martedì 26 marzo 2019

Anche a Bocca di Magra le leggi delle Fisica e della Radiotecnica sono sempre valide .....

Nonostante le abbondanti libagioni ......che poi erano lo scopo principale dell' evento , ad ampi sprazzi ci sono state " jam session " di verifica amatoriale degli infiniti giocattoli di cui dispone Giampiero Bernardini e che ha messo gentilmente e disposizione di tutti .
Particolare accento e' stato posto sulle antenne che sono l'elemento piu' difficilmente definibile di una stazione radio , ma peraltro spesso il piu' importante .
L'azione combinata delle esperienze e competenze di Giampiero Bernardini , Michele D'Amico , Paolo Viappiani , Paolo Saia , Alessandro Capra ed anche del sottoscritto , ha consentito l'ideazione ed interpretazioni di semplici prove tecniche per arrivare a risultati qualitativi abbastanza seri che confermano ovviamente che le leggi fisiche e della radiotecnica non sono influenzate dal cumulo delle opinioni che a volte si propagano erroneamente solo perche' eventualmente plausibili .
Dopo un breve conciliabolo e' stata approvata l'idea di cercare di impiegare gli stessi segnali presenti in aria dalla LF alle HF come riferimenti .
Essendo molti variabili nel tempo , si e' deciso di visualizzare in un solo colpo da 50 kHz a 30 MHz cio' che le antenne di cui volevamo misurare "la capacita' di radioascolto" potevano offrire , cercando di individuare tra la cinque installate , quelle migliori ,da verificare poi in maniera piu' puntuale .
Si e' quindi impiegato un " vecchio " ma sempre valido SDR-14 che offre la possibilita' di una scansione in un solo colpo di tutta la banda interessata di 30 MHz , andando ad effettuare una media su 100 campioni in modo da cercare di eliminare il fading sui segnali che non arrivavano per onde di terra ( essendo di giorno , diciamo tutti , ad eccezione del segmento 50 kHz - 2 MHz circa " .
Quello che si e' ottenuto e' stata diciamo cio' che possiamo chiamare la " firma " dell' antenna .
Per chi ama le parole Inglesi , una " signature " .
E' stato immediatamente chiaro che c'erano due tipi diversi di " firme " , tre di un tipo , due di un'altro tipo .
Tre molto simili , le altre due pure , ma tra loro completamente diverse .
Di seguito le l'immagine delle " firme " di una delle tre e di una delle due .



Risulta subito evidente la grande diversita' di rapporto segnale/rumore a favore della seconda categoria .
Un breve ascolto con ricevitori ha confermato la tesi che le schermate mostrano chiaramente .
La prima categoria si riferisce a tre Miniwhip di diversa fattura con firme sostanzialmente uguali .
All'unanimita' si e' deciso di interrompere le prove su questa categoria e di continuare sulle due della categoria migliore di cui di seguito si vede la firma dell' altra .


Il primo pensiero che potrebbe venire e' : ma come , non e' quella di prima ? 
In effetti , a parte la grande differenza del CB vicino che si e' messo a trasmettere , le firme , a parte piccole differenze , sono le stesse .

Tuttavia le antenne sono totalmente diverse : una e' il migliore Loop  Weelbrock di ultima generazione ( se volete maggiori informazioni , chiedete a Bernardini il nome esatto ) , l'altra e' una Maxiwhip di 9 m con Balun di Alessandro Capra 1:40 (chiedere a Bernardini ) ed un radiale solo girato sul terrazzo .

Abbiamo anche deciso per evitare di influenzare i giudizi sulle firme , quindi solamente Bernardini sapeva che antenna stava commutando , se volete sapere a quale antenna si riferisce il diagramma ( la cinque per  il primo delle antenne migliori , la quattro per il secondo ) . 
Se volete sapere le corrispondenze , Bernardini ha un foglio .

Le conclusioni ipotizzate ( ricordiamo che Michele D'Amico e' un grande esperto di teoria ed ovviamente anche di pratica di antenne  ) sono : 

A) In campo lontano , come in questo caso , le antenne ricevono secondo il loro diagramma di radiazione , indipendentemente dal fatto che in campo vicino siano antenne di campo elettrico ( tipicamente dipoli ) o di campo magnetico ( tipicamente loop ) . Questo la teoria lo dice chiaramente e qui e' stato verificato .
B) Le piccole differenze visualizzate possono essere legate o al fatto che le misure sono state fatte sequenzialmente ( una dopo l'altra e quindi in tempi diversi ) e non in parallelo e quindi anche se mediate , possono essere state influenzate dalla propagazione  oppure dal fatto che il loop ha due nulli nel diagramma orizzontale . I nulli sono pero' molto stretti e profondi solo a frequenza basse .
Sono solito consigliare di considerare un loop piu' che un' antenna direttiva ( i lobi massimo sono larghissimi ) , un'antenna omnidirezionale con due nulli .
C) Dal momento che la Weelbrock e' un'antenna veramente " piatta " in frequenza ( in quanto loop piuttosto piccolo rispetto alle lunghezze d'onda e caricato con un amplificatore a bassa impedenza che rappresenta il sistema duale del dipolo corto caricato ad alta impedenza e quindi anch'esso sistema molto "piatto ) si puo' ricavare che anche la Maxiwhip , avendo una "firma " praticamente molto simile , presenti una risposta in frequenza piuttosto " piatta" .

Dopo ci siamo dedicati ad un altro tema controverso ( anche se la fisica e la radiotecnica parlano chiaro ) e cioe' la perdita introdotta da dispositivi disadattati ( vedi tabella verso il fondo ) .
In trasmissione e' giocoforza non scendere al di sotto di un certo adattamento poiche' i trasmettitori non sono in grado di gestire grandi disadattamenti .
In ricezione vedremo invece quali sono le conseguenze e quanto gravi .

Abbiamo quindi deciso di confrontare sulla Maxiwhip :

A) Il balun Minicircuits 1:32 ( dichiarato e misurato buone caratteristiche da 30 KHz fino a 10 MHz ) B) Il balun di Alessandro Capra 1:40 , con ottima caratteristiche ( misurate su articolo pubblicato su  Radiorama ) da 1.8 MHz a 30 MHz .

Abbiamo deciso di esplorare con lo stesso metodo delle " firme " il settore dalle LF alle MW perche' di giorno offre i segnali stabili dell' onda di terra .

Il Balun di Capra a frequenze basse e' molto disadattato ( non abbiamo misurato quanto )  , ma le tabelle di perdita per disadattamento in dB non sono cosi' terrificanti , come a prima vista si potrebbe pensare , per cui la prova in ricezione sul caso pratico era d'obbligo , per valutare quale potesse essere il migliore compromesso .

Di seguito le tre " firme " misurate con il Perseus : 


Maxiwhip con balun Minicircuits 1:32 


Maxiwhip con balun Capra 1:40 


Wellbrock

Di nuovo tutte e tre le antenne hanno una " firma " analoga ,anche se la Weelbrock e' piu' piatta sul lato basso essendo un antenna attiva .
Il balun di Capra comunque ha poi solo alla fine una perdita di circa 6dB ( un punto S ) rispetto al Minicircuits sulla frequenza campione di 77.5 kHz .
Il rapporto segnale rumore e' peggiore di questa quantita' , ma piu' che altro perche' ci avviciniamo alla figura di rumore del Perseus .

Per me la situazione era a questo punto chiara a sufficienza . 

Ci siamo divertiti poi a misurare il rapporto S/N su alcune stazioni che confermavano come ovvio la situazione a "larga banda " .

Dopo di che il pensiero di un ottimo pasto ha spento ogni successiva velleita' sul tema ( anche perche' i grafici parlano molto chiaro ) .

Di seguito la classica tabella : disadattamento - perdita che ancora una volta corrobora il fatto che perdite significative si hanno solo con disadattamenti veramente elevati .

RL VSWR LOSS RL VSWR LOSS RL VSWR LOSS
dB dB dB dB dB dB
1 17,39 -6,9 11 1,78 -0,36 21 1,1957 -0,03
2 8,72 -4,3 12 1,67 -0,28 22 1,1726 -0,03
3 5,85 -3,0 13 1,58 -0,22 23 1,1524 -0,02
4 4,42 -2,2 14 1,50 -0,18 24 1,1347 -0,02
5 3,57 -1,7 15 1,43 -0,14 25 1,1192 -0,01
6 3,01 -1,3 16 1,38 -0,11 26 1,1055 -0,01
7 2,61 -1,0 17 1,33 -0,09 27 1,0935 -0,01
8 2,32 -0,7 18 1,29 -0,07 28 1,0829 -0,01
9 2,10 -0,6 19 1,25 -0,06 29 1,0736 -0,01
10 1,92 -0,5 20 1,22 -0,04 30 1,0653 0,00

I giocattoli della sala di  Giampiero ....


Vista dalla passeggiata di Bocca di Magra , si vede la linea di confine dove le acque dolci si mescolano a quelle salate 


Le protagoniste : le Antenne viste dalla strada 


Vista da cartolina dall' Hotel adiacente al QTH di Giampiero 

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