sabato 13 dicembre 2014

Quiz - 12/2014

dal Quiz - 11/2014



              Con un po' di ritardo rispetto al solito, dovuto ad impegni vari ed al Progetto Minerva, descritto in altra parte del Blog e sul numero 39 di AIR-Radiorama, eccoci alla soluzione del quiz di novembre, con le risposte di Maurizio Mascagna seguito a ruota da quella di Claudio Re, tutte giustissime.
             La foto rappresenta, infatti, un "ricevitore"/sintonizzatore, parte di un progetto messo in atto nelle grandi città italiane ma mai diffuso in modo capillare. Si tratta del progetto di “Filodiffusione” che permetteva di ricevere, attraverso la linea telefonica, i famosi “canali” a tema specifico: musica classica, moderna ecc…, compreso il famoso 5° canale che veniva ripetuto la notte, in parallelo sulle onde medie e corte, durante l’altrettanto famoso programma “Notturno Italiano”.
            L'avvento di Internet ha decretato la fine di questa tecnologia, incompatibile con l'ADSL.
           Maurizio Mascagna si aggiudica una piccola confezione di componenti elettronici, che sarà consegnata solo di persona in occasione del prossimo AIR-meeting 2015.

Alcuni riferimenti:
Foto G. Pellegrino
Filodiffusione
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Ed eccoci al Quiz - 12/2014

l'ultimo dell'anno che sta per concludersi.

La foto mostra un componente elettronico che a volte può fare comodo; quello bianco in orizzontale.

Di che cosa si tratta?


Buon anno a tutti e... alle prossime!

Achille De Santis - tecnatronATgmail.com

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Nuovo ricevitore Tecsun PL-680

 segnalazione dall'amico Lionel Laleuf

La notizia del nuovo ricevitore portatile della Tecsun PL-680, è stata pubblicata sul blog " The SWLing Post"


Il PL-680 è molto simile il PL-600 A differenza del PL-600, il PL-680  riceve in USB / LSB  
Ecco le specifiche / caratteristiche pubblicate sul sito della Nevada Radio :

Gamme di frequenza:
FM: 87-108 MHz
MW: 522-1620 kHz
SW: 1711-29.999 kHz
LW: 100-519 kHz
AIR: 118-137 MHz

venerdì 12 dicembre 2014

LUNGA VITA AL GELOSO G4/209 - Ottimizzazione Rivelatore a Prodotto -


 di Giuseppe Balletta I8SKG    I8skg@inwind.it     
      

www.arinocera.it

Il mio recentissimo lavoro, che mi accingo a descrivere in questo articolo afferente il G4/209 antico e pregiato Radioricevitore Radiantistico GELOSO, da molti definito forse il miglior ricevitore realizzato dalla nota Casa e sicuramente quello che ha riscosso il maggior successo di vendite, per l'argomento trattato (product detector) è destinato a tutti radioamatori in quanto tali, ma, ciò nonostante credo che esso, pur destando comunque l'interesse di molti, vedrà la gran parte delle "nuove leve" saltare a piè pari le pagine, interessati eventualmente più alla pubblicità di nuove apparecchiature.
Pertanto, ancor prima di passare all'argomento da trattare, ritengo opportuno esprimere un parere, assolutamente personale, condivisibile o meno, su come vedo io (e non solo io) la situazione attuale del radiantismo in Italia e quale possa essere il suo futuro. 

PREMESSA

   Dal mio personale osservatorio, i Radioamatori Italiani andrebbero distinti in Quattro Categorie:
1)    RADIANTI: il termine deriva da "Radiantismo" e con tale appellativo venivano elegantemente chiamati e conosciuti i pionieri del Radiantismo negli anni ’40 – ’50, anche sui Bollettini Tecnici Geloso.
I Radianti, in tempi in cui era scarso il danaro da destinare a un hobby costoso e soprattutto perché l'industria non aveva ancora iniziato una grande produzione e distribuzione di componenti, non disdegnavano di costruirsi i condensatori a carta, assemblati in tubetti in vetro dell'aspirina con carta argentata dei cioccolatini e carta oleata, né di realizzare i condensatori variabili con lamierini di recupero e barre in ottone, né di altri componenti, e montando le apparecchiature su tavole di legno stagionato. A tutto questo si aggiungeva per fortuna  la componentistica recuperata da apparecchiature militari della 2^ guerra mondiale.
Infine la Ditta Geloso, per chi aveva qualche soldino molto sudato da spendere, forniva tutto il materiale in catalogo in singoli pezzi.
Quindi Onore e grande stima ai Radianti, ormai ottantenni o novantenni.
     Grande Onore, inoltre, ai Radianti SK che non ci sono più.
2)    RADIOAMATORI-AUTOCOSTRUTTORI: prevalentemente sperimentatori, che conoscono abbastanza bene i circuiti elettrici, sanno leggere gli schemi e sanno cogliere le finezze circuitali di un ricetrasmettitore.
3)    RADIOAMATORI:  prevalentemente dediti alla esplorazione dell’etere, buoni conoscitori della propagazione ed esperti nei collegamenti radiantistici, ed infine buoni conoscitori della telegrafia (indispensabile la conoscenza per i collegamenti difficili).
4)    RADIOCITOFONISTI: la gran parte di coloro dotati di concessione all'esercizio di stazione di radioamatore, che aborriscono l'autocostruzione, preoccupati solo di possedere l'ultimo ricetrans alla moda per fare QSO col collega del palazzo di fronte, magari con il lineare! Questo articolo non è diretto a loro, ed anzi sono convinto che non sono nemmeno interessati all'argomento.

Infine, devo stigmatizzare il comportamento di taluni autori, che su alcune riviste recensiscono apparecchiature professionali del recente passato, soprattutto a valvole, magari surplus o vintage, trattandole con sufficienza nelle descrizioni, liquidandole come obsolete, come se la radiofrequenza che scaturisce da una valvola fosse diversa, o peggio figlia di un dio minore, rispetto al transistor, e per questo motivo impedisce o inibisce i collegamenti. A costoro, dotati di scarso se non nullo spirito radiantistico, vorrei rammentare che  gli apparati sopra menzionati hanno una storia alle spalle, hanno un presente, come il descritto Geloso G4/209, e avranno ancora un futuro, perché costruiti in modo professionale, soprattutto sono recuperabili, progettati e realizzati da aziende create da Radioamatori per i Radioamatori, e non da multinazionali il cui fine principale è il lucro e non le esigenze dei destinatari finali dei loro prodotti. In altri termini, nel radiantismo come nella vita, l'abbandono o la negazione dei valori passati che ci hanno formato, non portano da nessuna parte. Per tali motivi, ritengo che gli apparati definiti "tecnologicamente avanzati" hanno una loro scadenza, determinata a priori dalle ditte costruttrici ma taciuta agli acquirenti (come tutti i prodotti alimentari), non hanno soprattutto una storia alle spalle, hanno, forse, un presente per gli sprovveduti, e il loro futuro sarà la definitiva fine in una discarica.

     TEORIA (Accenni)


Fig.1 – Schema G4/209

Dopo la doverosa (almeno per me) premessa, iniziamo con un poco di teoria sul Ricevitore Radiantistico Geloso G4/209 (Fig.1 – Schema G4/209) recensito sul n° 69-70 del Bollettino Tecnico Geloso dell’inverno 1958 (Inviato gratuitamente per tempo indefinito a chi, all’epoca, ne faceva richiesta, con un versamento di sole 25 lire una tantum).
Il Ricevitore, costruito con tubi elettronici, è un apparecchio a doppia conversione con una prima Frequenza Intermedia a 4,6 Mc ed una seconda a 467Kc.
E’ provvisto di un gruppo di Alta Frequenza, in un singola unità, con Stadio Preselettore di AF, uno stadio Oscillatore, uno stadio Miscelatore.
Allo stadio di Frequenza Intermedia di 467Kc segue lo stadio di Rivelazione AM, lo stadio di Rivelazione per CW e SSB con BFO e Rivelatore a Prodotto, e infine lo stadio finale di BF. La selezione per la USB e per la LSB avviene sulla prima conversione di Frequenza Intermedia a mezzo di un oscillatore provvisto di due quarzi, uno a 4.133 Mc ed un altro a 5.067 Mc.Il grado di selettività  con cristallo di quarzo a 467Kc. è includibile e variabile.Già all’epoca la sensibilità era di tutto rispetto, 1mV per 1 W di bassa frequenza. La deriva termica di frequenza si stabilizza dopo circa 15 minuti dalla accensione.
   
DIFETTO (?)

   Tale apparecchio, eccellente per progetto circuitale e costruzione, pur provvisto di rivelatore a prodotto aveva ed ha (per coloro che ancora lo possiedono gelosamente) un grosso problema sin dall’avvento massiccio della trasmissione in banda laterale.
In effetti, per demodulare la SSB si deve agire permanentemente, per ogni singola ricezione di stazione, sul comando manuale di guadagno, desensibilizzando l’apparato, e sul comando di volume per incrementarlo, per rendere comprensibile l'audio di un QSO. Tale problema è rimasto irrisolto anche sul ricevitore radiantistico successivo G4/214.
Proprio non riuscivo a capacitarmi perché un ricevitore di tale fattura, peraltro dotato di rivelatore a prodotto per SSB (persino un "mostro" della Collins, tale R390A/URR, ne è privo) necessitava di continui aggiustamenti del comando RF Gain per ascoltare decentemente le emissioni SSB.
Al riguardo, mi sono formato un mio personale convincimento: Forse ai tecnici della Geloso interessava solo la ricezione in CW e AM, dal momento che l'utilizzo della banda laterale era solo agli inizi e veniva considerata di nicchia, senza ulteriori sviluppi.
Verosimilmente doveva essere questo il motivo dei tecnici, che intanto avevano progettato e realizzato un ottimo quanto efficace "Rivelatore a Prodotto".
D’altra parte, all'epoca molti apparati professionali, altamente blasonati (Collins, Siemens, Telefunken, Hallicrafters, ecc.), si dovevano manipolare allo stesso modo, perché sprovvisti di un Rivelatore a Prodotto, in quanto, in campo professionale, prevalendo il traffico in AM e CW, l'attività in banda laterale era ritenuta assolutamente marginale. Nei ricevitori Geloso, invece, secondo il mio parere, il problema è dovuto alla eccessiva iniezione di segnale proveniente dalla frequenza intermedia sulla griglia della convertitrice 6BE6 impiegata nel rivelatore a prodotto con saturazione della stessa, o ad una insufficiente iniezione del BFO sulla griglia controllo della stessa valvola (Schema 1a/209 – Schema 2b/214). Allora, per bilanciare i due segnali nella convertitrice, si deve giocoforza desensibilizzare l’amplificazione dei segnali di Frequenza Intermedia con il controllo manuale del guadagno del ricevitore.

     SOLUZIONE



Schema 1a/209
Schema 2b/ 214

Osservando bene lo schema allegato (Schema 1a/209) della parte rivelatrice si può notare che un DIODO della 6T8, utilizzato per la rivelazione AM, viene anche utilizzato, a mezzo condensatore a pasticca di piccolissima capacità (forse per ridurre la entità della iniezione), per la iniezione su una delle griglie del rivelatore a prodotto 6BE6.
Per ridurre ulteriormente il livello di iniezione, la griglia interessata viene polarizzata con una resistenza di 47Kohm, valore che ritengo un pochino basso in quanto tale griglia viene eccitata in Alta Frequenza con resistenza di polarizzazione a valore ben più alto (1 Mohm).
Allora mi sono grattato la pera e mi sono detto perché  mai un apparecchio di tal pregevole fattura doveva funzionare in maniera così maldestra in banda laterale ?
Mi si è accesa la lampadina e mi sembra di aver trovato la soluzione, se vogliamo definirla così, molto semplice nella sua banalità.
Si badi bene, quella che è una manovra assolutamente normale per un apparecchio degli anni '50, cioè ridurre il CAV per demodulare la SSB, io l'ho definita "difetto" che in realtà non è tale, ma la soluzione trovata supera anche questo problema: provare per credere!

Mi sono occorsi solo 4 componenti per risolvere il grosso problema:

- Diodo al Germanio AA117 o equivalente.
- Condensatore a pasticca da 10 pF.
- Trimmer resistivo da 100 Kohm.
- Colonnina metallica della lunghezza di 2 cm.

 Ho quindi eliminato sia la capacità di 4,7 pF dall’anodo della 6T8 rivelatrice, sia la resistenza da 47 Kohm dalla griglia della 6BE6, lasciando in pace, secondo schema Geloso, la iniezione del BFO sull’altra griglia (griglia controllo) della 6BE6.
 Un piccolo circuitino stampato fissato con una colonnina da 2 cm. ed il gioco è fatto.
   Infatti, il diodo al germanio viene collegato con il positivo al terminale di Frequenza Intermedia che va all’anodo rivelatore AM della 6T8, sì da rivelare a parte e singolarmente un secondo segnale dalla FI.
   Il negativo del diodo va al condensatore a pasticca da 10 pF che a sua volta va al centrale del trimmer potenziometrico in modo da ottimizzare la iniezione sulla griglia della 6BE6 che rimane stabilmente polarizzata verso massa con il valore di 100 Kohm  (Schema 1b-2b e 1b-2b c.s.).
Schema 1b-2b


1b-2b c.s

 In tale maniera dalla ultima FI vengono separate e rese indipendenti sia la rivelazione AM si la rivelazione per la SSB. Esaminando con attenzione gli schemi elettrici allegati e le fotografie (Fig.1a, Fig.1b, Fig.3) diventa oltremodo semplice tale modifica, peraltro, perfettamente reversibile nel caso l’apparato lo si voglia riportarlo all’originale per il collezionista.

Fig. 1 a

Fig. 1b
Fig. 3

Fig. 2

 La foto di Fig.2 indica il punto ove forare il telaio per posizionare la colonnina di ancoraggio della basetta stampata. Con tale modifica, assolutamente non devastante, la ricezione in banda laterale diventa notevolmente piacevole senza la necessità di desensibilizzare la ricezione dei segnali, tenendo sempre al massimo il comando RF Gain. A questo punto lascio ai RADIANTI, a cui dedico questo mio lavoro, e ai RADIOAMATORI-AUTOCOSTRUTTORI la verifica sperimentale di questa mia soluzione, che ritengo definitiva sul mio apparato regalatomi a suo tempo da I1SMH - Mario (RADIANTE che non c’è più). Nel momento che si decida di rendere operativo il ricevitore G.209 è ovviamente consigliabile e prudente sostituire tutti i condensatori a carta (certamente in perdita dopo tanti anni) con i più recenti e duraturi condensatori in poliestere (preferibilmente con i reofori assiali), e i pochi condensatori elettrolitici.


Fig. 5
La foto di Fig.5 lascia intravedere i condensatori sostituiti.


Fig. 4

Nel mio apparato ho dovuto sostituire (perché difettosi) il ponte di alimentazione anodica e il diodo di alimentazione negativi (ambedue al selenio) con diodi al silicio 1N4007 (Fig.4). Confesso che disponevo di un ponte al selenio uguale a quello originale, ma ho preferito affidare la longevità del ricevitore a componenti più recenti e più affidabili, dal momento che lo uso accoppiato al trasmettitore G4/223 per qualche QSO in AM. E’ altresì ovvio che i puristi-collezionisti che preferiscono non rendere operativo il ricevitore, possono benissimo lasciarlo con i componenti originali, ma nel contempo sconsiglio loro di mandarli sotto tensione ad evitare qualche danno irreversibile.
 Prima di chiudere un doveroso ringraziamento all'amico e collega IK8ESU Domenico, per l'assistenza prestatami e la pazienza avuta nello scollegare tutti i componenti ormai difettosi e nel saldare al loro posto, senza nessun errore, tutti i nuovi componenti per ridare nuova vita al G4/209. Nello scusarmi di questa lunga prolusione, e nella speranza di non avere annoiato con eccessivi consigli i lettori, auguro agli appassionati di Apparati Radiantistici Antichi (da non definirli, per carità, vecchi) un buon lavoro.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.

Dicembre 2014                                                    

        73

   Giuseppe 
                                                                               

Bollettino Tecnico Geloso n° 69-70  http://www.arimi.it/wp-content/Geloso/Bo69-70.pdf

 Vedi :
Modifiche e storia del Ricevitore Geloso G 209 R Di Ezio Di Chiaro

giovedì 11 dicembre 2014

Annulli e cartoline marconiane 2014


Da AIRE PIEMONTE

Di seguito vengono elencati gli annulli e le cartoline marconiane emesse nell’ultimo periodo.





ARISS contact planned for two Italian school Samantha Cristoforetti IZØUDF


Ascoltiamo Samanta  Cristoforetti IZØUDF
An educational ARISS school contact is planned Monday 15 December 2014 at 15:18:40 UTC, which is 16.18:40 CEWT.

ESA astronaut Samantha Cristoforetti IZØUDF will answer questions of students from two Italian schools. Ground station IZ7EVR, located in Bari, will operate the radio transmissions.

Downlink signals from the ISS will be audible in Europe on 145.800MHz narrow band FM.

Le conversazioni con gli studenti saranno in italiano.

Presentation Istituto Tecnico Statale  Economico e Tecnologico Elena di Savoia – Piero Calamandrei:

The School I.I.S.S. Elena di Savoia – Piero Calamandrei  is a technological (chemistry and environmental biotechnology, chemical and healthcare biotechnology) and economic (financial administration and marketing) school. It serves the educational needs of the town and the metropolitan area of Bari in southern Italy. It caters for boys and girls, aged fourteen-eighteen. Located in one of the region’s tourist areas, it is in the suburbs of the pleasant town of Bari, in the south-east of the APULIA region, south-east of Italy. The curriculum focuses on health, environment, science activities in lab., chemistry and biochemistry, microbiology. The sanitary and environmental section of the school has an auditorium,  three computer rooms, two chemical laboratories, two biological laboratories, a physics laboratory, a new biology laboratory, five multimedia boards, twenty five classrooms. At present there are five hundred students on roll and they attend classes daily, from 8.15 am to 1.00 pm.
The school, located in multi-district Japigia south of the city of Bari, covers several three floor buildings. One of these structures comprises an auditorium, a gym,  25 classrooms and 8 laboratories. The technology sector includes the study of chemistry and environmental biotechnology, chemical and healthcare biotechnology. The economics division covers international relations and marketing. The school  has a total of 800 students.

Presentation State Technical Institute of Technology Alessandro Volta:

The  Alessandro Volta school teaches communications, social-history, mathematics, science and technology in different contexts: life, study, job. In addition it fosters useful competence, allowing students to access  continuous innovations through 3 specializations: Mechanics and Mechatronics, IT and Telecommunications, Electronics and Electro-technics.
The space  conversation will be conducted in Italian.
The students will ask as many of the following questions as time allows:

1. E’ noto che nello spazio si diventa piu alti. Succede la stessa cosa alle biomolecole? Ci sono variazioni nella struttura terziaria delle proteine?

2. Come  e stata realizzata la Stazione Spaziale ?

3. Ci sono difficolta nella digestione in assenza di gravita?

4. Quali sensazioni si provano durante la fase di lancio?

5. La ISS trova spazzatura spaziale sul suo cammino? Cio causa problemi all ISS?

6. Che tipo di preparazione del vostro fisico effettuate prima di partire in missione?

7. Essendoci una convivenza in spazi ristretti, se qualcuno si ammala come puo guarire? Come e possibile prendere precauzioni?

8. Come vi mettete in contatto con le vostre famiglie?

9. Avete iniziato a sperimentare la realizzazione di pezzi di ricambio con la stampante 3D? Come procedete?

10. E scomodo riposare in assenza di gravita  in un sacco a pelo e in verticale?

11. Quali sono gli esperimenti che state effettuando in relazione al cervello umano e quali conseguenze avranno in campo medico?

12. Quali sono i compiti dovrete svolgere  a bordo della ISS?

13. Dopo il rientro sulla terra quali saranno le procedure che adotterete per il ritornare alla normalita?

14. I pannelli solari quanta energia riescono a produrre per il fabbisogno a bordo della ISS?

15. E possibile coltivare piante sull IIS? Se si i frutti di queste piante possono essere usati per l alimentazione degli astronauti in caso di lunga permanenza nello spazio?

16. Quanto tempo ci si impiega  per raggiungere dalla Terra la Stazione Spaziale?

17. E possibile svolgere sull ISS esperimenti riguardanti la materia oscura?

18. Che strumenti utilizzate per le attivita extra veicolari?

19. Quali esperimenti fisici/biochimici effettuerete durante la Missione Futura?

20. Quali apparecchiature controllano la navigazione della Stazione Spaziale?

ARISS is an international educational outreach program partnering the participating space agencies, NASA, Russian Space Agency, ESA, CNES, JAXA, and CSA, with the AMSAT and IARU organizations from participating countries.

ARISS offers an opportunity for students to experience the excitement of Amateur Radio by talking directly with crewmembers onboard the International Space Station.

Teachers, parents and communities see, first hand, how Amateur Radio and crewmembers on ISS can energize youngsters' interest in science, technology and learning.

73,

Gaston Bertels, ON4WF
ARISS Europe Chairman


Per la QSL : inviate il rapporto di ascolto + 2 IRC e busta preindirizzata a : INTERNATIONAL SPACE STATION (ISS) - ARISS Bureau Christophe Candébat , F1MOJ ARISS Europe QSL Manager 19 Chemin des Escoumeilles 66820 Vernet les Bains France.   http://www.ariss-eu.org/qslbureau.htm 



Vi ricordo i Tre appuntamenti in modalità SSTV del 18 e 20 dicembre, si vedrà  la nostra  Samantha Cristoforetti IZØUDF.


SSTV transmissions from the International Space Station December 2014.
http://air-radiorama.blogspot.it/2014/12/sstv-transmissions-from-international.html

Primo appuntamento in radio con Samantha

Lunedì 15 dicembre 2014 alle 16:18:40 (ora locale italiana), Samantha Cristoforetti collegherà, dall'ISS, l'Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico "Elena di Savoia" - "Piero Calamandrei" di Bari e l'Istituto Tecnico Statale "Alessandro Volta" di Bitonto.


Il collegamento, curato da IZ7EVR, sarà condotto sulla frequenza di 145,800 MHz FM.

Come sempre, buoni ascolti.

73 de I4IBR Marco Ibridi

mercoledì 10 dicembre 2014

SSTV transmissions from the International Space Station 18-20 December 2014.


Prossimi appuntamenti in modalità SSTV. Si vedrà  la nostra  Samantha Cristoforetti IZØUDF.

  •  Giovedi 18 dicembre  2014  alle  14.20 UTC, termine trasmissioni alle 21.30UTC
  •  Sabato  20 dicembre  2014 alle   12.40 UTC  termine trasmissioni alle 21.30UTC  
 Saranno trasmesse 12 fotografie in SSTV, PD180, frequenza 145.800 MHz

Per la QSL : inviate il rapporto di ascolto + 2 IRC e busta preindirizzata a : INTERNATIONAL SPACE STATION (ISS) - ARISS Bureau Christophe Candébat , F1MOJ ARISS Europe QSL Manager 19 Chemin des Escoumeilles 66820 Vernet les Bains France.   http://www.ariss-eu.org/qslbureau.htm 

Programmi  per ricevere   SSTV

MMSSTV   
RX-SSTV 

The Russian ARISS team members plan to activate SSTV from the ISS on Thursday December 18 and Saturday December 20, 2014.

Expected SSTV mode will be PD180 on 145.800 MHz with 3 minute off periods between transmissions. A total of 12 different photos will be sent during the operational period.

Start time would be around 14:20 UTC on December 18 and 12:40 UTC on December 20. The transmissions should terminate around 21:30 UTC each day.


Gaston Bertels – ON4WF
ARISS-Europe chairman   

martedì 9 dicembre 2014

Intervista a Franco Nervegna, radioamatore e collezionista di cimeli


Riportiamo l’intervista del Presidente Franco Nervegna al mensile Latina per Strada
Questa volta non andiamo solo alla scoperta di un personaggio ma anche di una vera e propria passione,l’elettronica, in generale, e la radio in particolare. Sono i grandi hobby di un grande collezionista e radioamatore come Franco Nervegna, un appassionato che sin da ragazzo è rimasto affascinato dal poter ricevere e trasmettere a distanza e senza fili. Nell’attuale era della telefonia cellulare questo potrà far sorridere, ma negli anni’60 era una possibilità riservata a pochi. «Ho sempre smanettato nel campo dell’elettronica – ammette Franco – fortunatamente anche per lavoro mi sono occupato sia dell’analogica che della digitale, spaziando dall’Alta Fedeltà, alle ricetrasmissioni e passando per il computer. Alla fine, alla soglia dei 40 anni, mi sono dedicato alla raccolta di valvole termoioniche e di radio d’epoca; oggi che di anni ne ho quasi 60 possiedo una piccola raccolta di cimeli, una nutrita quantità di valvole e una abbondante letteratura tecnica d’epoca». Le simpatie di Franco vanno principalmente alle radio italiane del periodo 1930 – 1960, ma nella sua collezione si trovano anche delle radio di altre nazionalità: l’importante è che colpiscano la sua fantasia o per la forma insolita o per qualche particolare soluzione tecnica adottata. «La ricerca di questi oggetti mi ha portato a frequentare mostre mercato dedicate e mercatini dell’antiquariato; la  sensazione che si prova nel cercare ed a volte nel trovare il pezzo interessante, nel poter scambiare impressioni con altri appassionati, magari conosciuti una volta sola, o più raramente stringere un rapporto di amicizia, ripaga di tutti i sacrifici compiuti. Con il passare degli anni mi sono ritrovato a far parte di un piccolo gruppo dove, ognuno con la propria specializzazione aiuta gli altri e da questi viene aiutato. Ciò non toglie che tra noi ci sia sempre un sano spirito di competizione nel possedere il cimelio più sognato». Nervegna nel suo piccolo ha sempre cercato di trasmettere ai giovani questa passione, non a caso sua figlia Valentina ha frequentato l’Istituto Tecnico Industriale con specializzazione in telecomunicazione. Si spiega così la nascita del sito www.franconervegna.it e l'associazione “Quelli della Radio”, creata con altri radioappassionati e che interagisce con il “Museo Piana delle Orme” . «Inoltre sono riuscito a coronare le mie aspirazioni di ragazzo diventando radioamatore con il nominativo IZ0THN all’età di 60 anni». E per finire un ringraziamento particolare: «A mia moglie Maria Teresa e a mia figlia che mi hanno “sopportato” ma anche incoraggiato in questa mia passione, districandosi tra i fili e le apparecchiature che popolano la nostra abitazione».