Nel progetto iniziale della mia Loop
Magnetica :
http://air-radiorama.blogspot.it/2018/04/loop-magnetica-2080-metri-di-luigi.html non avevo previsto un sistema automatico di bloccaggio del motore a fine corsa. Tale mancanza causava dei problemi durante la sintonia del condensatore nella banda dei 20 metri in cui è richiesta una capacità intorno a 13-15pF valore molto vicino alla capacità minima del condensatore che è di 10pF.
http://air-radiorama.blogspot.it/2018/04/loop-magnetica-2080-metri-di-luigi.html non avevo previsto un sistema automatico di bloccaggio del motore a fine corsa. Tale mancanza causava dei problemi durante la sintonia del condensatore nella banda dei 20 metri in cui è richiesta una capacità intorno a 13-15pF valore molto vicino alla capacità minima del condensatore che è di 10pF.
In tale situazione ho corso il
rischio di spaccare gli ingranaggi e
bruciare il motorino, cosa che fortunatamente non si è verificata perché ho
provveduto immediatamente a togliere
l’alimentazione al motorino e quindi porre rimedio a tale problema mediante
l’utilizzo di un sistema automatico di
fine corsa che vado subito ad illustrarvi:
Come si vede dallo
schema qui sopra, il motore viene avviato premendo il pulsante P1 che chiude il circuito, eccita il relè e fa partire il motore; premendo invece il pulsante P2 il motore si avvierà ma girerà in
senso opposto.
Se teniamo premuto P1 più del
necessario, l’asta metallica si muoverà fino a quando andrà a toccare la
linguetta del microinterruttore “1” che
aprirà il circuito facendo mancare l’alimentazione a RL1
con conseguente blocco del motorino.
Premendo il pulsante P2 il
motore si avvierà nel senso contrario e andrà avanti fino a quando l’asta non
toccherà la linguetta del Microinterruttore “2” togliendo alimentazione a RL2
che bloccherà il motore.
E’ evidente che ogni volta che il motore si blocca è sufficiente premere
l’altro pulsante per farlo girare nel senso opposto.
I due microinterruttori sono stati
posizionati in modo da bloccare il
motorino prima che il condensatore raggiunga i limiti di capacità minima e
massima. Tale modifica offre la possibilità di lavorare in assoluta
tranquillità anche quando si opera ai limiti del condensatore variabile. Nel
mio caso il motore si blocca quando il condensatore arriva a 12pF e quando arriva 490pF.
Schema Control Box
Per il resto, vale quanto già detto nel precedente post http://air-radiorama.blogspot.it/2018/04/loop-magnetica-2080-metri-di-luigi.html che ritengo utile ripetere indicando
i dati costruttivi di tale antenna:
Per il Loop principale ho utilizzato un tubo di rame sezione 22 millimetri,
lunghezza di 6 metri Il suo rendimento si aggira intorno al 98% per i 20 metri (quasi uguale a quello di un
dipolo ben posizionato). In 40 metri
il rendimento scende al 60%, mentre in 80 metri il rendimento scende
ancora tuttavia con ottimi risultati
rispetto a un dipolo caricato. Volendo
aver un ottimo rendimento sugli 80 metri il loop deve avere un diametro
di circa 3 metri ed una sezione del tubo
di 40-80 millimetri. Ricordo che il diametro del piccolo loop deve essere pari
ad un 1/5 del principale.
Ho utilizzato un condensatore variabile sottovuoto 10/500 pF.
isolamento 10 Kvolt. Ricordo che ai capi del condensatore si crea una
differenza di potenziale molto alta e una corrente di notevole intensità,
quindi è consigliabile fare collegamenti
tra condensatore e Loop utilizzando conduttori
abbastanza robusti.
Ho utilizzato un motorino con riduttore
da 12 volt da 7 giri al minuto; un potenziometro da 2kΩ: da
zero a 2kΩ in 10 giri; un ingranaggio in acciaio con rapporto 1:4 (vedi www.conrad.it art. 231754 e art. 231797) ; una scatola
a tenuta stagna, 30 X 22 X18 cm., un’altra scatola più piccola per la parte
meccanica.
Funzionamento
L’albero del condensatore gira in tandem con il potenziometro per
mezzo di un ingranaggio con rapporto 1:4, ciò vuol dire che condensatore e
potenziometro girano di pari passo dall’inizio alla fine della loro
corsa. Infatti, mentre il condensatore compie circa 40 giri per andare da
10 a 500 pF. il potenziometro ne compie 10 per andare da zero a 2000 ohm.
Applicando ai piedini esterni del
potenziometro una tensione di 12 Volt e facendo girare il
potenziometro insieme al condensatore, avremo sul piedino centrale del
potenziometro e massa una tensione di valore proporzionale alla posizione
del condensatore.
Come palo di sostegno ho utilizzato un tubo in PVC e nel suo interno
ho inserito una pertica di legno come rinforzo.
Il cavetto di controllo e costituito da 6 fili ognuno con una funzione
specifica:
-rosa: 13,8 volt
-marrone: massa
-verde: pin centrale del potenziometro
-giallo: 13,8 volt verso il potenziometro (l’atro capo del potenziometro va
a massa, filo marrone)
-grigio: collegato al pulsante P2 (premuto eccita RL2 avvia il motore in
senso contrario)
Per ultimo, faccio notare che il condensatore è stato fissato su una
basetta di plexiglass per non gravare il peso del condensatore sulla sottile
plastica della scatola.
Le foto di seguito inserite possono dare un
aiuto per chi voglia dedicarsi a questo tipo di costruzione.
Spero di non aver dimenticato nulla. Buon Divertimento
73,
Luigi IK7NCR Ik7ncr@gmail.com
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