Mostra allestita nel Complesso Monumentale Caetani di Tor Tre Ponti - Latina. Resoconto fotografico. Tra i vari "pezzi" esposti, anche una replica della famosa "Ondina" di Biagi.
Achille De Santis - tecnatronATgmail.comAssociazione Italiana Radioascolto www.air-radio.it - info@air-radio.it LEGGI LA RIVISTA RADIORAMA WEB SU: WWW.AIR-RADIO.IT La collaborazione al Blog AIR Radiorama e' aperta a tutti gli appassionati, previa richiesta di iscrizione tra gli Autori. Il CD AIR si riserva il diritto insindacabile di decidere l'ammissione degli Autori e la pubblicazione sul Blog dei relativi articoli inviati.
sabato 17 dicembre 2016
Antenna “a Giöxìa” per VHF-UHF Di IW1PUE – Luciano Bezerédy
Tempo fa in rete ho trovato un progetto di IA5TMF per costruire una curiosa, semplice Antenna “A persiana” : ho provato a metterla in pratica, anche per via del mio atavico problema di spazio, e da buon ligure genovese ho trasformato il tutto nell'Antenna “a Giöxìa”.
Antenna
“a Giöxìa”
Questa è una
antenna adatta per operare in VHF ed UHF e che può essere realizzata e resa
operativa in meno di mezz’ora. È adatta per un uso immediato o di emergenza o
durante le vacanze, è sufficiente del filo conduttore per impianti elettrici di
diametro appropriato (ø 0,75/1mm), del cavo coassiale RG58 o similare e sei
supporti cilindrici (isolatori) e…naturalmente il telaio principale: “a
Giöxìa”. La denominazione “a Giöxìa” deriva dal fatto che come avrete capito si
fissa ad una persiana alla genovese. Ovviamente la persiana “a Giöxìa” deve
essere in legno o di materiale plastico e non in materiale metallico. Occorre
realizzare un quadrato di un quarto di onda per lato, dei quali uno è aperto e
ad esso si collega il cavo che va allo RTX.
λ = c/f
(λ = lunghezza d’onda in metri; c = velocità luce in milioni m/sec ; f = frequenza in MHz)
da cui, per esempio, per i 145 MHz abbiamo
λ = 300/145 = 2,069 metri
da cui si ricava che un lato del quadrato vale 0,517 metri.
Si realizza
fissando alla persiana, ad ogni lato della “Giöxìa”, i quattro supporti
(isolatori cilindrici in porcellana od altro materiale isolante), su questi
supporti andrà avvolto e teso il filo conduttore a formare il quadro, i cui
capi andranno fissati, per rendere rigida e ben ancorata la struttura, agli
altri due isolatori. Ad uno di questi isolatori farà capo il conduttore che
viene collegato al centrale (polo caldo) del cavo coassiale, mentre l’altro
capo del conduttore resterà fissato ma, sarà libero in aria (nessun
collegamento). La calza metallica del cavo coassiale se necessario può essere
collegata ad un adeguato contrappeso elettrico che può essere costituito da
alcuni metri di filo o se presente collegata ad una struttura metallica
(ringhiera, tubature ecc…) Il quadrato di filo che forma il quadro (loop)
fissato alla persiana, è mostrato nel disegno sottostante. La novità rispetto ad altri progetti presenti
in rete è che con la persiana alla genovese l’antenna diventa “direttiva”
non solo facendola ruotare come nelle tipiche persiane, con “a Giöxìa”,
infatti, e possibile operare a persiana chiusa, aperta o in posizione
intermedia.
a
Giöxìa : La persiana alla “Genovese”è la persiana storica di
tutta la Liguria. E’ fornita di mappe e cerniere storciche. La luce può essere
filtrata da tre diversi tipi di lamelle:
-
l’ovalina da 50 mm per le case più recenti.
-
l’ovalina da 65 mm per le case più antiche.
- la
stecca storica dagli angoli smussati tipica delle persiane più antiche dei
secoli XV XVI.
Tutto il MATERIALE
OCCORRENTE PER REALIZZARE L'ANTENNA “A GIÖXÌA sul sito :
Per
una maggiore resistenza alle intemperie e alla salsedine queste persiane non
contengono elementi in ferro. Provare per
credere! Buon divertimento!
73'
de IW1PUE - Luciano
venerdì 16 dicembre 2016
RICEVITORE JRC NRD-525
Di Lucio Bellè
Nei mio trascorso da SWL di radio ne ho passate molte ; dalla radio a galena con diodo Philips OA81 al posto del cristallo all'AR18 Microtecnica Ducati ( rivisto secondo lo schema pubblicato da Costruire Diverte del 1963 ) vari RX Surplus e Civili fino ad arrivare ai pesanti e complessi Collins 390 A URR e RACAL RA 17, a parer mio tra quelli che mi sono giunti per le mani quest'ultimo è tra i migliori RX a valvole con la sua bella livrea Inglese di un riposante color "Verde Ammiragliato". Da qui si può capire che la mia esperienza da "Radiologo Valvolare" ( come mi definiscono gli amici ) mi condiziona un po' quando mi confronto con la odierna modernità a stato solido, modernità in questo caso si fa per dire visto che il JRC NRD -525 è nato nel 1986 ,tra un mese e pochi giorni compirà trent'anni , per il mondo elettronico moderno è una bella età. Prima di procedere, per onestà intellettuale preciso al Lettore che quanto scrivo su questa "bella Rivista" volutamente viene esposto in maniera semplice e scorrevole per consentire agli appassionati di approfittare delle mie proprie esperienze sulle radio che per passione mi capitano tra le mani e con le foto allegate mi è lieto renderli partecipi di quanto fatto. Per non tediare il Lettore non mi dilungo in dati tecnici e modifiche che gli interessati possono reperire a volontà in vari siti Internet ,mi limito ad una semplice disamina generale delle caratteristiche delle radio e poi suggerisco un iter per ridargli decoro, visto che spesso sono ammalorate causa l'oblio del tempo ed anche il trascorso passato con negligenti proprietari.
Japan Radio Corporation JRC NRD - 525 anno di produzione 1986
ricevitore a stato solido molto complesso a doppia conversione ,
copertura di frequenza da 90 a 34000 KHz dotato
di Digital Display con risoluzione a 10Hz .La radio è di qualità
professionale ( la fabbrica JRC costruiva anche Ricevitori Marittimi) ed è
assemblata come un computer : la scheda madre è dotata di una serie
di zoccoli per le varie schede che compongono gli stadi
del ricevitore oltre a spazio per schede opzionali atte
ad implementare gamme e prestazioni.
Modi : AM/SSB/CW - FAX/RTTY con schede opzionali
Sensibilità : 1 microvolt in SSB - 15 microvolt in AM in onde Medie
Selettività : 4/2 KHz - con filtri opzionali 300/500/1800 Hz
Schede opzionali : Demodulatore RTTY, Interfaccia RS 232 per collegamento a Computer ,
Convertitore VHF-UHF.
Selezione delle Stazioni : manualmente tasti UP/Down o
tramite tastiera con 200 canali di memoria.
Comandi salienti : Passaband Tuning/Notch Filter/Scan/Sweep/Clock Timer/Noise
Blanker/Dimmer/Tone Control
Altoparlante di piccole dimensioni entro contenuto ( NDR. non ho notato una
cattiva qualità della bassa frequenza come riportato nei siti Internet ) La
radio pur essendo di classe superiore mi è giunta molto trascurata,
sinceramente mi meraviglio come si possa trascurare un oggetto che da
nuovo era notevolmente costoso. Il grosso trasformatore di
alimentazione posto all'interno è complice del notevole deposito di
polvere trovato all'interno depositatosi sulle schede a causa
della convenzione atmosferica del calore. Per l'esterno dell'RX consiglio
come sempre, dopo una buona spolverata con pennello ed aria, il solito
impiego di Vetril e panni in microfibra per ottenere una adeguata pulizia dell'insieme.
Per l'interno, otto viti trattengono
il coperchio superiore ed inferiore dell'RX ed una volta aperto compare la
modularità della costruzione a schede che facilita sia l'eventuale
assistenza tecnica che la pulizia interna. La pulizia delle schede
impolverate dal lungo lavoro, richiede uno spolvero leggero fatto con un
pennellino di tasso del n°16 completato da un soffio d'aria leggero
per togliere i residui di polvere, vanno anche pulite con un batuffolo di
cotone impregnato di Spray per contatti anche i laterali delle schede
che sono stagnati e pure le gole di scorrimento fissate con mini
rivetti alle pareti metalliche dell'apparecchio. Attenzione a non
lasciare residui di peli di cotone ed anche a non inondare di Spray gli zoccoli
posizionati sulla scheda madre, perché nelle vicinanze sono saldati
componenti che possono essere danneggiati da uso eccessivo di Spray, meglio
procedere con un pennellino umettato da Spray e poi asciugare il tutto con
buon getto d'aria. Nel procedere individuo con sorpresa
e disappunto una scheda con una batteria al litio da 3 Volt tipo CR-203
FT6 batteria che a vista che appariva saldata in malo modo ed anche
in cattivo stato, ho poi appurato che è la batteria che presiede
alla memoria dei canali e che il Service Manual dice durare al massimo anni 5.
Qualcuno l'aveva già "sapientemente" sostituita e oltre
alla grossolana saldatura (oltretutto doveva pensare che il
calore del saldatore compromette la carica della batteria )
ha manomesso i contatti nativi , per rimediare al contatto
incerto e per far aderire meglio i contatti si è inventato
di interporre una grossolana matassa di nastro isolante tra
la batteria ed il dorso del separatore metallico delle schede,
matassa che col tempo si è appiccicata e irrigidita
creandomi molta difficoltà per la rimozione della scheda e la sostituzione
della batteria stessa e dei relativi contatti. Debbo confessare che rimontando
la scheda al suo posto per un attimo sono stato preso da un attacco di panico
pensando di aver agito sbadatamente e d'impulso, riflettendo a posteriori
che la batteria fosse anche dedicata all'alimentazione
di memorie volatili necessarie al programma del RX ( tipo l'ICOM IC
71 - E ) e che una volta rimossa senza aver pensato ad un previo collegamento
con un'altra per mantenere la tensione, le memorie evaporassero
rendendo inservibile il Ricevitore ; grazie al
cielo fortunatamente non fu così.
Altro passo per la pulizia è stata
la rimozione di tutte le manopole (montate a pressione) esclusa quella di
sintonia che si sblocca con una chiavetta a brugola passo millimetrico da mm
1,5.
Completata la pulizia delle manopole e dopo aver smontato la manopola del
Tuning , troppo morbida nella sua rotazione ,ho pensato di creare una
sorta di frizione interponendo tra il frontale e la manopola n°4
dischetti di cartone con incollato un feltro per formare adeguato spessore
e creare una leggerissima frizione nella rotazione del comando di sintonia.
Segnalo che un punto debole di questo RX sono i tasti di impostazione
frequenza che a volte non rispondono subito ,un segno evidente di usura causato
da lungo impiego. Suggerisco di fare attenzione nella rimozione delle
schede che vanno sfilate delicatamente facendole leggermente oscillare da
destra a sinistra per favorirne l'estrazione ed anche di non sottoporle a
torsione visto la quantità di micro componenti saldati sulle stesse,
particolari delicati e facilmente soggetti a rottura. Che altro dire una
volta ben pulito e tornato a nuova vita constato che il JRC NRD - 525
è buona macchina di caratteristiche superiori (credo molto vicino
all'ICOM IC 71-E) costruita professionalmente e forse eccessivamente
complessa nell'uso, soprattutto per la parte di utilità memorie etc. Se
qualche lettore è interessato all'acquisto di un modello similare suggerisco, di
testarlo al completo per verificare la funzionalità di tutto l'apparato e
soprattutto delle tastiere e di ispezionarlo
all'interno per verificare la eventuale presenza di optional e
se possibile avere una idea dello stato d'uso dell'insieme, poiché
vista la complessità generale non ritengo facile una riparazioni in caso
di eventuali guasti. Spero di aver fatto cosa utile presentando questo gioiello
del Sol Levante augurando buoni ascolti a tutti ed alla prossima !
Testo e Foto di Lucio Bellè I1-SWL-11454.
NRD-525 General Coverage Receiver Service
Manual
Instruction Manual for
Model NRD-525
RADIOUTILITARIO 2-15
Rainero ha rilasciato la nuovissima versione 2.15
aggiornate la vostra versione!!!!
Lo ringrazio e ve lo posto immediatamente
^^^^^^^^^^^^
Il presente aggiornamento (2.15) del “radioutilitario” lascia immutata l’impostazione delle versioni precedenti, sostanzialmente sono state fatte alcune aggiunte per lo più suggerite dagli utilizzatori.In merito all’importante argomento della realizzazione pratica delle bobine è stata inserita una ulteriore scheda con un più specifico metodo di calcolo per le induttanze VHF in cui si tiene in maggior conto la spaziatura e quindi il rapporto L/D.Sono state inoltre inserite schede per il calcolo delle bobine multistrato sia circolari che rettangolari, ovviamente si tratta di formule “semi empiriche” e pertanto i risultati ottenuti sono indicativi.Una scheda consente il calcolo della capacità parassita e dell’autorisonanza di una bobina, anche in questo caso si tratta di formule semi empiriche e i risultati sono fortemente influenzati dalla realizzazione pratica.E’ stato illustrato un interessante, anche se datato, metodo ultra economico per verificare la curva di un filtro passivo.In una scheda si può calcolare, in via teorica, il fattore di merito di un circuito LCR sia serie che parallelo.Con queste aggiunte, che completano il sottomenù “circuiti LCR”, dovrebbero essere state prese in esame, almeno in ambito dilettantistico, le più frequenti esigenze di calcolo relative agli induttori.Nel settore antenne sono state inserite, più per completezza che per necessità di calcolo, le antenne G5RV, le windom e le folded dipole.Nel sottomenù delle resistenze è stata aggiunta una scheda per calcolare la massima corrente ammissibile per un resistore in funzione del wattaggio. Consente di evitare i pur semplici calcoli derivanti dall’applicazione della legge di Ohm, scongiurando così eventuali errori.E’ stata inserita anche una scheda relativa alle sonde resistive in corrente continua.Sotto la voce semiconduttori sono stati inseriti possibili esempi di circuiti rettificatori che vanno anche a completare la scheda “ condensatori per duplicatori”. In questa opzione non si eseguono calcoli ma può essere utile avere sottomano alcuni esempi di circuiti.Nel settore “old radio” è stato aggiunto il calcolo dei trasformatori d’uscita in abbinamento alle valvole finali più usate nei vecchi ricevitori, utile nell’ipotesi di dover riavvolgere un trasformatore bruciato.Nel menù delle “varie” è stata completamente riveduta, potenziandola, la scheda riguardante le conversioni delle misure inglesi, rendendo così possibile ogni tipo di conversione.73 de Rainero I4JHG
^^^^^^^^^^^^
nel ringraziare l'autore vi invio l'indirizzo per il download (diverso da quello precedentemente indicato nel nostro blog)
alcuni di altri miei articoli sul blog
un saluto e buoni ascolti da
da Francesco Giordano
il mio sito
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giovedì 15 dicembre 2016
" Drake SSR-1 Semplici migliorie"
di Lucio Bellè. I1-SWL-11454
Faccio seguito al mio articolo precedente "Drake SSR1 Communication Receiver http://air-radiorama.blogspot.it/2016/01/drake-ssr-1-communications-receiver.html " per
illustrare semplici migliorie che possono contribuire ad un migliore e più
comodo impiego del RX in questione. Dopo aver già proceduto ad una pulizia
interna ed esterna dal velo di polvere infiltratasi dappertutto ,non
avevo ancora posto mano allo smontaggio del pannello anteriore che
protegge le due "Scale Parlanti" e la demoltiplica con la funicella
che comanda 3 controlli di funzione : MHz , Preselector , KHz.
Per procedere allo smontaggio del pannello anteriore, dopo aver
tolto il coperchio del ricevitore e il pannello sottostante ( quello
cadmiato color oro), sfilate tutte le manopole dell'RX ( dopo aver preso buona
nota delle loro posizioni) bisogna svitare le viti a croce che lo
vincolano allo chassis, viti facilmente riconoscibili, che sono posizionate ai
4 lati del pannello; fare attenzione perché alcune sono nascoste da un
sottile strato di gomma spugna adesiva che serve a
compensare le tolleranze dei pannelli e a smorzare le vibrazioni
indotte dall'altoparlante.
Nel procedere allo smontaggio non è indispensabile
smontare il Jack per la cuffia che è solidale al pannello, poiché la sua
filatura pur se non abbondante consente di scostare il pannello dallo
chassis quel tanto che basta per le verifiche di tutte i comandi e se
necessario per procedere ad interventi manutentivi.
A pannello aperto si può vedere come la costruzione
dell'RX sia molto semplice , una funicelle parte da una piccola
demoltiplica fissata sul comando MHz, scorre su una
puleggia coassiale al comando Preselector e quindi va a comandare la
scala trasparente dei MHz . Un sistema economico e ben più
misero rispetto agli ingranaggi in ottone con recupero di gioco
presenti sulle sintonie dei Racal RA-17 o sui più vetusti Hammarlund Super
Pro o BC 312 etc. Tolta altra polvere sulle scale ( senza impiego di
Vetril ma solo con un pennellino per uso fotografico e ben
pulito), sulla demoltiplica della funicella e sui perni
vari, visto che non c'erano segni di deterioramento non ho osato
ingrassare nessun punto di scorrimento perché ho notato che il
grasso originale ( colloso e simile a quello in uso nei binocoli ) faceva
ancora il suo dovere. Una scrupolosa disossidata ai contatti del Jack e si
rimonta il tutto. Per ripristinare la gommina antivibrazioni tolta
per consentire lo smontaggio ( levata dopo essere stata umettate con
petrolio ) uso striscioline di panno verde incollato con Pattex su
carta per carrozzeria , una leggera pressione ed il pannello va bene in sede,
avvitamenti vari e tutto ritorna a posto. Riposizionate le manopole (ho
posizionato anche dei dischetti in feltrino tra le manopole ed il
pannello) ho deciso di costruire una piccola scala con riferimenti per il
corretto settaggio del Preselector.
Le foto sono la miglior spiegazione di
quanto realizzato : debbo precisare che questa semplice
modifica, a mio parere , facilita di molto il veloce settaggio del
comando quando si spazzolano le frequenze .Inoltre ho aggiunto due piccole
protezioni in acetato trasparente ,una per sostenere adeguatamente la piccola
scala del "Preselector" ( realizzata in cartoncino con
scritte riportate a mano e boccata al foglio di acetato con scotch) ed una
circolare posta sotto la manopola di sintonia tipo quella del Racal RA-17: un
piccolo vezzo per mania di precisione ! Che altro aggiungere ,
l'SSR-1 rimane un modesto RX da "Entry Level" ma come ho già
avuto occasione di dire è dignitoso nel suo impiego, abbastanza stabile per CW
/SSB e con un audio piacevole e poi l'aggiunta del disco di acetato sotto la
sintonia lo fa anche somigliare al RA-17 , solo somigliare però !
A volte è bello con poco cercare di fare tanto.
Alla prossima ed a
tutti auguri di buon ascolto.
Lucio
Manuale
mercoledì 14 dicembre 2016
Radio Garden per ascoltare le radio di tutto il mondo
Radio Garden è
la mappa interattiva per ascoltare le radio di tutto il mondo
Radio Garden Is An Extremely Cool Site That Lets You Listen to Worldwide Radio Stations by Spinning a Digital Globe
Radio Garden Is An Extremely Cool Site That Lets You Listen to Worldwide Radio Stations by Spinning a Digital Globe
Con este sitio podrás sintonizar cualquier estación de radio en el mundo
È un progetto nato grazie all’archivio di Transnational
Radio Encounters, un consorzio con base alla Martin Luther
University di Halle, in Germania, che riunisce moltissimi professori e
ricercatori che si occupano di musica, nuovi e vecchi media, estetica degli
archivi e altro ancora. Il centro è diretto dal dr. Golo Föllmer, esperto in
musicologia e comunicazione, e da anni porta avanti un lungo lavoro dedicato
alla radio inteso come mezzo fondamentale nella storia delle relazioni
interculturali.
Realizzata con il contributo della London Metropolitan
University, della University of Sunderland, della Utrecht University e di altri
atenei olandesi e danesi, Radio Garden
vi permette di ascoltare in diretta migliaia di stazioni radio di tutto il mondo.
Spostandovi sulla mappa interattiva potrete cliccare su centinaia di città e
selezionare l’emittente che preferite. Ha anche una sezione dedicata ad alcune
radio importanti per la storia della nazione scelta - per l’Italia c’è Radio
Alice, ad esempio - e propone anche una serie di jingles in ascolto.
Se lo si paragona ai tanti progetti sviluppati da
Transnational Radio Encounters, Radio Garden è sicuramente un esperimento
minore e la mappa non
può essere considerata sicuramente un elenco completo di tutte le radio
esistenti al mondo. È ugualmente un sito interessante perché ci
permette di sentire all’istante moltissime emittenti locali che, altrimenti,
non avremmo mai conosciuto
lunedì 12 dicembre 2016
I.S.S. Sopra l'Europa
Approfittando dei passaggi sopra le nostre teste della ISS , ho effettuato una registrazione audio e video del passaggio delle 13.30 (circa) UTC.
Nello Waterfall si può chiaramente vedere l'effetto doppler.
In questo caso qualche parola in francese, risposte a domande "tipiche" , probabilmente collegati da qualche scuola in Francia tramite l'astronauta francese Thomas Pesquet
Buona Visione e buon ascolto!
F4 Radio Receiver NAGRA Kudelski
Ricevitore F4 Nagra Kudelski 100 KHz 30 MHz
Il nome Nagra mi riporta subito all'azienda Svizzera molto nota nel campo della registrazione audio professionale portatile, ma la Nagra ha costruito anche apparati radio, questo in foto è il modello F4 100 KHz 30 MHz sintonia a quarzo 12 canali a transistor per uso marittimo ( ricezione delle mappe meteo ), è un ricevitore per me sconosciuto, non ho trovato notizie in rete di questo apparato, deve essere una rarità.
Foto di Mauro P.
Sul sito di Radiomuseum ho trovato un altro modello di ricevitore costruito dalla Nagra Kudelski per le VLF
Foto di Mauro P.
Sul sito di Radiomuseum ho trovato un altro modello di ricevitore costruito dalla Nagra Kudelski per le VLF
domenica 11 dicembre 2016
ISS visibile ed ascoltabile dall'Italia
11Dec16 16:02:28Z
11Dec16 17:39:46Z
11Dec16 19:16:17Z
11Dec16 20:53:09Z
12Dec16 11:56:52Z
12Dec16 13:32:34Z
12Dec16 15:10:05Z
12Dec16 16:47:38Z
12Dec16 18:24:18Z
12Dec16 20:00:53Z
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12Dec16 18:24:18Z
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The Iron Antenna
Una certa somiglianza c'è |
Eccomi ancora qui per parlarvi della mia antenna in ferrite. Volevo realizzare una antenna in ferrite da utilizzare con la mia radio Vlf-Lf ESDR in portatile, senza il vincolo di un antenna ingombrante come la Loop e utilizzabile anche in casa.
Dopo vari tentativi, insuccessi e delusioni sono riuscito a assemblare un antenna con una discreta sensibilità e con poco rumore.
Lo schema usato è quello di un'antenna a doppia bobina con avvolgimenti contrapposti. Per chi vuole approfondire ecco il link all'articolo da cui ho preso spunto.
L'antenna si compone di tre barrette di 20 cm in ferrite tenute insieme con un tubetto termo restringente.
Le bobine sono avvolte su un tubetto, realizzato con un foglio in milar arrotolato alla giusta misura e più volte in modo da dare spessore e robustezza al cilindro. Le bobine sono fatte con filo smaltato e poste agli estremi del cilindretto.
Uno switch a tre vie due posizioni permette di mettere in serie oppure in parallelo le bobine. Il condensatore variabile è composto da due sezioni che vengono messe in parallelo quando le bobine sono collegate in serie. Lo schema che segue aiuta la comprensione. Il range di sintonia è in configurazione seriale da 65-250 Khz e in parallelo da 170-540 Khz.
Le due bobine 115 spire 2 mH |
Fondamentale in questa antenna è la schermatura in modo da ricevere
solo il campo magnetico. Anche qui ho fatto varie prove e alla fine ho trovato efficace il sistema del flatcable che scherma senza attenuare il segnale ricevuto dalle bobine.
Lo schermo si compone di un tubo in plastica ricoperto con del biadesivo e successivamente da un flat cable da dieci poli avvolto a spirale. Da un lato i fili del flat sono saldati ad un conduttore che li collega a masssa.
Anche i fili che partono dalle bobine sono schermati con una calza recuperata da un coax. Anche tutta la scatola e relativo circuito di amplificazione è schermata con un foglio di rame, ho usato il nastro di rame adesivo che si usa per schermare le chitarre elettriche.
VC1-1 19-472 Pf VC1-2 16-520 Pf R1 20 R2 150 L3 48uH C1 10000Pf C2 100Pf MPF102 |
Prova ricezione NAVTEXT con antenna ferrite
Buoni esperimenti e buoni ascolti roberto.zinelli@Gmail.com
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Roberto Zinelli
Contest Italia 40-80: l'immagine
I 40 metri domenica mattina 11 dicembre 2016. I radioamatori italiani scatenati per il contest nazionale.
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