Con tutte le dovute cautele del caso cerco di spiegare un esperimento ufficiale , svolto a Venezia in maniera scenografica , ma sotto l'egida di enti molto credibili , per dimostrare la fattibilita' di un principio dell'elettromagnetismo che potrebbe portare a grandi cambiamenti nel campo delle telecomunicazioni .
E' noto da tempo che le onde elettromagnetiche possono propagarsi anche sotto forma di "vortice" .
Diciamo come in una specie di "mulinello" , "fusillo" , o personalmente direi "cavatappo " ....
E' noto che le onde piane che usiamo e che conosciamo meglio , possono avere delle polarizzazioni
( Orizzontale , Verticale , Circolare ) .
Anzi si parla di polarizzazione Ellittica , dove le tre polarizzazioni citate sono casi limite di quella Ellittica che le comprende tutte .
Come appassionati di radio sappiamo che , entro certi limiti , possiamo separate tra di loro anche alla stessa frequenza , due polarizzazioni Lineari ( verticale ed orizzontale ) , oppure due polarizzazioni Circolari
( sinistrorsa e destrorsa ) .
I "vortici " possono essere pensati come diverse polarizzazioni tra loro separabili .
Il vantaggio e' che il numero dei vortici separabili puo' essere molto alto , se non teoricamente infinito .
E' facile pensare quali potenzialita' ha all'applicazione di tale principio .
Il tutto ha a che fare con il momento angolare dell' onda ( si parlera' quindi piu' propriamente di OAM = Orbital Angular Momentum ) .
Il principio '' gia' stato applicato con successo nella trasmissione di luce ( anch'essa onda elettromagnetica ) nelle fibre ottiche , ma quello citato , sembrerebbe il primo esperimento ufficiale e pubblico in cui si applica il principio alle onde radio .
Come diceva Lubrano : " la domanda sorge spontanea" : come si fanno in pratica a generate "onde vorticose" e come si fanno a separare tra di loro ?
La risposta e' nella prima figura di cui sopra e nella seguente :
In trasmissione e' possibile ad esempio con una parabola in cui il riflettore e' stato deformato a "cavatappo" .
La ricezione viene effettuata con due antenne , secondo in principio della "interferometria" .
La fase di composizione o la posizione relativa delle antenne nello spazio , separa i vari "vortici" .
Una documentazione ufficiale della teoria e dell' esperimento e' stata rilasciata da un gruppo di Italiani capeggiati dal Dott. Tamburini , la cui estrazione e' "astronomo - astrofisico " tant'e' che il suo interesse personale sembre essere piu' rivolto a questi temi .
In particolare a rilevare i segnali emessi dal buco nero nassiccio in rapida rotazione che c'e' al centro della nostra galassia ( classe buchi neri di Kerr ) .
Le dichiarazioni dei Tamburini e del suo gruppo stupiscono favorevolmente soprattutto perche' permeate da una grande semplicita' ed umilta' .
Copia del documento ufficiale verra' scaricata nei file della lista AIR-Radiorama .
Associazione Italiana Radioascolto www.air-radio.it - info@air-radio.it LEGGI LA RIVISTA RADIORAMA WEB SU: WWW.AIR-RADIO.IT La collaborazione al Blog AIR Radiorama e' aperta a tutti gli appassionati, previa richiesta di iscrizione tra gli Autori. Il CD AIR si riserva il diritto insindacabile di decidere l'ammissione degli Autori e la pubblicazione sul Blog dei relativi articoli inviati.
martedì 6 marzo 2012
Dopo Marconi un altro Italiano cambierà la storia delle telecomunicazioni ?
2 commenti:
I commenti sono aperti a tutti e sono soggetti insindacabilmente a moderazione.
NON SARANNO PUBBLICATI COMMENTI SE PRIVI DI NOME E COGNOME ED EMAIL.
IL SOLO NOMINATIVO RADIOAMATORIALE NON SOSTITUISCE IL NOME E COGNOME RICHIESTO.
Grazie.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il mio pensiero a rigurdo:
RispondiEliminahttp://www.ari.verona.it/forumnew/topic.asp?TOPIC_ID=2668
Ciao, Andrea Furlanis IZ3MEG
Ho letto con attenzione gli interventi di Andrea Furlanis nel forum dell'ARI di Verona, e ne ho condiviso interamente le considerazioni e le conclusioni provvisorie. Io andrei ancora un po' piu' in la': secondo me si tratta proprio di una bufala.
RispondiEliminaCordiali saluti
Guido Pegna
pegna@unica.it
www.pegna.com