venerdì 29 agosto 2025

Il VERO spirito del radioamatore è divertirsi con poco




Se c'è una cosa che il radioamatore esperto sa, è che l'essenza di questo hobby non risiede nella quantità di alluminio sul tetto o nella potenza smisurata, ma nella passione, nell'ingegno e nella capacità di godere dei piccoli successi.




E' un errore comune per i neofiti credere che per fare collegamenti a lunga distanza, il cosiddetto DX (da distance ovvero ricezione di segnali a lunga distanza), servano attrezzature costose e complesse. Questo articolo esplora perché non è così e come puoi divertirti un mondo anche con un'attrezzatura modesta.

Molti dicono, e a ragione, che "un dollaro per la radio e 100 per l'antenna". Questo aforisma, molto diffuso negli Stati Uniti, sottolinea un concetto fondamentale: l'antenna è l'elemento più cruciale del tuo sistema radio. Un buon ricevitore e un trasmettitore da 5 watt, collegati a un'antenna ben progettata e installata correttamente, possono superare un sistema da 100 watt con un'antenna scadente. Perché?

L'antenna non è solo un pezzo di metallo; è un dispositivo che converte le onde elettromagnetiche in segnali elettrici (in ricezione) e viceversa (in trasmissione). La sua efficienza e la sua direttività determinano quanto segnale riesci a inviare in una certa direzione e quanto segnale riesci a ricevere da lì. Un'antenna ben costruita, magari un semplice dipolo o un'antenna a filo, può offrire prestazioni sorprendenti, specialmente se montata in un luogo libero da ostacoli e interferenze.



L'altro "alleato" fondamentale è la propagazione radio. Le onde radio non viaggiano sempre in linea retta; interagiscono con l'atmosfera terrestre, in particolare con la ionosfera, che funge da "specchio" riflettendo le onde radio verso la Terra. La ionosfera, uno strato dell'atmosfera superiore, varia la sua densità e altitudine a seconda di fattori come l'ora del giorno, la stagione e l'attività solare. Questa variabilità, a volte imprevedibile, è ciò che rende possibile collegare il Brasile o il Giappone con pochi watt e un semplice filo. È la "Santa Propagazione",  che può regalare contatti inaspettati e memorabili.

È facile cadere nella tentazione di comprare un amplificatore lineare per aumentare la potenza del segnale. Ma, come hai giustamente fatto notare, questo può essere un errore costoso e frustrante. Un amplificatore aumenta solo la potenza del tuo segnale in uscita, ma non migliora in alcun modo la tua capacità di ricevere segnali deboli.


l'errore piu' comune dei principianti è pensare che "più potenza = più contatti". La verità è che se non riesci a sentire una stazione, non serve a nulla trasmettere con più potenza, perché anche se loro ti sentono perfettamente, tu non sentirai la loro risposta. 
Spesso i radioamatori preferiscono fare QRP (da Q molto basso, R rapporto, P potenza), ovvero trasmissioni a bassa potenza (tipicamente meno di 5 watt), per affinare la loro abilità, testare l'efficienza delle loro antenne e massimizzare i contatti con l'ingegno, non con la forza bruta.

Il vero divertimento, risiede in quei contatti inaspettati. Ad esempio il collegamento con Cipro alle 5:33 del mattino,

o quello con un operatore giapponese grazie all'ospitalità di un amico, 


oppure quello fatto insieme agli amici IU1HGL Claudio IU1HGO Fabio dal Santuario della Vittoria



sono momenti che valgono più di un centinaio di watt in più. Questi sono i successi che costruiscono la passione e la conoscenza, spingendoti a capire meglio le dinamiche della radio.

E poi ci sono le QSL,  conferma del contatto. Ricevere una QSL via posta, magari da un operatore lontano come il W1NA che pensavi fosse un tuo amico ligure, è un'emozione unica. 


È un promemoria tangibile di un momento di successo, un piccolo trofeo che ti ricorda che non serve un'attrezzatura da migliaia di euro per "godere come un riccio".



In conclusione, la radio è un'avventura, non una gara all'ultimo watt. È un hobby di studio, di sperimentazione e, soprattutto, di puro divertimento. Quindi, se sei un neofita, non farti spaventare da chi ti dice che servono attrezzature professionali. Fai l'esame, prendi la tua autorizzazione generale e inizia a divertirti. Magari con un semplice filo sul tetto.

73 de IZ1KVQ Francesco Giordano

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