giovedì 23 agosto 2012

Il sistema AIS


Automatic Identification system
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prof. ing. Achille De Santis



Il sistema nasce per la navigazione sotto costa, relativa alla portata della tratta radio in VHF, di circa 50 Km.
Si sfrutta il collaudato sistema APRS (Automatic Position Reporting System), ideato e sviluppato nella rete radioamatoriale.
Con l'uso di “Gateway” internet si “diffonde” il segnale oltre la portata radio VHF, nei vari Continenti.

Obbligo del sistema AIS


Dal dicembre del 2004, tutte le navi oltre le 300 TSL devono essere dotate di sistema AIS, che trasmette dati circa la nave ad ogni ricevitore dotato di sistema AIS.
Una stringa molto corta di dati ad alta velocità viene trasmessa, in alternativa, su due canali VHF nella banda nautica.

Le due frequenze usate sono: 161.975 (Marine CH 87e 162.025 (Marine CH 88) MHz.

Ogni nave diffonde la propria identità, posizione, velocità e destinazione cosicché le altre navi possono tenere conto dei suoi movimenti, usando un economico radio scanner sintonizzato sull'uno o l'altro di questi canali.


                            Ripetitore AIS (per stazione costiera)


Uso della stazione 

spaziale ISS


La stazione spaziale ISS orbita attorno alla Terra ad una quota media di 350 Km e con una velocità media di circa 7Km/sec, pari a circa un giro ogni 100 min.
Da qui l'idea di usare la ISS come Traslatore (o Transponder) per tutte le navi in transito negli oceani o, in generale, fuori dalla portata VHF delle stazioni costiere.
Una qualunque nave viene sicuramente rilevata circa ogni ora.

La ISS -  International Space Station



Decodifica dei dati   AIS

Uno specifico software, come ShipPlotter, girando sul vostro PC, darà la possibilità di vedere una mappa, in tempo reale, simile a una schermata RADAR di tutte le grandi navi che manovrano nella vostra area, insieme con le informazioni circa la loro destinazione, il tempo stimato di arrivo e, inoltre, le dimensioni di ogni vascello (v. sotto).



Esempio di mappa 

visualizzata con il sistema AIS



Visualizzazione da Internet


Basta andare sul sito



E si possono vedere in diretta le circa 90.000 navi presenti sul Globo. 



2 commenti:

  1. Mi permetto di segnalare qualche inesattezza: il sistema non nasce per la navigazione "sottocosta". Nasce per la navigazione tout court. Il fatto che il traffico venga svolto in VHF è una caratteristica del sistema stesso e della sua prerogativa principale: "avoid collisions" non collegamenti DX.
    AIS non sfrutta il sistema APRS ma è più corretto dire che sfrutta il Self Organizing Time Division Multiple Access (SOTDMA)che, in aprs, è un sogno... Internet: non è parte del sistema: l'IMO (International Maritime Organization) ha, tra le altre cose, deprecato l'uso di rilanciare in rete questo genere di informazioni... Non mi dilungo ma gli approfondimenti su sistema AIS, ovviamente, sono disponibili anche (ma non solo...) su Internet.

    73. Enzo Caforio - IZ1CQN
    iz1cqn@gmail.com

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  2. Grazie per le utili precisazioni.
    Il sistema non nasce per la navigazione "sottocosta". Nasce per la navigazione tout court ma l'uso delle sole frequenze VHF limitava la portata alla sola tratta radio VHF. Successivamente il sistema è stato integrato con la ISS. Tutto questo, senza parlare dei sistemi satellitari, che sono attivi anche in pieno oceano. Grazie ancora, Saluti.

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