martedì 6 marzo 2012

Dopo Marconi un altro Italiano cambierà la storia delle telecomunicazioni ?

Con tutte le dovute cautele del caso cerco di spiegare un esperimento ufficiale , svolto a Venezia in maniera scenografica , ma sotto l'egida di enti molto credibili , per dimostrare la fattibilita' di un principio dell'elettromagnetismo che potrebbe portare a grandi cambiamenti  nel campo delle telecomunicazioni .
E' noto da tempo che le onde elettromagnetiche possono propagarsi anche sotto forma di "vortice" .
Diciamo come in una specie di "mulinello" , "fusillo" , o personalmente direi "cavatappo " ....


E' noto che le onde piane che usiamo e che conosciamo meglio , possono avere delle polarizzazioni
( Orizzontale , Verticale , Circolare ) .
Anzi si parla di polarizzazione Ellittica , dove le tre polarizzazioni citate sono casi limite di quella Ellittica che le comprende tutte .
Come appassionati di radio sappiamo che , entro certi limiti , possiamo separate tra di loro anche alla stessa frequenza , due polarizzazioni Lineari ( verticale ed orizzontale ) , oppure due polarizzazioni Circolari
( sinistrorsa e destrorsa ) .



I "vortici " possono essere pensati come diverse polarizzazioni tra loro separabili .
Il vantaggio e' che il numero dei vortici separabili puo' essere molto alto , se non teoricamente infinito .
E' facile pensare quali potenzialita' ha all'applicazione di tale principio .
Il tutto ha a che fare con il momento angolare dell' onda ( si parlera' quindi piu' propriamente di OAM = Orbital Angular Momentum ) .
Il principio '' gia' stato applicato con successo nella trasmissione di luce ( anch'essa onda elettromagnetica ) nelle fibre ottiche , ma quello citato , sembrerebbe il primo esperimento ufficiale e pubblico in cui si applica il principio alle onde radio .

Come diceva Lubrano :  " la domanda sorge spontanea"  : come si fanno in pratica a generate "onde vorticose" e come si fanno a separare tra di loro ?

La risposta e' nella  prima figura di cui sopra e nella seguente  :



In trasmissione e' possibile ad esempio con una parabola in cui il riflettore e' stato deformato a "cavatappo" .
La ricezione viene effettuata con due antenne , secondo in principio della "interferometria" .
La fase di composizione o la posizione relativa delle antenne nello spazio , separa i vari "vortici" .

Una documentazione ufficiale della teoria e dell' esperimento e' stata rilasciata da un gruppo di Italiani capeggiati dal Dott. Tamburini , la cui estrazione e' "astronomo - astrofisico " tant'e' che il suo interesse personale sembre essere piu' rivolto a questi temi .
In particolare a rilevare i segnali emessi dal buco nero nassiccio in rapida rotazione che c'e' al centro della nostra galassia  ( classe buchi neri di Kerr ) .
Le dichiarazioni dei Tamburini e del suo gruppo stupiscono favorevolmente soprattutto perche' permeate da una grande semplicita' ed umilta' .
Copia del documento ufficiale verra' scaricata nei file della lista AIR-Radiorama .

2 commenti:

  1. Il mio pensiero a rigurdo:

    http://www.ari.verona.it/forumnew/topic.asp?TOPIC_ID=2668

    Ciao, Andrea Furlanis IZ3MEG

    RispondiElimina
  2. Ho letto con attenzione gli interventi di Andrea Furlanis nel forum dell'ARI di Verona, e ne ho condiviso interamente le considerazioni e le conclusioni provvisorie. Io andrei ancora un po' piu' in la': secondo me si tratta proprio di una bufala.
    Cordiali saluti
    Guido Pegna

    pegna@unica.it
    www.pegna.com

    RispondiElimina

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