Gli SDR
permettono cose un tempo impensabili con le normali radio analogiche. Una di
queste è sicuramente la visualizzazione dello spettro con gli attuali strumenti
di “spectrogram” e “waterfall” a cui siamo ormai tutti abituati in una
qualunque sessione di radioascolto o attività radioamatoriale.
L’amico
Roberto Borri (I1YRB) ha recentemente reso disponibile sulla pagina http://radio.it/ due spettrogrammi/waterfall in
tempo reale:
- il primo è nella porzione 0-60 MHz (usare i cursori a bordo finestra per muoversi agevolmente lungo la banda)
- il secondo, più ristretto in una specifica porzione scelta casualmente durante le sperimentazioni (es. la banda dei 13, 28 MHz), è ottimo per valutare l’aprirsi o meno della propagazione osservando semplicemente l'esistenza di traffico attivo…
Si ribadisce
che quello che si vedrà potrà tuttavia apparire leggermente diverso, in quanto
la pagina è sempre “work in progress”. In ogni caso, Roberto sostiene che si
impegnerà al massimo per lasciare sempre visibile la finestra completa 0-60 MHz
e una sottofinestra, (attualmente al massimo di 2 MHz ma normalmente più
ristretta per permettere una maggiore risoluzione) scelta casualmente nel
suddetto spazio frequenziale, anche se ritiene interessante l’osservazione dei
10 metri.
Quindi
quello che al momento è solo una dettagliata e precisa interfaccia grafica per
l’analisi dei segnali, prossimamente si trasformerà in un ricevitore in
modalità multiuser (tipo websdr) dove ognuno potrà poi selezionare il proprio
ascolto !
L’hardware
utilizzato in questa fase è un QS1R di Phil Covington; l’antenna è un MaxiWhip
ampiamente trattato su questo blog per caratteristiche e condizioni d’uso.
Giusto per
curiosità ho provato ad affiancare e confrontare gli spettri. Quello superiore
in colore verde è quello di Roberto mentre quello inferiore è tratto da una
sessione d’ascolto del mio ricevitore sdr Winradio Excalibur.
I principali
più intensi blocchi di segnali si notano in entrambi (onde medie comprese), ma
nel mio caso il noise locale fa da padrone nel range 3-11 MHz come si può
vedere dalle numerose “gobbe” sul lato sinistro (fino a -100dBm).
Bene, un
altro motivo di utilità dello “Spectrum real time”: verificare in diretta
condizioni di ricezione prive degli assillanti noises con cui dobbiamo oramai
un po’ tutti convivere.
Io l'ho provato ora tocca a Voi...
73, Paolo Romani
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono aperti a tutti e sono soggetti insindacabilmente a moderazione.
NON SARANNO PUBBLICATI COMMENTI SE PRIVI DI NOME E COGNOME ED EMAIL.
IL SOLO NOMINATIVO RADIOAMATORIALE NON SOSTITUISCE IL NOME E COGNOME RICHIESTO.
Grazie.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.