Associazione Italiana Radioascolto
www.air-radio.it - info@air-radio.it
LEGGI LA RIVISTA RADIORAMA WEB SU: WWW.AIR-RADIO.IT
La collaborazione al Blog AIR Radiorama e' aperta a tutti gli appassionati, previa richiesta di iscrizione tra gli Autori.
Il CD AIR si riserva il diritto insindacabile di decidere l'ammissione degli Autori e la pubblicazione sul Blog dei relativi articoli inviati.
All'inizio del 2019 mi sono voluto togliere per curiosita' lo sfizio di misurare le prestazioni di cio' che autocostruivo ed usavo da ragazzino per ricevere sulla gamma OM dei 2 metri .
Ricevitori superreattivi ( che scherzosamente chiamavamo superlavativi o superlavapiatti ) .....
Pubblico ora perche' uno degli amici del tempo con cui facevamo queste cose , avendo saputo dell'esperimento , mi ha pregato di pubblicare i risultati in quanto anche lui curiosissimo in merito .
A quei tempi la modulazione usata era unicamente l'AM.
Per ricevere era possibile costruire dei ricevitori monotransistor collegati unicamente ad una cuffia e ricevere semplicemente con uno stilo numerosissimi radioamatori .
Ricordo che dalla mia cameretta a Torino ricevevo ad esempio come DX .... I1LOV da Malnate ( dalle parti di Varese ) . Oppure piu' vicino I1RRT da Biella , se non I1BNH (RIP) che gia' allora teneva in radio delle spiegazioni tecniche serali che non mi perdevo mai .
Il desiderio di capire quali fossero le reali prestazioni di ricevitori soci' semplici , mi ha portato a riprodurre uno dei tantissimi esemplari che costruivo per pura imitazione ma con grande facilita' anche per molti miei amici curiosi , ma di cui , non avevo conservato gli schemi .
Convinto di potere in un attimo raggiungere il risultato , ho guardato in rete ed ho trovato tantissimi schemi , ma decisamente diversi da quelli che ricordavo e dopo averne costruiti ,con esiti decisamente scarsi cinque o sei , ho lasciato perdere .
A Febbraio di quell'anno , mettendo un po' a posto tra le riviste , mi viene sottomano un vecchio CQ elettronica di quel tempo , che mi metto a sfogliare .
Bingo .... Ecco il famoso circuito Colpitts che funzionava praticamente sempre ..... e che si usava anche nei Grip Dip Meter .
Perche' oggi non si veda piu' , ritengo sia perche' e' un circuito bilanciato per cui anche la sintonia ha bisogno di un sistema bilanciato o perlomeno " appeso flottante " .
Detto questo , il circuito superreattivo , deriva dal circuito a reazione in cui il palleggiamento di un circuito RC di polarizzazione porta all'innesco e disinnesco ciclico delle oscillazioni ( frequenza di commutazione o "quench" ) .
Il risultato di tutto questo e' che il sistema rivela e demodula con grande sensibilita' un segnale modulato in ampiezza ed anche in maniera logaritmica , tant'e' che non necessita di circuiti di AGC .
Il soffio che si sente scrosciare quando non c'e' segnale e' dovuto al rumore generato internamente dal transistor e diminuisce tanto piu' il segnale in ingresso e' maggiore .
La selettivita' e' limitata , ma certamente molto maggiore di quella del singolo circuito accordato impiegato . Questo per l'effetto di moltiplicazione del Q dovuta all'innesco dell' oscillazione ( come nei ricevitori a reazione che pero' si tengono al di sotto dell'oscillazione che qui invece come abbiamo detto e' ciclica ).
Per contro parliamo di un oscillatore casualmente modulato in forma non sinusoidale collegato ad un antenna e cioe' di un disturbatore non da poco .
Ricordo che quando veniva a trovarmi un mio amico che ne aveva costruito anche lui uno , pur ricevendo in due stanze diverse era una lotta di sintonie selvagge ...hi ....
Comunque , alla fine , sono riuscito a riprodurre , prima in maniera volante e poi piu' stabile , un ricevitore superreattivo che ho misurato con gli strumenti .
I risultati si vedono in parte nei video , in parte nelle figure .
Lo schema "magico " e' il seguente :
Qui l'ho collegato ad un amplificatore audio , ma una volta collegavamo in serie al circuito del ramo positivo un trasformatore recuperato dalle radioline a transistor commerciali e poi lo collegavamo ad un auricolare ad 8 Ohm , o ad un auricolare piezoelettrico o addirittura senza trasformatore , si poteva collegare in serie una di quella cuffie che si usavano con le radio a galena ad alta impedenza ( 2000 Ohm) , con il rischio prima o poi di bruciarla visti i fili minuscoli delle bobina .
Qui c'e' la foto della prima prova " volante " :
L'antenna e' un filo con coccodrilli collegato ad un portabandiera di una trentina di centimetri .
Sintonizzando ho potuto ricevere in gamma Aeronautica , che trasmette in AM , la torre di controllo di Caselle e gli aerei in avvicinamento oltre ad uno strano segnale che sembrava una musica aliena e che ho poi localizzato provenire dal videoregistratore di sorveglianza , come da foto seguente .
Il segnale si ascolta in sottofondo nel secondo video delle misure di seguito .Purtroppo il telefonino non e' risultato molto efficiente nel registrare l'audio dall'ambiente .
Di seguito il video della prova di sensibilita' e dinamica
Di seguito il video con la visualizzazione dell' uscita audio in cui si vede bene la frequenza di commutazione del superreattivo che poi ho misurato anche con un frequenzimetro .
Se con le cuffie ci pensano loro o l'orecchio a tagliarlo via , usando un amplificatore AF sarebbe comunque bene un po' di filtraggio con un semplice passa basso RC od LC .
In sottofondo il segnale di musica " aliena " individuato poi provenire dal video registratore .
Di seguito il ricevitore " disturbatore " collegato ad un analizzatore di spettro .
Si puo' notare un inviluppo che arriva fino a 0 dBm ( il che vuol dire che la potenza totale sara' maggiore , se si volesse conoscerla basterebbe collegare un bolometro ) .
Diciamo che assorbendo circa 2mA a 12 V abbiamo 24 mW di assorbimento , considerando un rendimento di circa 50 % siamo dalle parti di 10 mW ... Gia' un discreto trasmettitore .
La larghezza dei disturbi e' elevata fino a +/- 10 MHz , la seconda armonica a -30 dBc .....
Un ottimo disturbatore ....hi .....
Frequenza di commutazione misurata all'uscita AF
Le misure sono state effettuate sul prototipo con montaggio "pulito" come da foto seguente e schema della prima immagine :
Per avere una idea della sintonia , si puo' misurare il Return Loss o VSWR ingresso del ricevitore ( spento )
Considerazioni finali :
Una volta ottenuto un funzionamento decente non mi sono messo a cercare ulteriori ottimizzazioni , forse possibili agendo sulla frequenza di commutazione che sostanzialmente , una volta trovato il migliore punto di funzionamento ruotando il potenziometro sull'alimentazione dipendono dalla resistenza da 180 kOhm ( che polarizza anche il transistor ) e del condensatore da 330 pF .
Quello che non bisogna fare e' scendere troppo perche' altrimenti la frequenza di commutazione diventa udibile . Normalmente un buon compromesso e' dieci volte la massima frequenza udibile .
Per questa ragione il ricevitore non si presta ad essere usato a frequenze basse .
Il mio primo collegamento in assoluto lo feci con un ricetrasmettiore da 10 mW cinese con trasmettitore quarzato a 27.125 Mhz e ricevitore superreattivo .
Dopo avere risposto a probabilmente mille chiamate CQ ( ricevevo con il superreattivo praticamente tutta la banda CB , ma trasmettevo su una sola frequenza con 10 mW e uno stilo ) mi sento rispondere da tale CB Patagonia che poi abitava a circa 200m dal mio QTH .
Mi sono chiesto mille volte perche' con lo stesso quarzo non potevano rendere il ricevitore piu' selettivo e da pierino ci ho provato piu' volte , ovviamente non riuscendoci perche' il quarzo avendo un alto Q non lo puoi fare oscillare e spegnere troppo velocemente .
E pensare che sui famosi libri di compendio degli schemi di John Markus che ho consumato a furia di leggerli e costruirli c'e' una schema con un superreattivo a quarzo a 10 MHz pubblicato su una rivista americana che provai a costruire fino allo sfinimento senza cavarci nulla .
Ovviamente non poteva funzionare anche se non si puo' dire che magari essendo molto vicini alla stazione di frequenza e di tempo non si ricevesse ... ma non certo funzionava come un superreattivo a banda stretta , perche' e' impossibile .
Come non si puo' fare un superreattivo in Onde Lunghe o Medie .
Ho visto qualche schema , ma anche questi ,provati , ricevevano qualcosa , chissa' come tra mille fischi.
A queste frequenze invece funzionano benino i ricevitori a reazione .
Un'altra osservazione e' sul modo di ricezione .
Il superreattivo demodula l'AM .
Quando sono cominciate in 2 metri le prime emissioni in FM a banda stretta si sentiva solo ammutolire il ricevitore superreattivo per via della portante , ma non si sentiva niente .
In rete ho visto N schemi di superreattivi per la banda FM 88-108 MHz .
Posso solo pensare che ricevano in qualche maniera se ci si sposta su di un lato della sintonia ( dove peraltro , almeno in Italia ci si aspetta di avere interferenze , inoltre , con la larghezza di banda del superreattivo , mi aspetterei comunque di ricevere N stazioni assieme ) .
Pero' dico la verita' ,non ho mai provato , per cui se qualcuno ha esperienze positive rispetto a quello di negativo che penso , mi corregga in modo che possa imparare qualcosa di nuovo .
Per ultimo , in cerca di miglioramenti , ho costruito qualche volta dei ricevitori in cui la frequenza di commutazione veniva imposta da un oscillatore secondario ( gli schemi siffatti sono , non credo per caso , veramente un'esigua minoranza rispetto al totale ) ..
Non sono mai riuscito a cavarci nulla di particolarmente buono o migliore .
Credo che sia per la stessa ragione per cui quando cercando di migliorare delle saldatrici ad oscillatore libero , ho stabilizzato la frequenza con un quarzo .
Disastro , mentre quelle con oscillatore libero andavano benissimo .
Questo perche' se la reazione e' calibrata nel modo giusto , il circuito piu' " libero " trova da solo il punto di lavoro migliore .
A volte piu' i circuiti sono semplici , piu' c'e' da meditare ......
Buon divertimento e se vi cimentate , o vi siete cimentati ora od in passato ed avete voglia di raccontare le vostre esperienze qui od in privato vi prego di farlo : reclaudio@alma.it
L'11 settembre 2022 cesseranno le trasmissioni radiofoniche Rai in onde medie.
Prima della fine dell'estate, la Rai terminerà le trasmissioni radiofoniche in onde medie.
La notizia, già anticipata nei mesi scorsi da periodici di settore quali Italradio, viene resa nota dalla sezione Easy Web della Rai:
dice testualmente :
Fino al 10 settembre 2022, ogni giorno, l'audiodescrizione di un programma di prima serata - laddove la programmazione audiodescritta ne preveda almeno uno - viene trasmessa, in contemporanea alla messa in onda televisiva, anche sulle frequenze di Radio1 in onde medie.
Dall’11 settembre 2022, causa cessazione delle trasmissioni radiofoniche Rai in modulazione onde medie, le audiodescrizioni dei programmi televisivi per i non vedenti saranno disponibili solo sui canali audio dedicati della televisione digitale terrestre e online.
purtroppo la notizia non è bella mi viene un'estrema tristezza perchè parte della cultura italiana all'estero viene bruscamente interrotta
c'è anche un gruppo sui social denominato "NO alla chiusura degli impianti RAIWay in onde medie" che recita testualmente :
Questo gruppo esprime profonda tristezza per lo stop imposto alla stazione della città dove la radio fu inventata, augurandosi una pronta ripresa di un servizio essenziale.
lo trovate su questo indirizzo :
Nella speranza che all'ultimo la RAI cambi idea sarei curioso di sapere se l'11 settembre spengano l'interruttore oppure facciano una trasmissione commemorativa per questo evento ... lo scopriremo con il nostro hobby ovvero radioascoltando.
Leggetevi la riflessione di Rino IZ6BMP condivisibile al 100%:
Approfittando di una E sporadica sulla banda OIRT (66 - 74 MHz) verso l'Ucraina ho realizzato un piccolo monitoraggio delle frequenze di Radio Maria Ucraina domenica 21 agosto. I trasmettitori erano in parallelo e veniva trasmessa la Messa.
Ecco le frequenze monitorate tra le 6.55 e le 7.15 UTC quando l'ES se n'è andata verso la Bielorussia
UPDATE: nello stesso giorno era in ascolto anche Franco Martelli sull'Appennino Tosco Emiliano (zona lago Scaffaiolo) che ha ascoltato Radio Maria anche su 71510 e 73730, che aggiungo al monitoraggio.
66140 SI - Radio Maria Khmelnytskyi
66260 SI - Radio Maria Lviv
66410 SI Chernivtsi by Franco Martelli
68240 SI Radio Maria Antopil'
69680 SI Radio Maria Kiev
69830 NO tx Kharkiv (zona di guerra)
70040 SI Radio Maria Andrijivka
70910 SI tx Vinnytsya by Franco Martelli
71510 SI tx Zaporizhzhya by Franco Martelli
73730 SI tx Kul'chiyivtsi by Franco Martelli
Ricevitore: AOR AR5000 con antenna dipolo per le corte
A fronte delle recenti Espulsioni di Massa Coronale da parte del Sole , si sono verificate delle grandi Aurore Boreali , fotografate dall'astronauta Samanta Cristoforetti dalla ISS .
Care Amiche ed Amici YL, OM e SWL, è ormai da un po' di
mesi che ho appreso dalla trasmissione domenicale "Obiettivo DX" del
compianto Roberto Scaglione, che il prossimo 11 settembre (mai data fu meno
azzeccata, sarebbe interessante capire con quale logica sia stata
scelta!) la RAI cesserà le sue trasmissioni in onde medie
(TUTTE). La notizia, seppure è ormai accertato essere vera, non è stata mai
comunicata da Radio RAI, nè da RaiWay ufficialmente, ma è trapelata solo
attraverso un "recondito" comunicato dell'Azienda relativo alla
cessazione del servizio di audio-descrizione per i non vedenti di alcuni
programmi televisivi che va in onda anche attraverso i canali in onda media di
Radio1 (https://www.rai.it/dl/easyweb/articoli/COME-ASCOLTARE-LAUDIODESCRIZIONE-270a8731-a91d-4510-8844-ee3a7319c8a5.html).
Capisco che un impianto trasmittente in onda media sia oneroso da mantenere
(costi elevati di manutenzione, date le dimensioni dell'antenna, ed un ingente
consumo di corrente per l'alimentazione del trasmettitore), ma insieme a voi
vorrei "vedere oltre" e sapere cosa ne pensate del ragionamento che
vi sto per esporre.
Senza tirare in ballo gli aspetti legati a cuore, ai "fasti del tempo che
fu", ai primi nostri (in)successi radiotecnici (in molti forse condividiamo
la soddisfazione per aver fatto funzionare una radio a cristallo a 9 anni ed
aver ascoltato magari la voce di Sandro Ciotti da una cuffia telefonica o da un
auricolare piezoelettrico!), al fatto che le onde medie sono tuttora la gamma
più presente nel parco di apparecchi radio "circolante" nel mondo,
ecc., ecc., vi pongo una riflessione:
hanno pensato i tecnici ed i dirigenti della RAI (ma
anche i consiglieri dei nostri Governanti, se sono stati, spero, informati)
all'utilità che uno o meglio un paio di siti trasmittenti in onda media
potrebbero avere in caso di una grossa catastrofe? Parlo di eventi ad
estensione nazionale o trans-nazionale, per esempio un grosso black-out tipo
quello che abbiamo avuto nel 2003 (immaginatevelo in uno scenario anche peggiore,
magari di guerra, perché, facendo tutti gli scongiuri del caso, non possiamo
più escludere nulla!). Con un paio di buoni trasmettitori AM in onda media,
scelti oculatamente in base alla copertura (penso a grandi stazioni come quelle
di Siziano (MI) a 900kHz, attualmente a potenza ridotta a 50kW e Coltano (PI) a
657kHz, attualmente a 100kW, ma ne abbiamo ben 12 ancora attive fino all'11
settembre e sono sparse su tutto il territorio nazionale, isole comprese),
alimentandoli con un generatore di back-up (che presumo sia già presente in
tutte le sedi) nelle ore serali si coprirebbe tutta l'Italia e potrebbero
essere divulgate informazioni utili alla popolazione. Ripeto, parlo di uno
scenario quasi apocalittico, ma non
irreale: niente energia elettrica e quindi niente
telefonia, niente Internet, niente di niente.
Se siamo stati così bravi da salvare dall'abbattimento l'antenna RAI di
Caltanissetta (anche se solo l'antenna) perché era parte integrante del
paesaggio, perché non provare a salvare un paio di stazioni intere? Tra l'altro
i costi potrebbero essere ulteriormente contenuti facendo lavorare i
trasmettitori a potenza ridotta quando non è necessaria quella piena, riducendo
l'orario di lavoro al minimo indispensabile per non perdere l'uso della
frequenza (e non farsi saltare addosso da stazioni estere), concentrandosi
sulle ore serali di maggior propagazione, stornando parte dei costi al
Dipartimento di Protezione Civile e ad alcuni Ministeri (per es. Interno,
Sviluppo Economico, Difesa, Infrastrutture).
Per quanto riguarda la programmazione quando non si è in emergenza, RAI non ha
di sicuro bisogno di ulteriori conenuti, potendo inviare A COSTO ZERO uno
qualsiasi dei suoi canali istituzionali (sono ormai una
miriade) verso le frequenze in onda media, più o meno
come fa oggi.
Siccome non c'è tempo da perdere, è il caso di coordinarci e sarebbe opportuno
che Associazioni (ARI, CISAR, AIR, ecc.) e rappresentanti di Istituzioni e
mondo Accademico si muovessero subito, cosa ne pensate?