Rai Cultura, presenta Italiani, in onda martedì 18 novembre alle 21.30 su Rai
Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat
La puntata è
dedicata a Guglielmo Marconi, "L'inventore del futuro" che
il 10 dicembre 1909 riceve a Stoccolma il Premio Nobel per la Fisica.
Italiani ripercorre la vicenda umana e tecnologica di questo bolognese di genio
vissuto a cavallo di due secoli e di due mondi, tra Italia e Gran Bretagna,
Belle Epoque e guerre mondiali. Guglielmo ha trentacinque anni ed è il primo italiano
ad essere insignito del premio più prestigioso della Fisica: “...a
riconoscimento del contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili”,
si legge nella motivazione della Reale Accademia Svedese delle Scienze. Già in
passato Marconi è stato candidato, ma a far decidere per l’attribuzione a lui
del prestigiosissimo premio concorre quell’anno la straordinaria popolarità che
lo investe per il salvataggio dei passeggeri del transatlantico Repubblic,
speronato e colato a picco in gennaio al largo delle coste di Nantucket,
nell’Atlantico settentrionale. Grazie al radiotelegrafo, la sua invenzione,
soltanto sette delle oltre 1.500 persone imbarcate perdono la vita nel
disastro. È cominciata l’Epoca di Marconi, un altro mondo prende forma dallo
sviluppo dei sistemi di comunicazione via radio. Cellulari, smartphone, tablet,
navigatori satellitari, gli strumenti che maneggiamo ogni giorno, sono figli
della sua rivoluzione tecnologica, partita dalla soffitta della casa di
campagna, coltivata con una start up di successo, difesa a suon di brevetti e
di udienze in tribunale, resa popolare con un talento da grande comunicatore.
Scrive Degna, la primogenita di Guglielmo: “Per origini e per educazione fu un
uomo dell’800, cui apparteneva, fra l’altro, per la correttezza dei modi,
l’impeccabilità del vestire, la riservatezza con la quale proteggeva la sua
personalità. Ma per forma d’intelligenza e per temperamento il suo secolo fu il
XX.” Oggi sappiamo che questo “appassionato dilettante di elettricità” di
fine Ottocento, come gli piaceva definirsi, ha inventato il Terzo Millennio.
Con Francesco Paresce Marconi, astrofisico nipote di Guglielmo; Gabriele
Falciasecca, presidente della Fondazione Guglielmo Marconi e docente di Sistemi
radio; Barbara Valotti, direttore del Museo Marconi, Italiani indaga lo strano
destino del padre del wireless: idolatrato in vita quanto una rockstar;
celebrato da morto al punto di elevare il 25 aprile, l’anniversario della
nascita, a solennità civile, prima che il ‘46 lo trasformasse nell’Anniversario
della Liberazione; confinato ad effige su monete e banconote e ad appellativo
di scuole, strade e piazze. “Li hai sentiti parlare di genio, vero, Degna? -
leggiamo nella biografia di Guglielmo scritta dalla figlia - “Ma il genio non
esiste. Il genio, se proprio vuoi chiamarlo così, è soltanto la capacità
dell’applicazione continua al proprio lavoro. Nient’altro.”
Guglielmo Marconi, l`inventore del futuro
Nel link trovate la registrazione del programma trasmesso su RAI STORIA
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