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sabato 25 gennaio 2014
Forse un giorno comunicheremo con la "Radio Quantistica" istantaneamente a qualsiasi distanza ?
Al collegamento vengono spiegate in modo "capibile " le caratteristiche dell' "entanglement" .
https://www.youtube.com/watch?v=QEQWNOxxfa8
3 commenti:
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"...Ma che Dio giochi a dadi e usi metodi TELEPATICI è qualcosa a cui non posso credere nemmeno per un attimo" Albert Einstein (da una lettera del 4 dicembre 1926 a Max Born)
RispondiEliminanon aggiungo altro...
Mauro Bernardetto IK1WVQ
1) Dio non gioca a dadi con l'universo.[1][2][fonte 12] (da una lettera del 4 dicembre 1926 a Max Born)
RispondiEliminaDio non gioca a dadi è il modo con cui viene in genere riportato il pensiero di Einstein, che in realtà disse: «Sembra difficile dare una sbirciata alle carte di Dio. Ma che Egli giochi a dadi e usi metodi "telepatici" [...] è qualcosa a cui non posso credere nemmeno per un attimo»[fonte 13]. Niels Bohr, alle cui teorie si riferiva Einstein con questa frase, rispose "Non dire a Dio come deve giocare". Più tardi, in una discussione dove John Wheeler proponeva la sua (e di Richard Feynman) interpretazione sui positroni, Einstein ripropose la famosa frase "Non riesco ancora a credere che Dio giochi a dadi", aggiungendo anche "Ma forse mi sono guadagnato il diritto di commettere degli errori". (da Piergiorgio Odifreddi, Incontri con menti straordinarie)
Attenzione a non confondere Max Born con Niels Bohr che e' il padre della Fisica Quantistica contro il quale Einstein perse una scommessa proprio volta a confutare la Fisica Quantistica .
Einstein in questo caso si sbagliava , come lui stesso alla fine ammise .
Einstein [...] sbagliò quando disse: «Dio non gioca a dadi». La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere. (Stephen Hawking)
Peraltro lo stesso Stephen Hawking perse una scommessa con Leonard Susskind sostenendo che ogni informazione va persa all'interno di un buco nero .
Il tutto potrebbe parere una bizzarra discussione tra "scienziati pazzi" ed invece ha delle implicazioni pratiche incredibili.
Chi volesse documentarsi meglio puo' leggere " La guerra dei buchi neri" - Adelphi , dello stesso Susskind , uno libri piu' interessanti che abbia letto negli ultimi anni .
Claudio Re - reclaudio@alma.it
"Incontri del Giovedì"con la Scienza
RispondiEliminaTornano gli "Incontri del Giovedì", il ciclo di conferenze a carattere divulgativo organizzato dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM)
Giovedì 30 gennaio, alle 16:30,
nella sala conferenze dell'INRIM, in Strada delle Cacce 91, a Torino
riprende il consueto appuntamento annuale con il ciclo di conferenze "Il Tempo della Scienza - Incontri del Giovedì".
Il primo Incontro è con
Paolo Villoresi
Università degli Studi di Padova
Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione
che propone la conferenza dal titolo
Comunicare con i quanti di luce tra la Terra e i satelliti
Sviluppi e nuove frontiere della comunicazione quantistica
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Abstract
I singoli quanti di luce o fotoni, in quanto particelle elementari, possono essere utilizzati come "corrieri quantistici" su cui codificare l'informazione. Rappresentano i mattoni principali su cui si fonda la Comunicazione Quantistica, ovvero la scienza che opera al livello più fondamentale possibile sui mediatori di informazione rispetto a quanto, di solito, sia possibile fare nelle comunicazioni tradizionali, sia nello spazio libero sia su fibra ottica. Nel seminario verranno analizzati i vantaggi offerti da questa tecnica - che permette di sfruttare i gradi di libertà interna e le correlazioni non classiche nel caso dei fotoni entangled - in rapporto a quelle utilizzate attualmente dalle reti classiche di telecomunicazione.
Le ricerche e gli esperimenti condotti fino ad oggi in questo campo hanno dimostrato la realizzabilità di fenomeni come il teletrasporto e di test sui fondamenti della meccanica quantistica, aprendo la strada agli studi e alle prime realizzazioni affidabili di distribuzione di chiavi crittografiche quantistiche, in aria e in fibra ottica, includendovi il problema pratico di isolare il canale dai fotoni di fondo e di rivedere cause di attenuazione quali la turbolenza atmosferica come una risorsa.
Scopo ultimo di questa conferenza è illustrare i nuovi scenari della Comunicazione Quantistica a livello planetario, offerti dall'utilizzo di terminali posti sui satelliti.
Paolo Villoresi coordina presso l'Università degli Studi di Padova il gruppo di ricerca QuantumFuture, impegnato in esperimenti sulle comunicazioni quantistiche.
Dal 2005 è professore di Ottica Quantistica ed Elettronica Quantistica all'Università di Padova, dove si è laureato nel 1987, ha terminato gli studi post-laurea nel 1992 ed è entrato a far parte del corpo docente nel 1994.
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Silvia Cavallero
Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM)
Relazioni esterne e Biblioteca
Strada delle Cacce 91, 10135 Torino (Italy)
E-mail temposcienza@inrim.it
Tel. 011-3919523
Fax. 011-346384
Claudio Re - reclaudio@alma.it