Alcuni pionieri hanno cominciato da tempo a sperimentare in gamme attorno ai 6 e 9 kHz , alcuni con soluzioni in trasmissione ( la parte piu' difficile ) al limite , tipo aquiloni che trainano in quota fili da oltre cento metri e bobine di carico "mostruose" .
Cio' non toglie che sia possibile sperimentare con mezzi piu' modesti .
E' la pulce nell'orecchio che voglio metterVi ....
Ricezione :
E' possibile ricevere con un filo su una canna da pesca di 10 m ( o una antenna filare Marconiana a T o L) ed un trasformatore EAT e schede audio o simili , collegati come nelle pubblicazioni :
filmato di ricezione su bande 6-25 kHz
Riferimenti per la
teoria e pratica dietro le Maxiwhip :
e Supermaxiwhip a
queste frequenze :
Ricezione con tablets e smartphones :
Con antenne piu' corte e' necessario elevare ancora maggiormente la impedenza di ingresso , con amplificatori appositi ( alcuni molto sempilici , con un FET o poco piu' ) .
Qui la miniera di informaziono la trovate in : www.vlf.it
Nello stesso sito troverete i riferimenti alle stazioni con lo standard "VLF OPEN LAB" .
Molte di queste ( non le uniche ovviamente ) mettono a disposizione dei cosiddetti "grabber" e cioe' delle stazioni automatiche sulle "Dream Bands" che visualizzano l'analisi di spettro ricevuto .
E' quindi possibile vedere , se trasmettete , se il vostro segnale arriva a tale stazioni .
Di seguito un link ad una stazione :
ed un esempio pratico ( al momento si visualizzavano solo disturbi )
Trasmissione :
Qui le cose sono un po' piu' difficili , ma suggerisco alcuni trucchi per iniziare con mezzi minimali .
A frequenze basse il circuito equivalente di una antenna corta e' pari a due resistenze in serie : la resistenza di radiazione (Rr) , la resistenza di perdita (Rp) con ancora in serie la capacita' della antenna ( circa 10pF per ogni metro di lunghezza ) .
Per massimizzare la corrente che scorre nella antenna e quindi nella resistenza di radiazione (che e' l'unica che fa tramettere...) bisogna fare risuonare la capacita' della antenna .
Semplici calcoli ci diranno che alle frequenze delle dream bands , la induttanza serie tramite la quale fare risuonare la capacita' della antenna , sara' "mostruosa" .
La risonanza ad ogni modo fara' innalzare moltissimo la tensione alla base della antenna .
Tanto piu' alta sara' la tensione , tanto piu' scorrera' corrente nella antenna e tanto piu' si irradiera' .
Un altro modo per elevare la tensione all' ingresso dell' antenna e' quello di impiegare un autotrasformatore .
Ecco qui di nuovo entra in gioco il trasformatore EAT che si puo' ricavare da vecchi televisori a tubo catodico .
Questi trasformatori sono autorisonanti a 15.625 Hz con capacita' dell ordine di quelle che si possono ottenere con delle filari Marconiane a T od L .
Ne risulta che un primo trasmettitore sperimentale per le dream bands puo' essere allestito facilmente con il seguente schema .
Se la capacita' della antenna non fosse sufficiente a fare risuonare il sistema per la massima tensione , si puo' inserire un condensatore tra il punto A e massa .
Attenzione che il condensatore dovra' soppoprate tensioni di diversi kV non appena inserite potenze anche di soli pochi W .
Quindi dovra' essere un condensatore a vuoto .
Si puo' anche costruire con delle piastre in aria opportunamente spaziate o meglio ancora con del vetro di opportuno spessore come dielettrico .
L'oscillatore potra' essere ad esempio DDS o ricavato da un quarzo tramite divisione .
Buon divertimento e sperimentazione sulle affascinanti Dream Bands !
Ti ringrazio tantissimo per il riferimento al nuovo Grabber VLF in Conversano (Ba).
RispondiElimina.
Trasmetto anche in Earth Mode @ 8970 Hz. +- 0,1 Hz. con potenze in uscita ampli da 10 a 300 Watt out.
Trasformatore e 2 picchetti di terra. Ho coperto distanze di 1-2 Km. con ricezione non strettissima.
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Penso di fare una prima prova, appena possibile, anche con antenna verticale e bobinone, per attenuare l'attenuazione che, in earth mode, dovrebbe essere in funzione del cubo della distanza.
'73 de Ik7FMO Riccardo