a cura
di due malati di Telettrite…….. IW5ELC
Emanuele Livi e IZ2ZPH Paolo Cerretti
23 Novembre 1980, un terremoto di
magnitudo 6.9 Richter (10 scala Mercalli) sconvolge l’Irpina e la Basilicata.
La macchina dei soccorsi si attiva velocemente per portare aiuto e sollievo
nelle terre martoriate. Oltre al soccorso alle persone serve ripristinare le
reti di comunicazione. Tra le squadre di intervento ce ne è una molto piccola,
composta da una Fiat Campagnola e una vettura di supporto partite in fretta e
furia da uno stabilimento in via Erasmo Piaggio 71 a Chieti. Sulle
fiancate dei veicoli c’è un marchio molto noto in Italia e nel Mondo… quello di
TELETTRA
Facciamo un passo indietro. In un
precedente articolo (Radiorama n° 54) avevamo ricordato che nel 1973 Telettra vinse il suo primo
appalto nel settore delle comunicazioni tattiche in HF con l’RH6/1000,( vedi anche il post http://air-radiorama.blogspot.it/2015/12/rh61000-shelter-telettra-vintage.html) prodotto di origine francese adattato e modificato in
base alle specifiche del bando.
La divisione sistemi difesa di Chieti,
dopo essersi fatta le ossa con l’RH6,
avviò un progetto per la realizzazione di un sistema in HF moderno
interamente realizzato in Italia.
Nacque l’HF-M-400, un complesso utilizzabile a bordo di veicoli e natanti
o in installazioni fisse con 400w di potenza in antenna. (da 2 a 30 MHz) .Come in uso all’epoca,
si diede una forte enfasi all’utilizzo dell’RTTY come principale modo di
trasmissione.
I prototipi furono disponibili alla fine
degli anni 70 ed il primo vero collaudo fu in occasione del terremoto in
Irpinia. Due le stazioni approntate per l’occasione, una veicolare su
Campagnola ed una fissa a Torino nella sede del Btg. Frejus per la ricezione e
distribuzione dei messaggi. Grottaminarda, Calitri, Conza sono solo alcuni dei
piccoli centri raggiunti dal convoglio Telettra che inoltrò le richieste di
soccorso.
Vediamola da vicino
Tutti i moduli sono costruiti a norme MIL
e completamente stagni. L’assemblaggio è accurato ed il progetto raffinato nel
perfetto stile Telettra.
Per la cronaca un ATU aperto dopo essere
rimasto parzialmente immerso in acqua e fango per anni, presentava evidenti
danni all’esterno ma era perfettamente conservato all’interno.
La stazione è composta da:
HF-M-400-R/E:
Ricevitore/Eccitatore multimodo sintetizzato 100mw di potenza
HF-M-400-PA:
Amplificatore allo stato solido 400W
HF-M-400-ATU:
Adattatore di Antenna automatico senza parti in movimento
HF-M-RTG1:
Modem
per applicazioni rtty (telescrivente)
Alimentatori a 220V (fisso o con generatore) e a 24V (veicolare
Installazione su
Fiat Campagnola come impiegata in Irpinia
HF-M-400-RE
(Ricevitore
/ Eccitatore)
Costruzione Interna
Il complesso è telecomandabile localmente
(veicolare) tramite cavo multipolare oppure da remoto con modem dedicato. E’
integrato un sistema di diagnostica BITE che identifica il singolo modulo in
avaria.
Telecomando
HF-M-400 CP
HF-M-400-PA (Amplificatore
400 w)
Completamente allo stato solido
interni
interni
HF-M-400-ATU
(Adattatore
d’Antenna)
L’adattamento è realizzato senza parti
mobili ed in modalità completamente automatica. Le combinazioni di capacità ed
induttanza sono selezionate tramite un gruppo di relé sottovuoto. Le induttanze
sono costituite da pacchetti di elementi modulari come quello nella foto.
Il “pacco bobine” è stato brevettato da
Telettra (US.PATENT 4308512) nel 1981.
La dotazione della stazione comprende una antenna a stilo veicolare da 5
metri in vetroresina, uno stilo da 10m derivato da quello della rh6 per
l’antenna remota oltre a dipoli e delta-loop.
M-RTG1 Modem FSK
base e per antenna remota con supporto per
l’accordatore e cablaggi dedicati
La stazione fu fornita ad Enti della
Difesa Italiani e sopravvisse anche alla dismissione di Telettra da parte della
Fiat nel 1990 con la creazione di Alcatel Italia. Nel corso degli anni si è
evoluta seguendo le esigenze del tempo ma restando nel complesso inalterata.
Nel 1988 partecipò anche al tentativo di
battere il record sulla traversata atlantica con “Azimut Atlantic Challenger”.
Due unità furono installate sull'imbarcazione per fornire supporto ed
assistenza durante la sfida.Il tentativo non ebbe successo ma le HF-M-400 funzionarono alla perfezione.
Nella foto si notano i due stili hf verticali … e il marchio dello sponsor
“tecnico”
Come sappiamo Telettra non si fermava mai
e da questa serie nacquero le unità fisse ad alta potenza HF-L-500 ed HF-L-1000
utilizzate in molte installazioni civili e militari negli anni successivi. In
particolare andarono a costituire la dorsale delle stazioni costiere italiane,
in supporto alla navigazione da diporto e d’altura.
Purtroppo sciagurate scelte di carattere
politico-economico portarono al tramonto dello sviluppo di apparati hf fino a
far scomparire il marchio dal panorama internazionale.
Ma Telettra è sempre viva tra chi ha
avuto la fortuna di farne parte e tra chi, come noi, apprezza la qualità e
l’innovazione dei suoi prodotti, in tutti i settori, non solo quello dei
sistemi di comunicazione tattici.
Video - QSO con M 400 Telettra (Facebook)
Un altro post dedicato alle apparecchiature Telettra “RH6/1000 Shelter TELETTRA -Vintage militare” di IW5ELC Emanuele Livi e IZ2ZPH Paolo Cerretti
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