venerdì 27 dicembre 2013

Storia della registrazione magnetica in Italia - Castelli , Geloso -


di Ezio Di Chiaro

 Vorrei  parlare di un argomento vintage  forse a pochi noto come la diffusione della registrazione magnetica amatoriale  in Italia . In Germania la tecnologia  era già nota prima della guerra  e veniva utilizzata  anche per scopi politici in seguito, dopo il conflitto,  la tecnica  sarà acquisita ed esportata   in USA dando vita a grandi industrie come Ampex ma quella è un’altra  storia … a  noi interessa come avvenne la diffusione di questa tecnica fino ad allora quasi  sconosciuta In Italia.

Primo registratore a marchio Geloso G 239   1949-50

Siamo nel 1946 la guerra è finita da poco  e c’e una gran voglia di uscire da una situazione disastrosa  di miseria  a causa del conflitto mondiale  e qui inizia la nostra storia. Come sempre queste storie iniziano in cantina questa volta  nei pressi di Milano ; i protagonisti sono dei giovani volenterosi  con tanta voglia di fare ma con scarsissimi mezzi  si sono prefissi di realizzare  un apparecchio che possa registrare la voce che in seguito chiameranno MAGNETOFONO nome depositato.
 Si tratta di due fratelli Arrigo e  Attilio Castelli,  un cugino Pino Castelli ed altri parenti  appassionati di elettronica    che cercano  di portare a termine il loro progetto  con mezzi di fortuna utilizzando   materiali e valvole  di recupero da vecchi apparecchi militari.
A volte  erano costretti a lavorare alla luce delle candele in quanto la cantina non disponeva di corrente elettrica . Dopo molti tentativi   e progetti vari riescono a realizzare un apparecchio  funzionante  che riesce a registrare  voce e suoni su un sottilissimo filo di acciaio in seguito sarà’ utilizzato  un filo speciale di   Ergon  inossidabile. Naturalmente l’apparecchio era sottoposto a continue modifiche  per ottenere il massimo delle   prestazioni . Dopo aver realizzato il prototipo  perfettamente funzionante decidono di realizzarne una piccola serie di  20  esemplari  per cominciare a saggiare il mercato per poi  commercializzarli. 
Pubblicità  Magnetofoni Castelli, apparsa sulla rivista “L’antenna – LA RADIO” Dicembre 1947
Il Magnetofono viene  presentato per la prima volta   alla fiera campionaria di Milano nel 1947 con dimostrazione ai visitatori  sul suo utilizzo; è un successone i visitatori  facevano  la fila per riuscire a  registrare la voce e poi riascoltarla; i 20 esemplari realizzati tra cui quello in mio possesso attualmente in fase di restauro   furono  tutti  venduti  alla modica cifra di Lire 450.000 di allora.
Registratore a filo costruito dalla Magnetofoni Castelli  1947
 E’ nata la MAGNETOFONI CASTELLI.Visto il successo ottenuto  decidono di iniziare la produzione in  serie   ma purtroppo non disponevano ne  di   capitali ne di   tecnologia adeguata ed ancora  meno di una rete  per la commercializzazione .

Ecco dove venivano prodotti tutti i registratori della Geloso nella storica fabbrica Magnetofoni Castelli di S. Pedrino di Vignate (MI) spesso l'ing. Geloso accompagnato dall'in Velicogna andavano a verificare l'andamento della produzione .Gli anni di maggior produzione furono tra il 1964 /65 in cui venivano prodotti giornalmente oltre 1000 registratori G 257 a volte anche il sabato e spediti in tutto il mondo.

Trancia per la produzione degli “chassis” Castelli     
Una delle linee di montaggio 
Tutta la tecnologia macchinari ,e strumentazione furono vendute ad aziende RUSSE che continuarono la produzione per diversi anni per il loro mercato interno. mentre la Magnetofoni Castelli continuo' e continua' a progettare e produrre apparecchi medicali come Ecografi, Elettrocardiografi ecc...a marchio Cardioline. La Geloso prima che chiudesse aveva rapporti commerciali con la Russia con fatturati importanti
 Allego dai miei archivi la pagina di un rarissimo catalogo Geloso per la Russia degli anni settanta.

A questo punto entra in scena l’ing. Geloso  con la  sua  lungimiranza:  aveva capito dai primi contatti avuti con i Castelli  che il registratore avrebbe avuto un grande sviluppo negli anni a venire e   decide di  mettere a disposizione la sua azienda, la tecnologia, un supporto finanziario oltre alla sua rete commerciale  ma con una clausola: gli apparecchi prodotti fossero a marchio Geloso  riservandogli la possibilità di inserire  la dicitura Licenza Magnetofoni Castelli .

Nel 1949 vengono commercializzati i primi registratori a marchio Geloso il primo è il G 239  era costruito per essere inserito nei grossi fonografi utilizzando la sezione radio di BF  come amplificatore  segue il modello G 240- G241- G 242- sempre a filo  ne verrà prodotto una versione speciale per la RAI .
Il registratore G240M insieme al modello G239M è il primo in assoluto dei registratori a filo prodotti dalla Magnetofoni Castelli in esclusiva con il marchio Geloso


Storia del   registratore a filo RM 180 Castelli Geloso.

RM180 catalogo del museo della Rai di Torino
RM 180  dell’amico   Radiomaratoneta.Drakebano 

Sul mio articolo su Radiorama riguardo la registrazione magnetica ho volutamente non parlato del RM 180 in quanto non esiste documentazione al riguardo ,qualche notizia verbale l’ho ricevuta dall’ing Edgardo Velicogna che fu direttore tecnico in Geloso. Lui mi confermo’ che ne furono prodotti circa 200 esemplari siglati RM180 per  la Rai dati poi in dotazioni alle proprie sedi radio regionali  la Castelli Geloso seppero sfruttare questo veicolo pubblicitario di fornitura alla Rai per continuare a produrre registratori con  l’etichetta RM 180 per clientela privata fino al 1952 .Il registratore RM 180 è identico al modello G 240 con piccolissime varianti  nato nello stesso periodo 1950-51 ambedue presentavano lo stesso problema erano sprovvisti del controllo di modulazione  spesso la registrazione risultava distornata a causa della mancanza di tale controllo ottico. 

Nel 1952 nasce il G 241 esteticamente identico con un nuovo circuito  con  valvole piu’ moderne è dotato di un semplice controllo della modulazione tramite una lampadina al neon che sotto i picchi di modulazione si innescava producendo dei bagliori. Sicuramente avrebbero potuto utilizzare un occhio Magico allo scopo ma tale soluzione risultava  costosa, e pensare che nel prototipo del 1947 di cui ne posseggo un esemplare era dotato di controllo do modulazione con una EM 34.  
Geloso G 241
Geloso G 241
Foto del Geloso G 241 che è la versione migliorata del  G 240 che poi è identico al RM180 prodotto per la Rai. Si nota benissimo sulla sinistra vicino alla manopola  Audio-Reg. la lampadina al neon che in fase di registrazione doveva lampeggiare e mai restare accesa la regolazione veniva  effettuata regolando la manopola del volume che agiva sulla sensibilità del microfono T 30. Con questa semplice modifica era molto più facile fare registrazioni ed evitare saturazioni del segnale . 

Purtroppo il filo usurava le testine  essendo il filo a diretto contatto .Non era raro che le testine venivano letteralmente segate  ma questo non solo su apparecchi Geloso - Castelli ma anche su  apparecchi di produzione USA il principio di funzionamento era identico.In seguito la Geloso essendo a conoscenza del problema decise di fornire con il registratore una coppia di testine di ricambio molto semplici da sostituire anche dal cliente.
Testine di ricambio G240M
Bobine per magnetofoni a filo di produzione Geloso e americani della WEBSTER CHICAGO
Nel 1952 viene  abbandonato il sistema a filo e  nascono i modelli  G 250 e G 252, viene utilizzato il nastro magnetico con notevoli miglioramenti qualitativi.
G. 250/N 1956
Registratore a nastro di qualità semiprofessionali dotato di una velocità di 19 cs e di enormi bobine per una autonomia di 30 minuti per lato con una risposta in frequenza di 40-12000 hz straordinaria per quei tempi.

 Pubblicità  in Brasile del G 257
                         Catalogo Castelli   1966- 69     
    G 256 Registratore a nastro con telecomando
Nel 1955 nasce il modello G 255 - G256  sono dei piccoli gioielli  il pubblico comincia a chiamarli Gelosino nomignolo che accompagnerà tutti gli apparecchi  Geloso di piccole dimensioni in seguito sarà prodotto una versione denominato ad alta fedeltà il G 258 ed il G 268 con possibilità di telecomando a filo per l’utilizzo in studi professionali   avvocati, notai , segreterie ecc
Nella foto P.Castelli (magnetofoni Castelli)-J.Geloso-Mr. Spector (rappresentante U.S.A.) Ing. Velicogna, (nell’ufficio dell’Ing. Geloso).
 La foto si riferisce alla stipula del contratto con il rappresentante USA   della EDISON  per la fornitura di registratori Dictomater,  nella didascalia sono nominati i nomi dei personaggi della rarissima foto, mentre il foglio con la descrizione del primo registratore ed tutte le sue peripezie  mi è stato regalato dall’ing Velicogna  direttore tecnico fino al 1969 in Geloso .

Per il mercato USA viene prodotto il G 246 Dictomater completamente a transistor a marchio Edison mentre in Italia sarà commercializzato  a marchio Geloso. L’apice della produzione viene raggiunta nel 1962  con il modello G 257 esportato in tutto il mondo  dalla catena  di montaggio della Magnetofoni Castelli venivano prodotti oltre 1000 G 257 al giorno   un piccolo gioiello ad un prezzo modesto  costava di listino 29.900 lire ma con i vari sconti si comprava  a meno di 25.000 lire . A questo punto uno dei fratelli Castelli  abbandona la produzione dei registratori per intraprendere lo studio di apparecchi medicali fonda la CARDIOLINE   con stabilimento in Trentino a Cavareno  producendo anche parti per i registratori come motorini,in cc  strumenti  indicatori ecc. 
 Naturalmente nel frattempo erano nate altre aziende in Italia  che producevano registratori come la Lesa con i suoi RENAS la INCIS di Saronno la Nuova Faro la GBC ecc.. le straniere Grundig,Philips.Telefunken ecc. ma anche se di qualità a volte superiore anche di prezzo  non riuscivano ad intaccare il successo dei Geloso.
 Pubblicità  G 256  America  latina   
Bollettino Geloso n 106
Seguiranno altri modelli a transistor tipo come il G 540 - G 541 - G 680 - G 681- sarà anche realizzato il G 682 un registratore con radio FM. Siamo ormai alle soglie del 1966 si susseguono ancora altri modelli portatili a transistor G 650 - G 570 - G651- ma il mercato è in affanno. Nel frattempo  la Magnetofoni Castelli decide di produrre registratori quasi simili ai modelli Geloso con il proprio   marchio entrando in concorrenza con il marchio Geloso il sodalizio durato molti anni si rompe  creando grossi attriti tra le due aziende  ad aggravare la situazione di mercato nasce la Compat Cassetta della Philips  ormai i registratori a bobina sono  ormai alla fine. La Castelli continua a produrre registratori sia con il marchio Geloso che con il suo; realizza diversi registratori con la cassetta Philips ma ormai il mercato è in agonia surclassato anche da prodotti molto innovativi  provenienti dal Giappone e da paesi asiatici. 
Arrigo Castelli e famiglia
 Nel 1972 la Geloso chiude per una serie di problemi mentre la Magnetofoni Castelli  continua a produrre registratori anche con il marchio Remco Italia  una consociata francese ma  dopo qualche anno  chiude la produzione dei registratori vendendo la tecnologia  e parte della strumentazione e macchinari ad aziende russe   mentre continua a produrre apparecchiature elettromedicali  a marchio CARDIOLINE nello stabilimento di Vignate (MI e Cavareno). Attualmente la Cardioline  produce ancora  apparecchiature medicali,questa la storia della registrazione   magnetica amatoriale in Italia vissuta in prima persona  in quanto mi sono occupato di assistenza tecnica dal 1967 al 72   di ambedue  i marchi  Magnetofoni Castelli e Geloso.


Ezio Di Chiaro  con i ragazzi studenti di architettura del  Politecnico di Milano, erano interessati ai registratori  per una loro tesi di laurea sulla Geloso   mentre illustravo il funzionamento con il famoso VOCEMAGIC ovvero la partenza  del registratore comandato dalla voce.
246 a marchio Edison coll.  Tusini   

Geloso G257 -G 258- G268 serie alta fedeltà
Castelli  serie 2000 
Castelli   serie 4000      
 Castelli serie  3000  
Geloso G 682 registratore con radio FM. Derivato dai modelli  G 680 - G 681

Una coppia di registratore a cassetta Castelli Remco 106 e Geloso G 19/151 tecnicamente identici  ma con mobiletti diversi è uno degli esempi che portò alla fine del sodalizio tra le due aziende 
                             Registratore a cassette Castelli     Anni settanta                                                           
Questi apparecchi sono  presenti nelle nostre case ancora funzionanti , di cui  siamo tutti affezionati, sempre  validi da usare per il radioascolto e registrare su nastro magnetico le stazioni broadcasting.

http://www.geloso.net/

3 commenti:

  1. Da fanatico del marchio Geloso non posso che apprezzare quanto letto. Grazie ancora all'amico Ezio di Chiaro per questa fantastica testimonianza. Vi consiglio di visitare http://www.geloso.net.
    Auguri a tutti.

    Andrea Perino
    iw1gap.andrea@alice.it

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  2. 3 Gennaio 2014,aggiornato post con informazioni sul registratore a filo RM 180 Castelli Geloso.

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  3. Era il 1975 quando mio nonno mi portò a compare per 75.000 Lire il Castelli 3000, che è stato il mio fidato regitratore fino a qualche tempo fa, oggi con qualche elettrolitico da cambiare. Avevo 4 anni. Mi sono sempre chiesto chi fosse "Magnetofoni Castelli" .

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