lunedì 27 giugno 2016

L'Acquedotto di Genova tra radio e storia

Attivazione antico acquedotto storico di Genova 

Val Bisagno (WW locator JN44LK)

le tre giornate memorabili 

- domenica 19 giugno 2016 dalle ore 09:22 alle ore 14:32;
- mercoledì 22 giugno 2016 dalle ore 17:17 alle ore 18.05;
- sabato 25 giugno 2016 dalle ore 10:51 alle ore 18:16.

valide per due diplomi referenze numero:

-  DVR-ITG042 nel "Diploma Vestigia Romane" (link);
-  LG-002 nel "Diploma Radio e Storia" (link) .


All'ombra della Lanterna di Genova ci sono numerosissimi monumenti e tracce della civiltà che ci ha preceduto manufatti a volte nell'oblio ... uno tra tutti l'Antico acquedotto della Val Bisagno" (link)

notizie storiche

Fin dai tempi antichi lo sviluppo della città di Genova è stato legato all'acqua, elemento prezioso quanto necessario. Le sorgenti cittadine e le cisterne per la raccolta delle acque piovane erano sparse capillarmente in tuta la città, ma difettavano per portata e continuità di flusso. Il primo acquedotto genovese di cui abbiamo testimonianza, è quello romano risalente al primo secolo dopo Cristo. La Sua origine è incerta, e i pochi dati a nostra disposizione vogliono che questo primo acquedotto venisse edificato dopo la distruzione di Genova da parte dei Cartaginesi e che, poco dopo, Roma inviasse il Pretore Spurio Lucrezio con due legioni ed un numero considerevole di schiavi per ricostruire la città, dotandola anche di un acquedotto "moderno", che venne alimentato dal torrente Feritore (odierno Bisagno).
La presa di questo acquedotto era localizzata alle rapide del Montanasco, nei pressi del Follo" (attuale giro del Fullo) il tracciato di questo acquedotto che è stato calcolato intorno agli 11 km con con una pendenza media di 3,3 metri per km, si svilluppava sulla sponda destra del Bisagno ed era situato più in basso rispetto all'acquedotto medioevale.
Esso portava l'acqua in città passando per Montesano, dietro l'ex convonto delle Fieschine, a monte della stazione Brignole per poi scendere a Piccapietra e superare la collina di Sant'Andrea.

Per questi motivi storici, anche se l'acquedotto romano è stato smontato e le pietre sicuramente riutilizzate per edifici e successivi acquedotti, abbiamo chiesto ed ottenuto la referenza numero DVR-ITG042 nel diploma Diploma Vestigia Romane in quanto la posizione si trova in prossimità del tragitto dell'acquedotto romano, contestualmente ci è stata accordata la referenza LG-002 nel Diploma Radio e Storia.

L'attività radio

Era da molto che ci pensavo, già dal lontano 2006 poco dopo aver ottenuto la licenza da radioamatore, di attivare in maniera “radiofonica” un luogo a me particolarmente caro, ricordo quando andavo da bambino a raccogliere la ginestra con mio nonno (per legare i pomodori) che mi raccontava la storia di questo monumento a cielo aperto e le sue esperienze percorrendo questa via d’acqua en non solo infatti, all'inizio del secolo scorso, era anche una strada importante dove si socializzava e si raggiungeva a piedi il resto delle delegazioni della valle ed il centro di Genova!
Mi ritengo, insieme agli altri attivatori, uno tra gli ultimi romantici, la nostra iniziativa era volta a far incuriosire gli sportivi, gli appassionati di trekking e gli appassionati di storia che abitualmente frequentano il bellissimo lastricato.
Nonostante questo sia un mondo prepotentemente dominato da internet e cellulari le persone si avvicinavano incuriosite dall'attività chiedendo dettagli su funzionamento, burocrazie, esami e ci chiedevano notizie inerenti la nostra associazione (A.R.I.).
Molti ci ponevano domande filosofiche di vario genere.
Soltanto alle ore 15 circa di domenica, alcuni ci hanno visto protagonisti di una ritirata paragonabile a quella sostenuta dall'8ª Armata italiana dell' 11 dicembre 1942 (operazione Piccolo Saturno), allorchè colti all'improvviso da una forte grandinata dopo il messaggio di fine allerta meteo dell' ARPAL Liguria e ci hanno  chiesto “ma chi ve l’ha fatto fare” HI

Queste attività che avvicinano il pubblico alla radio sono, a mio giudizio molto importanti, pur essendo consapevole degli ostacoli, a volte insormontabili, che può incontrare un radiodilettante che decide di installare l’agognata antenna sul tetto.
Infatti spesso dopo il giorno successivo l’installazione ho assistito alla nascita di Comitati spontanei di Quartiere che cercano di far rimuovere immediatamente il traliccio solo perché è ingombrante ignorando il fatto che la pericolosità dei radioamatori è pressocchè nulla, non ci scommetterei su invece oggetti di uso comune come forni a microonde (poco schermati), cellulari e le loro antenne ripetitori , i wireless.
Tutto ciò questi salutisti non considerano che sono attive giorno e notte e coprono tutto il territorio nazionale ...
Per quanto sopra quei 10 minuti di trasmissione al mese ... ma fatemi il piacere e leggete meno le disinformazioni che senza filtro vengono vomitate sul web.


Finalmente ho trovato un manipolo di amici radioamatori che mi hanno seguito nell'impresa (link):


da sinistra : IZ1PKR Gabriele, IZ1KVS Carlo, IU1CQS Andrea, IU1FHJ Federico, IZ1MHB Henry, IZ1KVR Italo, IU1ARE Luigi, ed in primo piano io.


Senza troppe pretese ed in scioltezza abbiamo effettuato nr. 130 qso in HF ed 1 in VHF. Purtroppo solo alcuni in Q.R.P. ovvero sotto i 5 watt (relazione di IZ1PKR) in quanto la propagazione non è  in questo periodo al top.

Infatti soprattutto in 20 metri (quorum richiesto dal D.V.R.) abbiamo fatto una fatica bestia a raccimolare collegamenti HI. 

Fortunatamente ci hanno salvato i colleghi IT9 (Siciliani) che arrivavano meglio dei colleghi genovesi a causa di uno strano skip sui 14 Mhz

eccovi il reportage fotografico:

L'incantevole panorama





Preparazione ed avvicinamento

tagilo preventivo dell'erba


attrezzature radio 



e sherpa


costruzione fissaggio e taratura dei dipoli

dipolo 40 metri




dipolo multibanda trappolato 20 - 18 e 28 in pre-taratura


complesso di antenne








tutto senza balun, choke ed altre diavolerie ... tarati 1:1 cavo random compreso.
dettaglio della v invertita del Gabriele sulla ringhiera


dipoli 40 e 20 tarati con la seguente formula "braccio del dipolo"= [ 300/F(Mhz) ] / 4 (guardate anche qua)

le radio 

Yaesu FT-817 QRP



Kenwood TS-140S


Yaesu FT-857D



foto varie




 

 
 














la ritirata sotto la grandine







1^ evento su F.B.
2^ evento su F.B.
3^ evento su F.B.
invito su radiorama
soluzione per batterie


doverosi ringraziamenti :
- agli attivatori presenti ed ai radioamatori ed swl che ci hanno contattatoe e "spottato" su dxsummit e su altri siti di questo genere (a tutti qsl garantita via bureau o );
 - Luciano Rosselli autore delle citazioni storiche e dello splendido libro edito da Nuova Editrice Genovese "L'acquedotto storico di Genova" e creatore del sito professionale dedicato all'acquedotto;
- Renato de Stefanis (IZØHLY) ed Andrea Callari (IZØVQV) gestori del diploma Vestigia Romane;
Roberto (IZ3WEU) gestore del diploma "la Radio e la Storia";
- Gabriele IZ1PKR creatore della QSL dedicata;




- Mario IU1GOD ed il suo supporto informatico tramite il sito om-tools ed il meraviglioso log 





firmato IZ1KVQ
Francesco Giordano



2 commenti:

  1. Sei un Mostro di scienza! Bravissimooooo, ne sono rimasta impressionata dalla tua bravura.
    Da condividere.. Bravo.

    RispondiElimina
  2. Grazie Ivana per i complimenti immeritati ci siamo solo divertiti con la radio cercando di far conoscere il nostro acquedotto e mandando in giro per il mondo le cartoline QSL con raffigurato il ponte sul fossato Cicala opera memorabile per secoli utilissima ora cascata in oblio ! :-)

    RispondiElimina

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