Faccio seguito alla pubblicazione all' indirizzo :
http://air-radiorama.blogspot.it/2016/04/le-bugie-della-scienza-e-della.html
Con la seconda puntata :
INTERNET E LA GENERAZIONE DELLA
PSEUDOSCIENZA
L’Informazione
Multimediale attuale propone , rispetto ad una volta ,una varietà enorme di informazioni .
Il
problema è che la competitività tra i
vari organi ha generato la necessità di
ricerca della notizia a tutti i costi e quindi il prodotto e ‘ meno controllato
.
Vantaggio
: più varietà e minor costo dell’ informazione
Svantaggio
: minore attendibilità e minore controllo
dei contenuti
La
minore attendibilità e minore controllo dei contenuti tende a generare la
Pseudoscienza ( contenuti non
scientifici spacciati per Scienza ) .
Tale
Pseudoscienza , non avendo basi , tende a sconfinare nel misticismo religioso .
Una
volta i contenuti venivano filtrati dagli Editori , che prima di investire
soldi in un libro , perlomeno ne vagliavano se non i contenuti , almeno il
possibile gradimento .
Le
riviste scientifiche accreditate in particolare vagliano gli articoli con
canoni rigorosi .
Su
Internet si può diventare Editori con spesa bassissima ed essere visibili in
tutto il mondo .
I siti
più curati sono alla fine , nel bene e nel male , in antitesi a tante
multinazionali che ti dicono a malapena cosa fanno e dove sono le sedi .
Tra i
siti amatoriali se ne nascondono sempre di più di quelli che spacciano e
vendono invenzioni inverosimili o
riformulazioni inverosimili di teorie accreditate .
I
contenuti sono spesso accattivanti e curati finche’ non vengono letti in modo
critico .
Vediamo
le tipiche tecniche usate e come difendersi .
LE TATTICHE
DELLA PSEUDOSCIENZA
Le
tattiche principali sono descritte perfettamente nel saggio tratto dal libro :
“ Un mondo infestato da demoni –
La Scienza ed il nuovo oscurantismo “ Carl Sagan – Baldini e Castoldi
Tutti conoscono Carl Sagan come autore
del messaggio contenuto sul disco della sonda spaziale Voyager 1 , come
promulgatore del SETI per la ricerca della vita nello spazio e forse come
scrittore di vari libri di scienza e di fantascienza , tra cui Contact da cui
e’ tratto il film omonimo .
Capitolo 10. Un drago nel mio
garage (pp. 216-239)
«Nel mio garage c'è un drago che sputa fuoco».
Supponiamo (sto seguendo un approccio di terapia di gruppo praticato dallo
psicologo Richard Franklin) che io vi dica seriamente una cosa del genere.
Senza dubbio voi vorreste verificarla, vedere il drago con i vostri occhi. Nel
corso dei secoli ci sono state innumerevoli storie di draghi, ma nessuna vera
prova. Che opportunità fantastica!
«Ce lo mostri», mi dite. Vi conduco
nel mio garage. Voi guardate e vedete una scala, dei barattoli vuoti, un
vecchio triciclo, ma nessun drago. «Dov'è il drago?» chiedete. «Ah, è
proprio qui», vi rispondo, facendo dei cenni vaghi. «Dimenticavo di
dirvi che è un drago invisibile». Voi proponete di spargere della farina
sul pavimento del garage per renderne visibili le orme. «Buona idea»,
dico io, «ma questo è un drago che si libra in aria». Allora proponete
di usare dei sensori infrarossi per scoprire il suo fuoco invisibile. «Idea
eccellente, se non fosse che il fuoco invisibile è anche privo di calore».
Voi proponete allora di dipingere il drago con della vernice spray per renderlo
visibile.
«Purtroppo, però, è un drago incorporeo e la vernice
non fa presa su di lui». E così via. A ogni prova fisica che voi proponete,
io ribatto adducendo una speciale spiegazione del perché essa non funzionerà.
Ora, qual è la differenza fra un drago volante
invisibile, incorporeo, che sputa un fuoco privo di calore e un drago
inesistente? Che senso ha la mia asserzione dell'esistenza del drago se non
esiste alcun modo per invalidarla, alcun esperimento concepibile per
confutarla? Il fatto che non si possa dimostrare che la mia ipotesi è falsa non
equivale certo a dimostrare che è vera. Le affermazioni che non possono essere
sottoposte al test dell'esperienza, le asserzioni non «falsificabili», non
hanno alcun valore di verità, per quanto possano ispirarci o stimolare il
nostro senso del meraviglioso. Quello che io vi chiedo, dicendovi che nel mio
garage c'è un drago, è in pratica di credermi sulla parola, in assenza di
alcuna prova.
L'unica cosa che voi avete realmente appreso dalla
mia affermazione che nel mio garage c'è un drago è che c'è qualcosa di strano
nella mia testa. In assenza di alcuna prova fisica, voi vi chiederete che cosa
mi abbia convinto. Penserete certamente alla possibilità che io abbia fatto un
sogno o abbia avuto un'allucinazione. Ma allora, perché sto prendendo tanto sul
serio la mia idea? Forse ho bisogno di aiuto. Come minimo, può darsi che io
abbia gravemente sottovalutato la fallibilità umana.
Immaginiamo che, benché nessuno dei test dia esito
positivo, voi vogliate rimanere scrupolosamente aperti a qualsiasi possibilità.
Perciò non rifiutate decisamente la nozione che nel mio garage ci sia un drago
che sputa fiamme, ma adottate semplicemente una posizione di attesa sospendendo
il giudizio. Le prove esistenti sono fortemente contrarie all'ipotesi del
drago, ma se ne emergeranno altre voi siete pronti a esaminarle e a vedere se
vi convincono. Senza dubbio non sarebbe bello se io mi offendessi perché non mi
credete; o se vi criticassi accusandovi di essere noiosi e privi di
immaginazione, semplicemente per avere espresso il giudizio di «non
dimostrato».
Immaginiamo che il responso dell'esperienza fosse
stato diverso. Il drago è invisibile, va bene, ma lascia delle impronte sulla
farina. Il rivelatore nell'infrarosso segnala che esso emana calore. La vernice
spray permette di vedere una cresta dentellata che danza in aria. Per quanto
scettici possiate essere stati in precedenza sull'esistenza dei draghi - per
non parlare dei draghi invisibili - ora dovete riconoscere che qui c'è qualcosa
e che ciò che si osserva sembra conciliarsi con un drago invisibile che sputa
fuoco.
Consideriamo ora un altro scenario. Supponiamo che a
sostenere la strana idea dell'esistenza dei draghi non ci sia solo io.
Supponiamo che anche vari altri vostri conoscenti - tra cui persone che non si
conoscono certamente fra loro - vi dicano di avere dei draghi nei loro garage,
ma che in ogni caso le prove siano terribilmente elusive. Tutti noi ammettiamo
che ci dà fastidio dover credere a una convinzione tanto strana e così mal
sostenuta da prove fisiche. Nessuno di noi è pazzo. Noi ci chiediamo che senso
avrebbe se in tutto il mondo dei draghi invisibili fossero effettivamente
nascosti nei nostri garage, con tutti noi a crederci. Io penso che non sia
così. Ma se tutti quei miti antichi dell'Europa e della Cina, dopo tutto, non
fossero solo dei miti...
Meno male che adesso c'è chi dice di aver visto
delle impronte nella farina. Quelle impronte, però, non si producono mai alla
presenza di persone scettiche. Si presenta allora una spiegazione alternativa:
a un attento esame appare chiaro che le orme potrebbero essere una
contraffazione. Un altro entusiasta dei draghi si presenta con un dito bruciato
e lo attribuisce a una rara manifestazione fisica del respiro infuocato del
drago. Anche questa volta, però, ci sono altre possibilità. È chiaro che per
scottarsi le dita non occorre esporle all'alito infuocato di un drago
invisibile. Tali «prove» - per quanto importanti possano considerarle i fautori
dei draghi - non sono affatto conclusive. Ancora una volta, l'unico approccio
ragionevole consiste nel rifiutare provvisoriamente l'ipotesi dei draghi,
nell'essere disponibili a valutare futuri dati fisici che dovessero
presentarsi, e nel chiedersi per quale motivo un così gran numero di persone
sobrie e sane di mente condividano la stessa strana illusione.
E’ qui esaminato tutto il campionario di tattiche
seguite dai rappresentanti delle Pseudoscienze , quando si trovano di fronte ad
una persona che voglia esaminare le teorie proposte in maniera aperta e
convincente .
Se siete disposti a seguire con pazienza tutta la
trafila di mosse e contromosse , alla fine l’atto finale sarà una reazione che
sarà un misto di sdegno ed ira , invettive contro la vostra ignoranza e
mancanza di fantasia e magari un accenno che fate parte di qualche
organizzazione segreta appositamente creata per una azione di insabbiamento (
cover-up ) della mirabolante teoria od invenzione .
Continua.....
Continua.....
bellissimo! Achille De Santis - tecnatronATgmail.com
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