Il
termine anglosassone poi diventato internazionale "HAM"
identifica l'OM, il radioamatore patentato e tutto ciò che è
connesso al mondo della radio. Ma che rapporto ci può essere tra
il radiantismo ed il gustoso e genuino prodotto alimentare
derivato dalla carne del maiale?
In
un vecchio numero di RR (2/91) ho trovato un articolo a firma di
I7SWX il quale, in seguito ad alcune ricerche, scoprì l'origine
di questo acronimo.
La
datazione è del 1908 e "HAM" non è altro che la
composizione delle rispettive prime lettere dei cognomi dei tre
soci della prima stazione di radioamatore dello "Harvard
Wireless Club" ed operata da Albert Hyman, Bob Almy e Reggy
Murray. Poiché operavano in CW si resero immediatamente conto
della difficoltà di trasmettere l'identificativo della stazione
utilizzando i tre cognomi per esteso e decisero quindi, per
ragioni pratiche, di utilizzare solo la prima lettera di ogni
cognome; venne fuori così il nominativo "HAM". Preciso
che agli albori del radiantismo il radioamatore, non il Ministero
delle Comunicazioni, sceglieva il proprio nominativo. La ragione
per la quale questo nominativo è poi rimasto nella storia delle
radiocomunicazioni è da attribuire al dibattito che si instaurò
tra le stazioni radioamatoriali rappresentate da "HAM" e
dal governo americano che era sul punto di dichiarare fuorilegge
le stazioni radiantistiche per le forti pressioni esercitate dalle
radioemittenti commerciali dell'epoca. Alla fine però la stazione
"HAM" insieme a tutte le stazioni statunitensi, la
spuntarono ed il Congresso U.S.A. approvò la legge che aprì la
strada al radiantismo non solo americano ma di tutto il mondo.
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