sabato 14 gennaio 2017

A volte ritornano ....

Puo' capitare di avere un po' di nostalgia di certi odori di carta oleata , di certi teporini di filamenti ed allora ....
Si ripara il vecchio Geloso G4-216 .
Cambio di elettrolitici , spray disossidante su commutatori , interruttori , riraratura di qualche oscillatore a quarzo restio a ripartire e vai ...
Grande manopola , grande S-Meter !

Se poi alla Fiera di  Marzaglia si trova un ricevitore autocostruito con grande perizia , chissa' da chi , ma certamente uno non da poco , attorno ai pezzi Geloso della versione a coperura totale 0.5-30 Mhz non si resiste , perche' ai tempi l'avrei voluto .



Spina della nonna a norma "prenditi la scossa che ti fa bene" e vai ...
Elettrolitici a posto .
Spray disossidante . Ok .
Riceve su tutte le gamme .


Pero' il BFO non "funge" .
Manca una bobina di cui ancora si intravedono i pezzi .
Ricerca su Internet . Gli schemi ci sono . Meno male ...
Delusione . Lo schema non corrisponde per nulla .
Il nostro amico se lo era progettato da solo ?
Lo aveva ricavato da qualche rivista ? Mah ...
Tutto ruota intorno ad una EABC80 .
Vai con matita e segui i fili per ricostruire lo schema  .
OA85 usato in polarizzazione inversa come diodo varicap . Geniale .
Due ore , fatto . Capito . Pero' manca una reazione sulla bobina . Acc.... aveva piu' avvolgimenti . Mumble ...mumble ....
Mezz'ora a sgattare tra vecchi componenti e polvere , poi si accende la lampadina .
Una media frequenza di una radiolina giapponese . La trapianto . Incertezza sulla fase degli avvolgimenti .
Provo a caso . Non oscilla .Accidenti , stavolta mi sa che fa a finire male e mi rimane il nervoso per due giorni  . Giro l'avvolgimento . E vai ....


Ci gioco un po' .
La cosa piu' simpatica e' che in un attimo scandisci le gamme .
La manopola ed il dito hanno risoluzione "quasi infinita" e la retromarcia veloce ....
In un attimo si capisce la situazione e si becca al volo quello che c'e' .
Purtroppo anche tutta la serie di disturbi delle WLL che girano sul traliccio .
Dal vita non si puo' avere tutto ...
Propagazione aperta fino ai 21 Mhz .

E' stato bello variare un po' . Ripongo l'oggetto resuscitato .
Passa Mirtha e lo vede . Lo vuole .
Gli piace molto di piu' del Redifon a stato solido e PLL residuato dalle ambasciate che le ho regalato e che mi riprendo .
Doppia goduria . Ogni tanto accendera' il Geloso . Gli ricorda la radio di suo nonno con la quale smanopolava da bambina .Speriamo che gli elettrolitici tengano ....

Riprendo a saldare componenti integrati piccolissimi ,che alla prossima tornata di miniaturizzazione ci vuole il microscopio che e' gia' li pronto che mi guarda ...

venerdì 13 gennaio 2017

Preselettore e accordatore da 150 KHz a 30 MHz


Di Beppe Chiolerio I-201407-TO

Non pienamente soddisfatto di alcune mie precedenti realizzazioni, ho iniziato a sperimentare diverse soluzioni fino ad arrivare all'attuale configurazione.
La necessità di avere un preselettore da abbinare ai miei SDR  (Fdm S1 e S2) era evidente fin dall'inizio. Quando l'Elad commercializzò il suo SPF-08 non esitai ad acquistarlo, e devo dire che nelle gamme radioamatoriali funziona davvero bene. Per gli ascolti in onde lunghe è veramente efficace il filtro passa basso con taglio a 500 kHz, per tutto il resto delle HF al di fuori delle bande radioamatoriali il problema maggiore era il forte sovraccarico dato dalle emittenti in onde medie. In particolare Radio1 da Volpiano (distante da me pochi km)  faceva andare in clip l'ADC e neanche l'inserimento del filtro per il taglio delle onde medie risolveva la situazione, per qualche strano motivo inserendolo mi ritrovavo Radio1 a 2,3,4,5,6,e 7 MHz a S9...
Da qui la voglia di provare qualcosa di diverso da abbinare o sostituire allo SPF-08. La prima parte del circuito è composta da un commutatore per selezionare le mie 3 antenne (una ALA 1530, una Maxiwhip e una long wire di 30 m), seguito da una lampadina al neon con in parallelo una resistenza da 56k per scaricare eventuale elettricità statica verso massa. Il segnale passa poi in un attenuatore da 20 db inseribile e entra nello stadio dell'accordatore vero e proprio. I 2 condensatori ad aria (hanno due sezioni ma ne uso solo una) hanno una capacità di 375pF e le induttanze hanno gli stessi valori di quelle del preselettore successivo (prossimamente sperimenterò altri valori, anche perché questa parte del circuito dovrebbe servire ad adattare l'impedenza della long wire senza balun e devo rifare la discesa dall'antenna verso casa...) In ogni caso anche inserendo l'accordatore con l'antenna loop o con la maxiwhip si possono notare  miglioramenti del segnale.  

Ecco lo schema:


La sezione successiva è quella del preselettore.
Il segnale entra attraverso il primo trasformatore nel commutatore rotativo a 6 posizioni, da qui passa al variabile e fuoriesce dal secondo trasformatore. La funzione di questi due trasformatori (15 spire da un lato e 5 dall'altro su toroide FT 50/43) è quella di abbassare l'impedenza del circuito ed aumentarne di parecchio la selettività.  S2A/B/C/D è un deviatore quadruplo per escluderli, dato che sotto i 1000 kHz le loro prestazioni decadono.

Con questi valori di induttanze si coprono
10 Mh  da 127 KHz a 290 KHz
3,9 Mh da 210 kHz a 500 kHz
1 Mh    da 250 KHz a 1100 kHz
100uH  da 750 kHz a 3500 kHz
12 uH   da 3 MHz 12 MHz
2,2 uh   da 7 MHz a 28 MHz

Ecco lo schema


Tutte e 2 le parti del circuito sono bypassabili, avevo anche aggiunto uno splitter per collegare 2 ricevitori, ma alla fine ho preferito sostituirlo con un deviatore per commutare il segnale su due uscite in quanto con gli FT 50/43 che avevo a disposizione per realizzarlo le prestazioni in onde medie e lunghe decadevano.
Le induttanze sono delle Panasonic della serie ELC11D
Per poter avere i led sui 2 commutatori e sul selettore antenna è necessario utilizzare commutatori doppi, il che complica un pochino la costruzione

Un paio di foto della realizzazione:



Riguardo al problema di Radio 1 a cui accennavo all'inizio, ho adottato un ulteriore soluzione: tra il commutatore antenna e massa ho inserito un'induttanza da 100 uh con in serie un condensatore da 240 pf con in parallelo un compensatore da4/20 pf. In questo modo si centra la frequenza di 999 kHz riuscendo ad abbassare il segnale da S9+60 a S9+20. Poca cosa, però questo ha permesso di poter usare l'Elad con il SPF-08 bypassato senza vedere più accendersi la spia dell'ADC clip e soprattutto senza ritrovarsi Radio 1 presente a ogni MHz usando il filtro per il taglio delle onde medie.
Desidero ringraziare tutte le persone che con i loro articoli su Internet contribuiscono alla diffusione delle loro esperienze e dei loro progetti e che sono state fonte di ispirazione per questa realizzazione. Credo che, al di la dei risultati, l'autocostruzione sia una parte fondamentale del nostro hobby e che aiuti a migliorare le nostre conoscenze e non per ultimo sia fonte di soddisfazione.

Segnalo un sito molto interessante con tanti bei progetti e tante idee:

Beppe Chiolerio I-201407-TO

Nuovo SDRplay 2 Pro testato con tre software

A dicembre ho acquistato il nuovo ricevitore, da 1 kHz a 2 GHz, SDRplay 2 Pro, la versione in scatola di metallo. Si tratta del fratello maggiore del noto SDRplay. L'ho già presentato tempo fa quando fu annunciato. Per conoscerne le caratteristiche vi rimando quindi a questo post: LEGGI QUI

I primi test li ho fatti con il suo software di gestione ufficiale, scaricabile e aggiornabile gratuitamente dal sito SDRplay alla pagina Downloads: SDRuno, arrivato alla versione  1.12, ma ancora in evoluzione.

Poi si sono aggiunti altri due software, segno dell'evidente impegno del produttore nel fornire per il suo ricevitore più programmi di controllo, per andare incontro alle diverse esigenze dei clienti: il famoso e amato da molti radioamatori HDSDR, che proprio poche settimane, dopo oltre due anni, ha rilasciato una nuova versione: la 2.75 beta 3, e SDR Console Versione 3 preview 5. Entrambi i programmi si possono scaricare sempre dalla pagina Downloads si sopra, già pronti all'uso con SDRplay 2. Nel senso che il pacchetto comprende tutto il necessario: Api, driver, EXTIO plugin. Insomma: si scarica, si installa, si collega il ricevitore, due settaggi e via...

Nella stessa pagina dei Downloads, a destra, trovate anche, sotto la voce documentazione un sacco di materiale utile, suddiviso sotto le voci Software, App Notes, Community. In particolare trovate il manuale ufficiale di SDRuno, ma anche il manuale scritto da Paul Jones e Mike Ladd "SDRuno Cookbook", che consiglio. Ma trovate anche i manuali per SDR Console versione 2, per HDSDR, ma anche altri utili pdf, tipo la guida all'uso della porta d'antenna High Z. Devo dire che il produttore di SDRplay ci tiene a fornire assistenza e informazioni utili affinché il ricevitore sia usato al meglio. Una volta scelto il software, almeno quello da cui si vuole iniziare (consiglio SDRuno a meno che non siate già degli appassionati di HDSDR) consiglio di dare un occhio ai manuali... Tenete conto che SDR Console V3 è working in progress.

In ogni caso, indipendentemente dal software, ecco alcuni punti da considerare:

1) Dobbiamo ricordarci che questo ricevitore, come le chiavette RTL-SDR e AirSpy, richiede la regolazione del guadagno. Cosa molto importante per ottenere i migliori risultati ed evitare di non ascoltare segnali in realtà presenti. Questo non accade in ricevitori come l'Elad FDM-S2 o il Perseus, ma costano ben più del doppio. Qui sotto vedete il Main Panel di SDRuno, con il controllo RF Gain, da tenere sott'occhio

Main Panel di SDRuno

2) Evitate di fare coincidere la frequenza sintonizzata (tune) con la frequenza dell'oscillatore locale (LO), lasciate tra le due un po' di kHz. Infatti se i valori coincidono talvolta, in particolare con SDRuno, il segnale prodotto dal LO va a interferire con il segnale (soprattutto se basso) ricevuto. Se invece il segnale ricevuto è robusto può accadere che la soppressione effettuata dal software del segnale del LO produca un effetto sgradevole sulla ricezione. Vedi qui sotto

Finestra Main SP. Frequenza LO non coincidente con la sintonia.Su 818 si nota la portante prodotta dal LO
3) Meglio, salvo che non sia necessario, scegliere un sample rate minore. Invece di selezionare 10 MHz nel Main Panel di SDRuno selezionate 2 MHz (o meno) utilizzando il comando SR (MHz). Inoltre per avere uno spettro più piccolo e quindi vedere meglio i dettagli potete ricorrere alla decimazione DEC in questo software, ma anche allo zoom nella finestra Main SP, quella dello spettro/waterfall, che vedete subito sopra, lo zoom è al centro in basso. Questi comandi sono applicabili in tutti e tre i software. Usando un sample rate minore si consuma meno CPU e con i computer meno potenti non vi incagliate. Inoltre a mio avviso la visualizzazione e l'ascolto migliorano, ma non so se è solo una mia impressione.

4) Attenti alle immagini. Talvolta, in particolare ai bordi dello spettro, soprattutto se il Sample Rate è abbondante, possono comparire delle immagini, segnali che non ci sono. Ma soprattutto questo ricevitore ha qualche punto debole, nel suo vasto panorama di frequenze. A Milano, città impestata da segnali e rumori di ogni genere e potenza, ho notato che tra 175 e 180 MHz compaiono delle immagini dalla banda FM 88-108. SDRplay 2 dispone di un filtro notch per le FM e per le Onde Medie (attivabile sempre dal Main Panel nel caso di SDRuno: MW/FM NOTCH) ma in questo range non funziona. Se invece utilizzate, come ho fatto io, un filtro notch FM esterno le cose vanno a posto. Guarda le immagini sotto:

Senza filtro notch FM esterno: immagini dalla banda FM tra 175 e 180 Mhz
Con il filtro notch FM esterno le immagini spariscono quasi competamente
Un altro punto critico mi è risultato intorno ai 2300-2400 kHz, 120 metri, ma non so se dipende dalla mia localizzazione milanese metropolitana. In onde lunghe è consigliato usare il MW/FM Notch perchè pulisce, abbassando il rumore di fondo, ma a Milano non sono attrezzato per fare una valutazione obiettiva, anche per il rumore troppo alto su questa banda.
Altre immagini dalla banda FM sono state riportate un po' sotto i 500 MHz, con un notch esterno anche queste dovrebbero andare a posto. In generale consiglio di provare il Notch in VHF e UHF. Qualche volta migliora la situazione, qualche volta non cambia nulla.

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Software SDRuno

Si tratta di un software abbastanza complesso, derivato da Studio1 e modellato sulle esigenze dei ricevitore SDRplay. Non è molto user friendly e richiede di leggere il manuale (come scritto sopra ce ne sono due a disposizione) pr poterlo sfruttare bene e non lamentarsi senza motivo reale. Ma offre molte potenzialità. Inoltre come gli altri 2 software può interfacciarsi con CSVUserlistBrowser (vai al sito), ottimo programma per gestire i database, da Eibi a FMlist, passando per MWlist e altri ancora, oltre che quelli personali. Tra l'altro, una volta posizionate le finestre come voluto è possibile salvare l'intero assetto e richiamarlo quando desiderato.

SDRuno. FM: Sample Rate 5 MHz, visualizzazione effettiva di banda 4.4 MHz (massima 9 MHz). decodifica RDS
SDRuno. Banda aeronautica con un banco di memorie di questo software
SDRuno. Nella finestra AUX SP è possibile modellare il filtro a piacere, in modo asimmetrico


SDRuno & CSVUserlistBrowser. AWR la domenica mattina

Software HDSDR (vedi sito)

Questo programma è ormai un classico, frutto del lavoro del tedesco Mario Taeubel. È molto diverso da SDRuno ed è ormai testato e consolidato nella sua filosofia. In più rispetto a SDRuno ha lo scheduler per programmare le registrazioni, uno strumento molto utile. Ma non ha il decoder per l'RDS (PS e PI code), fondamentale per l'FM DXing. Qui sotto vedete i pannelli dei settaggi per SDRplay 2. Ricordatevi che la versione già pronta all'uso per SDRplay 2 la trovate tra i downloads del sito SDRplay.

HDSDR. Settaggi e controlli per SDRplay 2
HDSDR & CSVUserlistBrowser. Ascoltando Radio Mashaal (lo Smeter non è calibrato)

SDR Console V3 preview 5 (vai al sito)

Questa software, realizzato dal ben conosciuto Simon Brown G4ELI, è attualmente in progress. Siamo arrivati alla preview 5 che non è nemmeno una beta. Però è divertente, mi piace, è bello, ha un audio notevole. Anche questo è un programma un po' complesso. Così ci possiamo passare un po' di tempo a scoprirlo. Ecco alcune immagine dell'SDRplay 2 Pro al lavoro con SDR Console V3:

In banda FM con l'RDS decoder: 9 MHz visualizzati con Sample Rate 10 MHz
Air band. Locarno Info
Onde medie
Onde corte. Radio Nacional da Amazonia sui 49 metri
Nel complesso non mi sono affatto pentito dell'acquisto, anzi. SDRplay 2 Pro è un ricevitore divertente, che ti permette di ascoltare di tutto. La presenza di tre ingressi di antenna, selezionabili via software, è davvero utile, per usare antenne diverse a seconda delle bande, ma anche per fare prove e comparazioni.

giovedì 12 gennaio 2017

"La Voce del REX"


 Di Lucio Bellè


Il Rex chi era costui ? No non intendo parlare in questa sede del famoso " cane poliziotto " ma mi sono ricordato che, anni addietro, alla Fiera di Bollate (MI) avevo notato una radio Italiana che sulla scala parlante rotonda , tra le varie stazioni in onda corta riportava, stilizzata in colore azzurro, la sagoma del Transatlantico Rex . La cosa mi aveva incuriosito non poco, ma allora preso dagli impegni del lavoro non trovai il tempo o non ebbi la voglia di meglio documentarmi sulla cosa. In questi giorni pensando ad un valido argomento su di un nuovo articolo per Radiorama ,e approfittando della disponibilità e cortesia di Dino Gianni che quando sente parlare della "Storia della Radio" si illumina e lascia sempre cadere il martello, mi sono recato presso il “Museo della Comunicazione di Vimercate” da lui gestito, per compiere una ricerca su detta radio degli anni trenta e far luce sulla sua storia e su quella del Transatlantico Rex, storia che ha un nesso con noi appassionati del radioascolto e qui di seguito ne vedremo il perché.
                             

Nel ricco Museo della Comunicazione , guidato dal gentile Dino I2 HNX , tra decine di apparati radio tutti restaurati e perfettamente funzionanti , mi imbatto in due splendidi esemplari dell'apparecchio radio in questione: trattasi del Phonola Neosinto 525 , serie costruita nella seconda metà degli anni trenta dalla Phonola di Saronno ( Va).
Tra le varie "stazioni" in onda corta la piccola scritta Rex e la nave stilizzata e stampigliata in azzurro


Si tratta di belli esemplari di apparecchi radio plurigamma ,uno carrozzato in mobile di legno e bakelite completo di piatto giradischi e l'altro costruito in versione solo radio.

 Phonola Neosinto 525


Phonola Neosinto 525

Il circuito del Neosinto 525 è il classico supereterodina a 5 valvole ( EF9-ECH3-6P7-EBL1-WE54, IF 470 KHz  con onde lunghe, medie e due gamme di onde corte ) l'alimentatore è realizzato su un piccolo chassis separato dal telaio principale ,probabilmente per ridurre effetti di rientro di ronzio in alternata ; il suo fratello più lussuoso incorpora il piatto giradischi, il tutto è contenuto in un pregevole mobile il legno laccato con antine apribili . 


Schema Elettrico

L'insieme della radio era stato realizzato bene e per durare nel tempo con buoni materiali e secondo i migliori standard costruttivi dell'epoca. Inforco gli occhiali per vedere da vicino e cercare il ricordo di quel magico logo ed ecco che sulla scala parlante ovale individuo tra le varie "stazioni" in onda corta la piccola scritta Rex e la nave stilizzata e stampigliata in azzurro; è il colore del Nastro Azzurro ,ambito premio vinto dal Rex nel 1933 per la più veloce traversata Atlantica da Gibilterra a New York.  La conquista del Nastro Azzurro fu meritata per aver percorso il lungo tragitto di 3181 miglia marine alla media di 28,92 nodi in 4 giorni, 13 ore e 58 primi, strappando la vittoria sul filo di lana al temuto concorrente il transatlantico tedesco Bremen.
 Aggiungo un po' di storia: il Transatlantico Rex fu costruito dall'Ansaldo nel bacino di Sestri Ponente e divenne il vanto della Cantieristica Italiana (contratto stipulato tra Navigazione Generale Italiana ed Ansaldo nel 1929) fu varato nel 1931 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III  ed ebbe come madrina la Regina Elena di Savoia . La bottiglia di champagne usata per il varo si ruppe bene sulla fiancata (un buon segno per il varo di una nave) e il collo della bottiglia fu recuperato e conservato, e venne inserito in una custodia di legno pregiato e dato in dono ricordo alla Regina Elena. Si dice che tutto lo scafo era ingegnerizzato allo stato dell'arte dei tempi e che il Cantiere di Sestri Ponente con i suoi operai specializzati ,aveva condotto un lavoro arduo, professionale e scrupoloso e che le eliche erano così equilibrate che un solo uomo poteva farle ruotare; tutte le classi erano costruite ed arredate in modo avveniristico ed eccellente con un lusso dosato ed elegante e non sfacciato o volgare e anche la classe turistica avesse standard di ottima qualità e comfort inimmaginabili per quei tempi , gli apparati radio erano della Marconi Marine con funzionamento su onda media e corta con emissioni in telegrafia ed in fonia e collegati ad alte ed efficienti antenne filari. Per dare la massima sicurezza in casi di emergenza la stazione radio era equipaggiata con i primi manipolatori automatici di segnale di soccorso.  Particolare interessante da notare è che sulle navi passeggeri italiane fin dal 1922 grazie alla stazione radio di bordo era possibile la ricezione giornaliera dei notiziari, si poteva così essere informati su quanto accadeva nel mondo e si cominciò a stampare il giornale di bordo distribuito regolarmente ogni giorno ai passeggeri. Il transatlantico Rex salpò per il viaggio inaugurale per New York il 27 settembre 1932 e vi giunse il 7 ottobre .Le cronache riportano che al porto di New York per assistere all'arrivo della nave erano in attesa 45.000 persone e che circa 20.000 entusiasti riuscirono a visitarla acquistando un biglietto al prezzo di 25 cents di dollaro .Nel 1933, il 16 marzo, dagli impianti radio Marconi di bordo ,in occasione dell'apertura dell'Anno Santo in Roma, viene deciso di trasmettere Broadcasting e per la prima volta in diretta l'Ave Maria di Shubert cantata dal celebre Soprano Rosa Ponselle.Il segnale in onda corta giunse melodioso, forte e chiaro agli ascoltatori incollati alle radio sui due lati dell'Atlantico, un successo delle capacità tecniche italiche. Le cronache del tempo riportano che i passeggeri del Rex potevano godere del servizio "Marconigramma" radiogrammi trasmessi dal sistema di Pisa Coltano che nel 1931 era stato aggiornato e dotato dei nuovi impianti Marconi in onda corta con valvole termoioniche per il servizio Radio Navale:  56 Kwatt in antenna per Radiotelegrafia e 35 Kwatt in antenna per Radiotelefonia. Da qualsiasi telefono un utente, chiamando Radio Coltano, poteva accedere al Sistema di collegamento Grandi Navi ed inviare il proprio telegramma via radio, un fatto di eccellenza per l'epoca. Altro fatto straordinario circa l'uso degli impianti radio: nel 1938 in accordo con il “CIRM - Centro Internazionale Radio Medico”, in pieno Atlantico viene trasmesso dal Rex per un consulto medico, il grafico delle pulsazioni e del respiro di un paziente ,i dati vengono perfettamente ricevuti dalla Stazione Radio di terra. Purtroppo le cose belle stanno per svanire, si affacciano i tempi cupi del secondo conflitto mondiale nel 1940 il Rex compì l'ultima traversata a New York ed ad agosto viene ufficialmente posto in disarmo a Trieste. Dopo l'armistizio del 1943 viene barbaramente depredato e saccheggiato dai Tedeschi che lo spogliano di ogni cosa ,impianti radio, mobili e suppellettili, dipinti e ogni altro che potesse loro tornar utile. Nel settembre del 1944, viene rimorchiato lungo la costa Istriana per salvarlo dai bombardamenti alleati ,ma finito sulle secche viene individuato e bombardato. Nell'agosto del 1947 il relitto viene requisito come debito di guerra dalla Jugoslavia e demolito; le eliche in bronzo vengono smontate e fuse in pani con impressa la sigla Rex per darne maggior valore , pare che un'elica sia sopravvissuta e giaccia a memoria perpetua immersa nelle acque istriane. "Sic transit gloria mundi"; il Transatlantico Rex un vanto della tecnica Italiana un primato dell'impegno di tanti uomini ed una bella storia da raccontare.



Testo e foto di Lucio Bellè -SWL I1-11454
Apparecchi radio messi a disposizione grazie a cortesia di Dino Gianni I2HNX - Museo Delle Comunicazioni di Vimercate.

http://www.radiomuseum.org/r/phonola_527_neosinto_ch525.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Rex_ (transatlantico) 








NOTA di   Daniele Raimondi 

Ho letto solo ora l'articolo sul transatlantico Rex e trovo che una bella ricerca, tace una cosa molto importante della sua storia, che l'ha fatta entrare di diritto nella storia della radio e anche di Marconi.

Ed questa:

Ancor prima dell'attraversata record, in sala radio entra come radio telegrafista un certo Adelmo Landini. http://www.radiomarconi.com/marconi/landini.html   
Si proprio lui, proveniente dallo scafo Elettra di Guglielmo Marconi ed è lui ad effettuare l'invio e la ricezione dei messaggi durante la galoppata record.
Sul libro "Guglielmo Marconi, nato per la radio", l'ampia storia anche del transatlantico Rex... Titanic.... Andrea Doria... Volturno.... Tutti all'interno della "storia della radio".



mercoledì 11 gennaio 2017

The Buzzer, The P.I.P e Squeaky Wheel 05 Gennaio 2017

ZhUOZ-The P.I.P-Squeaky Wheel
05 Gennaio 2017


Il giorno 5 gennaio 2017 si è verificata un' intensa e particolare attività delle 3 stazioni Russe ZhUOZ (Buzzer) P.I.P e Squeaky Wheel.

Tra le 13.13 e le 14.14 Utc si sono ascoltati diversi messaggi a breve distanza tra loro, le tre stazioni sono diventate improvvisamente molto attive ed addirittura in alcuni casi due stazioni su 3 si sono trovate a trasmettere simultaneamente !!

7 i messaggi registrati in questo lasso di tempo, purtroppo alcuni di questi messaggi non sono totalmente completi per il fatto che mentre stavo registrando su una frequenza non potevo fare lo stesso su un' altra.

Altri 2 messaggi sono poi stati trasmessi nel pomeriggio quando tutto si è poi normalizzato e che ho registrato.

A seguito di questa insolita attività sono andato a fare delle ricerche in rete per cercare informazioni di altre particolari attività ma non ho trovato nulla.

Le registrazioni sono state inserite in questo video pazientemente elaborato da Alessio Proietti I0-412RM al quale va un grandissimo ringraziamento per l' ottimo lavoro eseguito.... TNX.


Segnalo la mia pagina FB dedicata all' ascolto delle 3 stazioni Clicca ed il mio Blog   73 Renato IK0OZK



I

lunedì 9 gennaio 2017

DIPLOMA PERMANENTE TEATRI, MUSEI E BELLE ARTI ITALIANI E DEL MONDO

 

DTMBA

DIPLOMA PERMANENTE TEATRI, MUSEI E BELLE ARTI ITALIANI E DEL MONDO 

Centri Artistici e Culturali U.R.I. Unione RadioAmatori Italiani 

REGOLAMENTO


Realizzazione di un Circuito Stampato con tecnica del Toner Transfer


Ho trovato un interessante ed esauriente documento  con le sequenze molto dettagliate su come realizzare un circuito stampato (PCB)  per le nostre autocostruzioni casalinghe sul blog di Antonio Mancuso.

Tecnica del Toner Transfer


Questa tecnica non richiede particolari apparecchi per la realizzazione di un PCB. In particolare tramite l'uso di una stampante laser o fotocopiatrice si stampa il circuito su della carta poco porosa ed assorbente (carta fotografica, carta patinata) e poi tramite una sorgente di calore si trasferisce il toner depositato dalla stampante sulla carta alla basetta ramata.



La tecnica e' piuttosto semplice ma anche soggetta a molti errori. Chiaramente stiamo parlando di una tecnica casalinga che può' solo funzionare con PCB di bassa complessità'.


Immagini dell'apertura straordinaria del Museo della Radio e Televisione della RAI di Torino





 di Andrea  Ferrero A.I.R.E.


GRANDE SUCCESSO al Museo della Radio e Televisione della RAI di Torino per l'apertura straordinaria dell'Epifania di presenze di pubblico con entusiasmo per le visite guidate con la collaborazione dei soci Airepiemonte e Valle D'Aosta svoltosi nei giorni 6 -7- 8 Gennaio 2017.


Grazie a tutti anche per i vostri commenti lasciati sul libro degli ospiti.

Ecco alcune immagini e BUON ANNO 2017