Faccio seguito alle due prima puntate pubblicate agli indirizzi :
COME RICONOSCERE E DIFENDERSI DALLE PSEUDOSCIENZE
Anche qui il libro di Sagan e’ un perfetto manuale :
Capitolo 12 : La bella arte di smascherare gli
inganni ( pag. 259 – 262 ) :
Che cosa c’e’ nel nostro armamentario ?
Strumenti per il pensiero scettico .
Il pensiero scettico si riduce in ultima analisi ,
ai mezzi per costruire , e per capire un’argomentazione e - cosa
particolarmente importante – per riconoscere un ragionamento sbagliato o
fraudolento. Il problema non e’ se la conclusione che emerge da una catena di
ragionamenti ci piaccia o no , ma se la conclusione segua dalla premessa o dal
punto di partenza e se tale premessa sia o no vera .
Fra gli strumenti usati dagli scienziati ci sono i
seguenti :
·
Ogni volta che e’ possibile si deve cercare una
conferma indipendente dei “ fatti “.
·
Si deve incoraggiare una discussione delle prove da
parte di proponenti autorevoli di tutti i punti di vista .
·
Le argomentazioni fondate sull’autorità hanno scarso
peso : in passato le “ autorità ” hanno commesso errori ed altri ne
commetteranno in futuro .Forse un modo migliore per esprimere questo concetto
e’ che nella scienza non ci sono autorità, al massimo esperti .
·
E’ bene formulare più di una ipotesi. Se c’e’
qualcosa da spiegare , pensate in tutti i modi diversi in cui la si potrebbe
spiegare .pensate poi ai test per mezzo dei quali si potrebbe confutare sistematicamente
ogni possibilità alternativa. Ciò che rimane , l’ipotesi che resiste ad ogni
tentativo di confutazione in questa selezione darwiniana fra “ipotesi di lavoro
multiple “, ha una probabilità migliore di essere la risposta giusta che vi
foste limitati a seguire la prima idea che vi e’ venuta in mente .
·
Cercate di non affezionarvi troppo ad una idea solo
perché è vostra .Essa è solo una tappa nella ricerca della conoscenza .Chiedete
a voi stessi perché quell’idea vi piace tanto. Confrontatela senza barare con
le altre possibilità. Provate a cercare ragioni per rifiutarla. Se non lo fate
voi , lo faranno altri .
·
Quantificate. Se a ciò che cercate di spiegare,
qualunque cosa sia, e’ associata una qualche misura , una qualche quantità
numerica, sarete molto meglio in grado di discriminare tra ipotesi contrastanti
.Ciò che è vago e qualitativo e’ aperto a molte spiegazioni .Ovviamente ci sono
verità da cercare anche nei molti problemi qualitativi che siamo costretti a
porci , ma è molto più difficile trovare queste verità .
·
Se c’e’ una catena di ragionamento , devono
funzionare tutti gli anelli della catena ( compresa la premessa ) e non solo la
maggior parte .
·
Rasoio di Occam .Questa utile regola empirica si
impone, quando ci troviamo di fronte a due ipotesi che spiegano i dati
egualmente bene , di scegliere quella più semplice .
·
Ci si deve sempre chiedere se , almeno in linea di
principio ,l’ipotesi possa essere falsificata .Le ipotesi che non possono
essere sottoposte al test dell’ esperienza , che non possono essere falsificate
, non valgono molto. Consideriamo l’idea grandiosa che il nostro universo e tutto
ciò che esso contiene sia solo una particella elementare – diciamo un elettrone
– in un cosmo molto più grande. Ma se noi non potremo mai acquisire informazioni
dall’ esterno del nostro universo , quest’ idea , non e’ sottratta ad ogni
possibilità di falsificazione ? Si deve essere in grado di controllare
qualsiasi asserzione. Dobbiamo dare agli scettici inveterati la possibilità di
seguire il nostro ragionamento , di duplicare i nostri esperimenti e di vedere
se ottengono lo stesso nostro risultato .
Come ho cercato di sottolineare in precedenza , e’
essenziale poter contare su esperimenti progettati e controllati con cura. La
semplice contemplazione non ci insegnerà molto . E’ forte l desiderio di
accontentarsi della prima spiegazione che ci viene in mente : e’ molto meglio
una spiegazione che nessuna . Ma che cosa accade se saremo in grado di
inventarne più di una ? Come possiamo decidere fra loro ? Non siamo noi a
decidere : lasciamo che sia l’esperimento. Francesco Bacone fornì il
ragionamento classico :
L’argomentazione da sola non è sufficiente , poiché la sottigliezza della
Natura e’ molte volte maggiore della sottigliezza dell’argomentazione .
E’ essenziale poter compiere esperimenti di
controllo. Se per esempio si dice che una nuova medicina e’ efficace nel 20 per
cento dei casi , dobbiamo assicurarci che una popolazione di controllo, che
prenda una semplice pillola inerte credendo che sia il nuovo farmaco , non
presenti anch’essa una remissione spontanea della malattia nel 20 per cento dei
casi .
La variabili devono essere tenute separate.
Supponiamo che tu soffra il mal di mare e che ti vengano dati sia un
braccialetto shiatsu , per la terapia mediante agopressione , sia cinquanta
grammi di meclizina . Tu senti svanire la nausea . Di chi e’ il merito : del
braccialetto o della compressa ? Potrai dirlo solo , se la prossima volta che
avrai il mal di mare , prenderai l’una cosa senza l’altra . Ora immaginiamo che
tu non sia così dedito alla scienza da essere disposto a soffrire il mal di
mare . In questo caso non separerai le variabili ma prenderai di nuovo entrambi
i rimedi . Hai conseguito il risultato pratico desiderato ; potresti dire che
una conoscenza più precisa non vale la sofferenza che ti costa il conseguirla .
Spasso l’esperimento deve essere fatto con la tecnica
“ doppio cieco “ , così che coloro che sperano in un determinato risultato non
siano nella condizione potenzialmente pericolosa di incidere sull’ esito dell’
esperimento stesso . Nella sperimentazione di un nuovo farmaco , per esempio,
e’ preferibile che i medici che dovranno determinare quanti pazienti presentino
un miglioramento della sintomatologia non sappiano a quali di essi e’ stato
somministrato il nuovo farmaco ed a quali soltanto un placebo .
Sapendo chi ha ricevuto il nuovo farmaco , si
potrebbe infatti essere influenzati, anche in modo solo inconscio , nella
valutazione dei sintomi. Col metodo del doppio cieco e’ possibile invece
confrontare due elenchi compilati indipendentemente : l’elenco di coloro che
presentano una remissione dei sintomi e quello di coloro che hanno ricevuto il
nuovo farmaco .Solo così si potrà accertare quale correlazione esista
effettivamente fra i due elenchi .Oppure , quando di procede ad un confronto
all’americana o all’ identificazione dell’autore di un crimine attraverso
fotografie , il funzionario di polizia che consulta i testimoni non dovrebbe
sapere quale sia il maggiore indiziato , in modo da non influire in modo
cosciente od inconscio sul testimone .
Oltre ad insegnarci che cosa dobbiamo fare quando valutiamo
il contenuto di verità di un’affermazione , ogni buon armamentario per
l’identificazione degli inganni dovrebbe anche insegnarci cosa non dobbiamo
fare . Esso ci aiuta a riconoscere gli errori più comuni e pericolosi della
logica e della retorica . Molti buoni esempi di questi errori si possono
trovare in religione e in politica , poiché i loro praticanti sono spesso
obbligati a giustificare due affermazioni contraddittorie . Fra questi ci sono
i seguenti :
·
Ad hominem : espressione latina usata per designare
un’argomentazione che attacca l’avversario anziché i suoi ragionamenti ( per
esempio : “ Il reverendo dottor Smith e’ un noto fondamentalista biblico ,
cosicché non dobbiamo darci la pena di prendere sul serio le sue obiezioni
sulla teoria dell’ evoluzione “ ) .
Vengono citati di seguito altri diciannove esempi tipici ed illuminanti per i quali si
rimanda alla lettura del libro stesso .
Un altro libro che consiglio di leggere e che
definirei il “Bignami dello scettico” e’ :Flim-Flam
, Fandonie , Sensitivi , Unicorni ed altre illusioni – James Randi – Avverbi
Edizioni .
Lo
“scettico” può definirsi come un individuo che si pone a metà strada tra i poli
estremi del “credulone” e dell’
“incredulo “.
Continua ....
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