"CQ CQ da Forte Tenaglie"
1^ Award A.R.F.I. Battaglia del Solstizio ( 21 giugno - 5 luglio 1918)
Come già sapete, presso il Forte Tenaglie esiste una casa detta “Casa del Telegrafo”.
In una di queste postazioni, noi "genovesi" del' A.R.F.I. abbiamo pensato di partire alla grande sfruttando la posizione geografica meravigliosa.
✔ venerdì 21 giugno 2019; (mattina e sera)
riattiveremo le trasmissioni in telegrafia e fonia presso la Casa del Telegrafo
(locator JN44KK)
Parteciperanno i seguenti radio-appassionati nonché soci ARFI:
- IZ1KVQ Francesco (socio fondatore A.R.F.I.), progressivo n.003, gli OM e gli SWL che mi contatteranno avranno 4 punti
- IU1CQS Andrea (socio A.R.F.I. simpatizzante - figlio di un collega SK) progressivo n. 134, gli OM e gli SWL che lo contatteranno avranno 2 punti .
per dettagli sull'AWARD in argomento non mi dilungo e vi rimando al seguente link:
Il Forte Tenaglie (o Tenaglia) (208 s.l.m.) è un'opera fortificata risalente al 1633, originariamente inserita nell'andamento delle "Mura Nuove" a difesa della città, sulle alture di Genova Sampierdarena in un crinale dominante sulla val Polcevera. Deve il suo nome alla particolare conformazione architettonica che assomiglia ad una tenaglia, opera che in architettura militare viene detta "opera a corno".
Il nome in francese è “La Tenaille” è stato tradotto in italiano in questa antica iscrizione marmorea e la stessa nomenclatura la troviamo in molte mappe storiche.
Il forte sorge sull'area originariamente occupata dalla Bastia di Promontorio, una fortificazione che risalirebbe al 1478. La posizione era per Genova cruciale per la difesa del territorio, vista la posizione dominante sulla Val Polcevera. Nel 1747 durante l'assedio austriaco, la linea occidentale delle mura fu rinforzata secondo i dettami dell'ingegnere spagnolo Jacques De Sicre, per poi essere quasi abbandonato fino al 1797, anno di una rivolta antifrancese, in cui nel forte si asserragliarono l'11 luglio, alcuni insorti, sconfitti dalle truppe del generale Duphont. Con l'intervento del Genio Militare Sabaudo, iniziarono quei lavori che renderanno l'opera da semplice avanguardia, a vero e proprio forte. In un periodo compreso tra il 1815 ed il 1830, lo stretto camminamento all'opera a corno fu rialzato, con materiale di riporto, di circa 10 m, ed allargato di 25, in modo da formare un terrapieno. A metà di questo, dal 1831 fu inglobata la caserma interrata.
Con l’evoluzione della tecnica militare, dal 1870 inizia il declino del Forte, definitivamente abbandonato e radiato dal demanio militare nel 1913. Gli ultimi graffiti dei soldati di stanza sono datati nel primo decennio del ‘900.
Negli anni trenta il regime fascista realizzò sulla parte dell’antica bastia quattro piazzole per pezzi di artiglieria antiaerea a difesa della città. I militari ripopolarono il Forte, ma le opere che eseguirono, oltre a sconvolgere l’assetto del sito, provocarono una “cannibalizzazione” dei manufatti esistenti, in particolare delle mura, da cui venne prelevato il materiale per le nuove opere.
L’8 settembre 1943 presero possesso del Forte i militari tedeschi della Wermacht. In questa occasione il Forte subì i danni più rilevanti, attirando le azioni di bombardamento degli alleati anglo-ameticani.
Dal 1945 il Forte è stato chiuso ed abbandonato.
Altre informazioni le trovate su : www.lapiuma
Il forte ai nostri giorni
La Piuma “o.n.l.u.s.” da tempo cercava uno spazio adeguato, una “casa” per tutti i progetti in essere e per avviare quelli nel cassetto. Attività rivolte principalmente all'infanzia, alle famiglie, alla natura ed alla valorizzazione del territorio. Dopo aver valutato diverse soluzioni l’assemblea dei soci stabilì di cercare una “casa” di dimensioni adeguate, che si trovasse nella zona di origine dell’associazione, ma soprattutto che fosse di proprietà delle persone perché ognuno potesse sentirsene responsabile. Nel 2010 si è imbattuta nel Forte Tenaglie, sulle alture di Genova Granarolo, di dimensioni e potenzialità enormi, di proprietà demaniale/comunale.
Pertanto dopo aver ristrutturato messo in sicurezza il forte la casa famiglia ha iniziato le attività sociali togliendo dalla strada, letteralmente, bambini e ragazzini in difficoltà con problemi famigliari accogliendoli come figli.
Premessa doverosa : cosa si intendeva per telegrafo nel forte
L'amico Bruno IK1VHX, ci ha regalato delle importanti informazioni assunte scartabellando i faldoni storici dell’archivio di stato di Genova. La “Casa del Telegrafo” non era una stazione telegrafica tradizionale come ce la aspetteremmo noi OM. Infatti non si trattava né di telegrafia elettrica trasmessa via cavo né radiotelegrafia. Si usava il telegrafo detto di “Chappe” o “napoleonico”. Per chi non lo sapesse Claude Chappe (Brûlon, 25.12.1763 – Parigi, 23.1.1805) è stato un inventore francese che ideò un sistema di comunicazione a distanza per mezzo di un segnalatore (semaforo) meccanico.
Egli compì parecchie ricerche e nel marzo 1791 sperimentò un sistema che funzionava e si rese subito conto che questo poteva essere adottato su vasta scala per la trasmissione “celere” di informazioni urgenti quali, ad esempio, quelle concernenti eventi militari. Un anno dopo presentò all'Assemblea Legislativa di Parigi la sua invenzione e venne adottata una linea di quindici stazioni fra Parigi e Lilla per una distanza di circa duecento chilometri allo scopo di trasmettere informazioni di guerra. Contemporaneamente il dispositivo inventato da Chappe che fino a quel momento era stato chiamato “tachygraphe” ovvero "scrittore veloce" venne rinominato in “télégraphe” tradotto come "scrittore a distanza". La linea fu collaudata con esito positivo il 12 aprile 1793. Questo telegrafo venne usato anche in Italia ne abbiamo traccia su molte alture.
Il sistema, molto semplice, era composto da postazioni elevate (su torri, campanili, ecc.) costruite a qualche chilometro l’una dall’altra ad una distanza tale da poter consentire ai telegrafisti, con l’ausilio di un cannocchiale, di poter vedere e quindi decifrare il messaggio. Tali torri erano dotate di un palo fisso alto una decina di metri con enormi braccia in legno. Ruotando potevano descrivere un’intera circonferenza con spostamenti di 45 gradi, inoltre erano munite di contrappesi per rendere più facile il movimento.
I bracci ruotanti erano verniciati in modo di essere più facilmente visibili all'orizzonte. Tra i documenti di “vita vissuta” reperiti da Bruno c’è una lettera di supplica di un dipendente del telegrafo ottico del forte, al governatore di Genova. Infatti l’avvento in Liguria il telegrafo via cavo aveva reso la struttura obsoleta ed avevano disposto il licenziamento dei dipendenti. L’uomo, in questa missiva, chiedeva di essere assunto con altri incarichi in quanto doveva mantenere moglie e numerosi figli. Non sono state trovate altre comunicazioni con la pubblica amministrazione dell’epoca, mi auguro per lui che le cose siano andate per il verso giusto ed abbia trovato un’altra sistemazione.
Per chi volesse approfondire l'argomento esiste presso la Biblioteca Berio di Genova un libro antico "Descrizione del telegrafo con rami" stampato nel 1807 da cui sono tratte le 2 foto recedenti.
Rapporti umani e manifestazione in loco
Una cosa da tenere presente è il fatto che la radio è fatta anche di rapporti umani. Gli OM presenti, si divertiranno a “fare la radio”. Nel frattempo gli ospiti ed i visitatori della casa famiglia, durante la visita al manufatto militare in argomento, se interessati chiederanno agli operatori spiegazioni in merito all'attività radioamatoriale.
La partecipazione è aperta a tutti gli OM e SWL è sufficiente mandare un messaggio, con il vostro nominativo od indicativo SWL, al numero (OO39) 3474O487O5. Il gruppo in argomento naturalmente è monotematico, non sono tollerate vignette, video e barzellette, considerazioni personali non attinenti ad antenne e radio, problemi personali, SPAM (sono sicuro che abbiate altri sodalizi, ruote cb e forum migliori di questo dove scrivere o dire tutto ciò che volete).
In questo gruppo verranno inserite le frequenze di trasmissione minuto per minuto un aiuto per fronteggiare il minimo del dell’ultimo ciclo n. 24 sperando nella clemenza della propagazione.
se vi interessa conoscere meglio le nostre passate attività mie e di Andrea in portatile vi suggerisco di dare un'occhiata ai link sottostanti:
anno 2016
Anno 2017
Buona radio a tutti ed a sentirci in frequenza!
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i migliori 73 da IZ1KVQ
Francesco Giordano
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