le cisterne per la raccolta delle acque piovane erano
sparse capillarmente in tutta la città, ma difettavano per portata e continuità
di flusso. Il primo acquedotto genovese di cui abbiamo testimonianza è quello
romano, risalente al primo secolo dopo Cristo. La sua origine è incerta e i
pochi dati a nostra disposizione vogliono che questo primo acquedotto venisse
edificato dopo la distruzione di Genova da parte dei Cartaginesi e che, poco
dopo, Roma inviasse il Pretore Spurio Lucrezio con due legioni ed un numero
considerevole di schiavi per ricostruire la città, dotandola anche di un
acquedotto "moderno" alimentato dal torrente Feritore (odierno
Bisagno). La presa di questo acquedotto era localizzata alle rapide del
Montanasco, nei pressi del Follo (attuale giro del Fullo) il tracciato di
questo acquedotto, che è stato calcolato intorno agli 11 km con una pendenza
media di 3,3 metri per km, si sviluppava sulla sponda destra del Bisagno ed era
situato più in basso rispetto all'acquedotto medioevale. Esso portava l'acqua
in città passando per Montesano, dietro l'ex convento dell’acquedotto delle Fieschine,
a monte della stazione Brignole, per poi scendere a Piccapietra e superare la
collina di Sant'Andrea. L'acquedotto storico di Genova conserva ancora intatti
molti dei suoi tratti. In val Bisagno abbiamo una serie di ponti ed arcate a
cominciare dai mulini di Davagna, passando da Struppa Molassana, San Gottardo e
Preli per arrivare alle parti rimaste nella zona di Staglieno, interrotte
queste ultime dalla costruzione dell'attuale casello autostradale. In questa
zona l'acquedotto del XIII secolo si affianca alle nuove strutture del
ponte-sifone progettato da Carlo Barabino, che scavalca il cimitero di
Staglieno. L'ingresso in città dell'acquedotto corrispondeva con l'iniziale
percorso della circonvallazione a monte, presso la piazza Manin e ne resta
almeno un passaggio, con le originarie arcate inglobate nei terrapieni della
ottocentesca strada. Entrando in città esso passava, sin dal XIII secolo sul
percorso delle mura del Barbarossa, dov’è tuttora visibile assieme alle serie
di bocchette (i chiusini metallici che si trovano alle varie prese individuali
nel muraglione). Tratti superstiti sono in vico ai Forni di Castelletto (sopra
la piazza della Zecca), nel ponte che attraversa la salita di San Gerolamo
presso Castelletto e, dalle parti della porta Soprana, nei resti di bocchette
chiuse nella cisterna sotto le mura, cisterna trasformata in vano scala per
accedere alle torri durante i restauri iniziati dall'architetto Alfredo
D'Andrade. Oggi l'acquedotto si configura come un percorso pedonale lungo circa
ventotto chilometri, in uno scenario rilevante sotto moltissimi punti di vista:
dalle architetture civili e monumentali di cui abbiamo esempio nel ponte canale
sul rio Torbido o nel portale del Barabino alla Rovinata, all'archeologia industriale
del ponte sifone sul Veilino e del suo gemello sul Geirato, dalle passeggiate
nel verde del tratto Pino Sottano - Trensasco alla gola di Fossato Cicala,
scoprendo continuamente come l'acquedotto si è trasformato e mimetizzato
giungendo nel centro cittadino.
Notizie storiche sul ponte-sifone
sul Geirato
Tra i vari
progetti presentati durante questo periodo (1640-1660), si scelse di costruire un ponte-sifone nella
valle del Geirato realizzato in tubi di marmo che scendesse a fondovalle per
risalire subito dopo sulla sponda opposta. La sua costruzione
si realizzerà ben 112 anni dopo, su progetto di Claudio Storace. Tale progetto
prevedeva la costruzione di un ponte-sifone attraversato con doppio canale di
tubi in ferro per la spesa complessiva di lire 148.000, che avrebbe potuto
essere ridotta di un quarto adoperando un solo corso di tubi. La spesa, sempre
secondo lo Storace, poteva essere ridotta ancora tralasciando la costruzione
del ponte e facendo passare direttamente un sifone in tubi di marmo sotto il
greto del torrente. I "Padri del Comune", optarono inizialmente per
quest'ultima soluzione ed incaricarono Gerolamo Balbi, deputato all'opera, di
procedere all'esecuzione dei lavori; a questo punto i lavori avrebbero dovuto iniziare
ma, a causa della loro complessità e dei dubbi sulla riuscita dell'opera, i
"Padri del Comune" presero ancora tempo chiedendo pareri a matematici
e fisici e decidendosi infine per la costruzione del ponte. Stessa sorte toccò,
quasi cent'anni dopo, al tratto di acquedotto del Veilino visto che la conformazione
del terreno era simile a quella della valle del Geirato, che la spesa per
risanare il percorso, lungo 3400 metri, oltre ad essere sproporzionata non
risolveva il problema.
N.b. Tutte
le notizie storiche e le foto sono state tratte dal sito dell’amico Luciano
Rosselli e dal suo libro “L’acquedotto storico di Genova” edito dalla Nuova
Editrice Genovese.
Motivazioni
Come nel
2017 nella ricorrenza del 180^ anno dall'inizio dei lavori del ponte-sifone sul
fiume Veilino (1837) i radioamatori della sezione A.R.I. di Genova continuano a
valorizzare l’acquedotto Storico che non era solo una “via d’acqua”, ma
all'inizio del secolo scorso era anche una strada importante dove si
socializzava e si raggiungeva a piedi il resto delle delegazioni della valle ed
il centro di Genova.
Nel 1630
Venne chiesto a Galileo Galilei un parere sulla fattibilità e sul funzionamento
del Ponte Sifone (opere Complete di Galilei - edito a Firenze nel 1830 pag.195.
Lettere del 27/7/1630).
L'illustre
scienziato ne sconsigliava il progetto in quanto a suo dire
"l'acqua una volta raggiunta una certa altezza si sarebbe spezzata come
una corda”.
Nonostante
il parere negativo anche di altri ingegneri e scienziati dell'epoca (247 anni
fa) il 20 luglio 1772 iniziarono i lavori per la costruzione del ponte sifone.
Solo la nota
cocciutaggine dei genovesi ha portato ad innovare e sperimentare.
Cosa c'entra tutto questo con la Radio?
L'anno
scorso un "tipo" lo ha chiamato il "diploma del tubo"
quest'anno l'OM Stefano IW1PVQ mi ha chiesto: << quando la
farete l'attivazione della vasca da bagno di mio nonno? ... :-) >>
L'8 dicembre
1895, dopo vari tentativi, l'apparecchio che aveva costruito Marconi si
dimostrò valido nel comunicare e ricevere segnali a distanza, ma anche nel
superare gli ostacoli naturali (in questo caso, la collina dietro Villa
Griffone). Il colpo di fucile che Mignani sparò in aria per confermare la
riuscita dell'esperimento (l'apparecchio vibrò e cantò come un grillo per tre
volte) viene considerato l'atto di battesimo della radio in Italia.
L’acqua è un
bene essenziale per la vita e riuscire con un’innovazione del genere a trasportarla
in sicurezza e con pochi sprechi non era cosa da poco! Così come NESSUNO
avrebbe scommesso sulla riuscita dell’impresa così come NESSUNO poteva
immaginare, fino alla trasmissione di papà “Marconi” della “O” in CW, quanto
questa innovazione abbia cambiato il mondo.
Mio nonno
andava sull'acquedotto insieme a tutto il vecchio paese di San Gottardo (fino
al 1926 i comuni limitrofi non facevano parte della grande Genova) vicino ad
una casa patronale dove un gentile signorotto in vacanza accendeva la radio. A
quei tempi dai teatri più importanti d'Italia la RAI registrava l'opera lirica
e la mandava in differita sul primo canale AM. Tutti restavano in religioso
silenzio fuori dalle mura ascoltando le note di Verdi,.Puccini, Bellini e
Donizetti! Quindi dagli albori la radio ha fatto sempre la comparsa
sull’acquedotto.
Infine, come
è noto, l’Italia è il paese che possiede il patrimonio artistico e culturale più importante del mondo,
sia in termini di quantità.
Margherita
Hack diceva“Un paese senza ricerca e senza cultura è un paese che è
destinato a diventare sottosviluppato”
In Italia
quest’articolo che fotografa impietosamente la situazione:“Il Louvre? Rende più
di tutti i nostri musei” (dati tratti da “Il Giornale” pubblicato il
7/08/2010).
Nel nostro "piccolissimo"
la nostra sezione ha pensato di far conoscere ed apprezzare l'acquedotto
storico di Genova che rischia di cadere nell’oblio.
Il progetto è
patrocinato da:
.
regolamento.
Il regolamento completo lo trovate in questo sito WEB:
http://www.II1ASGE.it
Conclusioni
Vi ricordo
la pratica operativa scritta da ON4WW ed in particolare quanto riportato al
“punto 4” della guida ovvero "siate cortesi sempre in quanto essere
cortesi vi può portare lontano anche nel mondo dei radioamatori"!
Buon divertimento
a tutti e ci sentiamo in radio Santa Propagazione permettendo!
infine si ringrazia Stefania che sarà la nostra YL-immagine della manifestazione!
i migliori 73 da IZ1KVQ
Francesco Giordano
Francesco Giordano
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se ti va visita il mio sito
http://iz1kvq.altervista.org/
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Grid: JN44LK
CQ Zone: 15
ITU Zone: 28
QSL: Bureau, Direct, eQsl, e-mail or Lotw
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