domenica 30 dicembre 2012

Segnali digitali - Prossimi al limite di Shannon



Prossimi al limite di Shannon, 60 anni dopo  -  di Marzio Barbero, Natasha Shpuza

Sessanta anni fa Claude E. Shannon formulava una relazione fondamentale, destinata a rivoluzionare la teoria delle telecomunicazioni. Tale relazione consente di valutare la capacità di un canale digitale in funzione della sua larghezza di banda. Negli anni immediatamente successivi fu rapida l’evoluzione della teoria dei codici per la protezione dagli errori, con l’obiettivo di individuare schemi in grado di approssimare la capacità massima teorica del canale, denominata “limite di Shannon”. Inizialmente le applicazioni furono soprattutto nell’ambito delle comunicazioni dal profondo spazio. Più recentemente i progressi in questo campo sono stati fondamentali per la realizzazione di applicazioni e servizi oggigiorno indispensabili, quali la telefonia mobile e la diffusione televisiva digitale. Negli ultimi quindici anni, con l’avvento dei turbo codici e la successiva riscoperta dei codici LDPC, si è in grado di approssimare, e quasi raggiungere, il limite. La prima applicazione che ha ottenuto tale risultato è stato il sistema di diffusione televisiva digitale da satellite di seconda generazione (DVB-S2).

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1 commento:

  1. La conclusione e' che con gli attuali codici dello standard DVB-S2 siamo a 0.6-0.8dB dal limite di Shannon , per cui eventuali cambi per avvicinarsi ulteriormente al limite potrebbero , perlomeno per usi civili non essere giustificati per un ulteriore cambiamento .
    Claudio Re - reclaudio@alma.it

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