martedì 5 novembre 2013

Semplice choke balun 1:1 per QRP

Anche se non si tratta di niente di originale, vi descrivo la costruzione di un piccolo choke balun 1:1 che ho deciso di accompagnare alle antenne che sto mettendo insieme per l'attività in 10m con un piccolo beacon QRP nei modi QRSS (in particolare FSKCW), WSPR e Hell.

Per chi fosse interessato il kit del beacon è quello denominato "Ultimate2", di Hans Summers, G0UPL: http://www.hanssummers.com/ultimate2

Le antenne invece saranno una ground plane ed un dipolo rigido, entrambe full size. Il motivo per cui ho scelto la banda dei 10m è proprio per la possibilità di costruire antenne full size di dimensioni contenute, ben gestibili anche in portatile.

Lo scopo del choke balun 1:1 (che è un balun in corrente) nel mio caso è principalmente cercare di interporre un'impedenza di modo comune sulla discesa d'antenna, sufficientemente elevata (alla frequenza di impiego) da consentire di mantenere isolata - per le correnti RF - l'antenna rispetto alla discesa in coassiale, bloccando eventuali correnti di modo comune (dovute al non perfetto bilanciamento del sistema di antenna) che cercassero di richiudersi verso terra attraverso la calza del cavo ed altre strutture (ad es. il trasmettitore) ad essa collegate o anche semplicemente vicine (ad es. il palo di sostegno se metallico). Queste correnti potrebbero quindi trasformarsi in potenza RF irradiata dalla calza della discesa coassiale, invece che attraverso l'antenna come idealmente vorremmo che accadesse.

La presenza di tali correnti indesiderate, oltre a ridurre evidentemente l'efficienza del nostro sistema d'antenna, ne altera anche il comportamento, rendendolo sensibile ad eventuali variazioni del circuito "parassita" attraverso il quale le correnti stesse si richiudono. Un caso tipico che segnala questa situazione è quando il ROS misurato all'inizio della linea di alimentazione cambia in maniera percettibile anche solo avvicinandosi con una mano al cavo coassiale. Informazioni più approfondite (ed anche sicuramente più corrette :-)) su questa tematica si trovano facilmente in rete cercando ad esempio le parole "choke balun common mode".

La mia costruzione di un semplice choke balun 1:1 è illustrata dalle foto che allego. Le due boccole rappresentano il punto di ingresso a cui viene connessa l'antenna, mentre il connettore SO-239 rappresenta l'uscita a cui viene connesso il coassiale di discesa.



 
 



Si tratta di una delle possibili varianti di questo tipo di dispositivo. Il nucleo è costituito da due toroidi  Amidon FT114-43 accoppiati, su cui sono avvolte complessivamente 13 spire di cavo coassiale di tipo RG-316 (contando una spira ogni volta che il cavo attraversa il centro del nucleo).
L'avvolgimento è costruito secondo lo schema riportato nella figura (fatto salvo il numero di spire):


Lo schema elettrico risultante è quello di un'impedenza (di tipo principalmente induttivo) posta in serie su ciascuno dei due rami della discesa nel punto più vicino possibile all'antenna:
 
 
 
 
Rispetto a questo schemino di principio, ho aggiunto una resistenza da 10 kohm, 2W tra le due boccole di ingresso, che ha lo scopo di permettere di scaricare verso terra eventuali differenze di potenziale di origine elettrostatica che potrebbero formarsi sull'antenna, specialmente in presenza di vento, e rapprensentare un rischio per lo stadio finale del trasmettitore (oltre che per l'incauto operatore che si prestasse involontariamente a fare da scaricatore). La boccola connessa alla calza del coassiale dovrebbe in tal caso essere collegata a terra. I 2W dovrebbero essere ampiamente sufficienti per sopportare la piccola frazione di corrente RF che attraverserà la resistenza nell'impiego QRP.
 
Non ho ancora fatto misure di impedenza di modo comune, bilanciamento, insertion loss e return loss. Appena avrò qualche risultato, lo inserirò in un commento a questo post.
 
Grazie per aver letto fino in fondo.
 
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Daniele, IZ5WWB
 
 
 

1 commento:

  1. Aggiungo un commento per correggere un errore di costruzione (per ora in questo post, domani lo correggerò anche col saldatore :-)). La resistenza da 10 kohm così come è inserita nel circuito assolverebbe al suo compito solo nel caso di antenna sbilanciata, in cui uno dei due "rami" (quello connesso con la calza del coassiale di discesa) può essere effettivamente riferito a terra. Nel caso di un dipolo, invece, per mantenere la simmetria dell'antenna, occorrerà usare due resistenze uguali (10 kohm è un valore tipico per questo impiego) connesse ciascuna da un lato ad uno dei due rami e dall'altro ad una boccola isolata, che poi verrà a sua volta riferita a terra. Questa disposizione va bene anche nel caso sbilanciato, dove la boccola isolata appena menzionata non verrebbe usata, di modo che le due resistenze verranno a trovarsi in serie (20 kohm in totale) tra i due rami dell'antenna, uno dei quali verrà riferito a massa, come detto all'inizio di questo commento.
    73
    Daniele IZ5WWB

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