L’idea di questo articolo nasce dall’amicizia nata nel leggere i miei articoli della rivista che state leggendo è così che dopo aver letto alcuni dei miei articoli, Francesco IZ1KVQ scrivendomi privatamente, mi illustra la sua idea di tecnologia avanzata e della modernizzazione tra i social moderni e la radio, immenso social primitivo che aggrega miliardi di radioperatori di tutte le età, religioni e razze. Certamente l’evoluzione della radiotrasmissione vede il suo esordio ma soprattutto il suo affermarsi con gli anni da Marconi a noi. Francesco mi illustra la sua dedizione all’essere radioamatore ed io non mi esimo dal leggere ed ascoltare i suoi racconti; nasce così per mero caso, l’idea di scrivere l’articolo che state leggendo fondendo le idee al fine di concepirne una nostra, nata dall’esperienza e dalla dedizione di chi come noi da buon radioamatore, vuole operare in modo continuativo e capillare. I social network, malgrado sono un’epidemia tra tutti i giovani, crediamo che il fascino della radio abbia sempre un suo effetto e in quanto tale riesce ad attirare a se moltissimi giovani che forse per tendenza, forse per divergenza, si lasciano “rapire” dal fascino dell’etere e dei suoi misteri. Oggi i social network sono indiscutibilmente di attualità e credo che rapiscano la volontà e dedizione di tutti i ragazzi che cercano di evolversi ed avvicinarsi ad un mondo particolarmente fascinoso come la radiotrasmissione primo immenso, ed impareggiabile social di esclusiva mondiale. Un nuovo argomento che ho trattato con l’amico Francesco IZ1KVQ è la evidente preoccupazione dell’estinzione dei radioamatori, preoccupazione che anche allo scrivente spaventa non poco. Certo oggi molti meno ragazzi/giovani si avvicinano alle trasmissioni intese come social comunicativo globale. Comunque tutto questo non mi spaventa troppo e vi scrivo il perché. Tutti ricordiamo l’alba dei social, molti diffidenti, tanti altri aborrivano l'idea di farne parte ed oggi sono tra i piu’ assidui e costanti frequentatori. Bisogna dare il tempo di riavviare capire ed immedesimare negli evergreen ragazzi che per mera curiosità si avvicinano ad una radiotrasmittente intesa come curiosità, di capire e carpire a cosa potesse servire questo obsoleto quanto arcano strumento. Oggi piu’ di ieri la radio è un complemento che desta curiosità. Molti giovani mettendo ordine nelle loro soffitte, trovano vecchi apparati cb e dopo una breve cultura sul cosa fosse si proiettano immediatamente in questo mondo a loro sconosciuto ma subito avvincente ed avvolgente perché l’essere radioamatore è e resterà sempre una passione dilagante senza età.
Non mi preoccuperei dell’estinzione degli om perché credo non sia così facile abbattere un così longevo hobby. Piuttosto ciò che mi sorprende è l’essere dannatamente pronto ad intervenire come lo si fa con le piu’ banali attività. Finchè ci sarà un’antenna ed un microfono, non ci dovrebbero essere pericoli di estinzione dell’interesse morboso di un neo radioperatore che fa del suo essere tale un monito come uomo personaggio e vivissimo radioperatore. Il manico di questo hobby è principalmente fatto di curiosità, quanti di noi si sono avvicinati alla radio per blanda e mera curiosità ? Quanti si sono trovati travolti da un semplice sibilo ascoltato da un ricevitore e poi travolti dalla passione hanno lasciato che tutto ciò li travolgesse catapultandoli al largo di un hobby fantastico come quello della radio ? Ringrazio l'amico Francesco IZ1KVQ al quale devo l’idea, per avviare un argomento così delicato ed importante come quello trattato nel presente articolo. Inutile aggiungere che la radio, l’essere radioamatore, è una passione che non possiede età. Un hobby senza tempo, fatto di passione, dedizione e attenzione. Oggi non si avvicinano facilmente i giovani a questo hobby sempre più di nicchia, ma credo che se lo si sa trasmettere, se si riesce a far carpire il segreto dell’essere radioamatore, presto si possono avvicinare tanti tantissimi giovani, nuove leve della radio del domani. I modi digitali, FT8FT4 rappresentano il futuro della radio e dei radioamatori per me che oramai sono al mio ventennio di patente, possono essere forse poco ammiccanti, ma indiscutibilmente i giovani devono confrontarsi, avvicinarsi a questo interesse così dannatamente magico ed unico.
Pertanto sperando di aver carpito il messaggio lanciatomi dall'amico Francesco, non posso che invitare i nuovi aspiranti Om ad avventurarsi in questo viaggio dell’etere senza abbandonare mai i modi basi delle trasmissioni: la telegrafia e la fonia, ma vivere con ardente passione l’ avvicinarsi al mondo delle trasmissioni di segnali nell'etere collegando e facendo riverberare il loro call nell’etere affinché venga captato dai piccoli ricevitori dei grandi radioperatori perché tutto questo e molto altro è la radio ed i radioamatori. Un grazie a Francesco IZ1KVQ per avermi lanciato l’idea della stesura del presente articolo e al redattore Ovidio I1SCL affinché possa con la sua rivista, divulgare, promuovere e “infettare” i tanti promettenti giovani interessati ad avvicinarsi a questo mondo senza timore ma con passione e rispetto per ciò che è significato e significa fare i radioamatori cavalieri dell'etere.
articolo apparso su inforadio giornale telematico
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